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Autore: dreamlikeview    20/05/2018    4 recensioni
"Blind Date - Meet your soulmate" è un rinomato sito di incontri online, molta gente ama iscriversi per incontrare la propria anima gemella, ma Dean Winchester, studente del college, non crede nell'amore. Quando però il suo amico Benny lo sfida ad iscriversi al sito per sedurre una persona a caso, con in palio mille dollari, il ragazzo lo fa e conosce Castiel Novak, uno studente di recitazione dal cuore spezzato. La sfida sembra semplice, ma in realtà, per Dean sarà la più difficile.
[Destiel, human!AU, college!AU, student!Dean, student!Cas, mini-long]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
Capitoli:
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Desclaimer: I personaggi non mi appartengono, per mia sfortuna, tutto ciò non è finalizzato per offendere nessuno, e io da questo scritto non ci guadagno nulla (come al solito, ci perdo la faccia)


Avviso: Questi due sono così #married che ispirano sempre cose. Il sito ovviamente non esiste, l'ho inventato per la storia, lo so... anche voi vorreste loggarvi e sperare di chattare con Dean Winchester... anche io. LOL
Enjoy!

___________


Dean Winchester era un normale studente universitario, si annoiava alle lezioni che non gli piacevano, durante le quali passava il tempo a scarabocchiare disegni inutili piuttosto che avere interesse per ciò che i docenti dicevano, studiava con passione per quelle che gli piacevano particolarmente, usciva quasi tutte le sere con gli amici e tornava a casa con un ragazzo diverso ogni sera, giusto per divertirsi, inoltre amava le sfide. I suoi amici più stretti, Benny Lafitte e Garth Fitzgerald, gliene proponevano una diversa ogni fine settimana, e lui, essendo competitivo e amante della vittoria, le accettava tutte e non ne perdeva una. Amava vincere e farsi notare dagli altri, adorava mettere in mostra le sue doti di seduttore provetto, e non gli dispiaceva trovarsi in situazioni intime con sconosciuti, soprattutto se erano dannatamente eccitanti come il ragazzo delle consegne che aveva conosciuto un paio di sere prima: una sera, mentre erano nel suo appartamento, con poca voglia di uscire, Benny gli aveva proposto una sfida, quella di sedurre il fattorino delle consegne della pizzeria all’angolo, avevano ordinato la pizza e Dean era stato in grado con un paio di frasi fatte, con i suoi occhi verdi penetranti, e con il suo charme da perfetto stronzo di farsi dare il numero e ottenere un appuntamento per un drink la sera successiva. Ottenuto ciò che per cui stava recitando, appena il ragazzo andò via, si voltò verso i suoi amici alzando un pugno al cielo: Sfida vinta. Lui vinceva sempre le sfide, ma ignorava che la sfida più grande stava per arrivare, inaspettata e quasi piacevole. Intanto continuava a divertirsi e a vincere le sfide, non tutte incentrate sulla seduzione e lo scopare con sconosciuti; come quella di qualche settimana prima, riguardante il riuscire a reggere una bottiglia intera di vodka, nessuno sapeva che segretamente Dean ogni mattina prendeva il caffè corretto con il whiskey come gli aveva insegnato suo padre, quindi non era stato un problema per lui vincere quella sfida, il suo organismo reggeva benissimo l’alcool. Non come quel nerd di suo fratello, che non si divertiva e aveva preferito andare a convivere con la sua ragazza storica – sì, quella che aveva conosciuto al liceo, e che aveva anche portato al ballo scolastico – mentre lavorava part-time in un bar e studiava giurisprudenza, segretamente Dean era fiero del suo fratellino, ma non lo ammetteva ad alta voce nemmeno sotto tortura. Nonostante la loro enorme differenza, avevano comunque un ottimo rapporto, ed erano sempre presenti l’uno per l’altro, o almeno così pensava Dean. Sam era il classico bravo ragazzo, mentre Dean era il suo esatto opposto.
Era un periodo dell’anno morto, non c’erano feste, gli esami erano alle porte, e la noia all’ordine del giorno, Dean e i suoi amici erano soliti divertirsi uscendo a bere qualcosa, ma quella sera erano confinati nell’appartamento di Dean e Benny, per studiare per un test complicato di matematica, e fu proprio quella sera, l’inizio di tutto per Dean.
