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Autore: Maika Kamiya    19/03/2018    0 recensioni
La musica ispira sentimenti e parole impossibili da proferire.
Piccole OS ispirate a canzoni percorribili tramite le emozioni capaci di suscitare.
Per apprendere i racconti ascoltare le canzoni e cullatevi tra i loro racconti.
Genere: Introspettivo, Malinconico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Even Bech Næsheim, Isak Valtersen
Note: Lemon, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Warrior by Aurora

28 Ottobre 21:21
 
Le stelle non sono stufe di brillare per gli altri?
O forse, meschine, splendono solo per il proprio vanto?
 
Cadono, le foglie e si adagiano al terreno.
Cadono e lievi si stendono sulla superficie dell’acqua. Troppo leggere per affondare e troppo impure, cariche di morte, per contaminare l’elemento stesso che personifica la nascita.
Dalla finestra le guardi scivolare senza vita, inermi in balia del vento secco; e come loro ti lasci andare sul divano.
Saranno tristi a staccarsi senza più possibilità di ritorno?
Porti le dita alla maglia leggera e la sistemi quel giusto per ripararti meglio.
Non è il momento per avvolgersi in una sciarpa, non è il momento per coprire la voce.
 
I fall asleep in my own tears
I cry for the world, for everyone
And I build a boat to float in
 
Imbarazzato arrossisci e lo guardi.
Una lunga barba brizzolata, i capelli dello stesso colore e degli occhi troppo vispi.
Fiordaliso, nemmeno la fine d’Ottobre è capace di nuocerti?
La finta corona che porti in testa t’appesantisce i pensieri, li offusca.
Finge anche se brilla ed è fatta d’oro.
Finge anche se in passato ha acclamato e festeggiato i grandi imperatori.
È una ghirlanda di ferrame che attorciglia la mente ed è capace di ferire il cuore.
Lo osservi e ti soffermi sulla sua tunica bianca, immacolata e fittizia al contempo, distogli l’attenzione quando i suoi occhi si depositano sulla tua figura.
Prendi aria, allarghi i polmoni ed espiri.
T’appresti a sistemarti la toga rossa che fascia la tua spalla sinistra, percorrendo la schiena e il busto fino ai fianchi dove è stretta da un leggero cinturino.
Passano minuti interminabili eppure rimani fermo, immobile anche quando le persone a te vicine si alzano per spostarsi in cucina portando avanti la loro discussione.
Sollevi il viso e finisci in trappola.
Adagi il tuo pensiero sulle sue labbra e vibri ogni qualvolta sbuffa. È in questi momenti che bisogna parlare?
Non si può, semplicemente tacere ed, alla deriva, lasciarsi trasportare dai soffi che emana la sua bocca fatta di lamponi e troppe spine?
 
I'm floating away
 
Rantoli un borbottio che muore al contatto con il disinteresse che la notte pare offrirvi.
T’infili a fatica nella stretta finestrella e con altrettanto sforzo atterri sul pavimento cercando di non sembrare troppo goffo ed insicuro dei tuoi stessi passi.
Fiordaliso, dov’è la chioma fatta di grano che ti circonda?
Ti liberi dalla rossa toga e lui fa lo stesso con la finta capigliatura.
Ride e tu sorridi di rimando.
Ti senti insicuro… è imbarazzo quella forza pressante che t’attorciglia lo stomaco?
È vergogna il rossore che imporpora le tue guance e che secca la tua gola?
Ti parla e tu lo ascolti.
Si prende gioco di te, beffardo, e tu glielo concedi.
È una caccia spietata, quella che state portando avanti, dove le armi più pericolose sono quelle pressoché inesistenti; sono respiri affilati capaci d’insediarsi nei polmoni, sono sguardi avvincenti in grado di ammutolire i comandi del corpo stesso.
Vorresti avvinghiarti a lui, tastare la sua pelle, assaggiarne la sua morbidezza e vedere se ai tuoi morsi corrisponderanno borbottii di dolore o rantolii di piacere.
Inclini il viso e ti soffermi sulle piastrelle candide del bordo piscina.
Ti sprona, lo afferri e lo spingi. Errore di calco: ti trascina con sé.
 
I can't recall last time I opened my eyes to see the world as beautiful
 
Siamo a casa.
Sott’acqua siamo morti.
Sott’acqua non possiamo respirare.
Sott’acqua non c’è nessuno che ci conosca.
Dov’è che cadono le foglie nei mesi dove il caldo emigra e i colori appassiscono?
Perché sott’acqua abbiamo la forza di rinascere.
 
