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Autore: DANYDHALIA    23/04/2018    3 recensioni
Una ventata di cambiamento si comincia a respirare nuovamente per le vie della Metropoli popolata unicamente da animali.
l'ex-sindaco Lionheart dovrà affrontare un processo. Judy e Nick in questa nuova avventura faranno la conoscenza d'un avvocatessa felina..molto particolare, che porterà una ventata di nuovi imprevisti e novità nelle loro neo vite da agenti.
Vecchie e nuove conoscenze, rivelazioni e segreti, un piano da svelare, amici e ideali da salvare coloreranno la trama che farà da sfondo per un nuovo capitolo ambientato nella città che almeno una volta nella vita vorremmo visitare.
Detto questo a tutti voi un caloroso Miao: Ciao^^Ma un nuovo caso è alle porte per i nostri agenti preferiti, adesso che le neo elezioni sono alle porte.
Genere: Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Benjamin stava seduto alla sua postazione alla reception, aveva appena finito di dare le ultime delucidazioni a due civili sulla pericolosità del cyber bullismo quando le sagome di Nick ed Alice gli si pararono all’ improvviso, entrambe con due computer tra le zampe.                                                                   
La volpe teneva un pc di fianco e aveva un aria leggermente perplessa, la gatta invece era eccitata e sorridente a più non posso tenendo l’apparecchio dietro la schiena, come fosse un regalo in attesa di essere consegnato.

- Ehm, ragazzi,tutto bene? Cosa sono quelle facce? E perché andate in giro con dei computer!? -  azzardò il ghepardo spaesato.

-  Glielo dico io o glielo dici tu ?! Posso? -  chiese Alice a Nick.

- Tu..tu, parla pure: io devo ancora capacitarmene- concesse la volpe senza cambiare espressione.

A consenso ottenuto la micia fece due passi e senza troppi complimenti salì sulla scrivania dell’agente riportando le “news” della centrale:

-  Ben, t’informo che oggi la tua routine prenderà,forse, una svolta. Spero proprio consideri la cosa positivamente - disse Alice sempre sorridente con ancora il computer dietro la schiena.

- A..Alice, che stai dicendo?- chiese Ben continuando a non capire.

-Te lo dico io “cosa sto dicendo”: BUONE NOTIZIE e..CATTIVE NOTIZIE; le buone notizie sono che da oggi, e per la durata della mia permanenza in Centrale a lavorare sul caso Lionheart, sei nella squadra anche tu!!  In veste di “ausiliare informatico”,si suona bene, (disse pensando a voce alta il termine appena coniato) – e a quel punto gli mostrò il computer.                                                                                                                                                                                                                                             – Le cattive notizie sono che non sappiamo se il vostro capo ci darà il permesso a collaborare tutti assieme..Judy glielo sta chiedendo proprio ora..e non è ancora tornata – proseguì Alice terminando la sua spiegazione con una leggera punta di preoccupazione sul finale, poi rivolgendosi a entrambi gli agenti chiese..                                                                                                                                                                                          
-Voi lo conoscerete da più tempo (disse riferendosi a Bogo), credete che sarà a favore di questa proposta oppure se la prenderà?-

Ben rispose..- E’..difficile a dirsi; il capo ha le sue idee e raramente le cambia, ed in generale a lui non piace quasi niente..però con le giuste argomentazioni potrebbe..- provò a spiegare il ghepardo cercando di essere obiettivo ed eventualmente non ferire la sensibilità della gattina (aveva capito quanto tenesse a quella svolta) o del suo capo, in caso qualche voce di corridoio fosse giunta sino a lui.

Fortunatamente non vi fu alcuna reazione o scenata da parte di nessuno, perché ormai anche l’agente Hopps era giunta. Alice scese e si affrettò ad andarle incontro.

- Judy!  Allora, abbiamo il permesso di procedere come pianificato?!- 

-Beh, tutto quello che posso dirle avvocato Mewny è..AFFERMATIVO SIGNORA!- proclamò Judy sorridendo sul finale dopo un iniziale finto tono mesto.

-Evviva!! Possiamo procedere!! Sei contento Nick?- chiese lei cercando di coinvolgerlo nel suo giubilio.

-Certo che sono contento, non si vede?- rispose lui facendo il passivo-agressivo ma attento a dissimularlo.

-Grande! Adesso..- fece la gattina saltando nuovamente sulla scrivania rivolta al ghepardo -..abbiamo bisogno di risalire,grazie alle tue doti informatiche, all’indirizzo di un presunto “ricattatore misterioso” che per un po’ ha tenuto in ostaggio il nostro ex-sindaco. Guardando la cronologia nel cestino dovrebbe saltare fuori qualcosa, poi allo stesso tempo..puoi controllare se la fonte viene da quest’altro computer per confrontarli?- disse velocemente e porgendo il secondo pc.

Le cose per Benjamin Clawhauser avevano preso una piega talmente veloce, quella giornata, che a stento riusciva a capire o seguire il rapido filo del discorso di Alice. Vedendolo disorientato Judy decise di rispiegare la situazione in modo più calmo e chiaro.                                                                                                                

- Basta solo che controllando l’Hard Disk o la memoria interna salti fuori un indizio, come un codice sorgente, che ci aiuti a risalire ad un altro o più codici come una “mappa del web” confrontabile con la mappa della città, non troppo a banda larga, avendo così un punto da cui partire -

-Oh, certo, si non è un problema: vedrò subito cosa posso fare. Serve altro?- chiese Benjamin.

-Solo la scansione delle memorie di entrambi gli apparecchi, e vedere se salta fuori un codice analogo- finì Judy entusiasta.

-Bene, li avvio immediatamente e vedo cosa salta fuori. Se non ci sono virus o password troppo elaborate non dovrei metterci molto- informò Clawhauser.

E mentre il ghepardo cominciò a “smanettare”, l’avvocato Mewny rivolgendosi all’ agente Hopps..  – Per la cronaca..Judy..cosa non andava,esattamente, nella mia spiegazione?-

 e l’agente, calma, rispose – Niente Alice, forse dovevi semplicemente scandirla poco più lentamente-

-Uff. Va bene lo terrò a mente. E tu non sghignazzare!- finì Alice rivolgendosi a Nick, che per tutta risposta..

-Si, si okay. Perfetto, tutto a posto, appena trovi qualcosa faccelo sapere Ben, saremo nel nostro ufficio..-

Nick stava per andare quando entrambe, coniglietta e gattina, lo fermarono tenendolo da ambedue le braccia. Judy fu la prima a parlare.

-Penso che invece sia meglio aspettare e vedere sul posto come le “net-indagini” procedano-

-Infatti, senza contare che siamo a un passo dall’ uscita, quindi “pronti per il via” appena esce una traccia, risparmiando fatica e secondi- terminò Alice sorniona.

-OH ma dai! Come se dopo soli 10 secondi dall’accensione Clawhauser sia già risalito ai dati che ci servono. Vero Clawhauser?- chiese Nick convintissimo di avere ragione.

-Eh? Scusa Wilde, ero assorto nella ricerca, che hai detto?- si affrettò l’agente a chiedere al collega sollevando lo sguardo dallo schermo.

-Nulla nulla, solo sapere a che punto sei-

-Direi..buono: ho quasi completato la scansione e lo scambio dei file. Li ho trasferiti in queste tre penne USB, nel caso raccogliate altri dati informatici da fornirmi e ricontrollare quando uscirete per le indagini sul campo. Mi manca solo il raffronto tra i pc, la stampa della mappa e ho finito- concluse il ghepardo, contento di esser stato utile ai membri della sua squadra.

-Che bello,perciò ci manca poco, il capo aveva visto giusto allora!- fece Judy altrettanto contenta ripensando a quanto detto da Bogo su Clawhauser  prima nel suo ufficio, ma soprattutto perché di lì a poco un’altra indagine d’azione sarebbe partita..il suo parthner e collega volpe non tanto, essendo stato smentito troppo in fretta, ma si sforzò di sorridere; ormai quello era il suo lavoro e fece buon viso a cattivo gioco.