Quella sera a Benny venne una brillante idea, e decise di proporla ai suoi amici e al suo coinquilino, erano idee che gli venivano solo quando era particolarmente annoiato.
«Dean, ho un’altra sfida per te» disse sogghignando.
«Sentiamo, sono tutt’orecchie» rispose il giovane, rigirandosi la birra tra le mani, alzando lo sguardo dal libro che stava fissando da mezz’ora senza capire nulla.
«Iscriviti a uno di quei siti per incontri al buio, chatta con uno, anche se potrebbe essere un cesso o una donna, e poi portatelo a letto» disse il ragazzo con un ghigno sul volto «Scommetto mille dollari che stavolta non ce la fai» ridacchiò «Soprattutto se becchi una donna».
«Mille dollari?» rise il ragazzo prendendo l’ultimo sorso dalla sua birra «Ci sto» disse semplicemente, ridendo ancora. Afferrò il suo laptop e si iscrisse a un sito, chiamato: Blind Date - Meet Your Soulmate, già il nome era una cosa melensa e stupida, come se l’anima gemella, pur esistendo, potesse essere incontrata sul web. La cosa che lo rendeva triste era non poter mettere una sua immagine, ed era stato obbligato da Garth a mettere dei gattini perché quel sito non permetteva foto personali – doveva essere un appuntamento al buio, ovviamente. Scrisse un paio di cazzate nella sua biografia come “studente del college”, “ex giocatore di football”, e si astenne da scrivere cose come “molto sexy” e “dio del sesso”. Scelse un nome a caso come nickname, The Hunter, e una volta terminata la creazione, fu molto soddisfatto del suo lavoro, era davvero un bel profilo, a parte per la foto dei gattini pulciosi, se fosse stato un altro, si sarebbe contattato sicuramente.
«Fatto» commentò soddisfatto Dean, sorridendo. Gli amici scoppiarono a ridere, scuotendo la testa, non era da lui tirarsi indietro, le sfide gli piacevano e soprattutto gli piaceva vincerle, adorava divertirsi in quel modo stupido, tanto lui all’amore non pensava, anzi. Non credeva nell’esistenza dell’amore e di tutte quelle stronzate propinate nei film o nei libri, perché aveva visto suo padre struggersi quando sua madre, dopo aver intrattenuto una relazione con un altro uomo per mesi, lo aveva lasciato e aveva abbandonato lui e Sam; per questo, per lui l’amore non esisteva e mai lo avrebbe provato; lui era per la pratica, gli bastava una sera con uno sconosciuto per stare bene e rallegrarsi, non aveva bisogno di altro nella sua vita, era felice così. Studiava qualcosa che gli piaceva – per evitare di seguire le orme di suo padre, che si era ritrovato a quarant’anni disoccupato e divorziato – aveva degli amici con cui divertirsi ed era abbastanza bello da potersi permettere la vita da playboy, e cambiare ragazzo ogni sera, aveva provato anche con le ragazze, ma non erano affatto il suo genere. Questa sfida lo eccitava perché avrebbe dovuto far innamorare uno sconosciuto di sé, ciò implicava che avrebbe dovuto conoscerlo un po’ prima di poter vincere, e sapeva che il suo charme potesse arrivare al dunque in pochi mesi. Doveva solo aspettare che qualcuno lo contattasse o di trovare un nome che lo colpisse con cui iniziare a parlare tramite web per organizzare l’incontro al buio.
«Sei incorreggibile, Dee» commentò Benny «Spero per le mie tasche che tu non riesca a vincere».
«Hai già perso in partenza, Benny» ridacchiò il ragazzo, scorrendo la home del sito alla ricerca di qualche giovane da adescare e con cui vincere la sua sfida. «Non hai speranze contro di me».
«Oh certo» borbottò l’altro scuotendo la testa «Ma perché ti sfido ancora?»
«Perché sei un adorabile masochista».