And I built a cage to hide in
I'm hiding, I'm trying to battle the night.
 
S’avvicina e le sue mani t’arpionano il collo senza esitazioni.
Ti dibatti quel poco per liberartene, è davvero quello che vuoi?
E il tutto succede con la stessa facilità e la stessa velocità dell’acqua che danza e che cinge i vostri corpi. Ingloba le vostre spalle e fascia le lunghe gambe che scalpitano per tenersi a galla.
T’aggrappi a lui, arpioni le sue carni e permetti alla tua mente, al tuo cuore di naufragare in balia delle stelle.
Brillate, sfavillate più che potete, e se non v’è consentito… infrangete le leggi celesti perché l’uomo ha così bisogno del vostro baluginare.
Labbra su labbra. Mani che accarezzano dita e si lasciano trasportare dalla passione.
Tempo fermati, non è un comando, ma la richiesta di due umili ragazzi che hanno appena scovato la tana dove risiede l’amore.
 
Let love conquer your mind
Warrior, warrior
 
Inverno
22 Febbraio 21:21
 
T’acquatti nell’ombra, vero, desolata tristezza?
Corri in aiuto o arrivi per soffocare?
 
A volte la vita riserva delle difficoltà.
C’è chi riesce a superarle senza grosse problematiche e chi, diversamente, c’inciampa e rimettersi in piedi diventa sempre più complicato.
La vita non è facile d’affrontare…
C’è chi lo fa aggrappato alla persona tanto amata e c’è chi, al contrario, si erge viandante su mari di nebbia sconsolati.
Non t’abbandonare perché non sei solo.
Tu non sei solo.
Le parole sono scrigni preziosi che contengono tesori inestimabili: i sentimenti.
Toccami l’anima e sfiorami il cuore.
E tu lo fai, cedi alle sue preghiere. Allenti la presa perché alle parole non bisogna aggrapparsi, tagliano e sono generatrici di ferite da cui è impossibile guarire.
Diffida da loro e dai loro tranelli, possiedono troppe sfaccettature e poche troppe certezze.
Prenditi cura di loro, innaffiale e coprile di riguardi.
Lingua d’argento è il loro Dio. Ingannatore norreno che fa del fuoco la sua dimora.
 
Just reach out for the light
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
 
Cibati di sapienza e di amorevolezza perché gli attimi sfuggono e quando lo fanno è per sempre.
Sistemi meglio le coperte sulle sue spalle, hai paura che possa prendere freddo, o forse, solamente hai la necessità di sentirlo al sicuro.
La neve s’adagia piano sul davanzale della finestra e nel corso delle ore oscura le fessure delle persiane che s’erano date per vinte, ma al dolore non c’è superstite.
La notte scende e con essa il freddo; il bianco ricopre la città, gli alberi e si scioglie in mare.
Sposti il braccio destro e lo sistemi attorno ai suoi capelli arruffati.
Ora illuminati dai tenui bagliori delle fessure ancora libere: blu ceruleo è il colore che si deposita sulle ciocche bionde.
Ora schiariti dalla spia della sveglia: ciliegia è la tonalità che si forma dall’incontro della tenue luce e quello del colorito dei suoi boccoli adagiati sul cuscino.
 
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior of love.
 
Si rotola su se stesso. Dorme e non pare curarsi di null’altro che i propri sogni.
Ti discosti quel poco per controllare il telefono che hai dimenticato sbadato sul comodino.
Qualche ringraziamento, tanta ammirazione e una frase di conforto.
I suoi genitori sanno che è da te, certe volte il bisogno di avvertirli viene meno: già ne sono consci.
Soffochi una risatina.
Ah, è tutto così scontato?
L’amore che prova è tanto palese?
Eppure non te ne accorgi, non riesci a percepirlo chiaramente perché la tua mente è un cielo ovattato senza fondo né pareti.
È un mare di sensazioni, dove, una volta immersi, non si può più uscire; ti cattura, ti culla e il suo tocco è troppo ipnotico per potersene sbarazzare.
Mugugna, porta due dita al viso e si gratta una tempia; emani uno sbuffo divertito.
Sbatte le palpebre e le lunghe ciglia, brune all’ombra della notte e dei vostri corpi, creano disegni fatti di linee nere sull’alto dei suoi zigomi.
Apre gli occhi e lo osservi. Lo scruti e studi il suo animo.
 