- Si, Splendido! Possiamo partire subito, yiùhù!- fece Nick con finto entusiasmo e quando guardò Alice lei scoppiò a ridere.

-Ah ah ah, credevi..che avrebbe risposto il contrario..ah ah..ma non l’ha fatto!! Era così comico..sembrava il clichè di una sit-com..ah. Ma è sempre così divertente da voi in questo Distretto? – chiese Alice cercando di ricomporsi e asciugandosi gli occhi mentre ancora si teneva la pancia.

-No..oggi sembra un eccezione in tutti i sensi, da quando sei entrata!- asserì Nick infastidito sta volta.

- Nick calmati, ricordi cosa ci siamo detti? Per favore, stavamo procedendo bene e siamo anche in largo anticipo sui tempi di un indagine ordinaria. Non roviniamo tutto litigando- provò a sedare Judy.

-Certamente, hai ragione, finché questa sta zitta non c’è niente da rovinare- concluse Nick rivelando la sua recondita opinione in merito.

Judy non fece in tempo a dire qualcos’altro che Alice, con aria confusa e un po’ triste disse..
-Ma..cosa ho detto esattamente, oppure fatto? Mi sono limitata a sottolineare un fatto divertente, pensavo ne avrebbero riso tutti, tu per primo. Non era mia intenzione arrecare disagio a qualcuno-

-Ma infatti non ne hai arrecato Alice,è solo che Nick oggi..è un po’ stressato, niente di che, normalmente non è così- disse Judy provando a rassicurarla.

Clawhauser dal canto suo, osservando quella scena mezzo tesa, si sentì in dovere anche lui di dire qualcosa                                                                                                -Ha ragione! A dire il vero..oggi mi siete parsi un po’ strani tutti e due, già da stamane quando siete entrati  stavate litigando tra di voi, eri presente pure tu Alice- aggiunse il ghepardo scambiando un veloce occhiolino di intesa a Judy che,fortunatamente, solo lei colse, rispondendo a sua volta con un grato sorriso.

-Hai visto Alice, tutti noi eravamo un po’ concitati da prima che arrivassi, ed essere coinvolti in un altro “delicato caso” ci ha evidentemente fatto prendere un po’ la mano. Così il nostro senso dell’umorismo un po’ ne ha risentito. Solitamente poi è proprio Nick a fare battute di continuo su tutto e tutti, anche quando non dovrebbe; ed il più delle volte ride solo lui. Perciò non farne un dramma..almeno alle tue battute invece ride più di uno (aggiunse Judy sottovoce)-

-..grazie Judy, ma non serve che lo dica, mi rendo conto di avere esagerato. Ecco perché evidentemente non piaccio a nessuno nello studio..comunque voglio farmi perdonare. Benji, è quasi pronta la mappa?-

-Aspetta un momento..si adesso è pronta! Tenete- e l’agente Clawhauser pose la stampa della mappa del territorio con la legenda dei codici sorgente, più i luoghi da setacciare, alla gattina che.. a sua volta la porse proprio a Nick.

-Mi sono presa fin troppe libertà con voi e neanche mi conoscete. Fino ad ora nessuno mi ha mai sopportata così tanto e tu..sei chiaramente quello che ha subito di più senza motivo. Quindi ritengo sia doveroso che tu..conduca l’indagine per il momento. Cioè..voi, voi seguite l’indagine, io non ne ho l’autorità, ma con te a dirigere intendevo..dopotutto sento che te lo meriti, da adesso si fa a modo tuo. In fin dei conti voi siete la polizia, io..sono solo di passaggio. Sempre che a Judy vada bene-

-Ma certo che mi va bene, a lui affiderei anche la mia vita; non m’importa chi conduce l’indagine, noi collaboriamo sempre insieme e in men che non si dica tutto a poco a poco diventa più chiaro lo stesso-  disse la coniglietta sinceramente, e se Alice non fosse stata assorta da quelle belle parole, come Benjamin, avrebbe notato le orecchie di Nick arrossire ed abbassarsi per un istante. Egli commosso, o quasi, dal repentino cambio d’ atteggiamento di Alice stava per scusarsi..quando Clawhauser all’improvviso disse..

-Oh! ECCO! Forse questo vi interesserà: confrontando gli hard disk e la cronologia mail cancellata, pare che nessuno abbia spedito email pirata o di ricatto da questo computer a quest’altro, ma a quanto sembra..entrambi i proprietari degli apparecchi ricevevano, chi con maggior frequenza (Lionheart in questo caso), lo stesso tipo di messaggio!-

-Cosa?!!- esclamarono in coro tutti e tre i due agenti e l’avvocato. Poi fu Judy a proferire per prima.

-Stai dicendo..che Bellwheter non ha mai spedito quelle mail di ricatto, ma che invece, lei stessa ne riceveva a sua volta, seppur con minor frequenza rispetto a Lionheart?-

-Precisamente. Questo lo avreste scoperto comunque indagando seguendo la mappa, ma ho preferito fosse meglio dirvelo subito prima che usciste, per facilitarvi le cose, in più c’è altro che dovreste sapere: chiunque abbia spedito quelle mail era certamente una persona esterna, al di fuori del personale del database del Municipio. Non poteva trattarsi di un loro dipendente o almeno non chi stesse lavorando all’interno dell’edifico in quei momenti. Tutti i codici sorgente non provengono dai file del comune, bensì da connessioni wireless provenienti da, sentite questa, INTERNER CAFE’ sparsi un pò in tutta la città; ed ogni volta sempre fuori dall’orario di lavoro di un comune segretario,assessore o dipendete pubblico del Municipio- dopo quella sconcertante rivelazione sta volta fu Nick a proferir parola..

-Perciò..chiunque fosse, deve aver spedito ogni volta da un caffè diverso, a un’ora diversa, magari per non essere rintracciato in caso di “avvistamento” e venire scoperto nel medesimo luogo: ha abbastanza senso- disse la volpe spiegando la sua deduzione ai colleghi.

-Da non credere però!..Quanti caffè sono segnati sulla mappa Nick?- chiese Alice scombussolata dalla scoperta.

-Allora..sarebbero..WOW! Direi..QUASI TUTTI QUELLI DELLA CITTA’..ed in ogni uno dei cinque settori, compreso il centro. Ce ne sono 8 per Sahara Square, 10 per Savanna Centrale, 12 per Tundra Town, 5 per il Distretto Foresta Pluviale e..17 per Little Rodentia?- finì di elencare Nick con tono alquanto perplesso leggendo l’ultimo punto.

-Cosa? Così tanti? Ma allora è impossibile che un solo animale si sia mosso indisturbato in ogni distretto! Benjamin, sei riuscito a risalire anche agli orari di connessione dei clienti?- domandò Alice allarmata con Judy accanto.

-..Non a tutti, c’è chi aveva un account temporaneo, come ospite, e la sua cronologia veniva cancellata automaticamente dagli utenti successivi per fare spazio, mentre altri erano definitivi..una procedura per i clienti abituali a quanto pare. Ma ad alcuni sono riuscito a risalire, perfino ai nickname degli utenti: mi sono permesso di segnare anche quelli, per gli altri ci vorrà più tempo, mi spiace- si scusò il ghepardo.

-Non scusarti Ben, in poco tempo hai già fatto tantissimo, è encomiabile- disse Judy

-Già, ti faccio i miei complimenti anch’io..e le mie scuse se inizialmente ne ho un pò dubitato- aggiunse Nick, poi continuò a leggere – Dunque..stando a quanto segnato sulla mappa, i codici degli internet caffè con tanto di orari di connessione per utente.. in tutto sono 5, 5 clienti per caffè e per distretto. Beh molto meno di quanto pensassi, forse riusciremo a restringere il campo-

-Già, ma anche se sono meno dei numeri dei punti ristoro da controllare ..credete riusciremo a vederli tutti entro oggi?- domandò Alice dubbiosa.

