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Autore: SaraGrissom95    02/07/2009    1 recensioni
Sara è appena arrivata a Las Vegas. Era ancora la "ficcanaso", gli altri colleghi dovevano imparare a conoscerla. Tutto questo si complica quando durante un turno, un uomo si presenta al laboratorio e Sara è costretta a rivelare il suo segreto. Come reagiranno gli altri? E soprattutto come reagirà Grissom? Leggete e saprete. E' un pairing Grissom/Sara.
Genere: Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Sara Sidle
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Scusa se ti chiamo amore

Sara era nella break room, aveva appena chiuso un caso, ma nonostante questo sembrava notevolmente agitata. A intervalli regolari fissava l'orologio sulla parete mentre con il dito picchiettava sul tavolo.

 

Gil < Ehi Sara > Grissom era appena entrato.

 

Sara si riscosse un attimo < Ehi Gil...>

 

Gil < Tu e Nick avete chiuso il caso dell'omicidio di Erica Durance? >

 

Sara < Si, l'abbiamo appena chiuso. Brass ha interrogato il marito che alla fine ha confessato di averla uccisa >

 

Gil < Per quale motivo? >

Sara era nella break room, aveva appena chiuso un caso, ma nonostante questo sembrava notevolmente agitata. A intervalli regolari fissava l'orologio sulla parete mentre con il dito picchiettava sul tavolo.

 

Gil < Ehi Sara > Grissom era appena entrato.

 

Sara si riscosse un attimo < Ehi Gil...>

 

Gil < Tu e Nick avete chiuso il caso dell'omicidio di Erica Durance? >

 

Sara < Si, l'abbiamo appena chiuso. Brass ha interrogato il marito che alla fine ha confessato di averla uccisa >

 

Gil < Per quale motivo? >

 

Sara < Perché rientrava troppo tardi la sera... >

 

Gil < Mi stupisce fino a che punto arrivi la stupidità umana > disse con un sorriso amaro.

 

Sara < Già... >

 

Gil < Senti Sara io... volevo chiederti... come ti trovi a Las Vegas? >

 

Sara non si aspettava tale domanda da Gil < Oh... beh.... penso di trovarmi abbastanza bene... >

 

Gil < So che non è stato facile mollare tutto e trasferirsi qui, né per te né per- >

 

Cath < Gil ho i risultati, oh scusa non volevo disturbare>

 

Gil < Non disturbi affatto Catherine, dimmi pure >

 

Cath < Hodges ha esaminato la sostanza trovata sull'orecchio della vittima, è gelatina al limone >

 

Sara < Cosa ci fa della gelatina su un orecchio? >

 

Gil < Andiamo a scoprirlo...>

 

Cath < Bene, ti aspetto nel tuo ufficio >

 

Gil < Arrivo >

 

Sara continuava a lanciare sguardi all'orologio.

 

Gil < Sara hai un appuntamento per caso? >

 

Sara < Oh no no...>

 

Gil < Devi forse andare a prendere- >

 

Nick < Sara colpo di scena! Le impronte trovate sull'arma del delitto non corrispondono a quelle del marito >

 

Sara < A chi corrispondono? >

 

Nick < L'AFIS non ha trovato nessun riscontro, però sappiamo che il DNA è XX >

 

Sara < Una donna? >

 

Nick < A quanto pare si, meglio andare a interrogare il marito e cercare di fargli dire la verità questa volta! >

 

Sara < Avverti Brass, io ti raggiungo subito >

 

Nick < Ok >

 

Sara guarda un ultima volta l'orologio prima di fare un grosso sospiro e seguire Nick. Grissom sapeva che qualcosa non andava ma preferì lasciare correre.

 

Percorrendo il corridoio Grissom incrociò un uomo di circa trent'anni che chiedeva di Sara Sidle.

 

Gil < Scusi sta cercando Sara Sidle? >

 

< Si! Sa dirmi dove si trova? E' urgente! >

 

Gil < Mi segua >

 

Grissom portò l'uomo nella break room e chiamò Sara che fortunatamente non aveva ancora cominciato l'interrogatorio. Ma appena Sara vide l'uomo, la sua espressione cambiò velocemente da sorpresa ad arrabbiata nera.

 

Sara < Cosa diavolo ci fai tu qui?!>

 

Non era certamente il genere di reazione che Grissom si aspettava.

 

< Ti ho chiamata mille volte al cellulare e non rispondevi! >

 

Sara < Non mi è mai arrivata nessuna chiamata! >

 

Grissom non sapeva esattamente cosa fare o cosa dire, ma poi la consapevolezza lo colpì in pieno, aveva capito chi fosse quell'uomo. Intanto, avendo sentito le grida, Catherine e Nick entrarono nella break room e anche loro rimasero scioccati dalla scena.