Gli altri scoppiarono a ridere, mentre i due si punzecchiavano, se fossero stati due ragazzi diversi, e entrambi con gli stessi interessi sessuali – Benny era etero – sarebbero stati una bella coppia, era il pensiero di tutti, ma tra di loro vi era solo una sincera amicizia, erano coinquilini fin dal primo anno di college, e avevano imparato a convivere con le nottate sfrenate di entrambi. Diverse mattine, Benny aveva fatto scappare le conquiste notturne di Dean con finte scenate di gelosia nei confronti del ragazzo, e lo stesso aveva fatto Dean con le conquiste femminili del suo amico, erano genuinamente migliori amici, e quello forse, per entrambi era il legame più stretto che avevano instaurato con una persona, entrambi con la stessa mente, dedita allo studio e al divertimento. Mentre scorreva la home del sito, finalmente un nome catturò la sua attenzione: Fallen Angel. Controllò il profilo, sperando che fosse un uomo, non gli sarebbe piaciuto trovarsi di fronte ad una donna, perché proprio le ragazze non gli piacevano – se era gay c’era un motivo – e con sua grande sorpresa nel profilo dello sconosciuto lesse; “uomo” “24 anni”, “studente di teatro” ed aveva un tramonto come immagine del profilo. Allora lanciò una sfida a se stesso: sì, quello sarebbe stato adatto, cosa c’era di meglio di un cuore rotto da riparare per rendere ancor più intrigante la sfida? Sorrise soddisfatto della sua scelta, sperando che non fosse un brutto ragazzo, non che per lui fosse un problema, ma il farsi vedere in giro con un cesso, non sarebbe stato nei suoi standard, e contattò il contatto misterioso: “Ciao” scrisse allegando una faccina sorridente. Poi attese risposta.
 
Castiel Novak era stato un ragazzo felice fino a sei mesi prima, aveva ventiquattro anni, frequentava una delle scuole di recitazione più rinomate dell’America insieme al suo ragazzo, Michael Anderson, e avevano deciso insieme di sposarsi subito dopo la fine dell’accademia, per poi iniziare la loro carriera di attori insieme, facendo provini insieme, così come quando si erano diplomati. Avevano fatto l’audizione per quella scuola insieme, e quando Castiel era stato scartato, Michael non aveva accettato di essere stato ammesso, e insieme avevano ritentato. Erano stati presi insieme due anni prima, e la loro vita non avrebbe potuto essere più felice e piena, fino a quella notte, quella che popolava gli incubi di Castiel ogni notte, ogni giorno, ogni volta che chiudeva gli occhi riviveva quelle scene. Erano in auto, stavano tornando da una festa, nessuno dei due aveva bevuto, ma c’era molta nebbia, quando un camionista ubriaco si era ritrovato nella loro corsia, Michael non aveva fatto in tempo a sterzare per evitarlo, che si erano schiantati. I soccorsi erano arrivati tempestivamente, ma non ci fu niente da fare, Mike morì in ambulanza prima di arrivare in ospedale, mentre Castiel si salvò fisicamente, ma morì dentro quella notte. Avevano così tanti progetti da realizzare insieme, e invece si era ritrovato solo. E Castiel soffriva ogni giorno più per la sua dipartita. Era distrutto. I suoi amici avevano cercato di risollevarlo, di farlo stare meglio in quei sei mesi, ma a niente era servito, lui non voleva stare meglio, perché non voleva dimenticare l’amore della sua vita.
Jessica, la sua migliore amica, colei che lo aveva ospitato a casa sua, perché per lui tornare nel suo appartamento era troppo doloroso, odiava vedere Castiel in quello stato, sapeva cosa si provava a perdere qualcuno, solo pochi anni prima aveva perso sua madre a causa di una brutta leucemia. Solo grazie all’aiuto di Sam, al suo supporto, al suo amore, era riuscita a superare tale dipartita, per questo, la ragazza decise che Castiel dovesse trovare qualcuno che potesse guarire il suo cuore spezzato, prima che fosse troppo tardi, prima che il dolore prendesse il sopravvento.
Era pomeriggio, il sole stava tramontando e Jessica sapeva dove trovare Castiel a quell’ora: davanti alla tomba di Michael. Sentiva sempre un enorme magone all’altezza dello stomaco, quando andava lì, perché non sopportava vedere il suo migliore amico in quello stato, sentiva il suo dolore sulla propria pelle, perché lei e Castiel erano praticamente cresciuti insieme, si conoscevano fin dalle elementari e il loro rapporto era simile a quello tra un fratello e una sorella; voleva solo che fosse felice come meritava, non meritava tanto dolore, non così giovane. Lo vide in piedi davanti alla lapide con delle fresie gialle e bianche tra le mani, e le si strinse lo stomaco.