-Alice, non è una gara o una corsa contro il tempo come il nostro primo caso: abbiamo tutto il tempo che ci serve sta volta, questi numeri possono spaventare ma io sono fiduciosa, ogni giorno Ben ci fornirà nuovi indizi da cui partire finché non arriveremo alla verità e se noi quattro non dovessimo bastare tutti gli altri agenti della centrale faranno la loro parte se occorra. Mentre tu nel frattempo potrai proseguire liberamente con la tua preparazione per il processo- fece Judy rassicurante.

-Si questo è vero..però..adesso che sappiamo che Bellwheter non era coinvolta in quelle minacce.. vuol dire che dopo i controlli dovremo, cioè dovrete.. interrogarla per forza! In prigione!- disse Alice un poco allarmata, e prontamente Judy..
-Lo so..ma non temere, siamo più forti di lei adesso, inoltre da dove è non può più farci niente ormai-

-Posso comunque venire con voi quando lo farete? Non mi fido lo stesso a lasciarvi soli con “quella”, sarei più tranquilla e poi..devo decidere se usarla o meno come elemento testuale nel mio intervento in ogni caso. Ti va bene Judy? Nick?-

-Okay, va bene- rispose la volpe alla gatta.

-Grazie infinite, inoltre (lo dico solo a voi) ho già in mente un piano per distrarla semmai dovesse..evadere: mi renderò talmente insopportabile in sua presenza così da farle “totalmente” dimenticare di voi, dissuadendola così da probabili piani di vendetta a vostro danno- rivelò la gattina che adesso aveva ritrovato il suo solito brio.

-Ah, ah, se la mente dietro a questo piano sei tu potrebbe anche funzionare!- commentò Nick con ilarità, poi proseguì
-Tornando al caso..il primo bar in zona più vicino che potremmo controllare è l’Hard Rock Zoo Cafè tra la II° e la III° Avenue. Wow, è anche un internet caffè adesso!?- commento Nick sorpreso alla fine.

-In realtà..è solo una trovata aziendale temporanea, ma se ci saranno percentuali d’affluenza abbastanza alte diverrà definitiva e la effettueranno in ogni Hard Rock della città- spiegò Benjamin.

-Incredibile: un bar, una boutique per articoli punk/rock ed internet nello stesso negozio, cos’altro s’inventeranno? Una biblioteca per studenti e non solo? Dio sarebbe un sogno che si avvera- disse Alice trasognante.

-Certo, certo ma ora ALL’AUTO DI PATTUGLIA! – disse Nick di colpo con effetto teatrale e tutti e tre si affrettarono ad uscire diretti ai parcheggi spinti dall’adrenalina del momento.

Judy salì per prima mettendosi alla guida, Nick accanto avrebbe fatto da navigatore, mentre Alice non sapeva ancora quale posto scegliere.

-Alice dai Sali!- la sollecitò Judy.

-Lo sto facendo ma..se mi sedessi vicino a lui secondo voi commetterei una violazione?- azzardò la gattina.

I due animali si guardarono esterrefatti.

-Ecco..il sedile è grande e potremmo occuparlo entrambi, ma in teoria io dovrei sedermi dietro al posto dei civili..-si affrettò a spiegare Alice.

-E quindi? Cosa ti cambierebbe?- domandò Nick.

-Beh..che non potrei vedere niente,perché da seduta fissata alla cintura di sicurezza non riuscirei ad alzare neanche la testa, non avendo a disposizione la visuale di fuori. Il finestrino è troppo alto, mentre davanti il problema non c’è-  fece notare Alice terminando la spiegazione.

-Uff..va bene puoi stare davanti di fianco a me, ma a patto che continui a non dire idiozie per tutto il tempo, e se proprio devi parlare fallo solo per argomentazioni pertinenti al caso, oppure osservazioni correlate. Ergo niente divagazioni!- sentenziò Nick facendo spazio alla nuova passeggera, che non se lo fece ripetere due volte.

-Bene! Ora si parte- esclamò Judy girando le chiavi e ingranando la marcia, così l’auto partì per il nuovo giro di pattuglia con un membro in più a bordo.

Una volta partita alla guida, Judy ebbe modo di riflettere meglio sulle ultime novità rivelate dal loro collega maculato, assieme alla presa di coscienza di quanto quella situazione fosse sconcertante: metà della popolazione della city poteva esser stata,telematicamente, coinvolta nel caso dei predatori scomparsi e nonostante ne fossero al corrente, nel momento in cui la situazione degenerò, neppure in forma anonima avevano mosso un dito per impedire che tutto ciò peggiorasse. Da una parte si sentiva sollevata nel sapere di non esser stata l’unica causa scatenante (ripensando a quell’orribile periodo della sua carriera appena avviata), ma dall’altra era abbattuta nell’apprendere che ancora un volta, la città che sin da piccola le aveva insegnato l’impegno nel realizzare un sogno e l’importanza della solidarietà, avesse scoperto un altro dei suoi spiacevoli altarini. Non era facile da digerire e non riuscendo a tenerlo per sé, la coniglietta preferì discuterne coi suoi “passeggeri” immediatamente.

-Assurdo! Tutto questo ha dell’ assurdo. Come ha potuto così tanta gente sapere dal principio una mezza verità di quel che stava accadendo e non fare niente! Perché limitarsi a minacciare “i piani alti” senza un movente più che valido? Che senso ha tutto questo?- sbottò lei sommessamente con amarezza nella voce.

Nicholas rivolse il suo sguardo verso la propria parthner, mentre ella non cessava di distogliere il proprio dalla strada. Aveva percepito come Judy avesse cercato di dissimulare le proprie tensioni con il precedente entusiasmo, evidentemente sperando che esso prendesse il sopravvento durante il lavoro. Ma chiaramente tutto quell’insieme d’ eventi aveva riportato alla luce vecchie ferite non ancora rimarginate, che la volpe ben comprendeva, per questo non si attardò a risponderle.

-Tutti hanno un movente, evidente o nascosto. Ma bisogna accettare il fatto che al mondo, in “qualsiasi luogo”, ci sono individui che non agiscono secondo logica sociale, che con tutta probabilità non possono essere né comprati né vogliono essere compresi; preferiscono rimanere nel caos, muoversi in esso o lasciarvisi trasportare guardando il mondo sfracellarsi o bruciare. Se poi accade perchè ne godano o perché lo giudicano inevitabile..non lo capirò mai fino in fondo- concluse la volpe laconica.

-Io..Io invece proprio non lo capisco affatto! Neanche un po’!- ribadì Judy con un velo di tristezza nel tono accompagnato da una sottile lacrima che sia la volpe che la gatta notarono immediatamente.                        

Allora Nick, facendo attenzione a non distrarla dalla guida, gli e la asciugò delicatamente con un dito della zampa. Alice tacque per tutto il tempo, non mostrando alcuna espressione restando neutrale, poi con altrettanto tono neutrale parlò col sol proposito di consolare ma restando nell’analisi dei fatti.                    
Ormai quel caso riguardava tutti e tre da vicino, chi per un motivo chi per un altro.

-Più ci penso, più noto che da quando questo caso mi è stato affidato..termini come “pubblicità”, “notorietà”, “audience”, “visibilità” e adesso “rete” ritornano un po’ troppo frequentemente perseguitandomi. Per ora è solo un’impressione, ma se nel caso degli Ululatori Notturni l’obiettivo era dividere in due la metropoli per convergere il potere nelle zampe di una specie sola..adesso pare che il fine sia portare alla luce tutto ciò che non va nella sua..sfera quotidiana, amministrativa e personale. Indipendentemente dalla responsabilità di una particolare specie a cui attribuire la colpa sta volta.         
Come se in qualche modo tutti coloro che ci hanno guidato sin ora fossero colpevoli, e tale denuncia avverrebbe attraverso la connessione multipla della rete, poi successivamente dai media televisivi e radiofonici.                                                                                                                                                                                 
Se durante quella guerra fredda c’era qualcuno che non rischiava di restare escluso e senza lavoro, a dispetto della specie,  questi erano proprio giornalisti e conduttori televisivi. E ora proprio all’inizio delle neo elezioni sindacali, rimarcano il terreno minando alla già compromessa credibilità di un ex-senatore non ancora scarcerato e senza aver fatto domanda di rielezione, ma perché?- si domandò Alice alla fine.

