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Autore: Ria    29/04/2018    4 recensioni
Pai benedisse per una volta il suo fin troppo radicato autocontrollo, perché con la scossa che ricevettero i suoi nervi e la zona pelvica poco mancò che facesse qualche gesto inconsulto.
« Feticista, eh? »
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pai Ikisatashi, Retasu Midorikawa/Lory
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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A dire il vero stavo ponderando di aggiornare Flowers, ma oggi è il compleanno di Retasu-chan ♥  e il fandom ha bisogno di rimpolparsi un po' di paitasu pur se sono le mie ciofeche xD

For Danya nee-chan, che ultimamente è sempre indaffarata ♥   

 

 

 

 

 

 

~ Megane Hentai ~

 

 

 

feticista

[fe-ti--sta] s.m. e f. (pl.m. -sti)

3 psicol. Chi è affetto da feticismo

feticismo

[fe-ti--smo] s.m.

2 fig. Entusiasmo fanatico per qlcu. o qlco. 

3 psicol. Interesse erotico anomalo e concentrato solo su parti del corpo o del vestiario

 

 

 

Giostrarsi con i termini umani non era mai stato un grande problema, né aveva un'intelligenza così esigua da non riuscire ad interpretare le parole che non avevano corrispondenza nel suo senso comune.

Nonostante tutto il suo cervello impiegò parecchio tempo per elaborare quella conclusione, lavorando di soppiatto e raccogliendo i tanti piccoli – ma evidenti – segnali sulla questione, e quando arrivò il momento del verdetto Pai si vergognò così tanto di se stesso da negarlo con ogni fibra del suo essere.

Era cominciato innocentemente, senza preavviso, quando alcune settimane prima Retasu era rientrata senza i suoi occhiali sul naso e senza sbattere contro ogni singolo oggetto nel raggio di dieci metri.

« Lenti a contatto. – aveva sorriso timida aggiustandosi un ciuffo dietro l'orecchio – Per cambiare un po'… Sembro più sofisticata così? »

Lui aveva sorriso annuendo in silenzio e accogliendo il tenero bacio che lei, al massimo della contentezza, gli aveva schioccato sulle labbra. Non che non lo pensasse, Retasu era molto bella senza occhiali: lui poteva vedere bene i suoi dolci occhi cerulei, e c'erano molti meno pensieri nel baciarla senza dover schivare montature nelle cornee o contro il naso.

I primi indizi erano iniziati la sera, nell'intimità del divano – rito per lui assolutamente inutile, ma a cui si stava inaspettatamente abituando – con Retasu poggiata di schiena contro il suo torace e seduta tra le sue gambe; un libro tra le mani che aveva impiegato poche pagine per essere posato sul bracciolo, mentre la sua proprietaria si voltava per un bacio. Era bastato poco per ritrovarsi avvinghiati tra labbra, carezze e sospiri, e nel meraviglioso istante in cui Pai aveva trasportato entrambi in camera per godersi il tutto con la giusta calma e comodità, lui si era accorto di qualcosa di diverso.

Non che non fosse… Soddisfatto, o fosse stato spiacevole – la definizione era tutt'altra – o non avesse sentito tutto l'amore che provava per quell'adorabile ragazza.

Se avesse dovuto trovare un chiarimento – e ci aveva messo molto a farlo – era stato meno eccitante del solito.

Non disse nulla a Retasu sentendosi un verme. Si disse che era solo il cambiamento, la novità che lui non amava troppo scombussolasse anche solo minimamente la sua esistenza, ma il tarlo rose a lungo e giunse ad un punto che Pai non potè più ignorarlo e si costrinse a capire cosa fosse cambiato, senza trovare risposta.

Dovette aspettare quel pomeriggio, quando la verde stanca della giornata e con gli occhi affaticati era rientrata un istante nello spogliatoio del Cafè per togliersi le lenti e indossare di nuovo i suoi occhiali: Pai benedisse per una volta il suo fin troppo radicato autocontrollo, perché con la scossa che ricevettero i suoi nervi e la zona pelvica poco mancò che facesse qualche gesto inconsulto.

« Feticista, eh? »

Altre benedizioni al self control, che gli concessero di vedere Kisshu ghignare maligno a Ryou e non rivolto a lui, prima di rispondere istintivamente a male parole. O folgorarlo.