I stand behind the wall of people and thoughts, mind controlling
And I hold a sword to guide me
 
Smetterai mai di soffermarti sul candore delle sue guance?
Lucri preghiere e ci guadagni in desideri poco casti.
Gli chiedi se è sveglio, sciocca domanda retorica, ma l’amore è anche questo.
L’amore è balordo, stolto alcune volte.
L’amore è credulone… si fa raggirare, ma quando se ne accorge il suo rammarico non basta ed è la vendetta che sopraggiunge: dolceamara lama.
Ti chiede che ore siano, bofonchi qualche lamentela e lanci un’occhiata alla sveglia: è notte, tarda serata, e questo basta.
È notte ed il giorno può aspettare ad innalzarsi.
È notte ed è un perfetto pretesto per nascondersi tra le sue braccia.
 
I'm fighting my way.
 
Ispiri il suo profumo: è forte e stuzzicante.
Prepotente infossi il viso nell’incavo del suo collo, smorzi il suo respiro tanto che deve scostarsi un poco per riprendere una boccata d’aria.
Ridete e sorridete ancora.
Quanto è bello amare?
Quanto è bello farsi amare?
È doloroso, oh sì, è anche doloroso.
Fa sprofondare la sua mano destra tra i tuoi capelli, ne accarezza i boccoli ribelli e t’avvicina a sé.
Le dita scorrono tra le ciocche e premono sul cranio quel tanto che basta per dirigere il tuo volto vicino al suo viso.
Sei in trappola.
La libertà è un concetto ingannatore.
Sei in trappola e va bene così perché non c’è posto più sicuro se non al suo fianco.
 
I can't recall last time I opened my eyes to see the world as beautiful
And I built a cage to hide in
 
Primavera
18 Maggio 21:21
 
Sogneremo ancora?
Abbiamo mai smesso di farlo?
 
Ti siedi sul divanetto in ecopelle nera. Sorseggi la birra che hai in mano e guardi dritto di fronte a te, e sorridi.
Sta ballando, si muove a ritmo di musica.
È allegro, il suo viso irradia luce, e quando lo pensi non puoi far meno di darti dello stupido.: che commento scontato il tuo.
Borbotti qualcosa a fiori di labbra, la musica sovrasta le voci e i commenti poco articolati della gente che s’ammassa poco davanti a te per colpa delle continue bevande finite.
Lui ti scruta, guardingo.
Sei andato troppo oltre, ti sei addossato sulle ginocchia, hai aspettato e hai compreso d’aver bisogno d’amore, del suo amore e hai pregato.
Non è una dipendenza, non è egoismo, ma è necessità primaria che ogni essere, nel suo piccolo, ha urgenza.
Sì, è un’urgenza. Ami per sentirti vivo, ami per far sentire vivo qualcun altro.
Sei perso fra i tuoi ricordi, le tue rimembranze fatte di paura e giudizi e non te ne accorgi, non ti accorgi della sua figura che, silenziosa, avanza verso di te.
Quando lo noti è troppo tardi, afferra la tua birra e la porta alle sue labbra traendone un profondo e lungo sorso e finendotela tutta.
 
I'm hiding, I'm trying to battle the night.
 
L’amore è anche questo, o forse, principalmente questo: amarsi.
L’uomo è una creatura egoista e tale rimane. È interessato solo ad amare se stesso ed a proteggere i proprio bisogni.
Ma quando il suo interesse devia; è lì, in quel preciso istante che qualcosa si incrina: comprende di non essere il solo.
Qual è allora la sua decisione?
Metti in quella persona qualcosa di te, così sarà naturare amarlo con la stessa intensità con cui ti ami.
Un ragionamento complicato?
L’amore non è mai facile, spesso è impossibile da concepire.
 
 
Let love conquer your mind
Warrior, warrior
Just reach out for the light
Warrior, warrior
 
Riprendi in mano la lattina, la osservi guardingo sperando in un rimasuglio e nello stesso momento in cui ti rassegni uno sciabordio cattura la tua attenzione.
Un ultimo sorso rimasto sul fondo fatto di latta e premure costanti, anche se spesso impercettibili.
Se non sai amarti, non saprai amare.
Ti perdi in un’espressione colma di felicità, poggi la bevanda per terra, in assenza di secondi appigli, vicino al divanetto.
Lo inviti a sedersi, ma non pare concordare. Sbuffi e lui ti risponde imitandoti a braccia conserte.
È un bambino quando vuole, un po’ come te, forse un poco meno.
S’avvicina quel tanto da prendere in mano il tuo cuore e depositare un bacio sulla tua spina dorsale.
Siamo anime che hanno perso il controllo, dove andremo d’ora in poi?
Dove depositeremo i nostri corpi troppo pesanti per toccare il cielo?
 