-Incredibile, sai dedurre proprio bene quando ti limiti ad analizzare i fatti, credo d’aver capito dove vuoi arrivare..stai dicendo..- fece la volpe, dopo essersi complimentato, lasciando la frase volutamente in sospeso per far proseguire la gatta.

-Sto dicendo che chiunque ci sia dietro ha tutta l’aria di voler abbattere o mettere in dubbio “l’Immagine di Zootropolis” così come la conosciamo e cosa essa rappresenti.  A cominciare dall’ accanimento, tramite minaccia, verso le sue precedenti figure politiche n.1 e n.2 di riferimento, essendo stati  sia Bellwheter che Lionheart deludenti in entrambi i casi- terminò la gattina.

Judy, che assieme al collega era rimasta ad ascoltare con interesse le deduzioni di Alice, ebbe un illuminazione aiutata da quei ragionamenti.
– Adesso che ci penso, il capitano mi ha avvertito che la stampa non avrebbe tardato a mostrarsi alla centrale pretendendo una versione sullo svolgimento del caso.         Ma come avranno fatto a saperlo ed essere informati prima ancora che..-

A quel punto fu Nick a terminare la frase lasciata a metà dalla collega 
-Evidentemente Carotina..le case giornalistiche, le stazioni televisive e la nostra cara Centrale di Polizia hanno delle spie, che si saranno messe d’accordo per manipolare l’informazione in attesa del fattaccio. Ed anche se la maggioranza l’abbiamo arrestata qualche “pecorella non tornata all’ovile” ne sarà rimasta fuori, poi per astio nei confronti di entrambi avrà deciso di portare a termine il lavoro incompiuto, ma per ragioni personali sta volta. Quando un impero crolla ed entrambi i leader perdono, chi ti ha seguito fino in fondo dopo non ce l’ha solo col tuo avversario, ma anche col tuo capo che non ha saputo vincere e “farti vincere attraverso di lui”; di “lei” in questo caso- finì Nick.

-Già..poi tutt’al più i giornalisti si saranno untiti per mero interesse- concluse la coniglietta con astio nella voce e nello sguardo sulla strada.
Avvertendo pure Alice quell’astio nell’aria, prese parola, sperando che quanto avrebbe detto portasse ad un discorso, che lei sperava avrebbe ridato a Judy coraggio nel migliore dei modi, e che se Nicholas lo avesse saputo avrebbe parlato per primo.

-Beh, speravo di riferirtelo alla fine della mia arringa in tribunale, ma sento doveroso informarti che..sfogliando gli ultimi sondaggi d’opinione, rivolti a te, ci sono ancora pareri contrastanti: ho osservato che da una parte c’è una percentuale di animali che ti è eternamente grata per averli salvati, ma il restante 50% è risentita profondamente contro di te per averli resi “i nemici pubblici N.1” della situazione(predatori e pecore insomma), specialmente chi è rimasto ferito, attaccato, menomato, licenziato o trasferito durante le “settimane degli scontri”..- informò Alice rivolta a una sconvolta Judy.

-Oh mio Dio..-

-No..tranquilla, la maggior parte sta bene tutto sommato, fa solo fatica a ripartire da 0, ecco tutto.              
Lo so perché buona parte di quella gente è stata nostra cliente durante quei giorni, e scartoffia dopo scartoffia siamo riusciti a tutelarli.
Ogni volta che la società attraversa una crisi penso alla filosofia del Tao che il mio maestro di karate mi ricordava quando mi sentivo persa e non avevo più fiducia nel mondo; vuoi che te lo dica per farti star meglio?- domandò Alice a Judy, e questa con un cenno acconsentì.

- “Yin e Yang rappresentano due parti interconnesse di un insieme, ognuna delle quali racchiude entro i propri confini le qualità del suo complementare. Il principio bianco Yang rappresenta la positività,la mascolinità,la luminosità, il giorno e il caldo – Il principio nero Yin rappresenta la negatività, la femminilità,l’oscurità, la notte e il freddo. La teoria alla base di Yin e Yang afferma che non vi è nulla che non sia soggetto a cambiamento(quindi anche i tempi critici delle società). In altre parole, quando l’attività di Yang raggiunge il punto estremo, diviene inattività che da luogo a Yin; allo stesso modo l’inattività portata all’estremo ridiventa attività, che è Yang. Così l’attività diviene causa dell’inattività e viceversa.Si può vedere come le due forze, apparentemente in conflitto , siano in realtà reciprocamente dipendenti: invece di opposizione, vi è cooperazione e alternanza. Nel simbolo Yin-Yang agli opposti vi è un punto bianco ed uno nero, illustrano l’equilibrio nella vita, in quanto nulla potrebbe sopravvivere a lungo arrivando a uno dei due estremi, sia che si tratti di puro Yin che di puro Yang. Il calore estremo uccide, e così anche il freddo estremo; gli estremi violenti non possono durare a lungo, ma una sobria moderazione può. Quindi la positività è sempre nascosta nella negatività e viceversa. Buono e Cattivo, piacere e dolore, non esistono..se non in funzione reciproca. Più che opposti sono complementari e ognuno dei due esiste in quanto esiste l’altro. Innanzi tutto, se non ho mai provato dolore, come posso concepire la gioia,il piacere ed il contrario? Guardando il cielo, riesco a distinguere una piccola stella da quelle più grandi, ma se non ci fosse un cielo nero a fare da sfondo, non ci sarebbero  affatto stelle(così vale per le persone). Non si tratta di lottare tra bene e male, ma di fluire come onde sull’acqua; quando uno si espande l’altro deve contrarsi, quando uno vuole prendere l’altro deve dare. Ogni cosa in questo mondo rivela l’alternanza tra esistenza e non esistenza. NOI siamo una cosa sola”.
Perciò Judy, quando attraversi un brutto momento sappi che è passeggero e che gli sbagli di uno sono sempre gli sbagli di tutti. Esperienza è il nome che diamo ai nostri errori. terminò Alice con un confortante sorriso.

-Mmf- fece la coniglietta senza parole, commossa dal discorso esistenziale di Alice che subito riprese..

- Judy..so cosa ti ha portato a parlare in quel modo quel giorno (riferendosi alla rassegna stampa dopo il ritrovamento), eri mossa dalle migliori intenzioni e ribadisco che le tue paure erano esattamente le stesse di tutti gli altri, l’unica cosa che hai fatto è stato sottolinearlo. Il resto poi è stato strumentalizzato per far scandalo e dare spettacolo, e non serve essere prede per provare certi sentimenti; io li provo quasi sempre a giorni alterni. Neppure li vado a cercare, sono loro che mi prendono all’improvviso e mi attaccano, condizionando le azioni che compio durante la giornata- finì Alice con un velo di tristezza anche lei sta volta.
A quelle parole Nick, già colpito dal discorso del Tao, si fece ancora più attento e Judy con lui.

-Alice..cosa vuoi dire..?- domandarono quasi all’unisono impercettibilmente.

-Voglio dire che..come c’è chi teme per la propria vita, pur conducendone una normale, non avendo nessun motivo di possedere timori primitivi..ha lo stesso paura di essere cacciato, attaccato, allontanato, stigmatizzato o escluso..io invece temo di essere presa,braccata,rinchiusa,controllata e giudicata continuamente anche solo passeggiando. Certi giorni mi sento così: mi sveglio, svolgo le mie mansioni di sempre, faccio la spesa, sono al lavoro, fuori o a casa mia, poi come dal niente sento una pressione mentale talmente forte da tramutarsi in tensione, così forte che persino il mio corpo si blocca e resta paralizzato per pochi istanti ma sono intensi al punto tale da sembrarmi ore. Quando se ne vanno..a quel punto vengo attaccata da quelle che sono di certo manie di persecuzione: tutto, dall’atmosfera ai rumori urbani, dai palazzi alle case, perfino i passanti, si deformano comprimendosi attorno a me come a formare una gigantesca gabbia, che diventa sempre più piccola rinchiudendomi fino a farmi soffocare..poi tutto finisce. Come se niente fosse accaduto ogni cosa torna normale, migliore..il mondo è migliore..così vengo colta da un euforia profonda, una pazza gioia che fa apparire tutto più bello perché ho superato quelle orribili crisi. Ma non so mai quando possono tornare ..e così..cerco di mostrare alla gente quello che penso sia il “meglio di me”, prima che quelle dannate sensazioni tornino rovinando tutto, sperando che almeno quelli a cui tengo ne abbiano un bel ricordo..se non posso fare di più – concluse la gatta malinconica alla fine della sua rivelazione.