«Castiel» lo chiamò dolcemente, appoggiandogli una mano sulla spalla: il ragazzo si voltò verso di lei con gli occhi pieni di lacrime.
«Non ce la faccio, Jessica» sussurrò «Mi manca troppo» disse ancora a bassa voce abbracciando la ragazza, singhiozzando «Non… non posso superarlo, come hai fatto tu?»
«Mi sono lasciata aiutare, da Sam» disse la giovane accarezzandogli la schiena «Prova ad andare avanti, Cassie» gli disse con dolcezza «Michael sarebbe felice se tu andassi avanti, non vorrebbe vederti così».
«Lo so, ma… non ci riesco» sospirò il ragazzo, restò sulla tomba del suo ragazzo ancora qualche minuto, poi seguì l’amica nel suo loft, dove lo ospitava da quando Michael non c’era più, non vedeva il suo appartamento da tanto, ma quando ci era tornato dopo il funerale, i ricordi lo avevano investito violentemente e non era riuscito più a metterci piede. Una volta lì, si lasciò cadere sul divano senza voglia di vivere, ormai quella l’aveva abbandonato da sei mesi, gli esami erano alle porte e lui non aveva nemmeno voglia di studiare o provare a fare qualsiasi cosa. Era stanco di stare male, ma non riusciva a non esserlo perché si sentiva in colpa nei confronti di Michael, poteva morire lui quella notte…
«Io e Sam abbiamo avuto un’idea» esordì Jessica, affiancata dal suo altissimo ragazzo.
«Castiel» iniziò lui «Tu hai bisogno di staccare la spina e smettere di soffrire» gli disse con il sorriso sulle labbra, guardandolo «Quindi noi ti abbiamo creato un profilo su un sito per incontri al buio».
«Voi cosa?» domandò scioccato «Non ho intenzione di usarlo, non sostituirò Michael».
«Non si parla di sostituirlo» disse Jessica con voce materna «Solo di distrarti un po’, hai solo ventiquattro anni, non puoi vivere come un pensionato». Castiel sbuffò ma non rispose, forse i suoi amici avevano ragione, forse doveva iniziare a trovare distrazioni che non gli facessero pensare solo al suo ragazzo defunto, che non lo facessero soffrire tanto, ma non poteva farci nulla, era più forte di lui, non riusciva a pensare di poter sostituire in qualche modo Michael, e così tradirlo. No, non poteva farlo.
Quella sera però la curiosità fu più forte di lui, prese il suo laptop e lo aprì. Attaccato allo schermo c’era un post-it giallo con su scritto “Nel caso volessi provare, il tuo account è Fallen Angel e la password è la tua data di nascita, il sito si chiama Blind Date – Meet Your Soulmate. Ti voglio bene. Jessica”. Castiel si ritrovò a ridacchiare, lo conosceva così bene… anche il suo nome sul sito lo rappresentava, perché sentiva di essere caduto e di non riuscire più a rialzarsi, e sì, aveva il cuore spezzato, ma magari Jess aveva ragione e conoscere nuove persone lo avrebbe aiutato, avrebbe conosciuto qualcuno che non fosse legato a loro, a lui e magari sarebbe stato un buon modo per iniziare a stare meglio. Non era certo che le cose per lui potessero migliorare, ma se non tentava, non ne sarebbe mai uscito. Su quel sito le identità di tutti erano celate dietro foto divertenti, foto artistiche e nomi improbabili. Stava solo curiosando quando la casella dei messaggi si illuminò.
