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Autore: orny81    27/02/2018    0 recensioni
Il suo cuore amava solo lui, era sicura che non l'avrebbe mai detto. Questa maledetta telefonata, voleva sprofondare. Non si era mai esposta così tanto con lui. Un lampo...una folgorazione, se proprio doveva dirlo prima doveva farlo lui. Sentiva dentro di sè che in fondo provasse qualcosa per lei...che fosse amore.
Era cambiato negli ultimi anni, era più "umano". Era diverso nei gesti...negli sguardi. Voleva sentirselo dire...ne aveva bisogno, anche se non fosse stato vero. Aveva sofferto per lui e si era esposta, poteva perdere tutto se non stava attenta...il lavoro e la sua vita.
Piccola one shot dedicata a questa coppia. La storia avviene dopo l'ultimo episodio della quarta stagione. Spero sia di vostro gradimento :* (Sherlolly)
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: John Watson, Mike Stamford, Molly Hooper, Nuovo personaggio, Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Una dolce melodia

 
 
Il telefono in mano...silenzio dall'altra parte. In un secondo tutto era finito, tutto era crollato in lei.
Aveva detto quelle semplici parole, per qualcun'altro forse,ma non per lei. Mai nessuno dei suoi fidanzati aveva mai sentito dalle sue labbra le parole "ti amo", era qualcosa che non poteva mai dire...se non era sentito.
Il suo cuore amava solo lui, era sicura che non l'avrebbe mai detto. Questa maledetta telefonata, voleva sprofondare. Non si era mai esposta così tanto con lui. Un lampo...una folgorazione, se proprio doveva dirlo prima doveva farlo lui. Sentiva dentro di sè che  in fondo provasse qualcosa per lei...che fosse amore.
Era cambiato negli ultimi anni, era più "umano". Era diverso nei gesti...negli sguardi. Voleva sentirselo dire...ne aveva bisogno, anche se non fosse stato vero. Aveva sofferto per lui e si era esposta, poteva perdere tutto se non stava attenta...il lavoro e la sua vita.
Non credeva alle sue orecchie...non solo una volta, ma due. Il cuore che batte incessantemente...le lacrime che scendono giù. Lui la  implora...deve dirlo non può fare altrimenti. 
Escono fuori...come un fiume in piena e si sente vuota. Vuole vederlo...vuole sapere.
Non sente più nulla...la chiamata cade e lei scivola giù, si siede a terra e sente freddo. Si abbraccia con forza guardando davanti a sè con gli occhi umidi. Non riuscirà a dormire, si sente vuota come se le avessero strappato con forza le viscere.
Non lavora bene Molly e questo Mike lo nota subito.
 
- Molly...
- Oh Mike...buongiorno.
- Molly che cosa ti prende ultimamente...non sei concentrata e hai sbagliato due analisi...due. Non è da te!
- Scusami...ma in questo periodo non mi sento molto bene.
 
Lui s'avvicina con fare paterno.
 
- Molly da quanto tempo non vai a trovare tua nonna in Scozia?...
 
Alza lo sguardo verso di lui mentre sente che potrebbe iniziare a piangere nuovamente...non ha mai smesso da quel giorno.
 
- In effetti da molto tempo, forse dovrei prendermi qualche giorno di permesso.
- Si...hai molte ferie da recuperare. Sei sempre la migliore e mi dispiace vederti così. Un pò d'aria scozzese potrebbe farti bene. 
- Grazie Mike!...inizierò già da domani se non ti dispiace. 
- Molly...voglio vederti come prima, manca a tutti il tuo sorriso qua dentro. Prenditi tutto il tempo che ti serve. 
 
Le sorride mentre si allontana.

 
§§§

 
- Devo assolutamente parlare con Molly!
- Sherlock credo che dovresti...è successo tutto così in fretta, si merita una spiegazione.
- Vado...
- Mi raccomando, non sarà stato facile per lei.
 
Chiude la porta...chiama un taxi per dirigersi al Bart's.
E' tutto bianco...asettico. Apre la porta e trova Mike invece di Molly.
 
-Mike...
- Ah buongiorno Sherlock, se cerchi Molly ha preso dei giorni di ferie.
- Ah...
- Se chiedi perchè visto che lei non prende  quasi mai  un permesso, sono stato io a chiederglielo. Stava male, non so cose le sia successo, ma era visibilmente a pezzi e perlopiù non era al suo massimo, lavorativamente parlando.
Per me è come una figlia, non potevo vederla così.

