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Autore: Ron23    23/03/2018    2 recensioni
Una breve storia dedicata alla coppia Lightning x Squall, che racconta il momento in cui i due si confidano i loro sentimenti.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lightning, Squall Lionheart
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dopo l'ultimo scontro contro i guerrieri di Chaos, Lightning e Squall si ritrovarono separati da i loro compagni, e anche se era lontano decisero di raggiungere il Santuario dell'ordine.

«Si sta facendo notte, maglio accamparsi da qualche parte e proseguire domani» suggerì Lightning.

Squall annuì, poi notò una grotta poco distante.

«Possiamo ripararci lì!» esclamò lui indicando quella grotta.

«Buona idea! Così potremo accendere un fuoco senza il rischio di essere individuati» dichiarò lei.

I due si sistemarono nella grotta e accesero un falò, nel frattempo fuori si era scatenato un forte temporale.

Lightning e Squall erano seduti davanti al fuoco ma nessuno dei due proferiva parola, fu lei a rompere quel silenzio.

«Ti devo delle scuse!» disse Lightning.

«Per cosa!» le arrivò da lui.

«Uhm, per l'atteggiamento che ho avuto nei tuoi riguardi nell'ultimo periodo» affermò lei

«Di cosa stai parlando?» le domandò Squall, che proprio non capiva a cosa si riferisse.

«Nonostante tu sia un abile soldato, mi sono comportata come la sorella apprensiva che deve tenere il fratellino lontano dai guai» rispose Lightning. «Da quel poco che ricordo credo di avere una sorella minore. Forse per questo mi è venuto istintivo.»

«Non è affatto necessario che ti scusi per questo!» disse lui. «Inoltre da ciò che ricordo io, so di aver avuto una sorella maggiore.»

Lightning notò che Squall mentre lo diceva era diventato malinconico e più pensieroso del solito, e anche se era abituata ai suoi atteggiamenti, non poté fare a meno preoccuparsi.

«C'è qualcosa che non va?» lei cercava di non farsi vedere preoccupata. «Di me ti puoi fidare.»

«Ogni volta che cerco di ricordarmi di mia sorella, sento un senso di perdita e solitudine» fu la sua risposta.

«Be’ forse perché e legata ad un ricordo doloroso!» esclamò Lightning. «Non sarà per questo che eviti i rapporti con gli altri?»

«Preferisco quando mi considerano un tipo freddo che non si sa cosa gli passa per la testa. Mi sento sicuro quando la gente pensa questo di me» le rispose Squall «Questo però è un segreto! Non dirlo a nessuno.»

«Va bene! Sono contenta che ti sei confidato con me» dichiarò lei con un leggero sorriso.

«Tu invece riesci ad andare abbastanza d'accordo con gli altri, soprattutto con Firion» commentò lui.

«Lo dici come se fossi geloso!» replicò lei con un leggero tono ironico.

«Perché mai dovrei essere geloso!» rispose Squall voltando la testa da un lato.

Lightning lo guardò e sorrise, notando che lui arrossiva mentre le rispondeva. Allora sei veramente geloso! Pensò.

«Io Firion siamo soltanto amici, niente di più!» esclamò lei.

«Non era necessario che me lo dicessi» dichiarò lui. Non lo era davvero? E quindi... perché mi sento così sollevato nel sentirglielo dire. Squall la guardava, e cercava di fare chiarezza fra i suoi sentimenti.

Anche Lightning lo guardava, poi notò che senza accorgersi aveva cercato la mano di Squall.

«Scusami!» esclamò lei arrostendo leggermente. Perché mi comporto così... Forse non vedo un futuro in ciò che desidero? No non è questo! E allora... per quanto ancora negherò a me stessa ciò che provo.

I due si fissavano perdendosi l'uno nello sguardo dell'altro. Fu allora che Lightning prese l'iniziativa e lo baciò intensamente tenendogli la nuca con la mano destra. Non posso più nascondere i miei sentimenti.

A quel punto Squall la strinse forte fra le braccia. Lightning! Allora che anche tu...

«Non ero il solo a provare questi sentimenti.» disse lui dopo che Lightning si era allontanata dalle sue labbra.

«Sst… non dire altro.» Lo zittì lei mentre gli accarezzava il viso dolcemente. «Io non ti lascerò da solo te lo prometto! Anche quando tutto sarà finito, non so come ma troverò un modo per restare assieme.»

Squall sorrise, era una cosa estremamente rara, in quanto lui non sorrideva mai.

«Però anche tu devi promettermi una cosa!» proseguì lei

«Cosa!» chiese lui.

«Mi devi promettere che dora in avanti sarai più prudente» rispose. «Se tu morissi io...»

«Te lo prometto! Ma se tu dovessi essere in pericolo io non potrò mantenere questa promessa» fu la risposta di lui. «Perché neanche io potrei accettare di vederti morire.»

I due stringendosi in un reciproco abbraccio si baciarono nuovamente. Finalmente erano riusciti a confessarsi i propri sentimenti che allungo avevano tenuto celati.

   
 
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