1º Capitolo 

«Sono a casa!» Urlai per farmi sentire da mia zia.

«Bene, giusto in tempo per apparecchiare!» rispose mia zia 

«Vabbene zia» sbuffai, ogni volta è sempre la stessa storia, entro in casa e devo subito apparecchiare, finito di mangiare devo sparecchiare, fare i compiti, pulire la stanza e poi se ho tempo stare al telefono o uscire con la mia migliore amica Sarah. Per non farmi ripetere per la seconda volta di apparecchiare, decisi di prende tovaglia forchette, piatti e bicchieri. Ci misi due secondi per apparecchiare, anche perché siamo solo noi due. Io e la mia adorata zia, la sorella di mia madre. I miei genitori sono partiti per l'Italia quando avevo 10 anni, non volevo lasciare la mia città natale così decisi di non partire. Ogni giorno quando i miei genitori tornavano da lavoro cercavano sempre di convincermi a partire con loro, ma io non volevo, così ogni volta che iniziavano a parlare io prendevo il mio lettore MP3 e ascoltavo a tutto volume la mia band preferita. Mio fratello maggiore Lucas purtroppo parti con loro, lui era facile da convincere, mia madre e mio padre gli avevano promesso un nuovo telefono e lui alla fine parti con loro. 

Così mia zia disse a sua sorella e a suo cognato che lei poteva occuparsi di me e così è stato. 

«Allora come è andata a scuola amore mio.» chiese mia zia intenta a portare a tavola pollo arrosto con patate al forno. 

«Bene zia.» inizia a riempire il mio piatto, amavo mangiare pollo arrosto è il mio piatto preferito.

Mia zia stava per farmi un'altra domanda ma fu interrotta dallo squillare del mio telefono così lo presi e raggiunsi la mia stanza al piano di sopra

«Pronto!» esclamai 

«Amy sono Sarah.» Strano non conosco questo numero.

«Sarah, ma perché mi chiami con un altro numero?»

«È il numero di Roy.» Lo sapevo ecco perché oggi era assente.

«Mi sono persa qualcosa? Comunque ti volevo chiamare stamattina perché a scuola non ti ho visto.» le dissi 

«Non sono venuta perché ero con Roy.»

«Sarah, cosa succede tra te e questo Roy?» domandai

«Tesoro volevo dirtelo prima, ma non ne ho avuto il coraggio. Io e Roy è una settimana che ci frequentiamo, avevo anche paura a dirtelo, Roy l'ho conosciuto alla festa di Tahiti, la festa che c'è stata due settimane fa, quella festa a cui tu non hai partecipato. Da lì ci siamo incontrati a scuola, abbiamo iniziato ad uscire ed ora eccoci qua, ci stiamo frequentando da una settimana m.»

«A bene sono la tua migliore amica da quando indossavi il pannolino e tu ora mi stai dicendo che ti frequenti con un ragazzo per di più conosciuto ad una festa. Ti ricordi cosa ti ho detto, mai fidarsi delle persone conosciute ad una festa. Vuoi che quello che è successo due anni fa riaccada?»

«No no hai ragione. Comunque non ti avevo chiamato per litigare, ma semplicemente per dirti che stasera c'è una festa e io voglio andarci con te, con la mia migliore amica, quindi non accetto un no!»

Era da tanto che non andavo ad una festa, poi non voglio che Sarah ci vada da sola, c'è rischio che stavolta a questa festa conosca il suo futuro marito. Poi per lei farei di tutto.

«D'accordo accetto.»

«Uffa Amy per favore, ti chiedo semplicemente di venir...

aspetta aspetta, hai accettato? Tu che accetti un invito ad una festa. Per favore datemi un pizzicotto e ditemi che non sto sognando?» certo che i miei genitori non potevano essere amici di altre persone e io così potevo essere la migliore amica di una ragazza normale?

«Scema, guarda che faccio ancora in tempo a dire di no!»

«Okei la smetto, vabbene ora vai a prepararti, ci vediamo alle 20:00 e un'ultima cosa,vestiti bene!»

«Vabbene»

Attaccai la telefonata è appena mi alzai dal letto senti dei passi. Mia zia è stata tutto il tempo ad origliare dietro la porta. Ad un tratto le dico

«Che fai ora che la conversazione è finita, la smetti di origliare e vai giù in cucina??»

«Mi hai scoperto.»

Entró nella mia stanza e si sdraió sul mio letto vicino a me.

«Credo che hai sentito che stasera io e Sarah andiamo ad una festa giusto?»

« Si tesoro. E sono molto contenta che esci amore di zia. È da quando è successo quel fatto che non vai ad una festa, piano piano supererai anche questa cosa. Ti voglio bene cucciola.»

Mi da un bacio e esce dirigendosi in cucina. Siccome erano appena le 15:30 mi addormentai, ma prima misi la sveglia verso le 18:30. 

Mi svegliai sentendo il telefono squillare, segno che dovevo alzarmi perché erano le 18:30. In 20 minuti mi feci una doccia e andai verso l'armadio per vedere cosa mettermi. 

Optai per una gonna aderente nera lunga fin sopra le ginocchia ed un top verde acqua. Completai il mio look asciugandomi i capelli e facendoli un po' mossi e truccandomi con il mio rossetto nude e  un mascara e un ombretto nero. Erano le 19:30 e mia zia andò ad aprire la porta. 

«Zia!» Sarah aveva l' abitudine di urlare ogni volta che vede mia zia. Fin da piccola la chiamava Zia perché, purtroppo Sarah non ne aveva una, perciò ogni volta che veda mia madre o mia zia lei diceva che loro erano le sue zie. 

«Sarah nipotina mia entra che fuori fa freddo.»

«Zia purtroppo ho la macchina accesa e poi siamo anche in ritardo, andiamo Amy?»

Sposto l'attenzione su di me.

«Ei ma sei uno schianto.»

«Grazie amica!» io le feci un occhiolino.

Entrambe saliamo in macchina e ascoltando la nostra canzone preferita ci dirigiamo verso la festa. 

La casa era piena di alcolici e di persone sudate che si strusciavano tra di loro. 

Sarah nel frattempo era in pista che ballava, mentre io ero sul divano con in mando una vodka alla fragola. 

Ad un tratto dalla porta vidi entrare un ragazzo alto, muscolo, pieno di tatuaggi, castano e occhi azzurri, insieme a altri ragazzi, anche loro molto carini, ma non come il loro amico.

Però purtroppo lo persi di vista perché Sarah, si posizionò davanti a me iniziando a ridere come una pazza segno che aveva bevuto un po' troppo.

Finita la festa io e Sarah tornammo a casa con il taxi, anche perché sarà non era in grado di portare la

macchia in quelle condizioni. 

Però la ragazza che organizzò la festa, mi disse che domani avremmo trovato la macchina nel suo garage e che le chiavi le avremmo trovate sotto lo zerbino. Così accompagnai Sarah a casa verso le 2:30.

Io rientrai a casa che erano le 2:50, mi struccai e misi il mio pigiama rosa. Mi sdraiai sul letto e pensai al ragazzo della festa. Era carino, ma come ho detto a sara mai fidarsi delle persone che incontri ad una festa. Anche se con lui non ho parlato, ho sempre pura che accada ciò che è accaduto due anni fa. 

Chiuso gli occhi e mi addormentai.