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Autore: ladyzaphira    09/03/2018    0 recensioni
*Momentaneamente sospesa e in fase di revisione*
What if ...? Della serie a cartoni "Ultimate Spiderman".
Una misteriosa ragazza, dai lunghi capelli bianchi come la neve e l'espressione malinconica entrerà ben presto a far parte della squadra del nostro arrampica-muri preferito.
Chi è questa ragazza, qual'è la sua storia?
Dal 3° capitolo:
-“Un’ultima cosa Peter” lo fermò Coulson, prima che il giovane eroe uscisse dal suo ufficio “Non entrerò nei dettagli, perché non sono di mia competenza però …” esitò un momento “… Snow non ha vissuto una vita esattamente facile, ma è una brava ragazza, ti prego di tenerlo sempre a mente”
Peter corrucciò la fronte, confuso da quello strano discorso.
Perché avrebbe dovuto pensare male di Neve?!
Insomma almeno l’80% dei supereroi aveva un passato oscuro, pertanto non l’avrebbe sorpreso più di tanto se anche per lei fosse valso lo stesso.
E comunque Nick Fury doveva per forza aver visto del buono in lei altrimenti non l’avrebbe reclutata, giusto?-
.................
Accenni alla serie anime "Tokyo Ghoul".
La storia sarà ambientata principalmente nella serie Ultimate (2012), con alcuni elementi presi da altre serie tipo Spectacular e così via.
Genere: Angst, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Harry Osborn, Norman Osborn, Nuovo personaggio, Peter Parker
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Neve si svegliò leggermente indolenzita, in particolar modo dalle spalle fin lungo tutta la schiena e la zona dell’addome.
Ma per il resto si sentiva bene ...
... Più che bene, a dirla tutta.

Molto più di quanto non lo fosse il giorno precedente.

I crampi allo stomaco che l'affliggevano il giorno prima erano scomparsi.
Si sentiva soddisfatta, appagata.
 
Aprì gli occhi di scatto.
 
“Ma dove …?”
 
… Non era più nella foresta.
Fu il primo pensiero logico che attraversò la sua mente, e tanto bastò per innervosirla facendola passare in un batter d’occhi da una posizione supina a seduta.
 
I ricordi la investirono come una doccia gelida.
 
Ecco perché si sentiva così soddisfatta, si era ritrovata un banchetto sotto il naso senza nemmeno essere andata a cercarlo.
 
Scosse la testa, guardandosi intorno e quello che vide non le piacque neanche un po’.
Si trovava in una sorta di cella, dove al posto delle classiche sbarre a tenerla rinchiusa c'era una barriera di un qualche tipo di materiale simile al vetro.

Dalla sua posizione poté constatare come la cella desse su di un corridoio dotato di molte altre celle simili.
All’interno era tutto molto semplice ed essenziale.
Le pareti erano ricoperte con un solido rivestimento in acciaio e il mobilio si limitava alla branda dove era seduta, un piccolo tavolo addossato alla parete con sedia associata ed un lavabo.
Tutto rigorosamente in metallo.
 
Oh no, nononono ...
 
Non si trovava dove lei STAVA PENSANDO di trovarsi, vero?!

I suoi timori trovarono conferma quando intravide sulla parete opposta, in quello spazio che separa due celle, il logo rappresentante un'aquila stilizzata in rilievo di metallo scuro dentro un cerchio.
 
Si era svegliata all'interno di una cella dello S.H.I.E.L.D …
 
"Cazzo …!!"
"Vedo che ti sei ripresa" commentò una voce maschile familiare, fastidiosamente familiare.
 
Snow sospirò mentre si tirava su in piedi, alzando le braccia verso l'alto per stiracchiarsi.
A quel punto non valeva la pena prendersela.
Anche perché si sentiva ancora un po' intontita, quanto tempo aveva dormito?! Le sembrava un'eternità, ed accidenti se era scomoda quella branda …!! Non che quello fosse il primo dei suoi problemi al momento, ma bisognava avere un bel coraggio per definire "letto" quell'affare di metallo orizzontale.
 
