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Autore: Wolfgirl93    18/02/2018    1 recensioni
Fanfiction ispirata alla doujinshi Liquid Bloom di Fujiwara Beni (la dj è una Sefikura ma dettagli xD)
E se Cloud si svegliasse e scoprisse di avere delle orecchie e una coda da gatto? Ma soprattutto cosa farebbe Zack se lo scoprisse?
Genere: Fluff, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Cloud Strife, Zack Fair
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il bussare insistente della porta fece mugugnare Cloud che avvolto ancora dalle coperte sbadigliò sonoramente prima di alzarsi pigramente dal letto, si stropicciò gli occhi e camminò con passo ancora malfermo verso la porta, passò di fronte allo specchio e subito tornò indietro per guardarsi meglio.
Un urlo uscì dalle labbra del biondo e Zack, ancora fuori dalla porta, bussò ancora più forte.
“Che succede? Cloud?! Stai male? C’è qualcuno che ti sta facendo del male?” Le parole uscirono a raffica dalla bocca del Soldier che si sentì inutile dietro la pesante porta di legno.
Cloud intanto era come in una bolla, non sentiva più nulla, neppure il pavimento freddo sotto ai piedi, era troppo occupato a guardarsi e toccarsi le due protuberanze chiare che gli spuntavano ai lati della testa: due orecchie da gatto.
Tremò appena quando toccando le orecchie nella parte interna sentì un brivido scorrergli lungo il corpo, deglutì a fatica e decise che da solo non sarebbe mai riuscito ad arrivare a capo a quella situazione, si avvicinò alla porta sperando che Zack fosse ancora lì.
Aprì lentamente la porta, quel tanto che bastava per far entrare il moro, Zack entrò nella stanza confuso e sobbalzò quando sentì la porta chiudersi di scatto appena fu dentro.
“Cloud vuoi dirmi cosa succedere? Prima non ti fai trovare da nessuno, non vai ai tuoi allenamenti e poi urli, che cavolo sta su…” Le parole di Zack gli morirono sulle labbra quando, voltandosi verso il biondo, notò le due orecchie.
“La sveglia non ha suonato e mi sono svegliato con queste.” Disse abbassando il capo, le sue orecchie, come collegate direttamente al suo corpo, si abbassarono a loro volta facendo sembrare Cloud un tenero cucciolo triste.
Zack lo guardò quasi sciogliendosi, dannazione il biondino riusciva ad essere tenero sempre ma con quelle orecchie, che sembravano muoversi ad ogni cambiamento di umore, era tenero ad un livello umanamente inaccettabile.
“Cosa dovrei fare secon...” Cloud non riuscì a finire la frase perché le braccia del Soldier lo circondarono e subito sentì le sue dita calde andare ad accarezzare le orecchie sensibili.
“Sono così carine! E tu sembri un cucciolo! Chissene frega come sono arrivate non voglio che vadano più via!” Disse Zack ormai impegnato ad accarezzare quei piccoli triangolini di pelo che si mimetizzavano fra i capelli spettinati di Cloud.
Il fante provò a ribattere ma quando aprì la bocca quello che gli uscì fu solo un lieve gemito, si portò subito le mani alla bocca e cercò di scacciare le mani del più grande dalle sue orecchie.
“Sono sensibili come quelle di un gatto.” Constatò Zack senza scomporsi, l’idea che Cloud avesse delle orecchie comparse dal nulla non lo stava turbando, anzi era alquanto felice.
“Non toccarle più!” Borbottò il biondino facendo qualche passo indietro. “Non ti ho fatto entrare per fartele toccare, ti ho fatto entrare sperando di trovare una soluzione, con questi cosi non posso di certo uscire! Il casco me le schiaccerebbe e visto quanto sono sensibili credo che sia impossibile riuscire a tenerlo in testa.” Disse iniziando a camminare per la stanza. “Ieri sera sono andato a bere con degli amici, beh non direi proprio amici, sono dei compagni di squadra circa. Beh comunque siamo andati a bere, io volevo prendere del succo ma loro mi hanno proposto un drink… Dannazione come si chiamava?” Cloud non si fermò un attimo, continuò a camminare sul posto cercando di ricordare.
Zack intanto lo stava fissando, era convinto che da lì a poco avrebbe visto un solco formarsi in quella parte di stanza. “Credi che un drink ti abbia fatto spuntare le orecchie?” Chiese lievemente perplesso.
Cloud si fermò un istante per guardarlo e le orecchie guizzarono “Ora ricordo! Si chiamava Nekomata!” Disse il biondo andando subito a prendere il cellulare, magari su internet c’era qualche informazione.
Zack continuò a guardarlo perplesso, quando però lo vide voltarsi per prendere il cellulare ecco che gli occhi blu del moro brillarono “Sai che hai anche una coda?” Chiese prima alzarsi e cedere all’impulso di toccarla in tutta la sua lunghezza.
Il biondo non fece in tempo a voltarsi che il suo corpo fu nuovamente scosso da un brivido che questa volta però gli finì direttamente nel bassoventre facendolo arrossire.
“Orecchie e coda sensibile, sembra che qualcuno abbia visto uno dei miei sogni erotici e lo abbia resto realtà.” Sussurrò il moro sorridendo malizioso.
“Sogno erotico? Sul serio Zack?!” Chiese stizzito il fante mentre cercava di sfuggire, quando il Soldier aveva quel sorrisetto sapeva bene cosa stava per succedere.
“Andiamo, tu non hai un qualche sogno erotico?” Chiese soffiando contro il suo orecchio mentre lo prendeva per i fianchi tirandolo a se.
Le guance del biondo divennero bollenti, sapeva bene che Zack era irrefrenabile quando partiva per quella strada e quindi tanti saluti all’idea di trovare una soluzione per far sparire quelle orecchie e quella coda.