« Come scusa? »

Taruto guardò il verde boccheggiando d'imbarazzo, ma Kisshu non se ne curò e si sporse con aria furba verso l'americano che lo squadrò freddamente:

« Di che cavolo parli? »

« Amico, se fissi la koneko-chan ancora un po' le si incendierà la divisa. – lo schernì cattivo – Se ti piace così tanto convertila in lingerie e fai molto prima. »

A Pai non sfuggì il velo di rossore che tentò di imporsi sul viso del biondo, ma Ryou lo scacciò prontamente drizzando la schiena e finendo il suo caffè:

« Guarda che non sono mica tutti come te. »

« Ah, no! – esclamò lui – Per me solo il tutù. Swinn. »

E mimò una silhouette con le dita enfatizzando gongolante il lato B.

« Se Minto nee-san ti sente dire queste cose ad alta voce ti uccide. »

Borbottò Taruto pregando che la vicina presenza della mewbird facesse desistere il verde dal continuare il discorso. Kisshu invece rimirò per qualche istante la sua colombella e ghignò ancora:

« Probabilmente preferisci le orecchie da gatto. »

Ryou dovette centrarlo per bene nello stinco dall'imprecazione che l'alieno tirò, accucciandosi sotto al tavolo a reggersi la gamba. Pai si alzò con la tipica aria scocciata di chi non sopportava simili scenette, ma si resse la fronte con la mano in uno stato di leggero panico, più che Shirogane iniziò a temere di essere lui quello al livello di Kisshu.

Sono un feticista degli occhiali?

Stando a quanto gli urlava una vocina in basso loco, specie quando una Retasu occhialuta gli ripassò di fronte dandogli un bacio veloce, le possibilità iniziavano a diventare estremamente alte.

 

 

 

Ritrovarsi a pregare per giornate intere che lei indossasse di nuovo le adorate lenti rotonde sul naso divenne un pensiero così fisso e ridicolo che Pai si rifiutò anche solo di assecondarlo – magari, semplicemente, parlandone con la verde e risolvendo la faccenda – ottenendo di diventare spesso di cattivo umore e più taciturno del solito. Retasu lo fissava preoccupata, ma ogni volta che gli domandava cosa non andasse lui rispondeva niente e le sorrideva stentato, mandandola ancora più in agitazione.

« Pai, mi dici cos'hai? »

« Ti ho detto nulla. »

Retasu si mordicchiò il labbro per nulla persuasa, ma sospirò e andò a finire di prepararsi. Pai si sentì un mostro e la sbirciò rammaricato mentre entrava in bagno a truccarsi: Retasu gli chiedeva così poco spesso di uscire, e si impegnava così tanto ogni volta per rendersi graziosa per lui – cosa che non riteneva fosse necessaria, ma che comunque gli faceva piacere – che avrebbe solo dovuto trovarla adorabile, specie con quell'elegante camicetta e la gonna a pieghe al ginocchio. E lo era, maledizione se lo era, così adorabile che si chiese perché dover soffrire il tedio di una cena per potersi godere una visione così bella; un angolino della sua testa, però, lo martellava con l'irritante desiderio degli occhiali, e lui si sentiva così viscido da non riuscire nemmeno a starle vicino.

« Ahi! »

« Retasu? »

« N-niente, tutto a posto… Accidenti, maledetta matita…! Ora mi è caduta… »

La sentì trafficare in bagno e poi uscire sbuffando intanto che si riaggiustava i capelli. Pai avvertì lo stomaco aggrovigliarsi su se stesso come un ballerino.

Cos'è, una congiura?

« C-che c'è? Che ho fatto? »

Retasu non capì perché la fissasse così intensamente e si aggiustò nervosa gli occhiali, con quel tic dell'indice sull'astina così famigliare, scatenando solo la reazione che il povero Pai stava cercando di contenere.

Il moro divorò i due metri del corridoio sollevandola tra le braccia e rubandole un bacio con un'urgenza che strappò alla verde un lieve mugolio di stupore, perfetto meccanismo di bloccaggio del cervello di lui.

Pai le accarezzò la curva del fianco dietro la stoffa morbida e si rese conto di quanto sottile fosse la camicetta, quando la mano passò dalla nuca alla schiena di Retasu e tastò il pizzo e il gancetto del reggiseno contro la pelle tiepida; la strinse ancora contro di sé e Retasu abbandonò felice la testa di lato, persa in quell'inaspettata irruenza e nel sapore della sua bocca.

Inopportuno come sempre il bisogno di ossigeno la costrinse ad allontanarsi, ma impiegò tutto il tempo per aprire gli occhi pur di godersi la piacevole sensazione. Pai fece altrettanto sorridendo appena quando la guardò: eccola li la sua Retasu, rossa e con il respiro veloce, gli occhi tremuli dietro alle adorate lenti degli occhiali.