“Un nuovo messaggio” diceva. Castiel cercò di trattenersi, di non aprire quel messaggio, sarebbe sicuramente stato un errore, perché lui non era pronto a conoscere nuove persone, o a dimenticare tutto il dolore, a dimenticare Michael; tuttavia si ritrovò a cliccare sul messaggio, proveniva da un account che aveva come immagine dei gattini e il suo nickname era The Hunter, sul serio?  Era stato contattato da uno sconosciuto, che adorava i gatti, e si considerava un cacciatore che fortuna. Castiel ridacchiò senza accorgersene e aprì la casella messaggi curioso, il messaggio che gli aveva inviato era semplice, un “Ciao” con una faccina sorridente allegata. Beh, era solo una chat del web, non sarebbe stato niente di male o troppo sconvolgente, no? Sospirò e decise che forse quella non era una buona idea, ma ormai il danno era fatto, gli aveva risposto: “Ciao a te”, aveva scritto, quell’altro non aveva aspettato due secondi, che aveva replicato immediatamente.
In che guaio mi sono cacciato? – si domandò.
 
The Hunter “Piacere di conoscerti, mi chiamo Dean”
Fallen Angel “Io sono Castiel”
The Hunter “Sei di New York?”
Fallen Angel “Sì, ma sono nato nel Wisconsin… tu?”
The Hunter “Vivo a New York, ma sono di Lawrence, Kansas
Fallen Angel “Ok.”
The Hunter “Sei un tipo loquace…”
The Hunter “Come mai su questo sito?”
Fallen Angel “Costretto dai miei amici, tu?”
The Hunter “Volevo conoscere persone nuove”
Fallen Angel “Capisco
The Hunter “Sei uscito male da una relazione, vero?
Fallen Angel “No comment.”
The Hunter “Sei misterioso, Cas, mi piace”
Fallen Angel “Sono incontri al buio, non devi sapere tutto di me”
Fallen Angel “Cas?”
The Hunter “Touché, hai ragione
The Hunter: “Mi piace dare soprannomi alle persone, se ti infastidisce non lo scrivo più
Fallen Angel “Fa lo stesso”.
 
La prima conversazione su quel sito con la sua conquista non era stata molto proficua, osservò Dean, non gli aveva praticamente rivelato nulla su di sé, ma ormai aveva già detto ai suoi amici che la sfida si era complicata, e Benny da bravo bastardo qual era aveva alzato la posta in gioco. Ormai non poteva più tirarsi indietro, altrimenti avrebbe perso la sfida; Dean Winchester non era il tipo che perdeva le sfide, avrebbe vinto anche questa volta, solo che ci sarebbe voluto un po’ più di tempo. Il ragazzo dall’altro lato era più restio a conoscerlo, e Dean proprio non capiva perché. Era curioso, però. Così gli scrisse ancora, sperando che rispondesse. Solo che non lo fece, probabilmente impegnato in qualcos’altro, e sì, anche lui avrebbe dovuto studiare, magari, perché gli esami si avvicinavano e proprio non ci teneva ad essere bocciato di nuovo al primo esame di sessione.
«Ehi Romeo» lo prese in giro Benny «Come vanno le cose con il tuo amico dietro lo schermo?»
«Alla grande» commentò sarcastico, alzando gli occhi al cielo «Non mi risponde».
«Hai fatto cilecca? Non importa, sai…»
«Non ho ancora perso» lo interruppe bruscamente «Sto studiando un piano, ci vorrà un po’, ma vincerò» disse sicuro di sé, osservando lo schermo. Castiel non gli rispondeva, e non capiva perché, sperava solo che non fosse uno di quei tizi frigidi, e restii alle avance.
«Non te l’ho detto?» domandò crudelmente il suo amico «Hai tempo fino alla fine del mese».
«Cosa? Benny!»
Lui rise scuotendo la testa «Sei il mago delle sfide, quindi per te non dovrebbe essere un problema, no? Alla fine si tratta solo di invitarlo ad uscire e mostrarti per quello che non sei, sei un bravo attore, dopotutto».
Dean sbuffò, dannata competizione «Certo, per la fine del mese, Fallen Angel sarà mio, e anche i tuoi mille dollari, preparati» disse seccato, riprendendo a studiare. Senza riuscire a concentrarsi oltre, prese il laptop e scrisse di nuovo al suo misterioso amico virtuale.
 
The Hunter “Sai, qualche volta potresti rispondermi, o ci sono altri?”
Fallen Angel “Nessun altro ma non ho voglia di parlare con uno sconosciuto.” – Stavolta rispose, osservò il ragazzo compiaciuto, allora c’era ancora speranza per la sua sfida, poteva ancora vincere facilmente.