 

< E' impossibile! >

 

Sara < Dannazione non mi interessa! Sei in ritardo! Dov'è Katie?! >

 

< Sta tranquilla è in macchina! >

 

Sara < In macchina?!! Tu sei fuori di testa! L'hai lasciata sola in macchina! Allora non ho torto ad avere il cuore in gola ogni volta che va con te! >

 

< Calma calma! La vado a prendere e la lascio all'entrata perché non ho più voglia di sentirti parlare! >

 

Sara < Ecco fai bene, vattene! Vengo a prendere io Katie all'entrata! >

 

L'uomo uscì dalla break room, Sara chiuse gli occhi per la rabbia. Grissom la fissava preoccupato.

 

Nick < Sara chi era quel tizio? >

 

Catherine < E chi è Katie? >

 

Sara aprì gli occhi < Katie è mia figlia > dicendo questo si avviò verso l'entrata lasciando alle spalle due volti sconvolti.

 

 

Sara < Perché rientrava troppo tardi la sera... >

 

Gil < Mi stupisce fino a che punto arrivi la stupidità umana > disse con un sorriso amaro.

 

Sara < Già... >

 

Gil < Senti Sara io... volevo chiederti... come ti trovi a Las Vegas? >

 

Sara non si aspettava tale domanda da Gil < Oh... beh.... penso di trovarmi abbastanza bene... >

 

Gil < So che non è stato facile mollare tutto e trasferirsi qui, né per te né per- >

 

Cath < Gil ho i risultati, oh scusa non volevo disturbare>

 

Gil < Non disturbi affatto Catherine, dimmi pure >

 

Cath < Hodges ha esaminato la sostanza trovata sull'orecchio della vittima, è gelatina al limone >

 

Sara < Cosa ci fa della gelatina su un orecchio? >

 

Gil < Andiamo a scoprirlo...>

 

Cath < Bene, ti aspetto nel tuo ufficio >

 

Gil < Arrivo >

 

Sara continuava a lanciare sguardi all'orologio.

 

Gil < Sara hai un appuntamento per caso? >

 

Sara < Oh no no...>

 

Gil < Devi forse andare a prendere- >

 

Nick < Sara colpo di scena! Le impronte trovate sull'arma del delitto non corrispondono a quelle del marito >

 

Sara < A chi corrispondono? >

 

Nick < L'AFIS non ha trovato nessun riscontro, però sappiamo che il DNA è XX >

 

Sara < Una donna? >

 

Nick < A quanto pare si, meglio andare a interrogare il marito e cercare di fargli dire la verità questa volta! >

 

Sara < Avverti Brass, io ti raggiungo subito >

 

Nick < Ok >

 

Sara guarda un ultima volta l'orologio prima di fare un grosso sospiro e seguire Nick. Grissom sapeva che qualcosa non andava ma preferì lasciare correre.

 

Percorrendo il corridoio Grissom incrociò un uomo di circa trent'anni che chiedeva di Sara Sidle.

 

Gil < Scusi sta cercando Sara Sidle? >

 

< Si! Sa dirmi dove si trova? E' urgente! >

 

Gil < Mi segua >

 

Grissom portò l'uomo nella break room e chiamò Sara che fortunatamente non aveva ancora cominciato l'interrogatorio. Ma appena Sara vide l'uomo, la sua espressione cambiò velocemente da sorpresa ad arrabbiata nera.

 

Sara < Cosa diavolo ci fai tu qui?!>

 

Non era certamente il genere di reazione che Grissom si aspettava.

 

< Ti ho chiamata mille volte al cellulare e non rispondevi! >

 

Sara < Non mi è mai arrivata nessuna chiamata! >

 

Grissom non sapeva esattamente cosa fare o cosa dire, ma poi la consapevolezza lo colpì in pieno, aveva capito chi fosse quell'uomo. Intanto, avendo sentito le grida, Catherine e Nick entrarono nella break room e anche loro rimasero scioccati dalla scena.

 

< E' impossibile! >

 

Sara < Dannazione non mi interessa! Sei in ritardo! Dov'è Katie?! >

 

< Sta tranquilla è in macchina! >

 

Sara < In macchina?!! Tu sei fuori di testa! L'hai lasciata sola in macchina! Allora non ho torto ad avere il cuore in gola ogni volta che va con te! >

 

< Calma calma! La vado a prendere e la lascio all'entrata perché non ho più voglia di sentirti parlare! >

 

Sara < Ecco fai bene, vattene! Vengo a prendere io Katie all'entrata! >

 

L'uomo uscì dalla break room, Sara chiuse gli occhi per la rabbia. Grissom la fissava preoccupato.

 

Nick < Sara chi era quel tizio? >

 

Catherine < E chi è Katie? >

 

Sara aprì gli occhi < Katie è mia figlia > dicendo questo si avviò verso l'entrata lasciando alle spalle due volti sconvolti.

 

  
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