« … Scusa. »

« C-come? »

Lei lo studiò allibita staccarsi quasi si fosse scottato e allontanarsi con aria da cane bastonato.

« Questa mi è nuova. »

« … Non importa. – tentò di tagliare corto – Lascia perdere. »

Retasu sospirò e gli trottò accanto posandogli due dita sul braccio con fare amorevole:

« Pai, ti prego… Lo sai che se non mi parli non capisco. »

Lui aggrottò la fronte e grugnì in imbarazzo coprendosi la bocca con la mano, incapace di guardarla in faccia mentre rispose:

« … Gli occhiali… »

« Cosa? »

« Gli occhiali. – borbottò – Sei terribilmente eccitante con gli occhiali. »

Retasu sgranò gli occhi e aprì la bocca attonita, arrossendo di un paio di gradazioni oltre l'arancione:

« N-non… Non me lo avevi… Mai detto… »

« Non lo sapevo. »

Ammise a bassa voce:

« Finché non hai iniziato a portale le lenti a contatto. – s'incupì chinando lo sguardo – È orribile. »

« P-perché scusa? »

« Mi sento in colpa. »

Retasu mandò un lamento esasperato, disperando per avere maggiori dettagli; a Pai costò parecchio, ma si sforzò:

« Ho quasi l'impressione di volerti di meno quando non li porti, e questo non è giusto. »

Lei non seppe che rispondere:

« Beh – mormorò a disagio – non è che tu non sia più voluto… Stare con me, da quando porto le lenti. »

« Non è la stessa cosa. »

Sentenziò lapidario. Forse per lei non era così drammatico, ma a lui fece male capire di possedere un metro di giudizio diverso verso la donna che amava se indossava o meno un accessorio o un vestito.

Retasu sorrise con dolcezza e gli mise una mano sulla guancia baciandogli l'altra:

« Tu mi ami, è questo che conta. »

Divenne lievemente rossa e sorrise sottile:

« E poi anche io adoro quando ti metti la camicia. »

Pai si girò un poco e lei ne approfittò per baciarlo come si deve. Lo sentì sospirare divertito contro la sua bocca prima di abbracciarla nuovamente e riprendere da dove si erano interrotti.

« Così faremo tardi… »

Protestò lei con molta poca convinzione, un sospiro mal celato che le esplose sulle labbra intanto che la mano grande di Pai scostò la gonna per accarezzarle meglio la coscia.

« Fa lo stesso. »

La baciò sul collo mentre lei gli cingeva le spalle e gli accarezzava la nuca, lasciando leggeri baci sulla tempia e sul lobo dell'orecchio; ridacchiò in imbarazzo quando lo percepì soffermarsi di più sull'incavo della spalla e non provò più nemmeno a protestare, lasciandolo scivolare sulla sua gola e prendere a slacciarle la camicia un bottone alla volta.

« Così non vale. »

Soffiò incapace di respirare.

« Un buon contrappasso di quello che ho sopportato io. »

Replicò con tono quasi dispettoso, scostandole appena con l'indice il reggiseno per raggiungere la parte più morbida e invitante che custodiva. Retasu soffocò il gemito sul collo teso e muscoloso di lui, avvertendo con un fremito la sua bocca calda e il fiato tremante sulla pelle.

« Ti supplico non toglierteli più. »

Le sussurrò baciandola e Retasu scosse la testa, lasciandosi prendere in braccio e allontanandosi con lui nel corridoio: se il risultato era quello li avrebbe tenuti anche mentre dormiva.

 

 

 

 

 

 

~   ~

 

 

 

Retasu è la regina del moe! Occhiali, dolcezza, ingenuità, tenerella (anche fuori *grin*) ♥  Venga riconosciuto, l'adorabile pesciolotta che scatena gli ormoni maschili (I'm so stupid )

Vegetava sul pc da una vita, ma volevo postarla da un po'… Così ai Mewschettieri ne devo un'altra (aiuto TwT") però visto che riemergo da un week-end da dimenticare e che non ho forze mentali né per lavorare, né per fare uno schizzetto per la pesciolina o scrivere, il karma ha sentenziato fosse tempo di pubblicare ♥  (cioè, sono culopesa, ma a fare qcsina ci tenevo)

Ps però una cosina ancora l'ho postata… Se non vedete FB sapete che c'ho pure l'instagram? (tecnologica! *sarcasm*) qui tanto per ♥  Ria_EFP

 

Mata ne ~♥!

Ria

   
 
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