Tutto
era pronto: Lucifero nel corpo di Sam guardava davanti a sè
suo fratello Michael, nel corpo di Dean, entrambi decisi più
che mai a mettere la parola ‘fine’ a tutto.. uno
dei due doveva morire per mano dell’altro, e in quel fatidico
giorno si sarebbe scoperto il verdetto finale, nonché le
sorti della Terra.
Fu Lucifero a sferrare il primo colpo, un pugno così forte e
ben piazzato da fare barcollare l’altro di qualche passo, ma
non riuscendo a metterlo al tappeto; Michael aveva subito provveduto a
ricambiare il favore, ma neanche il suo colpo riuscì a
sovrastare la forza del fratello… ogni volta che uno dei due
incassava un pugno dell’altro, nell’aria
rieccheggiava un tuono così forte da far scappare intorno a
quella zona tutti gli animali e le persone presenti.
Passavano le ore e niente sembrava veramente giungere a una fine,
nonostante l’aumento delle ferite sui corpi dei fratelli e il
rumore del fiatone dei due che riempiva l’aria.
Castiel aveva deciso di assistere da lontano, sia per vedere come
sarebbe finita, sia per controllare le condizioni dei due suoi amici, o
almeno quello che rimaneva di loro: poteva sentire le anime di Sam e
Dean lottare senza sosta ,imprigionate nelle loro stesse menti, per
riprendere il controllo malgrado percepissero una parte del dolore
dovuto ai colpi inferti ai loro corpi; gridavano a squarciagola, fino a
perdere la voce, incapaci di vedere le proprie mani infliggere ferite
all’altro.
Cas ricordava bene il piano che avevano ideato qualche giorno prima e,
sebbene non fosse d’accordo con quello che volevano fare,
aveva deciso di ascoltare le loro ragioni…
“Cas! E’ l’unica
soluzione” gli disse Dean quasi urlando.. ormai era stanco di
ripetere sempre la stessa cosa per farla entrare nella testa
dell’angelo.
“No Dean, e lo sai anche tu! Non
è necessario che vi sacrificate entrambi! Mi spiace essere
così diretto, ma Michael ha già tuo fratello Adam
come contenitore, non è necessario che anche tu dica
si!” gli buttò addosso tutto perchè non
poteva permettere al suo amico, quello che aveva conosciuto e per cui
aveva abbandonato tutto, di diventare il nuovo giocattolo di Michael.
“Cas, ormai dovresti
conoscermi… Sam dirà di sì a Lucifero
e io non lo lascerò da solo, non questa volta” e
in quei suoi occhi così verdi, l’angelo ci lesse
determinazione.
“Il piano rimane sempre lo
stesso… diventiamo i nuovi contenitori e, una volta iniziato
tutto, apriamo la porta verso la Gabbia e ci gettiamo
dentro… nulla è cambiato”.
“Questa volta non potrete
più tornare: la Gabbia è un luogo quasi
irraggiungibile, persino per noi angeli” gli
spiegò, ma neanche quella notizia riuscì a far
cambiare idea al maggiore.
“Lo so Cas.. mi spiace fare questo a
te, a Bobby… sarei disposto a qualunque cosa pur di fermarli
e, a quanto pare, questa è l’unica
alternativa..” gli disse semplicemente con un sorriso
rassegnato sul volto, mentre lentamente stringeva l’angelo in
un abbraccio sussurrando un “Grazie di tutto” al
suo orecchio.
Un
tuono più forte degli altri risvegliò Cas da quel
ricordo: per qualche ragione sia Michael che Lucifero si erano fermati,
un pò barcollanti ma immobili e, solo in quel momento
Castiel notò che gli occhi e il loro atteggiamenti erano
completamente diversi da quello di pochi attimi prima…
capì cosa stava succedendo solo quando sentì
pronunciare dal maggiore “Sammy… sei
pronto?”.
Ci sono riusciti pensò
subito l’angelo, osservando il volto di Sam fare un piccolo
sorriso per poi muovere la testa in senso affermativo…. un
attimo dopo il minore aveva estratto dalla tasca dei pantaloni i famosi
quattro anelli e, lanciandoli a terra, aveva ripetuto l'incantesimo per
attivarli; ci volle solo qualche secondo prima che ai loro piedi si
aprisse un enorme voragine.