I due agenti furono commossi e sconcertati più che mai da tanta intima sincerità tutta in una volta; nuovamente Alice si era messa a nudo dinnanzi a loro. Nick, che le era vicinissimo, non sapeva bene cosa fare, l’unica cosa che gli parve più sensata in quel momento, obbedendo all’istinto, fu essere sincero a sua volta.

-Lo sai..nonostante tutto..credo che tu..sappia essere molto forte Alice. Riesci a dire cose incredibilmente profonde ad estranei senza vergognartene solo per consolarli, sembri non temere affatto il giudizio altrui quando assumi atteggiamenti stravaganti, pur avendo un lavoro con una certa reputazione e modus operandi non ti lasci coinvolgere dal suo sistema mantenendo un’integrità ferrea senza lasciarti comprare,corrompere o usare. Qualunque sia la causa di quei malori..nel tuo caso non mi sembrano una ragione sufficiente per rovinarti la vita, tu ti rialzi sempre e difendi il tuo diritto ad essere felice.           
Credimi, tanti non hanno neanche il coraggio di provarci, e sono sani! Ne ho visti migliaia- concluse la volpe, mentre la gattina che lo aveva ascoltato iniziava sorridere dolcemente senza smettere di rimirare il paesaggio fuori dal parabrezza.

-Grazie Nicholas, però scusami, no scusatemi: volevo provare a consolarti Judy, ma avrò finito con l’intristirvi di nuovo..e per di più divagando parlando ancora di me-

-Alice, non dirlo neppure. Sono felice che tu ti sia confidata, ed anche Nick lo è, te l’ha appena detto- confermò Judy dolcemente.

Ritrovando un poco di forze Alice parlò di nuovo.

– Ne sono lieta. Quello che però ci tenevo a dirti era..voglio davi forza e consolarvi come si deve! Quando sarò assente e avrete dei dubbi..Judy voglio che tu sappia che non c’è mai un'unica ragione che scatena il terrore negli altri.                                                                  
Tutti noi ci portiamo dentro paure che non sempre riusciamo a gestire, allora cerchiamo rifugio in ideali come fondamenta per un posto sicuro che è sempre perfetto e immutabile, perché non ha bisogno di cambiare. Poi capiamo che non è così e cadiamo nello sconforto, la nostra sicurezza vacilla ed i sentimenti negativi poi fanno tutto il resto. Nel vostro lavoro, Nick Judy, lo proverete sempre più spesso e non voglio che la vostra luce si affievolisca col tempo solo perché non avete saputo come fare a resistere. Perciò sappiate che un Mondo Migliore non ci sarà mai! E’ un “Mondo che gira venendo cambiato ogni giorno” da persone come voi che invece esiste, e sempre esisterà, finché chi come voi non si arrende, perché come ho detto prima è questo movimento a far sì che la complementarietà tenga vivo tutto il resto.
Facendo quel che fate agite per il mondo migliorandolo continuamente, e così migliorandovi, non per voi ma per coloro che dopo di voi lo abiteranno; se cedeste al pessimismo fatalista assieme a tutti gli altri non otterreste un mondo peggiore da uno migliore, ma un mondo inesistente, perché sarebbe subito estinto! 
E’ il movimento, l’entusiasmo, il confronto a dare vita a tutto.                                                                              
Poi bene, male, buono o cattivo non sono assoluti..sono solo parole, aggettivi per un atteggiamento giudicante perché la gente ha continuamente bisogno di esempi per dimostrare cosa è da cosa non è, per capire cosa sia opportuno fare quando non sei in grado di decidere da solo.                                                                 
Tu non sei una brutta persona Judy, se è quello che hai pensato per un istante in passato, ma neanche bella. Sei l’insieme di una somma di forze che ti hanno portato ad assorbire la spinta dinamica che muove la sorte in maniera luminosa a fare di te quella che sei, così allora sei bella.                                                                                       Lo stesso vale per te Nick; nella complementarietà del tuo rapporto con Judy hai ritrovato te stesso quando ti sentivi perso dopo aver anestetizzato il tuo vero io per paura di essere ferito. Non sei mai stato sbagliato, hai sempre cercato di vivere solo per te stesso, ma non “attraverso te stesso”, bensì attraverso una vita che non era tua. Poi hai capito per cosa valeva la pena tornare a “muoversi” e ti sei ritrovato.Sono davvero felice per te- ed anche quell’inaspettato discorso terminò.

-Però..Alice..da dove hai preso eventuali dettagli su di me per preparare un simile monologo? Non avrai mica..- ma la volpe, a metà tra l’inquieto e il divertito per quella soave lettura del proprio animo, non ebbe modo di finire la domanda né ricevere risposta, poiché la gatta si era assopita dolcemente.                                            Il ragazzo rosso non poté far a meno di ridacchiare piano, asserendo alla collega..

-Neanche a farlo apposta “il gatto si è addormentato”. Quasi mi dispiace, proprio adesso che starla a sentire non mi dava fastidio; se non altro lo ha fatto non prima di averci suggerito un’altra pista da seguire.. nel caso i bar non ci dessero indicazioni sufficienti per non perdersi nella “trafficata autostrada del crimine mediatico”- commentò Nick.

-Ah, ah. Hai ragione, in quel caso basterà provare ad andare alle stazioni radio o televisive più “gettonate” in quel periodo e fare il punto. Non sarà facile risalire a tutte le menti che ci saranno state dietro..ma con Ben dalla nostra e ora Alice quando si concentra ho più fiducia, senza contare che ci sei anche tu- constatò Judy ritornata positiva.

-No Carotina, “meno male che tu ci sei”-  proferì Nick e Judy sorrise.

-Sai, non credo sia grave non sapere molto di Alice dopotutto. Qualunque cosa abbia, sia stata o sia, si fida talmente di noi da darci modo di saperlo di sua spontanea volontà. Nell’arco di poche ore, stiamo scoprendo più cose di lei di quante su noi due “nell’arco di 48 ore” – disse Judy quasi ridendo al ricordo delle circostanze che avevano spinto i due animali ad incontrarsi.

-Oltretutto, non pare solo una fan; ci sono ammiratori che non vogliono andare oltre l’immagine conosciuta dei loro idoli e dopo averli visti fino in fondo se ne vanno, lei invece vuole conoscerci per davvero, noi come persone..ed è chiaro che per farlo prima deve condividere ciò che è suo. Alice non vuole ammirarci, vuole essere nostra amica, lo sento- concluse Judy riflessiva.

-..Comincio anch’io a pensare sia così, ciò non toglie che dovrebbe smetterla di atteggiarsi come se sapesse tutto di noi: mi da i brividi, è adorabile ma inquietante. Sempre che anche questo non rientri nei piani del Cosmo. Sai poco fa,  quando eravamo ancora in Centrale e ci eravamo lasciati un attimo, ho fatto una chiacchierata con Finn al telefono(sembra che la gatta* conosca pure lui) dopo aver origliato una conversazione tra lei ed il suo capo. Ti assicuro che avevo buoni motivi per farlo. Insomma lui ha detto che la “sua* presenza” e la “tua” fossero in qualche modo opera del karma, e mentre lo diceva ne parlava come fosse una punizione. Mi viene da ridere,ma ripensando alla massima decantata prima da lei, inizio a credere che ci sia un fondo di verità: se avessi incontrato anni prima qualcuno come te, o lei,..mi sarei risparmiato tante seccature e stupidaggini che mi sono deliberatamente attirato, per dimostrare chissà cosa non lo ricordo neppure.“Questa qui” mi ha pure difeso quando il suo capo voleva strumentalizzare “le vostre immagini pubbliche” a processo avviato ma senza che la mia presenza si notasse troppo; quel “capo di una strega di capa” ha avuto la faccia tosta d’ asserire che ciò fosse indipendente dal fatto che fossi una volpe ma perché ero un canide, e perché il suo dannato staff aveva indagato su di me ed ero risultato un tipo non sufficientemente “coerente e responsabile” per affiancarmi al nome del loro studio del cavolo o a quello di un loro legale- terminò sta volta Nick con tono indispettito.