Il Soldier sorrise vittorioso quando riuscì a spingere Cloud sul letto, lo tediò con delle carezze lente nei suoi nuovi punti sensibili e si beò dei gemiti dell’altro ma rimase sorpreso quando dopo l’ennesima carezza sentì un gorgoglio simile a delle fusa.
“Così però mi uccidi, tu che fai le fusa mentre mi guardi con quegli occhioni vogliosi è un colpo basso.” Sussurrò prima di baciarlo con passione, quel giorno la sua buona stella stava sicuramente brillando più luminosa del solito visto quel regalo che il destino aveva deciso di fargli.

Zack tirò su le coperte per coprire il corpo nudo di Cloud che ancora ansimante lo stava guardando in cerca di coccole, come sempre dopo il sesso, strinse le braccia attorno al corpo del biondino e gli lasciò un tenero bacio sulle labbra.
“Per oggi sei scusato, ho detto a tutti che ti sei sentito improvvisamente male, dovevi vedere gli altri fanti com’erano invidiosi! Un Soldier che faceva da garante ad un fante, secondo me hanno rosicato tantissimo.” Ammise ridacchiando e Cloud non riuscì a non imitarlo, la coda si mosse al di sotto delle coperte e i due guardarono quel lieve movimento delle lenzuola prima di scoppiare nuovamente  a ridere.
“Ora riposiamo che dici? Con la stanchezza addosso non si riesce a fare nulla, ma ti prometto che appena ci svegliamo facciamo un’attenta ricerca su quel cocktail e cerchiamo un modo per far sparire le orecchie e la coda… Anche se io le adoro.” Concluse mettendo un lieve broncio.
Cloud sorrise teneramente e gli accarezzò il viso “Magari… Potrei prendere delle orecchie finte...” Borbottò imbarazzato arrossendo fino alla punta delle orecchie.
Gli occhi di Zack brillarono e se anche lui avesse avuto una coda di certo in quel momento si sarebbe messo a scodinzolare. “L’hai detto!” Disse velocemente così che l’altro non potesse cambiare idea.
Il biondo alzò gli occhi al cielo e ridacchiò “Va bene, va bene. Ora chiudi gli occhi ‘Zack the puppy’” Lo canzonò usando il nomignolo che tutti usavano.
Il Soldier lo lasciò fare per quella volta e chiuse gli occhi cedendo, dopo poco, al sonno.

Quando Cloud aprì gli occhi si sentì più rinvigorito, quella dormita gli aveva davvero fatto bene, ti passò una mano fra i capelli e strabuzzò gli occhi quando non sentì le due orecchie morbide.
“Zack! Le orecchie sono sparite!” Disse mettendosi seduto sul letto, si sarebbe messo a saltare dalla felicità se solo il suo letto avrebbe retto.
La testa scura del Soldier spuntò da sopra la coperta e con un sonoro sbadiglio si voltò a guardarlo “Peccato, speravo di divertirmi ancora ad accarezzarle.” Mormorò deluso come un bimbo a cui viene negata una caramella.
Cloud piegò appena la testa e si avvicinò al ragazzo, allungò una mano verso i suoi capelli e sussultò quando vide due orecchie nere nascoste fra i ciuffi ribelli. “Zack hai le orecchie...”
Il moro saltò letteralmente fuori dal letto nudo e si portò di fronte allo specchio intento a studiarsi le nuove arrivate.
“Rettifico, hai orecchie e coda.” Disse Cloud in tono divertito mentre guardava una coda nera muoversi a ritmo forsennato.
“Sai questo che vuol dire?” Chiese Zack voltandosi tutto trafelato. “Adesso non la smetteranno più di chiamarmi ‘Zack the puppy’!”

 

   
 
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