 
- Devo parlarle, è importante...
- Ah... non credo che la troverai al suo appartamento.
- Perché?...
- E' andata in Scozia...da sua nonna.
- Grazie...
 
Si avvia all'uscita.
 
- Ciao Sherlock...salutamela.
- Non mancherò...
 
Un sorriso dolce si stampa sul viso di Mike, era certo che lui l'avrebbe raggiunta. Aveva capito che tra loro due fosse successo qualcosa.


 
§§§

 
Le montagne....i laghi...il profumo della sua terra. Quanto le mancava tutto ciò.
Arriva davanti a casa sua...in mezzo al verde. E' una splendida giornata ed il sole illumina d'immenso tutto ciò che le circonda.
Non ha neanche il tempo d'infilare la chiave nella toppa che si apre. Davanti a sè una donna che le viene incontro con le lacrime agli occhi, deve essere un vizio di famiglia, pensa sorridendo.
 
- Oh mia cara...la mia bambina è tornata.
- Ciao nonna... ti trovo bene.
- Fatti abbracciare piccola mia, mi sei mancata.
-Anche tu...tantissimo.
 
Entrarono in casa e un forte odore di biscotti e cioccolato le riempie le narici.
 
- Tesoro...- mentre le tiene le mani sul viso-...sei sciupata...non ti fanno mangiare a Londra?
- ahahah...no nonna, mangio mangio...è solo che ho avuto una brutta influenza e...
- E no gioia mia...chi ti ha fatto male qui...- appoggia la sua mano destra sul petto dove risiede il l cuore -...non merita le tue lacrime. Vieni...ora sei qui e tornerai meglio di prima.
- Grazie nonna...

 
§§§

 
 
Torna a casa con furia.
- Sherlock?...
- Scusami John se ti lascio per qualche giorno con la casa da sistemare dopo la bomba, ma devo andare da Molly.
- Perchè... non è qui?...
- No è andata in Scozia...dalla sua famiglia.
 
John si avvicina a lui appoggiandogli le mani sulle spalle e guardandolo negli occhi.
 
- Allora vai...e fai il bravo.
 
Riempie con furia la borsa con i vestiti, non deve perdere tempo. Suo fratello gli ha messo a disposizione il jet privato.
Deve andare da lei e non può perdere tempo.


 
§§§


 
Ha dormito tutta la notte. E' serena...ma ha sempre qualcosa che la turba.
Scende le scale trovando la nonna intenta a fare il pane. 
 
- Tesoro buongiorno...la colazione è pronta.
- Buongiorno...- un bacio sulla guancia morbida e profumata di farina-... ho dormito bene come non facevo da tempo.
- Oh tesoro...poi quando te la senti mi racconterai...è sempre per lui vero?...per quello con il nome strano.
 
Non risponde...
 
- Più tardi potremmo fare una bella passeggiata, non c'è freddo.
- Si...
 
Mangia con gusto...come non faceva da tempo, le era mancato tutto questo.
Passa un pò di tempo e girovaga per la casa...osservando le foto appese sui muri. 
Lei piccola...suo padre e sua madre, così innamorati...così felici.
Apre una porta e davanti a sè si palesa il suo piano...
Solleva il coperchio, tocca i tasti con rispetto. Si siede e come presa da un fuoco che non può spegnere inizia a suonare...non smette è più forte di lei.


 
§§§



 
Arriva davanti alla casa di Molly....è un bel posto, così immerso nella natura. Nell'aria sente una melodia...qualcuno suona un piano in modo struggente.
Bussa alla porta...le viene ad aprire una signora. Riconosce i tratti, è molto simile a Molly.
Due grandi occhi scuri l'osservano...non riesce ad aprire bocca ed è la prima volta che gli succede.
 
- Buongiorno...cerco la dottoressa Hooper, per caso si trova qui?
- Buongiorno a lei giovanotto...sì mia nipote è qui, lei chi è?
- Mi chiamo Sherlock...sono un suo am...
- AHHHH... l'amico con il nome strambo, prego si accomodi.
 
Entra in casa ed il profumo di pane sfornato gli riempie le narici. D'un tratto si blocca sentendo le note del pianoforte farsi più forte.
 