-Davvero, roba da matti! Ed Alice come ha risposto?- chiese Judy incuriosita.

-Che non era professionale agire così, che era irrilevante concentrarsi sul mio passato anziché sul mio presente ed ,in caso d’altre accuse contro di me, che mi avrebbe rappresentato in tribunale più che volentieri.. sottolineando con molta enfasi che erano avvocati, non spie o agenti pubblicitari, ma amministratori della legge e non tipi al di sopra di essa. Se non avessi voluto farmi scoprire l’ avrei applaudita! Poi quella tipa, anziché prendere seri provvedimenti contro Alice, si è complimentata del fatto che dopo chissà quanto aveva tirato fuori gli attributi! Da non credere, non saprei se compiacermi o imbarazzarmi di un superiore così,fortuna che non l’ha licenziata, la mia stima di Bogo è salita alle stelle in quel momento.- commentò Nick alla fine.

-Già, me lo immagino, ed Alice deve sopportarla tutti i giorni. Un momento..hai proprio sentito spie?- domandò Judy all’improvviso.

-Si l’ho appena detto,perché quel tono?- domandò Nick, e Judy spiegò..

-No niente, è che..quando discutevo con Bogo nel suo ufficio per ottenere il permesso d’includere Clawhauser nelle indagini, lui mi parlò d’una voce circa la Lynce & Co. secondo il quale la maggior parte dei suoi legali siano ex agenti dei servizi segreti-

-Caspita..perchè non sono sorpreso? Perciò Alice non sarebbe un “adorabile stalker(o aspirante tale)” ma “un adorabile ex-spia”..come mai non sono più tranquillo? Per di più ho avuto la stessa impressione parlando con Finn – disse Nick con una punta di ironia.

-Suvvia Nick, Alice non è una stalker..è solo..molto attenta a noi perche in qualche modo le stiamo a cuore- provò a giustificarla Judy.

- Carotina,quando sarà sveglia evitale di minimizzare i suoi difetti, o sarà capace di non scollarsi più da noi, “lo sento”- controbatté Nick usando scherzosamente le stesse parole usate poc’anzi da Judy.

-Okay, qualunque sia la verità ritengo sia meglio tornare a indagare, se poi queste voci sono vere di certo ci darà una mano in più, se invece sono false per me non cambia nulla. Non credo che Alice lo nasconderebbe di proposito e neanche che userebbe ciò che ha imparato contro di noi; non ne ha motivo ed in ogni caso sappiamo come difenderci.- ribatté Judy convinta delle sue ragioni.

-Per me le hanno fatto dimenticare la sua vita precedente coi loro diabolici aggeggi, ma possiede come riflesso condizionato i modi di fare,le tecniche di raccolta dati, e forse pure di difesa, per istinto di conservazione, ciò spiegherebbe molte delle sue stramberie.- ipotizzò Nick per scherzo, poi sempre rivolto alla collega.. 

–Ti dirò,anche se dici così, deduco dal tuo tono che vuoi difenderla comunque, e anche se sotto sotto certi suoi modi danno fastidio pure a te (e starai ipotizzando una punizione eventuale) pensi prima al suo benessere. Ti sta proprio simpatica ormai.- proferì Nick in conclusione.

-Beh, come non potrei Nick: ha fatto anche troppo per cercare di esserlo- sorrise Judy, poi fermò la macchina e parcheggiò,
alla fine erano giunti all’ Hard Rock Zoo Cafè.

-Alice..Alice? Siamo arrivati, su sveglia..Alice, guarda che ti lasciamo qui..Alice..- ma la volpe non ebbe il tempo d’aggiungere altro che ..“Agh!”, fece il rosso con un singulto strozzato, poiché una semiaddormentata Alice gli aveva bloccato il petto e le braccia sulla testa spingendolo contro lo schienale del sedile, tutto nell’arco di un rapido scatto senza mai aprire gli occhi. Vedendo che la spinta contro il petto stava leggermente soffocando Nick, pronta all’azione, Judy diede uno strattone alla giacca di Alice; talmente forte che questa finalmente si svegliò.  

-Eh, um, dove siamo? Che succede?- chiese Alice assonnata e ancora intontita.

-Ehm, come stavo dicendo prima..Saremmo Arrivati Alice!! Puoi levarti di dosso?- fece notare Nick alquanto seccato.
-Benissimo, allora scendiamo, ma..perchè ero di fronte a te?..Oh, ho capito, scusa! A volte mi succede Nick: soffro di sonno agitato e..anche di “risveglio agitato”..a volte, se non sono io a svegliarmi da sola ma a farlo è una persona esterna. Da qualche parte ho letto che è un meccanismo di difesa innato.                                  
 Spero di non averti fatto male, o si?- si affrettò Alice allarmata.

-No tranquilla, sono più resistente di quel che sembro- rispose Nick ancora indispettito.

-Confermo, e t’informo che non avresti avuto il tempo di fargli altro: sarei intervenuta io a placcarti- asserì Judy con una punta di sfida nello sguardo.

-Davvero? Che peccato, allora ho perso una bella occasione per un confronto corpo a corpo! Possiamo fare per un’altra volta Judy? A e tranquillo Nick, per la tua incolumità avverrà in tua assenza, certamente- disse poi la micia gentile.

-Si, si Alice, un giorno ci confronteremo ma ora entriamo- disse Judy non curante e sbrigativa,

mentre Nick si ricomponeva riflettendo tra se e se “Ma ha delle tenaglie al posto delle zampe quella?Per me non soffre di sonno agitato, l’hanno sottoposta ad un addestramento speciale per davvero! Boh, se non altro è perfettamente in grado di difendersi se la colgono di sorpresa. Dai basta, entriamo e indaghiamo! Inoltre ho bisogno di un cappuccino, sarò anche in servizio ma almeno quello lo posso bere!”

-Fermi dove siete voi due! Stiamo entrando in un internet caffè che è anche un locale musicale!- tuonò Alice di colpo.

-E allora?- fece Judy ; -Già e allora?- fece Nick;

-Allora? Allora là dentro sarà pieno di hacker, di broker, in incognito! E se vedono due agenti di polizia si allarmeranno, approfitteranno della confusione e se ne andranno
via! Così bye bye informazioni e testimoni!- spiegò animatamente Alice gesticolando.

-In effetti, non ha tutti i torti Carotina -  considerò Nick dopo averci riflettuto un attimo.

 -Quindi che proponi di fare Alice? Come dobbiamo muoverci?- chiese Judy incuriosita dalla prossima mossa.

-Semplice: entreremo.. agendo tutti in incognito anche noi: in breve tutti saremo in borghese! Avete degli out fit in borghese  per le indagini in incognito?- chiede la gatta dopo aver spiegato quella che interpretava  una mossa ovvia.

-Vuoi dire dei vestiti normali? Veramente quelli..non li abbiamo, non avevamo in programma quel “genere d’indagine”, inoltre se indagassimo in incognito sarebbe la prima volta, ufficialmente- confessò Judy.

Alice sgranò gli occhi incredula, lasciandosi sfuggire a voce alta “MI PRENDETE IN GIRO? NON NE AVRESTE?!” poi si massaggiò la fronte a occhi chiusi, prese un respiro profondo e disse..

-Va bene..tutto a posto, si può rimediare..dunque, che taglie portate?- chiese Alice improvvisamente.

I due agenti ne furono sconcertati, ma mentre Judy restò a bocca aperte ammutolita, Nick imbarazzato esplose domandando..

-Ma..Ma che domande fai?!- arrossito sin dentro le orecchie e sotto il pelo.