The Hunter “Potrei non esserlo, potrei dirti alcune cose su di me.” – La sua tattica migliore, impressionare con ciò che lo riguardava, non necessariamente la verità, la maggior parte delle volte.
Fallen Angel “Tipo?”
The Hunter “Qualunque cosa tu voglia sapere.”
Fallen Angel “Allora dimmi qualcosa su di te, che non hai scritto”
The Hunter “Allora, vengo dal Kansas, come ti ho già detto, studio ingegneria meccanica, i miei sono divorziati, ho un fratello più piccolo che studia giurisprudenza. Altro?”
Fallen Angel “Perché hai contattato me?”
«Perché sei una sfida allettante» mormorò tra sé e sé Dean, digitando la sua risposta, perché da bravo bastardo qual era, sapeva come centrare i punti giusti.
The Hunter “Speravo potessimo incontrarci.”
Fallen Angel “Perché?”
The Hunter “Mi sento solo, e tu, dal tuo nickname, sembravi solo quanto me.”
Che gran bugia aveva appena digitato, ma davvero, doveva darsi una mossa. Certo il mese era appena iniziato, e aveva abbastanza tempo, ma per attuare il suo piano doveva incontrarlo dal vivo, e lui sembrava proprio contrario a quell'ipotesi; c’era qualcosa che bloccava quel ragazzo, ma non sapeva esattamente cosa. Quindi aveva insistito con dei messaggi più o meno velati, fino a quello più diretto. Voleva incontrarlo, doveva incontrarlo.
Fallen Angel “Non sono una persona interessante
The Hunter “Lascia giudicare me. Dimmi qualcosa su di te che non mi hai mai detto fin ora
Fallen Angel “Mi chiamo Castiel, ho ventiquattro anni e studio recitazione
The Hunter “Questo lo hai scritto nella tua biografia. Dimmi qualcosa che non è scritto qui.
Fallen Angel “Sono cresciuto in una famiglia religiosa, e quando ho fatto coming out non l’hanno presa bene
The Hunter “Quindi sei gay?
Fallen Angel “Totalmente. Tu?
The Hunter “Anche io. Dai, dimmi altro
Fallen Angel “Non lo so…
The Hunter “Hai fratelli? Sorelle?
Fallen Angel “Figlio unico, tu hai detto di avere un fratello, giusto?
The Hunter “Stiamo parlando di te, non cambiare discorso
The Hunter “Comunque sì, ho un fratello minore. Una rottura di palle totale
Fallen Angel “Non cambiavo discorso…
The Hunter “Ho una proposta
The Hunter “A cui non puoi dire di no
Fallen Angel “Sentiamo
The Hunter “Tu decidi la domanda, e poi entrambi diamo una risposta
Fallen Angel “Non capisco l’utilità
The Hunter “Conoscerci meglio. Così poi accetterai la mia proposta di uscire insieme
Fallen Angel “Ci devo pensare
The Hunter “Aspetterò
Fallen Angel “Ok
 
Castiel sorrise guardando lo schermo del PC, quel ragazzo era davvero strano, e gli piaceva intrattenere conversazioni con lui sul web, non doveva essere sentimentalmente coinvolto e gli sembrava un ragazzo abbastanza simpatico, certo forse lo era solo sul web, e forse dietro quel ragazzo così simpatico si nascondeva uno psicopatico serial killer, ma mica doveva uscirci insieme per forza? Poteva tranquillamente continuare solo a parlare con lui sul web.
«Castiel» lo chiamò Jessica dall’altra stanza «Tutto okay?» disse arrivando alle sue spalle, quando non ebbe risposta.
«Ehi Jess» la salutò lui, chiudendo immediatamente il pc «Che succede?» domandò velocemente.
«Cosa succede a te, è da un’ora che sei rintanato qui dentro, e mi sono preoccupata» spiegò la ragazza, sedendosi accanto a lui «Stai bene?»
«Sì, sì… è che non mi sono accorto del tempo che passava, stavo parlando, uhm, con… un tizio, sul sito».
«Ma è fantastico, Cas! Chiedigli di uscire!» esclamò pimpante lei.