- Vuole sapere chi è che suona vero?...
- Si...
- E' Molly....ahhh la mia bambina, non suonava da tantissimo tempo.
- Non sapevo che suonasse il piano.
- Non lo sa nessuno...ha smesso dopo la morte dei suoi genitori.
 
La guarda in viso notando il suo sguardo malinconico e dolce.
 
- Mia nipote doveva seguire le orme di mio figlio, cioè suo padre. Tutti in casa suoniamo...anzi...- guardandosi le mani- ...suonavamo. Eravamo una famiglia di artisti. Mio figlio suonava il violino e lo insegnava pure, mia nuora era una brava cantante, aveva la voce di un angelo e lei...la mia piccolina ha iniziato il piano all'età di cinque anni. Era un prodigio, doveva andare al conservatorio ma poi la morte dei suoi genitori...dopo quel bruttissimo incidente...- si asciuga il viso con un fazzoletto-... lei non ha più suonato. Ha cambiato idea sui suoi studi. Smettere di suonare a sedici anni così di punto in bianco...
- Ma ora ha ripreso vedo...e pure molto bene.
- Deve essere successo qualcosa...i dolori del cuore non sono facili da superare, la musica può aiutare a volte...
 
Lo guarda dritto negli occhi.
 
- Io non so cosa è successo alla mia bambina, ma spero vivamente che lei sia qui per rimediare.
 
Apre la porta leggermente, guardandola. Ha i capelli sciolti e rossa in viso.
 
- Non la vedevo così da molto tempo...la mia bambina è tornata.
 
Entrano piano e lei non si accorge di nulla.
La nonna prende il violino del figlio e lo porge a Sherlock.
 
- Non posso...
- Non farti pregare... sento che vuoi farlo. 
 
Inizia a suonare seguendola...
Lei continua anche se per un attimo ha titubato. Quando la melodia finisce lei non si gira, appoggia le mani sulle cosce.
 
- Cosa ci fai qui Sherlock?...
- Perchè mi hai tenuto nascosto che sai suonare così bene?...
- Perchè per me non aveva più senso suonare...non è importante.
 
Mentre si alza...si gira verso di lui.
Ha gli occhi rossi e pure le guance, ma non è mai stata così bella.
 
- Andiamo fuori...dobbiamo parlare.
 
Escono fuori mentre l'aria fredda pizzica il loro viso. Si siedono su di una panchina in mezzo al verde.
 
- E' bellissimo qui!
- Non sei mai stato in Scozia?...è bellissima e mi è mancata veramente tanto.
- No...hai ragione è bellissima. Tua nonna è...
- Rompiscatole...
- Una donna che ti vuole bene...
 
Abbassa lo sguardo sulle sue mani.
 
- Perchè sei qui?...
- Molly quello che è successo...la telefonata, non volevo farti del male.
- Non sono un esperimento Sherlock...
- Non lo sei mai stato...
 
Inizia a raccontarle di Eurus e di tutte le macchinazioni da lei effettuate.
Calde lacrime scendono sul viso di lei.
 
- E io che ti ho imposto di dirmi che mi amavi...oddio quanto sono stupida.
Si copre il viso...
 
- No...non sei stupida Molly, Eurus in un certo senso ha fatto uscire ciò che provo e tu non hai fatto niente di male.
 
Lo guarda negli occhi.
 
- Non sono capace di dirlo nuovamente, ma io...forse con il tempo riuscirò a farlo. Molly quello che sto dicendo è che veramente  sento questo sentimento per te.
- Oh...
- Sei importante...io mi fido di te e il sapere che ti avrei persa,  mi ha lacerato. Ti prego...
 
Un bacio...delicato come una farfalla, si posa sulle labbra di lui.
 
- E' passato ormai...
- Torna a Londra...torna da me.
- Non sono andata mai via da te!
 
Un altro bacio...ma questa volta più profondo...come due anime che si trovano dopo tanto cercarsi.
 
- Ti va di suonare un altro pò?...
- Ovviamente...
 
Con il sorriso sulle labbra, si dirigono verso casa trovando la nonna ad attenderli felice di vedere sua nipote serena. Accarezza il viso di lui ringraziandolo con uno sguardo. La vita per loro due inizia adesso...tra le note di una dolce melodia.
 
 Angolo autrice
Ringrazio vivamente chi legge e chi mi segue. Un abbraccio Orny :*
 
 
 
   
 
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