Salve a tutti!!!
Ho deciso di scrivere questa one-shot per
descrivere degli avvenimenti che mi sono capitati di recente, perciò quello che
leggerete in parte è vero e in parte no.
Questa non è la mia coppia preferita, ma ho voluto
uscire un po’ dagli schemi, spero vi piaccia e aspetto i vostro commenti.
Kiss Vampy
Oo°Oo°Oo°Oo°Oo°Oo°Oo°Oo° Oo°Oo°Oo°Oo°
È una cosa brutta ma bella
allo stesso tempo.
L’Amore ti fa soffrire,
piangere, sorridere, e provare felicità.
Provi una miriade di
emozioni che si scontrano l’una con l’altra, ti passa la fame, al solo sentir
il suo nome diventi rossa e inizia a balbettare, senti un blocco in gola, il
cuore battere a mille…
È questo quello che sto provando,
mi sembra di essere ritornata una ragazzina adolescente alle prese con le sue
prime cotte.
Il mio nome è Sakura
Haruno, e in questo momento sono seduta davanti allo specchio cercando di
truccarmi, ma sinceramente è una cosa impossibile. Ho la mano che trema come il
resto del corpo, il motivo?
Sto per sposarmi.
Questo dovrebbe essere il
giorno più bello, secondo le mie amiche e conoscenze, certo mi avevano avvisato
che sarei stata emozionata, ma non pensavo fino a questo punto.
Ci credete che non riesco
a muovere un muscolo? Non riesco neppure ad alzarmi e camminare, non voglio
neppure pensare a quello che succederà quando dovrò percorrere la navata della
chiesa fino all’altare.
Questo giorno si sta
trasformando in un incubo.
Mi fissò allo specchio, la
maggior parte del lavoro è fatto, per prima cosa ho indossato l’abito, la
parrucchiera venuta 3 ore prima, mi ha raccolto i capelli rosati fermandoli con
dei piccoli fermagli con i brillantini, il viso per metà è truccato mi sembro
quasi Doppia Faccia, al collo una collanina fine.
Mancano solo 30 minuti
all’inizio della cerimonia e io non ho ancora finito, come al solito non ho
voluto alcun aiuto, ma in questo caso mi serve proprio.
Prendo il cellulare, cerco
nella rubrica il numero delle mie amiche e una dopo l’altra le chiamo, nemmeno
il tempo di finire la chiamata che tre uragani entrano nella mia stanza.
La prima è bionda con gli
occhi azzurri, la classica Barbie, indossa un vestito color pesca, lungo fino
al ginocchio.
<< alla fine ci hai
chiamate ne Sakura? >> chiese ridendo
<< Ino non iniziare
>>
<< Saku non hai una
bella cera >>
A parlare era stata la
ragazza con occhi e capelli castani, indossava lo stesso vestito della bionda.
<< Ten mi sto
pentendo della mia scelta >>
<< non dire così
Sakura >> disse infine l’ultima, che aveva i capelli corti neri con i
riflessi blu, e gli occhi chiari, anche lei aveva un abito color pesco.
Mi abbracciò, e pochi
secondi dopo ci raggiunsero anche le altre.
<< ragazze davvero
non ce la faccio, mi sembra di essere una cretina, non riesco a muovere un
muscolo, non sono neppure riuscita a truccarmi, basta vedere il risultato
>> dissi indicando la mia faccia.
Scoppiarono a ridere.
<< ma grazie!
>> dissi offesa per poi dare loro le spalle guardandomi allo specchio.
<< dai Saku, stavamo
scherzando, perdonaci >>
<< no scusatemi voi
ragazze, non ci sto più con la testa >>
<< forza tesoro
sfogati, dicci cosa non va >>
<< non ce niente che
va, tra 20 minuti inizia la cerimonia, e non sono ancora pronta, non riesco
neppure a fare un passo, ho il cuore che batte all’impazzata, ho pure la
nausea, le scarpe mi fanno un male bestia, e poi sono sicura che farò un bel
volo davanti a tutti… >> confessai tutto d’un botto, sentendo poi
qualcosa rigandomi il viso.
<< adesso ti calmi e
sistemiamo tutto noi, tu devi stare solo ferma ok? >> mi chiese Ino,
anche se invece che una richiesta sembrava un ordine.
Feci come mi era stato
detto, rimasi ferma chiudendo gli occhi, mentre le mie amiche finivano mi venne
in mente il giorno in cui scoprì di essere innamorata del mio futuro sposo.
Erano passati 8 anni.