“Ehi Fury!! Quanto tempo, eh?" si costrinse a sorridere benché non ne avesse la minima voglia.

“Già, due anni” precisò il direttore dello S.H.I.E.L.D.

Snow si avvicinò alla superficie trasparente che la separava dall’uomo, osservandolo di sottecchi.
Non era cambiato di una sola virgola il vecchio Nick.
Stessa pelle scura, stessi capelli inesistenti, stessa benda pirata sull’occhio, stesso sguardo perennemente ingrugnito e stesse braccia intrecciate dietro la schiena con fare austero.
 
“Non è stato facile trovarti” ammise Fury dopo qualche secondo di silenzio “Ti sei nascosta bene”
“Non abbastanza a quanto pare, altrimenti non mi troverei qui” replicò Neve.
“No, dico sul serio, è stato un colpo di fortuna” insistette l’uomo “Non era te che stavamo cercando, ma il tuo spuntino”
 
Snow ricordò vagamente il tizio che aveva avuto l’immensa sfortuna di ritrovarsi nei paraggi dello stesso bosco dove era andata a lasciarsi morire.
 
Sembrava piuttosto nervoso, e questo ancor prima che si accorgesse di lei. 
“Perché lo cercavate?” domandò l’albina.
 
“Informazioni riservate” rispose semplicemente Fury.
 
“Tsk, tipico …” sbuffò l’altra affondando le mani nelle tasche dei jeans.
Jeans che, si accorse, oltre ad essere strappati erano ormai irrimediabilmente imbrattati di sangue secco. 
“Beh, in tal caso mi spiace di aver intralciato i tuoi piani da super spia” affermò “Immagino che delle scuse accorate non bastino”
“In tutta onestà, non potrebbe importarmene di meno della fine che hai fatto fare a quel tizio” la interruppe Fury incrociando le braccia davanti al petto “Era da un po' che lo tenevamo d'occhio, era un trafficante di uomini ed un assassino" continuò "Per il resto, mi rendo conto che averti messo in una cella sia un po’ eccessivo, ma non ero sicuro di come avresti reagito una volta sveglia …”
“Ti serviva per trovare qualcun altro, non è vero?” intuì Neve, ignorando completamente il discorso riguardante la cella, e incominciando a giocherellare con una ciocca dei suoi capelli, come tendeva a fare di solito quando sprofondava in uno stato particolarmente pensieroso “Un pesce piccolo per trovarne uno più grande” continuò, quasi più a sé stessa che all’altro “Per quale altro motivo se no, lo S.H.I.E.L.D sarebbe andato appresso ad un comune assassino?”
 
Ora ricordava, erano DUE i corpi di cui si era nutrita non uno solo!!
 
Uno lo aveva ucciso lei, spezzandogli l’osso del collo, ma l’altro era già morto.
Si chiese vagamente chi avrebbero mai potuto essere quei due per aver attirato l’attenzione di un’organizzazione importante come lo S.H.I.E.L.D visto che, dopo tutto, quelle che aveva appena detto a Fury erano solo sue ipotesi …
 
Non lo avrebbe mai saputo in quanto Fury decise di cambiare argomento.
“Nel momento in cui mi è stata segnalata la tua presenza in quel tratto di foresta, la missione è passata in secondo piano” disse “Snow, come diavolo sei finita a girovagare per le foreste del Canada?!”
“Lunga storia” tagliò corto la ragazza, sventolando una mano con noncuranza.
“Il Canada è piuttosto lontano dalla Svezia” le fece il direttore, inarcando un sopracciglio.
“Hanno inventato l’aereo per questo, no?”
“Abbiamo rinvenuto il passaporto falso, come te lo sei procurato?!”
“Nick …”
 
Il tono di voce della ragazza si era pericolosamente abbassato nel pronunciare il suo nome.
 
“… Che cosa vuoi da me?”
 
Fury sospirò, andandosi a stringere il divario tra gli occhi col pollice e l’indice.
“La stessa cosa che volevo fare due anni fa ragazza, aiutarti” disse, e il peggio era che sembrava sincero.
 