I due fratelli si scambiarono velocemente un’occhiata veloce
per darsi coraggio prima di compiere quel gesto così estremo
ma, proprio prima di buttarsi, Dean si girò in direzione di
Cas per salutarlo l’ultima volta: l’angelo rimase
con gli occhi spalancati, sorpreso nel constatare che il cacciatore
sapesse della sua presenza… non fece neanche in tempo a
ricambiare che i due ragazzi avevano già fatto il primo
passo verso l'oscurità, cadendo un attimo dopo in tunnel da
cui non ci sarebbe stato ritorno.
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Erano
passati diversi anni, o almeno così pensavano Sam e Dean,
ancora rinchiusi nella Gabbia alla mercè dei due arcangeli:
sin da subito avevano imparato una cosa… mai fare incazzare
ulteriormente due esseri celestiali frustati e annoiati, il cui unico
hobby era quello di insultarsi e di torturare le anime dei due
cacciatori, causa principale del loro soggiorno in quel posto
così infernale.
I due Winchester, per tutto quel tempo, si erano dati forza a vicenda,
riuscendo a superare anche i momenti più duri; ma
c’erano alcune volte in cui pregavano -persino Dean- di poter
morire definitivamente per poter sfuggire al dolore che gli
infliggevano i due arcangeli senza sosta.
Lucifero sembrava aver trovato, con la tortura dell’anima di
Sam, l’unico scopo nella sua esistenza immortale,
così Micheal, annoiato in quel luogo angusto, aveva deciso
di fare lo stesso con Dean, passando la maggior parte del tempo a
testare nuovi modi di ‘divertirsi’.
Subire le violenze dei due esseri celestiali era la cosa più
dolorosa che entrambi avevano mai provato, perfino Dean aveva iniziato
a rimpiangere Alastair e l’Inferno, ma la questione che li
distruggeva sempre di più era vedere e sentire
l’altro subire i colpi incessanti dei loro aguzzini.
Gli anni passarono lenti ma niente sembrava placare la sete di vendetta
dei due arcangeli, anzi con il tempo sembrava piano piano amplificarsi;
finchè un giorno Michael, stanco di tutto, decise
di utilizzare la sua Grazia per crearsi un involucro, un bozzolo di
pura energia che gli permettesse di abbandonarsi a un riposo quasi
eterno, in attesa del momento più propizio…
così i due fratelli furono abbandonati alle cure di Lucifero
e in quel momento, non seppero dire se fosse una cosa positiva o
negativa: è vero, adesso erano due contro uno, avrebbero
avuto un pò di tempo per riprendere fiato ma,
d’altro canto di fronte vi era il Diavolo in persona,
abituato a sperimentare dalla notte dei tempi torture sempre
più crudeli e violente.
E passarono così altri anni, con Dean che attirava sempre
l’attenzione dell’arcangelo su di sè per
poter proteggere il suo fratellino dalle ire del loro compagno di
cella, e ci riusciva sempre: dopotutto era sempre stato bravo a
provocare gli altri!
Quando ormai sembravano sul punto di non riuscire più a
sopportare quelle torture e tutto quel dolore, ecco che qualcosa di
inaspettato successe: una luce accecante invase l’intera
Gabbia, facendo chiudere gli occhi a tutti i presente mentre qualcosa
di caldo e morbido accoglieva le anime martoriate dei due Winchester,
facendoli sussultare per la sorpresa.
“Potete aprire gli occhi” disse una voce profonda
e, nonostante gli anni passati, i due ragazzi riconobbero subito in
quel suono il loro vecchio amico Castiel.
“Cas!” esclamarono in contemporanea mentre
lentamente aprivano gli occhi ma mai si sarebbero aspettati qualcosa di
simile: davanti a loro l’angelo aveva ancora lo stesso
identico aspetto di quando l’avevano lasciato… lo
stesso trench , la stessa cravatta, gli stessi capelli disordinati che
mettevano in risalto gli occhi azzurri, ora pieni di luce, una potenza
che a vederla entrambi fecero un passo indietro, andando
però così a sbattere contro qualcosa alle loro
spalle; si voltarono lentamente e solo in quel momento videro due
enormi ali nere che circondavano i loro corpi... presi
dall’euforia del momento, avvicinarono le mani a quelle piume
così meravigliose quando, un ondata di pura energia li
travolse, irradiando nel loro corpo un senso di potenza e allo stesso
tempo di calore protettivo che mai avevano sentito prima.