Oo°Oo°Oo°Oo 8 ANNI FA
Oo°Oo°Oo°Oo
Stavamo parlando tramite
msn, mi aveva chiesto degli appunti, e io gli ho scritto di aspettare che li cercavo
ma lui mi ha scritto che sarebbe venuto il giorno dopo a prenderli di persona.
Al di fuori della scuola a
parte in qualche rara occasione che ci vedevamo insieme agli altri, non ci
eravamo mai visti da soli.
Dopo avergli dato
l’indirizzo ci salutammo.
Andai a dormire, speravo
davvero di fare una bella dormita, visto che era stata una giornata pesante, ma
non riuscì a chiudere occhio.
Mi giravo e rigiravo nel
letto, e il cuore sembrava impazzito.
Ho passato tutta la notte
così, la mattina ero un disastro.
Tutta colpa sua.
Già faceva caldo, ci
mancavano solo le vampate di calore che mi venivano all’improvviso, per di più
non sapevo neppure a che ora sarebbe arrivato.
Il signorino è arrivato
alla sera, per tutto il pomeriggio mi ha fatto stare in ansia, avevo
continuamente la testa tra le nuvole, lo stomaco mi si era chiuso e in più ci
si mettevano anche le mie “care amiche”.
Alla fine quando arrivò,
andammo in camera mia a fare le fotocopie degli appunti, finito uscimmo a fare
una passeggiata.
C’era silenzio tra di noi,
ma io potevo sentire il battito veloce del mio cuore, avevo cercato di
rilassarmi ma niente, ogni due per tre mi sentivo il viso andare a fuoco.
Lui notò il mio
cambiamento
<< stai bene?
>>
<< chi? >>
<< tu, chi altro?
>>
<< ah.. mmh s-si sto
bene >>
<< sicura? so che
sei strana ma oggi più del solito >>
<< oh non rompere,
ho caldo ok? >>
<< ok ok >>
Calò di nuovo il silenzio.
Camminavamo fianco a
fianco, qualche volta le nostre mani si sfioravano e questo non faceva che
aumentare il mio imbarazzo.
Passammo una bella serata,
nonostante i miei balzi di umore, fortunatamente dopo un po’ ero riuscita a
calmarmi.
Mi accompagnò a casa, sulla
soglia di casa lo ringrazia per la serata e gli augurai buona notte, ma mentre
stavo entrando in casa, lui mi prese per un polso, mi guardò negli occhi e poi
mi baciò.
Lo guardai un po’
sorpresa, ma poi ricambiai il bacio.
Fece scivolare le sue mani
sui miei fianchi, attirandomi lui,
facendo combaciare i due corpi, io gli misi una mano tra i capelli e l’altra
sul petto.
Non mi ero mai sentita
così bene, mi sembrava quasi di sognare e che all’improvviso mi svegliassi da
quel meraviglioso sogno, ma per una volta, quella era la realtà e vi assicuro
che è molto meglio…
È da quel giorno che
stiamo insieme, ne abbiamo passate tante, anche perché non abbiamo detto subito
ai nostri compagni la nostra storia, era meglio fare finta di niente per un
po’.
All’inizio era tutto
emozionante, ci vedevamo di nascosto, usavamo altri nomi, tutto per non far
sospettare di noi.
Questa finzione è durata
per un mese, dopo di che ci hanno scoperti.
Non so chi ci aveva visto
di nascosto e insieme agli altri hanno organizzato uno stupido scherzo per
farci svelare tutto.
I nostri cari amichetti,
hanno chiesto a una di un’altra classe, di andare dal mio fidanzato
abbracciandolo e sussurrandogli qualcosa.
Io in quel momento
ritornavo dal bar della scuola, non appena ho girato l’angolo ho visto una
piovra-ragazza appioppata la mio ragazzo e lo stava pure per baciare, non ci ho
visto più, il mio alter ego ha preso il sopravvento sulla parte buona che di
solito ha la meglio, sono andata li, ho preso per un braccio quella vipera di
nome Karin e l’ho letteralmente scaraventata dall’altra parte del corridoio.
Eh cosa non ti fa fare la
gelosia…
Dopo di che mi sono girata
verso di lui e gli ho tirato una sberla, per poi andarmene.
I nostri compagni che
hanno assistito alla scena erano pietrificati, ma uno di loro si è fatto
coraggio e si è avvicinato
<< Sakura >>
<< Shika vattene se
non vuoi anche tu uno schiaffo >> lo minacciai. Ma lui non sembrò
intimidito, anzi, mi prese per le spalle e mi fermò.