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior of love!
 
Sfiora il tuo naso con il suo, le sue ciglia disegnano percorsi sulle tue guance per depositarsi sulle tue labbra.
Si ferma quel poco da infastidirti, e lo sa. Eccome se lo sa.
Prende un respiro profondo, riempie i polmoni e si distacca.
Scoppia in una fragorosa risata, t’afferra i polsi e ti trascina in pista. Cerchi di resistere, invano, punti i piedi e lo minacci di non muoverti.
Aguzza la vista, si lecca le labbra e le sue mani passano dalle tue braccia alla tua vita.
Ti cinge stretto e non hai scampo.
Ti cinge quel tanto da farti lasciare la presa su ogni paura e su qualsiasi vergogna che prima tanto arpionavi ed ergevi come scudo.
Le tue gambe si fanno molli, arrendevoli. Lo segui ed emetti un sibilo di contrasto, ma lui non pare, o meglio non vuole, ascoltarti.
Forse non c’è nulla di male nel colorarsi delle luci della notte.
Forse non c’è nulla di male nel tingersi d’emozioni.
 
Underneath darkened sky
There's a light kept alive
 
Respira, permetti alla tua trachea di lasciar passare l’ossigeno.
Muoviti, concedi al tuo corpo di ballare, di articolare passi di danza avventati.
Allacci le dita dietro il suo collo, ricerchi dolci attenzioni che non tardano a cullarti.
Bacialo e bacialo ancora.
Ricoprimi d’ambrosia e immergimi nel fuoco così che io possa diventare ricordo immortale nel tuo animo.
Inonda le mie labbra d’idromele, sposa i miei peccati e conferiscimi la possibilità di festeggiare dall’inizio della rivoluzione della luna fino al suo termine.
E baciami, baciami ancora e non smettere.
 
Let love conquer your mind
 
Estate
19 Agosto 21:21
 
Le stelle cadenti sono nate per infrangersi?
E quando succede, fanno rumore?
 
Sbadigli, ti acquatti nell’angolo più buio del mezzo di trasporto credendolo anche il più fresco.
Il sole è appena tramontato ma in cielo i suoi soffusi colori ancora non vacillano.
Sbadigli ancora e sorseggi la bevanda fredda sperando di stare un poco meglio.
Cambi posizione, ti rilassi un poco e lasci penzolare le braccia sperando in un miglioramento, segno di disperazione per tutta quell’afa che t’appesantisce il corpo.
Indirizzi lo sguardo all’orologio che tieni al polso sinistro, questione di attimi interminabili.
Il tempo si ferma quando vuoi qualcosa, decide di fare qualche passo addietro e di non proseguire.
Lasci che la mente si perda nei ricordi accesi della sera precedente; si arresta sui mugugni soffiati fra le lenzuola e quelli pronunciati tra una spinta e un rincolpo.
Troppo caldo e le rimembranze vissute di certo non aiutano.
Troppo caldo e vorresti solamente essere a casa, nudo, sdraiato sulle sue gambe a leggere qualche buon libro.
Quando prometti qualcosa è buona cosa mantenerla, anche quando l’asfalto rovente pare cuocere la pelle.
Oslo non dovrebbe vantare un clima mite, almeno nei mesi dove il sole non vuol lasciare posto alla notte?
Sbuffi e finalmente raggiungi il posto dell’incontro prefissato.
 
