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Autore: H cinque    21/02/2018    1 recensioni
Missing moment dell' episodio 19x07 "Una decisione difficile".
Dal testo:
"Ti ho già detto che siamo solo amici, o meglio, lo eravamo. E poi perché stiamo discutendo ancora di questo argomento? Non avevamo assodato che non eri gelosa di Carly?"
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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                                                                                   Conflitto d'interessi



Odeon
145 West Broadway 
Giovedì, 18 settembre  


- Eccola, si sta alzando! Se è necessario chiudila nel bagno. - disse Mike a Connie. Quest’ultima si alzò e , con passo svelto, andò nella stessa direzione del suo obiettivo. Quando si laureò in Legge, non avrebbe mai pensato che un giorno avrebbe spiato un giudice e la sua cancelliera in un ristorante, poi fatto da “palo” distraendo la suddetta cancelliera per permettere al suo capo di parlare urgentemente in privato col suddetto giudice. Eppure era proprio quello che stava per fare.   
“Mike mi deve un enorme favore” pensò Connie fra sé e sé. 
Era partita spedita verso il bagno dove si era diretta la Cancelliera ma, un attimo prima di entrare, esitò rendendosi conto che non sapeva assolutamente cosa dire per trattenerla lì il più a lungo possibile. 
Decise di improvvisare; entrò e andò verso lo specchio fingendo di volersi dare una sistemata. Dopo poco dalla toilette uscì la Cancelliera. 
- Avvocato Rubirosa! - esclamò sorpresa - Anche lei qui! 
- “Connie” va più che bene. 
- Ma certo, allora tu puoi chiamarmi Carly, visto che siamo quasi colleghe.  
Connie abbozzò un sorriso per poi domandare: - Allora... bel locale questo, non trovi?  
- Sì, molto, sono qui col giudice Reynolds. Pensa che questo posto me lo raccomandò Mike la prima volta che venni per lavorare a New York. - rispose Carly annuendo. 
“Mike...” rifletté Connie “potrebbe essere uno spunto di conversazione” 
- E così... tu e Mike vi conoscete da tanto.  
Suonò più come una constatazione che una domanda. 
- Sì, praticamente dai tempi del college, anche se non andavamo alla stessa università. È un brav’ uomo. 
- Lo so. - disse Connie - Anche se a volte non ascolta nessuno. 
- Già, ma sai? Credo faccia parte del suo fascino. - replicò con un sorrisetto la Cancelliera, abbassando leggermente lo sguardo. 
Fascino. Connie sapeva bene a cosa si riferiva Carly. Quel modo testardo - e a volte anche imprudente - che aveva Mike di andare fino in fondo in ciò in cui credeva; il carisma che dimostrava quando interrogava un testimone; lo sguardo che aveva quando giungeva quasi a una soluzione lanciando in aria la sua palla da baseball preferita per concentrasrsi. Per non parlare di quando tornava in ufficio sciogliendosi la cravatta, accessorio che in fin dei conti indossava solo perché il decoro della loro professione lo richiedeva.
Pensando a tutto questo, Connie si rese conto di stare arrossendo. La cosa che la sorprese di più, però, fu notare che anche Carly si era fatta più rossa parlando di Mike. D’istinto, alzò un sopracciglio come disappunto.  
No. Carly non poteva avere una cotta per Mike. Sarebbe stato poco professionale dopotutto, specialmente ora che il suo giudice si stava occupando del loro caso. 
Improvvisamente Connie si chiese cosa le stesse passando per la mente. D’altronde non erano fatti suoi, giusto? Anche se quella donna provava un qualche tipo di sentimento per il suo capo, lei non era tenuta a impicciarsi. O forse sì? O forse, molto probabilmente, Mike qualche giorno prima aveva avuto ragione dicendo che era gelosa di Carly. Non poteva essere. Proprio lei, Consuela Rubirosa, che si era promessa di mantenere una certa condotta sul lavoro (soprattutto dopo che aveva già avuto una brevissima storia con un suo capo in passato), non poteva provare qualcosa per un suo superiore. Proprio non poteva essere.
Sta di fatto che essersi accorta dei sentimenti di Carly nei confronti di Mike le aveva dato fastidio, e non poco, doveva ammettere. 
- Sa essere un avvocato brillante. - si limitò a dire Connie. 
Carly fece cenno di sì con la testa.   
- Comunque, nonostante l’amicizia che lega me e Mike, sappi che non ci saranno favoritismi in questo processo. 
- Non ne ho dubbi. - concluse Connie, forse anche con un velo d’ironia. 
Carly fece finta di niente e si congedò dicendole che non poteva lasciare troppo il giudice Reynolds da solo. 
Come appena svegliatasi da un sogno, Connie pregò con tutta sé stessa che quella breve conversazione fosse stata abbastanza per Mike. Non poteva deluderlo.  


