Si inumidisce le labbra, mentre lui la precede in salotto. Gli occhi ci pensano da sé.  
Stringe con forza il calice di vino, imprimendovi le sue impronte. Tutto ciò che le è rimasto.
Lo raggiunge e lo ringrazia per la serata trascorsa. Poi, con parole cordiali, lo accompagna alla porta, per richiuderla subito dopo la sua uscita. Si accorge di star trattenendo con tutte le sue forze lacrime che tentano di evadere dai suoi occhi, prigioniere ormai da troppo tempo. Ma ormai vi è così abituata che non ci fa nemmeno più caso.
Non le è mai importato nulla di David, ne nella foresta incantata, ne tantomeno a Storybrooke. E come avrebbe potuto? Lo ha persino odiato, con tutta quella bontà ed ottimismo, quel sentirsi superiore, senza sapere.
Non sono per lui, quelle lacrime.
L'ha rifiutata, e lo ha fatto perchè è innamorato, innamorato della donna che le ha portato via per sempre il suo lieto fine.
Sente gli occhi umidi e non sa il perchè. Crede di ignorarlo, ma non è la verità. Non è quello che vede nello specchio.
Vorrebbe piangere perchè ha perso tutto, perchè non ha mai avuto qualcuno che combattesse per lei.
è stata privata di quell'occasione. E ancora, dopo anni, loro continuano ad avere il loro lieto fine. Solo perchè hanno il vero amore. E il vero amore è troppo grande per poter essere sconfitto, persino da una donna potente come lei.
Ha provato a baciarlo per portarglielo via, per farle provare anche solo una minima parte di quello che lei ha provato. Ma non c'è riuscita, ancora. E si domanda perchè ogni volta che è ad un passo dal suo lieto fine, qualcuno lo distrugge. Nessuno ha mai avuto pietà per lei, lei non ne avrà per nessuno.
Improvvisamente vede chiaramente il suo riflesso: non più la donna forte, elegante e sofisticata che era solita vedere, non più la regina. Vede ora una persona debole, buggerata, distrutta nel profondo. Disprezzata persino dal suo stesso figlio. Il suo bambino, colui che ama di più al mondo.
Non sono i cattivi a non avere mai un lieto fine, sono le anime sole e sfortunate, come la sua.
Come potrebbe lui capire cosa ha passato, cosa ha subito, in tutta la sua vita?
Una lacrima sfugge al suo controllo, e ora odia quel riflesso, più di chiunque altro al mondo.
Perchè dovrebbe mostrarle un'immagine del genere? Non è quello che vuole vedere, non è la verità che cerca, poichè essa è già fin troppo chiara nel suo cuore.
Le fa paura.
Così vi lancia contro il calice pieno, frantumando quell'inutile specchio.
Vino, come sangue, cola sul bianco  liscio muro.
Frammenti di vetro precipitano al suolo, come i brandelli del suo cuore spezzato.