“Nessuno può aiutarmi” le labbra di Neve assunsero una piega amara.
 
“Questa volta non ti lascerò scappare così facilmente”
“Credi davvero che ti permetterò di tenermi rinchiusa qui dentro, Fury?!”
“Anche fosse? Hai forse qualcos’altro di meglio da fare?”
 
“Sì!! Dedicarmi ai miei propositi suicidi, GRAZIE!!”
 
L’impronta delle nocche dell’albina andò a decorare il lato sinistro del tavolo presente nella cella con un sonoro tonfo metallico.
Se prima era relativamente calma, ora stava cominciando ad arrabbiarsi.
 
Chi diavolo si credeva di essere Nick Fury per decidere cosa fosse meglio o peggio per lei?! Solo perché in passato era stato amico di sua madre?
E CON CIO’?!
 
Non aveva alcun diritto su di lei!!
 
Che cosa avrebbe voluto che facesse lì comunque?
Diventare un agente dello S.H.I.E.L.D?! Rientrare a far parte degli Howling Commandos?! Neanche a parlarne!!
L’ultima volta non aveva funzionato granché, con Blade era un litigio continuo per via dei loro caratteri fin troppo simili, con Werewolf pure (anche se nel suo caso i litigi assumevano la forma fastidiosa delle paternali in cui il 90% delle volte finiva per averla vinta lui), con Frank e l’Uomo Cosa non era riuscita a legare granché visto che, per carità, erano bravi compagni di squadra, ma non esattamente i tipi con cui intavoleresti volentieri qualsivoglia conversazione, e infine c’era quella mummia del cazzo …
… N’kantu, o come diavolo si chiamava.
Lui semplicemente non gli era mai piaciuto, sin dal primo momento aveva provato una profonda antipatia nei suoi confronti.
Una di quelle classiche sensazioni, come si dice? A pelle!!
La mummia vivente non le piaceva, punto e basta, inoltre per qualche motivo il suo istinto le aveva sempre detto di non potersi fidare di quell’ammasso di bende.
 
Insomma, alla fine era riuscita a resistere a malapena un anno insieme a loro e se anche non fosse accaduta QUELLA COSA con suo padre era certa che alla fine se ne sarebbe andata comunque.
 
“Ascoltami, ti prego!!” sbottò il direttore dello S.H.I.E.L.D “Che ne diresti se ti assegnassi a …”
“Agli Howling Commandos?! Puoi scordartelo, una volta mi è bastata!!”
“Ammetto di aver commesso un errore di valutazione pretendendo di inserire una teenager in una squadra di adulti” sospirò Nick, scuotendo la testa “No, la squadra a cui mi riferisco è diversa, speciale”
“Nick, non credo che …”
 
“Anni fa dicevi che avresti ricominciato volentieri gli studi” la anticipò l’altro “Come un’adolescente normale, o forse non desideri più diventare una scienziata …” un lampo di nostalgia attraversò gli occhi scuri “… Come lo era tua madre?”
 
Neve sussultò, colta alla sprovvista.
 
Riprendere gli studi?
Questo sì che aveva colto la sua attenzione.
Finire il liceo, per poi aspirare finalmente a conseguire una laura in scienze con specializzazioni in chimica e biochimica …
 
Quasi si era dimenticata di quanti progetti si fosse lasciata alle spalle.
 
“Riprendere gli studi” ripeté lentamente l’albina, tornando nuovamente a torturarsi una ciocca di capelli arricciandola attorno all’indice.
“La squadra di cui ti ho accennato, l’abbiamo messa insieme da pochi mesi e sono tutti ragazzi della tua età Snow” le spiegò Fury sorridendo “So che la socializzazione non è mai stata il tuo forte ma anche loro frequentano il liceo, potrebbero aiutarti” seguitò “In cambio ti chiedo solo di dar loro una possibilità, che ne dici …?”
 
Nick fece una breve pausa, dove non smise di fissare la giovane che a sua volta non smise di giocherellare con i capelli mentre rifletteva.
 
“… Vuoi riprendere in mano la tua vita?”

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