-Devo saperlo: per entrare dentro e comprarvi i vestiti, così passerete più inosservati e non vi riconosceranno subito. O preferite che tiri a indovinare?- spiegò Alice come se avesse proferito la cosa più chiara del mondo a dei duri di comprendonio.

-No, no va bene, te le diciamo. Anzi te le scrivo qui! Queste sono le mie misure e quelle di Nick sono..em.- si affretto Judy a rispondere con carta e penna, ma accorgendosi che le misure di Nick non le sapeva si bloccò ancora più imbarazzata.

-Non mi sono mai sognato di dirtele, dallo a me, te le scrivo io!- disse la volpe imbarazzata anche lui prendendo il taccuino con fare seccato, ma più verso la gatta che verso la coniglietta.

-Ecco, tieni e sbrigati!- disse Nick strappando il foglietto e porgendolo a Alice senza garbo.

-Sarete anche maggiorenni, ma così sembrate proprio due cuccioli. A dopo- osservò Alice neutra.

-Ehi, non vuoi parte dei nostri soldi per il pagamento?- domandò Nick, e voltandosi Alice rispose..

-Sono un avvocato, ho molte carte di credito e non ho nessun problema nel decidere come amministrare il mio denaro. Inoltre non mi dispiace spenderne un pò per voi,
davvero, mi fa piacere. Consideratelo come un regalo- finì Alice compiaciuta una volta tanto della sua professione.

-Ok (antipatica stipendiata il doppio), ma vedi di non farci sembrare degli idioti- l’ammonì Nick dopo il suo commento interiore non esattamente gentile.

- Nicholas Wilde, tutto mi si può dire, ma che non abbia buon gusto non esiste!- e la gattina entrò sculettando per le “compere d’indagine”.

-Dal tallieur che indossa..le credo eccome - commentò  Judy al collega.

Dopo neanche 15 minuti Alice uscì con due borse di carta tra le zampe ed una più piccola(evidentemente per gli accessori).

-Fa vedere; pure una collana, un bracciale, una spilla, un paio di occhiali e un cappello? Ma dai non ce ne era bisogno- esclamò Nick dopo averle preso le buste ed esaminato il contenuto.

- Claro che si! Se si vuole fare un out fit come di deve anche gli accessori fanno la loro parte! Adesso ognuno preda il suo, apra il cofano dell’auto e si cambi- disse Alice prontamente.

Anche Judy prima di fare gli onori volle esaminare i vestiti che avrebbe indossato: una camicia lillà di seta a mezza manica, un paio di jeans grigio scuro con due strisce di pizzo bianco ricamate ai lati delle gambe e un gilet nero, il tutto completato dalla collana fatta di nastro di velluto con una perla a goccia ed il lungo bracciale intarsiato di gemme d’opale e onice bianchi e neri. La coniglietta ne fu talmente colpita da dire..

-Grazie Alice, sono bellissimi! Non vedo l’ora d’indossarli appena Nick finisce- disse lei entusiasta.

-Pure io, e detto fra noi..lui sarà anche entrato senza dire nulla, ma secondo me il solo fatto d’essersi cambiato per primo sta ad indicare che pure al volpotto sono piaciuti-  disse la gattina all’orecchio di Judy maliziosa.

-Ah, già! Nick è fatto così, una delle sue caratteristiche è non dire sempre apertamente quello che pensa- disse Judy.

-Dici? Eppure da sta mattina non mi ha dato l’impressione di trattenersi troppo con me- constatò Alice.

-Ecco, vedi..- ma Judy non ebbe il tempo di finire, che la volpe uscì dal retro dell’auto come da un camerino, con  fare plateale.

-Stavate parlando di me?- chiese lui con addosso un paio di pantaloni neri, una camicia bordeaux, una cravatta viola e un gilet grigio foderato anch’esso di viola, mentre una spilla smeraldo a quadrifoglio splendeva sulla sinistra di esso e gli occhiali appesi nel risvolto a v della camicia.

-Certo che si Nicky, di chi se no, e adesso posso completarti il look con questo!- e prima che potesse dire bah, Nick si ritrovò con un cappello grigio con la striscia nera sul capo, a falde strette, da suonatore di swing, in testa. Alice era stata velocissima.

-WOW, SEI PERFETTO! Facevi il tuo figurino anche in uniforme, ma ora guardati! Se non fossi tu ti potrei anche baciare da quanto sei bello! Non trovi anche tu sia bello Judy?- chiese Alice presa dall’entusiasmo dei complimenti, cogliendo la coniglietta alla sprovvista.

-Io, eh..STA BENISSIMO, ORA TOCCA A ME!- si affrettò a dire Judy, cercando di nascondere l’imbarazzo per quella domanda improvvisa salendo a cambiarsi, e mentre
lo faceva Alice la osservava con Nick a fianco, lasciandosi sfuggire un commento un pò..inopportuno..

-Ha proprio un bel culetto a mandolino dietro. No Codino?!- fu questo che la maliziosa disse al momentaneo sprovveduto.

-Si, si lo ha. EH!! Ma cosa diamine dici?! Che mi fai dire?! Pervertita!- sbottò Nick quando si rese conto di quel che aveva detto. 
Ma Alice non si scompose, sorridendo soddisfatta.

Quando anche Judy fu pronta sta volta, se fosse stato Nick a farle i complimenti per primo,ad Alice non sarebbe dispiaciuto, ma siccome “imbarazzo nell’aria volava” l’agente Hopps preferì saltare i convenevoli esortando ad entrare tutti e tre nel locale.

-Quando saremo dentro come procediamo?- chiese Nick.

-Um, forse è meglio dividerci: chiederemo a turno il link per accedere alla rete, poi a un certo punto avvicinerò di nascosto uno dei dipendenti ammonendolo di portarmi dai membri della direzione, poi chiederemo loro di mostrarci i database dei clienti sperando corrispondano ai codici sorgente che possediamo. Sediamoci in tre postazioni differenti fornite di computer, ma entro un raggio d’azione che ci permetta di vederci a qualunque distanza, e appena sarà il momento vi manderò un sms e mi raggiungerete- disse Judy terminando l’esposizione del suo piano.

-Ricevuto- disse Nick prontamente.

-Ricevuto, solo un piccolo particolare: non ho i numeri di nessuno dei due- fece notare Alice.

 -Non pensarci neanche! Non ti daremo i nostri numeri! Tu ti siederai poco di stante da me e appena riceverò l’sms di Judy ti farò un segnale! E questo è quanto! – la fulminò Nick.

- Roger, Agente Wilde – rispose Alice un po’ seccata.

Così i tre “amministratori della legge in incognito”(come avrebbe potuto suggerire Alice) entrarono nel locale.Vennero subito investiti dalla musica di sottofondo, dalle soffuse luci al neon e da un sottile aroma di caffè aromatizzato proveniente dal centro del salone. L’interno era strutturato così: il primo ed il secondo piano nel mezzo delle stanze adibiti come sala brindisi,per cocktail e aperitivi, e pareti con vetrine contenenti i vesti e gli oggetti di scena delle rock star più famose, mentre ai lati si trovavano due file di tavoli con i computer e la zona bar, terminando con i negozi d’abbigliamento da cui Alice era uscita poco prima.

Il gruppetto rimase pochi istanti a rimirare l’ingresso, poi procedette seguendo il piano di Judy; quindi si separarono, aspettarono cinque clienti prima di arrivare alla cassa quando era il loro turno, per non far capire di essere venuti insieme, chiesero la password WIFI, e scelsero le loro “postazioni” dinnanzi ai pc. Avevano scelto una postazione a triangolo (con Judy come punta, Alice a sinistra e Nick a destra, formando i rispettivi angoli) così che anche da lontano potessero vedersi. Poi come da copione orinarono una bevanda calda da perfetti clienti, ma al contempo raccoglievano dati nelle USB di Ben sperando ti trovare qualcosa d’importante sugli utenti precedenti. Quando fu il momento di ritirare le tazze giunse un cameriere che si rivolse a Judy.