Procura Distrettuale di Manhattan
Lunedí, 22 settembre
 

Mike e Connie erano appena usciti dall’ufficio del procuratore distrettuale Jack McCoy e si stavano dirigendo verso le rispettive abitazioni. 
- Non so come sentirmi esattamente. - cominciò a dire Connie - Non abbiamo né vinto né perso. 
Infatti, proprio a causa della tesi sostenuta da Mike, secondo la quale Reynolds soffriva di demenza senile e nel pronunciarsi si faceva suggerire da Carly tramite messaggi al computer, il vecchio Giudice aveva ricevuto un congedo per malattia e la Cancelliera era stata licenziata e sarebbe stata sottoposta a inchiesta. La Difesa avrebbe richiesto, quindi, un nuovo processo. 
- Insomma, Mike, stavamo vincendo, perché buttare all’aria tutto all’ultimo secondo?  
- Ti ho già spiegato perché, Connie. Se non facevamo rimuovere noi Reynolds non l’avrebbe fatto nessuno, e se a noi oggi stava andando di lusso, un domani un innocente avrebbe rischiato grosso. Ricorda che noi siamo per la giustizia. Sempre.   
Connie rimase molto sorpresa. Mike aveva mandato in fumo una vittoria quasi sicura (stranamente) contro una Difesa diffcile da battere in nome della vera giustizia. Questo conferiva un punto al procuratore Cutter. 
- E poi, come ho detto a Jack, se stavamo vincendo ora, vinceremo anche il secondo processo. - continuò Mike, facendo un occhiolino a Connie. 
Lei sorrise. 
- Anche se credo che in minima parte, Carly un po’ ci abbia favorito perché era attratta da te. - gli fece notare Connie. 
- Nell’ufficio del Giudice lei mi ha assicurato che non era così, che non ci stava favorendo. Per il resto... Sí, era attratta da me. Mi ha detto anche questo. 
- Davvero? 
Mike annuí. 
- E tu? Ne eri o ne sei attratto? - gli chiese Connie. 
- Ti ho già detto che siamo solo amici, o meglio, lo eravamo. E poi perché stiamo discutendo ancora di questo argomento? Non avevamo assodato che non eri gelosa di Carly? 
Connie vagò con la mente al momento in cui aveva detto a Mike che s’interessava al rapporto tra lui e l’ormai ex-Cancelliera solo per vedere se c’era un conflitto d’interessi e che la gelosia non c’entrava assolutamente nulla. In cuor suo sapeva che non era così. 
Le sembrò di stare uscendo di nuovo dal confine che mentalmente si era tracciata tra ciò che riguardava il lavoro e ciò che non doveva essere assolutamente mischiato con il lavoro.  
- Credevo semplicemente che fosse il tuo tipo di donna. 
Mike rise di quell’affermazione. 
- Carly non è assolutamente il mio tipo di donna! - ribatté deciso. 
- E allora quale sarebbe il tuo tipo di donna? 
No, diamine. Era uscita di nuovo dal confine con quella domanda. Connie non si sarebbe meravigliata se Mike l’avesse ripresa per condotta impropria in quel momento. Invece, quello che fece in realtà il procuratore Cutter la sorprese ancora di più: sospirò e, mentre cercò di aggiustarle una ciocca di capelli dietro l’orecchio sinistro, sussurrò: - Non importa. 
Intanto era arrivati al punto in cui si sarebbero dovuti dividere per andare ognuno a casa propria. 
- Detto ciò... Buonanotte, Connie. 
Così, Mike si girò verso sinistra e se ne andò, lasciando lì Connie, la quale non aveva trovato la forza nemmeno per rispondergli “Buonanotte anche a te”. Era ancora sconvolta - nel senso positivo del termine - da quel gesto.   
Ma al diavolo tutto! Se c’erano confini da sorpassare, schemi da rompere, regole da violare, Connie, nel profondo di sé, non aspettava altro.        















Devo ammettere che non sono pratica di questo fandom (quindi fatemi sapere se c'è qualche incongruenza). Anche se conoscevo "L&O" come serie, non l'avevo mai seguita più di tanto. Per caso ho visto un episodio dell'ultima stagione e sono rimasta colpita da questa coppia che poi ho scoperto essere head-canon! Così, facendo qualche ricerca tra video, episodi e quant'altro, è nata questa storia.   
Se vi va, lasciate una recensione. 

H.

 
   
 
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