“Ascoltatemi, non abbiamo molto tempo… Sono qui
per liberarvi” gli disse velocemente, quando alle loro spalle
notò l’avanzata di Lucifero, ripreso dal momento
di confusione.
“Ok.. andiamo!” lo incitò il maggiore
ma, qualcosa nel volto dell’amico lo
bloccò… c’è qualcosa che non va pensò
subito quando si accorse che intorno a loro la luce diminuiva
gradualmente di intensità.
Cas, vedendo l’espressione del maggiore, gli
mostrò un sorrise triste dicendo subito dopo “Non
posso portarvi fuori entrambi… mi è costata
troppa energia entrare e, con quella che mi rimane riesco a trasportare
solo uno di voi due.. mi spiace”.
Dean e Sam si scambiarono un’occhiata veloce ma, prima che il
minore potesse dire qualcosa, il maggiore lo anticipò
urlando all’angelo “Sai già qual
è la mia risposta Cas.. andate, prima che Lucifero ci
raggiunga o tutto questo sarà stato vano”.
“Non ti lascio qui Dean! Non da solo con lui!”
protestò subito Sam, cercando nel frattempo
l’aiuto di Cas.
“No! Andrai tu, fine della storia!” e quando vide
il viso afflitto del fratellino, gli si fece più vicino
appoggiando una mano alla spalla per poi dirgli, mostrando un sorriso
affettuoso “Sammy, sei il più intelligente tra i
due… so che troverai un modo per tirarmi fuori da qui. Mi
fido di te, Bitch”.
Sam in un attimo gli fu addosso, abbracciandolo così forte
che quasi al maggiore mancò il respiro.
“Sam, dobbiamo andare… la mia energia sta
diminuendo e se aspettiamo oltre, Lucifero potrebbe
raggiungerci” riferì mentre notava
l’arcangelo sempre più vicino.
“Ok.. mi spiace Dean…”
proferì semplicemente prima di avvicinarsi
all’angelo.
“Tranquillo Sammy, non è colpa tua. Mi raccomando
saluta Bobby da parte mia”.
Un attimo prima di andarsene, Cas guardò l’amico
negli occhi e, con voce ferma e determinata, dichiarò
“Ti verremo a salvare Dean, questa è una
promessa” e, senza aspettare una risposta
dell’altro, prese il volo.
Dean, dopo aver guardato felice l’angelo che trasportava il
fratello in salvo, si girò verso Lucifero, la cui ira per
aver perso il suo giocattolo preferito era dipinta sul volto.
“Wow se diventi ancora più rosso rischi che ti
esploda il cervello.. oppure che ti escono delle fiamme dalle
orecchie” lo schernì il maggiore malgrado
dentro si sè percepiva già il dolore
per la punizione che ne sarebbe derivata.
“Divertente… bene Dean, siamo rimasti solo noi
due… e credimi, ho già molte idee su come
possiamo passare il tempo” disse semplicemente, scandendo
ogni singola parola mentre un sorriso inquietante si creò
sul viso e i suoi occhi si tinsero di rosso.
Cas era quasi uscito da quel terribile posto quando un urlo
riecheggiò in tutto quel luogo e, sapendo perfettamente di
chi si trattasse, chiuse solo per un istante gli occhi, per poi dare un
ultimo scatto con le ali e arrivare così in superficie.
Aveva lasciato Sam ancora incosciente a casa di Bobby, chiedendo all’uomo di occuparsi di lui e che presto sarebbe tornato per aver aggiornamenti: il cacciatore rimase un attimo sorpreso ma, notando subito la mancanza di Dean chiese all’angelo “E Dean? Dov’è” ; ma ormai era tardi, Cas si era già volatilizzato via, lasciandolo solo con i suoi pensieri.
Centinaia di chilometri più in là, in mezzo a un campo deserto, Castiel aveva alzato il capo verso il cielo, pronto a fare rapporto della missione appena svolta.
Sam Winchester è salvo, ma la mia missione non è ancora conclusa. Ho una promessa da mantenere.
Hello
everybody! Non so esattamente dove sia nata questa one shot... credo
dalle mille ipotesi sul finale di stagione della 13° (sul
vociferare che Dean dirà il grande 'SI' a Michael...)
Sta di fatto che la mia mente ha partorito questo finale alternativo
della 5°, dove Dean decide di non abbandonare Sammy e gettarsi
con lui nella Gabbia. Fatemi sapere cosa ne pensate =). Alla prossima
storia, -Eli-