-Allora? Spero abbia gradito il nostro cappuccino alla vaniglia con scaglie di carota e cannella, signorina-     s’informò il cameriere.

-Oo , l’ho gradito molto signore, ho solo qualche problema di connessione: è lenta, forse la banda non è abbastanza larga. Potrebbe sedersi e farmi vedere dove sbaglio..se non le rubo troppo tempo?- chiese Judy totalmente immedesimata nella sua copertura. Fu così convincente che il cameriere caracal prese subito una sedia accanto a quella di Judy dopo aver poggiato il vassoio su un tavolino vuoto.

-Allora mi dica, cosa c’è che non va?- chiese il caracal.
E la coniglietta rispose- A dire il vero..ho ragion di credere che negli ultimi tempi il vostro sistema sia stato violato più volte da un gruppo di hacker, e che tutt’ora lo stiano sfruttando..- sempre calma.

-Come?..ma cosa..- e prima che potesse aggiungere altro lei gli mostrò cautamente il distintivo.

-Agente Hopps, ZPD. Le chiedo cortesemente di collaborare, continui a far finta di nulla, non è mia intenzione creare scompiglio nel vostro locale. Perciò se vorrà condurre me e i miei colleghi dal suo capo, e fornirci tutte le informazioni di cui necessitiamo, gli e ne sarò molto grata. Sono certa non ci vorrà molto e in men che non si dica avremo già condotto la nostra indagine, noi saremo già fuori e lei potrà tornare al suo lavoro- espose Judy autorevole ma mai brusca o minacciosa.

-D’accordo mi segua, avviserò il capo e la direzione. Il suo ufficio è al secondo piano, prima porta con scritto “ONLY STAFF”, ci vediamo lì. Mi dia solo il tempo di sistemare..agente- disse il cameriere non avendo altre opzioni.

-Certamente, grazie per la collaborazione- e così dicendo Judy inviò l’sms a Nick, lui fece il segnale ad Alice e anche la terza parte del piano stava per procedere.

La volpe stava per alzarsi, quando sentì due zampe stringergli forte sulle spalle. Nick si girò e fu sorpreso nello scoprire di non conoscere i due individui dinnanzi a lui e qualcosa gli diceva non avrebbero portato a nulla di buono.

-Salve signore, o dovrei chiamarla.. Agente Wilde? L’Agente Hopps è con lei?- chiese sorridendo trionfante, ma per nulla amicale, la prima della coppia di puzzole che aveva di fronte.

-Non so chi voi siate, e neppure chi siano i tizi a cui vi riferite. Ed anche se fosse chi li cercano?- disse Nick per nulla spaventato con tono di sfida, sapeva non avesse senso portare avanti la copertura, ma se solo quei due lo avevano sgamato non voleva cedere.

-Solo due tranquilli giornalisti di celebrità. In vero è solo l’agente Wilde che staremmo cercando: vorremmo parlare con lui in merito ad un opportunità di lavoro molto remunerativa, con tanto di soffiate scottanti- spiegò l’altro.

-Ah si?! Bene vi ascolto, ma sono certo che l’agente W. gradirebbe di più soffiate attendibili, anziché scottanti, e non gli serve nessunissima offerta remunerativa: ha già un lavoro che lo soddisfi- rispose Nick a tono.

-Tranquillo, non gli ruberemo minuti preziosi. Venendo al sodo, l’opportunità consiste in un vero e proprio ricatto!-

-Che?!-

-Inutile dire che sarebbe una vergogna se queste “presunte foto”ritraenti un “presunto coinvolgimento” con il Boss Mr Big, in una tacita collaborazione d’aiuto per il vostro I° Grande Caso venissero diffuse.Non solo per voi due, ma per l’ intero Distretto di Polizia sarebbe un disonore. Per fortuna tutto questo si può evitare..semplicemente riconoscendo a me e al mio socio la modica somma di 250.000 $- espose il primo.

-A testa- e sottolineò il secondo.

-Altrimenti vi occorrerà trovare un buon avvocato- sentenziò il primo nuovamente.

La bile di Nick si stava riversando tutta nello sguardo d’odio rivolto a quei due paparazzi ricattatori dal fetore a comando, credeva di avere le zampe legate, ma come un fulmine a ciel sereno Alice, che aveva sentito tutto di nascosto, fece il suo ingresso.

-Sono io l’Avvocato del Signor Wilde, e anche dell’ Agente Hopps. Non scomponetevi, prendo il libretto degli assegni- disse Alice calma e stranamente raggiante cercando nella tasca interna della giacca, mentre le due puzzole gongolavano, ma poi la gattina con tono innocente..

-Oh, solo che a Zootropolis vigono le leggi dello stato di New York e della California, secondo cui è proibito scattare foto in una proprietà privata senza autorizzazione. Ma naturalmente..voi l’avevate, dico bene?-

-Eh, ecco noi..- biascicarono i paparazzi pensando a una scusa qualunque, ma Alice proseguì..

-E che l’ESTORSIONE è un crimine di CLASSE E, con una pena minima di 4 anni di prigione, e se aggiungiamo contro di voi quelli che hanno tutta l’aria di essere reati di diffamazione e d’insulto a pubblico ufficiale ..beh allora arriviamo a 6 anni per un totale di 10 anni di carcere. Sembra davvero un bel mucchio di tempo?- concluse Alice soddisfatta e sempre sorridente.
Adesso erano nel panico, ma i paparazzi puzzole tentarono comunque di difendersi.

-Questo è chiaramente abuso d’ufficio. Stiamo parlando di Mafia, associazione a delinquere- sbotto uno.

-Ed io del mio lavoro, senza nessun abuso di alcun genere, e dei reati che avete appena commesso ed elencato: le telecamere a gran d’angolo del locale lo proveranno. Quanto alle vostre foto..non mi sembrano molto attendibili, paiono un fotomontaggio a regola d’arte marca Photoshop, volete davvero sollevare un polverone per queste? Poi..questo “Big” sarà stato un informatore come un’ altro, in una situazione disperata, ma se davvero c’entra con i miei clienti come dite..con qualche vostra chiacchiera di troppo potrebbe infuriarsi e decidere di farvela pagare- disse Alice con occhi di sfida semi aperti.

Per tutto il tempo ella non aveva smesso di sorridere, e quando terminò le puzzole spaventate provarono ad alzare i tacchi.                                                                                                                                                                     
 -Credo, sia arrivato per noi il momento di andare..a arrivederci -

-Non così in fretta! Scordavate queste- e così dicendo Nick li ammanettò uno di fianco all’altro, ma senza farsi vedere dalla clientela. Poi porse ad Alice le chiavi dell’auto.

-Vogliate scusarmi, signori, ma devo raggiungere la mia collega al più presto: mi sono trattenuto sin troppo con voi. Alice, puoi gentilmente accompagnarli alla macchina e poi tornare dentro?- chiese Nick gentile.

-Certamente, così prima di lasciarli liberi si ricorderanno cosa vuol dire intralcio alla giustizia- rispose lei gioiosa.

-Eh, eh, non demordi proprio dal proposito di farmi ridere appena puoi. Vero? Ma esattamente..quando saresti diventata il “nostro avvocato”- domandò Nick sottovoce dopo aver riso.

-Sta mattina sul tetto, quando..oltre alla firma di consenso per un mio eventuale arresto da parte vostra in caso di molestie, avete firmato senza saperlo anche un contratto d’assunzione in cui acconsentite a far di me il vostro tutore legale a tutti gli effetti. Credevi che in una città, divisa tra i vostri simpatizzanti e non-simpatizzanti, non avrei preso le dovute precauzioni? Sono una professionista, tutelo sempre i miei clienti ed amici, che lo vogliano o no- spiegò Alice sottovoce sorridendo ancora di più.

Colto da una strana ilarità, prima di andarsene, Nicholas P. Wilde professò

- Alice Mewny, tu sei veramente un adorabile demonio di avvocato- con un sorriso complice.

-Questione di pratica Agente Wilde, questione di pratica- rispose lei lusingata mentre accompagnava i due disturbatori dove meritavano di stare.
 
 
 
 
 
 
 
 
  
  
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