Avrebbe dovuto averci fatto l’abitudine, ma non era così… 

Klaus avvertita la mano di Caroline che era delicatamente ancorata al suo avambraccio e gli bastava quel semplice contatto per mandarlo in confusione. 

Entrarono nel teatro e mentre la donna si guardava intorno a bocca aperta, lui cercò gentilmente di sospingerla verso la scalinata che portava a uno dei palchetti che si era fatto riservare. 

Stava cercando con tutto se stesso di evitare di azzannare uno di quegli uomini che stavano lanciando alla sua accompagnatrice sguardi ammirati. 

«Non ci posso credere…» bisbigliò Care. 

«In effetti, poter dire di aver presenziato alla prima dell’Amleto è una cosa da raccontare ai nipoti…» replicò l’Ibrido. 

«Anche se avrei preferito “Romeo e Giulietta“» 

«Siamo in ritardo di qualche anno, Love…» ringhiò l’uomo cercando si trascinarla con più decisione, ma Caroline era troppo affascinata da quello che la circondava. 

«Mio Dio… ma è lui?» si bloccò la vampira portandosi una mano alla bocca. 

«Si, Love… il Bardo in persona!» 

Care inclinò leggermente la testa, poi fece una smorfia. 

«Che c’è?» domandò l’Ibrido divertito. 

«Non assomiglia per niente a Joseph Fiennes» commentò delusa. 

«A chi?» 

«A quel gran fico che lo ha interpretato nel film “Shakespeare in Love”!» 

Klaus le lanciò un’occhiataccia. 

«Ripensandoci… forse sarebbe stato più adatto vedere l’Otello con te!» sghignazzò Caroline lasciandosi finalmente trascinare verso le scale. 

La vera attrazione era stato guardare Caroline che seguiva la rappresentazione. 

L’eleganza innata della vampira non temeva epoche, era semplicemente meravigliosa… 

I suoi capelli acconciati in un morbido chignon brillavano di luce propria, Caroline non aveva bisogno di farli schiarire al sole o fare impacchi di the com’era d’uso in quei anni per assomigliare alle donne dipinte da Tiziano. 

L’abito damascato azzurro le stava d’incanto, il bustino rigido impreziosito da pietre e ricami sottolineava la sua vita stretta, la scollatura ampia e quadrata metteva in risalto il collo e il seno.

Il ciondolo che oramai non si toglieva più, sembrava fatto apposta per quel vestito. 

«Smettila!» 

«Di fare cosa?» chiese Klaus con il suo solito sorrisetto ironico. 

«Guarda lo spettacolo!» 

«E’ esattamente quello che sto facendo…» 

«Intendevo l’Amleto!» 

«L’ho visto rappresentato decine di volte… anzi, e evitiamo di dirlo al suo autore, nel corso dei secoli è stato decisamente migliorato…» 

La donna non poté evitare di sorridere scuotendo il capo. 

“Dubita che le stelle siano fuoco, 

dubita che il sole si muova, 

dubita che la verità sia mentitrice, 

ma non dubitare mai del mio amore.” 

Caroline aveva sentito la voce di Klaus mentre sottovoce recitava la battuta insieme all’attore, continuava a non staccarle gli occhi da dosso e lei si sentiva andare a fuoco. 

Da quando era iniziata quella folle avventura aveva cercato di tenere le distanze… avevano una missione da compiere e voleva portarla a termine in fretta! 

Doveva tornare dalle sue due ragazze, alla sua scuola… alla sua vita e come aveva gli aveva già detto anni prima, lui non ne faceva parte… 

Sospirò… 

Stava mentendo a se stessa… come a suo tempo aveva mentito a lui.





Ciao a tutti...
Per partecipare a questo contest, e non obbligare i partecipanti a leggere 35 capitoli della mia long :-D ...
ho scritto una cosa nuova...
E' un idea che mi frulla in testa da un pò... ma è solo una cosa fumosa, non ho ancora deciso trama e situazioni, infatti non è stato semplice scrivere questo breve racconto!
spero di riuscire a mettere ordine nel mio cervello e che in futuro ne esca una cosa che abbia un senso... :-D
Buon San Valentino!

Sangueoro