<< adesso mi
ascolti.. >>
Lo guardai fisso negli
occhi, era molto più alto di me perciò dovetti alzare il viso, come al solito
aveva i capelli neri raccolti e gli occhi semi chiusi dello stesso colore, la
sua espressione non era cambiata, aveva sempre quell’aria da svogliato ma
vedevo comunque che era serio.
<< era tutto uno
scherzo, abbiamo architettato un piano per farvi saltare la copertura, sapevamo
che stavate insieme, Karin ne faceva parte, lui non ti ha tradita e non lo
farebbe mai, dovresti conoscerlo.. >>
Ero stata in silenzio ad
ascoltarlo, mi ero comportata da stupida.
Mi liberai dalla sua
stretta e scappai, mi rifugia in bagno e iniziai a piangere.
Sentì bussare alla porta,
non risposi e lentamente la vidi aprirsi ritrovandomi lui davanti, lo guardai
negli occhi per poi abbracciarlo
<< mi dispiace…
>> gli dissi in lacrime
<< shh >> mi
sussurrò per poi ricambiare l’abbraccio << non ti preoccupare, non è
successo niente >>
<< scusami, non
dovevo reagire così, è solo che in quel momento non ci ho visto più… >>
<< me ne sono
accorto >> mi rispose ridendo << quando vuoi hai una forza
sovrumana >>
<< scemo >>
Mi allontanai da lui tanto
che mi permettesse di guardarlo negli occhi e sorridergli.
<< ti amo >>
<< ti amo anch’io
>>
Sentì un colpetto sulla
spalla e aprì gli occhi.
Erano le mie amiche, avevano
terminato il lavoro, mi aiutarono ad alzarmi e mi portarono davanti all’enorme
specchio.
<< Sakura sei
bellissima >> mi disse Hinata quasi in lacrime
Mi guardai attentamente, i
capelli erano ancora in ordine, i miei occhi verdi erano messi in risalto grazie
al mascara, un ombretto leggero e infine sulle labbra il rossetto.
Il vestito bianco era
davvero meraviglioso, le spalline erano fini, il corpetto cosparso di
diamantini mi fasciava stretta la vita, la gonna svolazzava leggera e infine le
scarpe dello stesso colore con un piccolo tacco.
<< direi che sei
perfetta >> mi disse Ino
<< è ora di entrare
in scena >>
In pochi secondi ci
ritrovammo davanti all’entrata della grande chiesa, le porte si aprirono e
nello stesso momento che le mie amiche-damigelle iniziarono a camminare,
l’organo iniziò a suonare.
Iniziai a camminare solo
quando le mie amiche avevano preso posto, in pochi secondi mi ritrovai tutti
gli sguardi addosso, era una situazione che mi metteva a disagio, ma a
tranquillizzarmi accanto a me avevo il mio migliore amico.
Chi lo avrebbe mai detto,
il ragazzo considerato il più bello della scuola era il mio migliore amico. In
gioventù aveva fatto una strage di cuore e mi duole ammetterlo, ma pure io per
un periodo gli ero andata dietro, ma fortunatamente mi sono accorta che non era
lui l’uomo che amavo.
<< forza Sakura,
oggi è il tuo giorno >> mi sussurrò << sei davvero bellissima
>> mi disse infine.
Quelle parole gli erano
costate un sacco, non era il tipo che faceva i complimenti facilmente, anzi non
li faceva.
<< grazie Sasuke
>> gli sorrisi
Insieme percorremmo la
navata sotto gli sguardi di tutti, mi lasciò infine davanti al prete.
La cerimonia duro
un’oretta circa, se non di più, il parroco arrivo alla fine alle famose parole:
<< Naruto Uzumaki,
vuoi tu prendere questa donna come tua sposa per amarla in salute e malattia,
nella buona e cattiva sorte, in ricchezza e povertà fin che morte non vi
separi? >> gli chiese
<< Sì lo voglio
>>
<< Sakura Haruno
vuoi tu prendere questo uomo come tuo sposo per amarlo in salute e malattia,
nella buona e cattiva sorte, in ricchezza e povertà fin che morte non vi
separi? >> mi chiese
<< Sì lo voglio
>>
<< vi dichiaro
marito e moglie, può baciare la sposa >>
Mi prese tra le sue
braccia e davanti a tutti suggellammo la nostra unione con un baciò.
Il resto della festa andò
bene, ci divertimmo tutti.
Avevo appena iniziato la
mia storia d’amore con il mio principe azzurro.
Le mie amiche avevano
ragione, quello era davvero il girono più bello della mia vita… o almeno fino
alla nascita di Minato, ma questa è un’altra storia…
To Be Continued?...
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