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Autore: mystery_koopa    13/05/2018    3 recensioni
L'incubo è finito per Vera Claythorne e Philip Lombard che, un anno dopo essere scampati alla morte ritornano sull'isola, capendo un cosa molto importante.
"Siamo come due ancore fissate su un fondale di sabbia durante una tempesta, che non si muoveranno mai, resistendo a tutte le intemperie; ormai apparteniamo a questo posto, con il cuore e con l’anima.”
✠ Storia partecipante e ispirata al contest "Scegli il tuo premio!" indetto da Setsy sul Forum di EFP.
✠ Seconda classificata al contest "Rianimiamo i fandom!" indetto da Mari Lace/Lita sul forum di EFP.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Philip Lombard, Vera Claythorne
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Vera prese dolcemente la mano di Philip, stringendola con la sua e immergendola nel morbido manto dorato della sabbia. Girò la testa verso sinistra, verso di lui, guardandolo dolcemente mentre, assorto, era perso con lo sguardo verso l’orizzonte marino. La donna si chiese se il suo amato stesse pensando al passato, a ciò che si era lasciato dietro e a ciò che era successo su quell’isola, o se stesse pensando al futuro, il loro futuro.

Era passato un anno, correva ormai il 1940, e non le sembrava quasi vero che fosse passato così tanto tempo da quei giorni, quelli in cui aveva temuto la morte e perso ogni logica. Come avrebbe potuto scordare il momento in cui era stata costretta a sparare a Philip, l’uomo del quale si era innamorata, pur di salvare la vita a entrambi… non era mai riuscita a capacitarsi di come Lawrence Wargrave, che aveva architettato il suo piano in modo perfetto e infallibile, fosse potuto cadere in quella banale trappola. Forse li aveva ritenuti troppo devastati nell’animo per poter riuscire a capire che nessuno di loro due avrebbe potuto essere l’assassino, forse non li aveva semplicemente considerati abbastanza perspicaci, forse aveva solamente commesso un fatale errore. Vera ricordò ancora, rabbrividendo, lo sfregamento che la ruvida corda appesa al soffitto le provocava sul collo mentre, in piedi su una sedia, fingeva di procedere tentennando verso l’abisso della morte. E poi, quasi improvvisamente, in un istante Philip Lombard fece il suo ingresso nella stanza, con la spalla sanguinante e un proiettile nella carne; il vecchio giudice, sorpreso, uscì dal proprio nascondiglio dietro l’armadio, venendo freddato sul colpo. Il giorno seguente arrivò sull’isola il barcaiolo, Narracott, che riportò i due sventurati e devastati amanti, vittime innocenti sopravvissute a una platea di colpevoli, sulle coste del Devonshire. Un lungo anno era passato e i due, ormai divenuti marito e moglie, avevano deciso di acquistare la casa sull’isola e di farvi ritorno, come per sbeffeggiare il subdolo gioco che la morte aveva teso loro.

Philip girò anch’egli la testa, guardando la donna negli occhi e sorridendole dolcemente; Vera lo abbracciò, sussurrandogli all’orecchio: “Sarebbe bellissimo vedere dei fuochi d’artificio, soli e abbracciati sulla spiaggia sotto questa meravigliosa Luna…” Lombard fece un sorriso soddisfatto, poi si alzò in piedi, mettendosi una mano nella tasca del soprabito ed estraendone la sua pistola, l’oggetto che aveva permesso alle loro vite di continuare a scorrere intrecciate. Le tese la mano, invitandola ad alzarsi: “Sapevo che me l’avresti chiesto, sei così romantica… ho fatto modificare questa, sperando di poterti mostrare qualcosa di speciale in un giorno indimenticabile come questo. Abbiamo passato qui i momenti peggiori della nostra vita ma forse anche il migliore, quello del nostro incontro”.
L’uomo sollevò il braccio armato, facendo partire un colpo rivolto verso il cielo: una miriade di scintille colorate si alzò per alcuni metri sopra di loro, ricadendo poi lentamente sulla morbida polvere dorata della spiaggia.
“Philip, ho capito una cosa”, disse Vera, “una cosa molto importante. Ho capito che il nostro posto è qui, in questa villa a strapiombo sul mare. Siamo come due ancore fissate su un fondale di sabbia durante una tempesta, che non si muoveranno mai, resistendo a tutte le intemperie; ormai apparteniamo a questo posto, con il cuore e con l’anima”.

Lui non le rispose, la baciò solamente; non c’era bisogno di spiegare quel sentimento, ciò che li avrebbe legati per sempre.

 
 
 
Note:
- Per l’IC dei due personaggi ho considerato la versione della pièce teatrale, scritta dalla stessa Agatha Christie. Lì i due sopravvivono all’isola perché innocenti dei crimini di cui erano stati accusati, innamorandosi infine l’uno dell’altra.

Specchietto per il contest "Rianimiamo i fandom!"
Titolo: Come Ancore
Fandom: Dieci Piccoli Indiani
Prompt: Fuochi d'Artificio

 
  
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