Warrior, warrior
Just reach out for the light
Warrior, warrior
 
Il sole ha smesso di brillare, è una stella senza ritegno, va compreso; è una lotta la sua: contro le intemperie, le nuvole passeggere e la pioggia che senza riguardi distrugge il suo operato.
Sorridi, alzi il volto e scruti il vasto prato delineato ad est da una fitta boscaglia.
Lui è lì, seduto e divertito, intento ad osservare il riverbero della luce.
Si perde in poco, si perde in tutto ed a te piace il suo soffermarsi, il suo indugiare sulla realtà del creato.
È un qualcosa che ti ammalia e che non coincide col tuo carattere. Lui, invece, osserva e vede.
Vede il mondo per quello che è: un’accozzaglia rumorosa di colori ed emozioni.
Un po’ di spaventa, un po’ t’affascina.
Sosti lo sguardo sui suoi gesti, delicati, raffinati e pieni t’attenzione.
Raccontano di carezze, di rassicurazioni vellutate sbandierate tra una bevanda calda e dei biscotti un poco troppo burrosi.
Confessano di tocchi poco casti, capaci di lasciare impronte fin sotto la pelle: gesti in grado di catturarti e mai più lasciarti andare.
Le mani arpionano la terra grezza, le gambe si fanno forza e spingono e piano piano riescono ad espugnare sempre più appezzamenti terrieri, fino ad impadronirsi dell’intera landa: è un gioco spietato quello della conquista.
Zolle di terra e cunette ricoperte d’erba sono i filamenti di miosina e actina.
È la sconfitta del miocardio, troppo debole, le sue mura sono state sfondate, i suoi avvallamenti occupati.
Un muscolo che non ha più la padronanza di se stesso, si dive arrendere; sulla sua cima svetta la bandiera del nemico: è l’amore.
 
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior
I am a-yeah-yeah-yeah-yeah
Warrior, warrior of love.
 
Trascorrono i minuti, corrono su sentieri sterrati che si rabbuiano sempre più.
Avete disteso sull’erba una coperta dai toni delicati, pastello ed avete festeggiato l’avvenire.
Hai aperto due bottiglie di birra e preparato i piatti ed avete parlato e mangiato un dolce contornato da fragole e troppa dolcezza, sapore di cioccolato e desiderio è quello che ormai profuma le vostre bocche.
Ed avete scambiato affermazioni, dubbi e sottigliezze, vessilli esibiti con gloria dalle persone che si amano.
Stiracchia le lunghe gambe e si incanta a scrutare il cielo, ormai s’è buio, ormai la notte ha dipinto la volta che vi sovrasta.
Svuoti lo stomaco, l’aria inizia a farsi meno pesante, meno cocente e ti posizioni al suo fianco, perché quello è il tuo posto, perché quello è il tuo mondo.
Sposta la spalla sinistra, facendola scivolare sotto di te, e ti circonda con il braccio collocando le sue dita sul tuo costato.
Di rimando pieghi il collo e accomodi la testa sul suo petto; ne senti il cuore, il suo battito regolare ed assopito, sereno.
Sistemi il cuscino portato da casa meglio che puoi, è un ripiano comodo; odora di voi, enuncia di notti insonni e mattine passate a coccolarsi.
Il buio cala e avvolge la tua patria.
Cala il brusio dei passanti e dei turisti
Cala lo scottante sole ed è la luna che fa capolino dagli alberi, rischiara con la sua grazia tutta la distesa d’erba, la illumina d’argento.
L’oro è un metallo troppo forte, afferma la sua potenza.
L’argento è più raffinato, decanta di antiche cortesie e di cavalieri ammantati dalle loro armature.
La notte è arrivata, risplende, e tutto tace, tranne i vostri cuori.
 
Warrior of love!
Warrior of love!
 
Ricerca le tua bocca con le sue labbra, ci giochi, lo fai attende e ricambi.
Lo abbracci ed imprimi il tuo profumo fin alle sue ossa, è la notte dove i desideri s’avverano se sai afferrarli, se sai scrutare la loro scia.
Vi rannicchiate assieme, vi scaldate adagiando le vostre carni una accanto all’altra ed indagate l’infinito nero.
Promesse scambiate, piani poco prevedibili ed altrettanti sicuramente fattibili: questa è la vostra vita, ora.
Alzi un braccio ed indichi il cielo.
È una coltre scura, densa, incrinata e puntellata da riverberi che possiedono l’energia di rasserenare le menti e le preoccupazioni.
Guarda le stelle, brillano e nessuno può fermarle.
Guardale e guardami, dissemina i terrori insiti nel mio animo, rincuora le mie guance se saranno solcate da lacrime salate e confortami, perché io farò lo stesso.
 
Oh, mondo, così distante eppure sei la crosta su cui i nostri piedi poggiano.
Sei sostegno, sei terreno solido.
Non ti senti solo così lontano dai tuoi simili?
Percorriamo le tue vene, scaviamo la tua carne e della tua polpa ne facciamo zona di conflitto e guerra.
Oh, mondo… sei il nostro tetto, il nostro pavimento e le nostre pareti.
Lasciami dormire all’ombra dei cipressi, ma per ora, consentimi di cantare nella notte ritornelli di miele e di aggradarla, avvolto dall suo manto vellutato, accompagnato dall’amore.
  
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