«No. Lo ha già fatto lui in realtà, ma non ho intenzione di accettare fino a che non sarò sicuro che sia una brava persona» disse seriamente, lei alzò gli occhi al cielo e lo guardò di sbieco «Jessica potrebbe essere un assassino» affermò con serietà, guardando l’amica con l’espressione più scioccata che conoscesse. Non avrebbe incontrato un perfetto estraneo, non senza essere sicuro che si trattasse di una brava persona. Non ammetteva obiezioni.
«O potrebbe essere un bellissimo ragazzo che ha voglia di amare» rettificò lei, facendolo sospirare. Era vero, se era un bel ragazzo che aveva voglia di incontrare un coetaneo perché si sentiva solo? No, non doveva lasciare che lei lo convincesse. Forse avrebbe accettato la proposta di conoscersi meglio, ma quella di uscire…
«Proverò a conoscerlo meglio, e poi vedrò il da farsi, okay?»
«Bravo il mio ragazzo» disse lei baciandogli una guancia «Non perdere le occasioni, te lo meriti, Cassie».
«Come farei senza di te?»
«Non faresti» rispose lei, divertita «Ora vieni che io e Sam abbiamo preparato un ottimo pranzo».
 
Fallen Angel “Adesso devo andare, ci sei più tardi?
The Hunter “Sono sempre qui per te, dolcezza
Fallen Angel “A dopo allora.
The Hunter “A dopo, Cas”.
 
Si allontanò dal pc con un mezzo sorriso sul volto, certo che quel giovane – sempre se lo era – era davvero un tipo bizzarro, con tante persone che avrebbe potuto conoscere sul web, perdeva tempo con lui, ma perché? Forse lo considerava abbastanza debole da essere abbordato facilmente? O forse lo considerava una sfida? Non lo sapeva, ma lo intrigava un po’ sapere che tra tante persone, lui avesse scelto di contattare proprio lui, ma non lo avrebbe mai detto a Jessica, avrebbe subito esultato e preparato le partecipazioni. Sapeva che fin da quando Michael era morto, lei e Sam si erano fatti in quattro per aiutarlo ad uscire da quell’orribile periodo, lo avevano accolto a casa loro, lo avevano supportato e avevano cercato di convincerlo a ricominciare a studiare, a riprendere in mano la sua vita. Tuttavia, lui così sprofondato nel dolore e nell’autocommiserazione, non aveva ascoltato nessuno dei loro consigli, almeno fino a quel momento, perché spinto dalla curiosità. Ora, quel giovane poteva anche essere una mera illusione, ma almeno parlare con lui lo aveva un po’ distratto da tutto il contesto circostante. E non poteva dire che si trattasse di un qualcosa di eccessivamente sbagliato, anzi. Trascorse il pomeriggio sabato pomeriggio con i suoi amici, cercando di divertirsi, ma con scarsi risultati, ogni volta che sentiva il cuore più leggero, il pensiero volava a Michael e si sentiva insensibile. Sospirò, forse la felicità non sarebbe mai più tornata nella sua vita.
 
The Hunter “Ci sei?” – era l’una di notte, non riusciva a dormire, e si era messo a leggere, aveva però dimenticato il pc acceso, e il suono della notifica lo fece sussultare. Si avvicinò al laptop e vide che il ragazzo che aveva conosciuto sul web lo aveva appena contattato di nuovo.
Fallen Angel “Sì, non riuscivo a dormire
The Hunter “Io sono appena rientrato. Sono stato in un pub con i miei amici
Fallen Angel “Ti sei divertito, scommetto che sei un tipo a cui piace rimorchiare nei pub
The Hunter “Hai indovinato! Ma stasera nessuno mi ha colpito, mi sono limitato a bere qualche birra e a mangiare dei buoni hamburger con i miei amici
Fallen Angel “Anche io sono stato un po’ in giro, ma poi sono tornato a casa. Mi sentivo il terzo incomodo tra la mia migliore amica e il suo ragazzo
The Hunter “Sì, comprendo la sensazione…  posso farti compagnia?
Fallen Angel “Stavo leggendo un bel libro, in realtà
The Hunter “Che libro?
Fallen Angel “Non te lo dico, riderai
The Hunter “Ti prometto che non riderò
Fallen Angel “Sogno di una notte di mezza estate
The Hunter “Non lo conosco
Fallen Angel “È una commedia shakespeariana, una delle mie preferite
The Hunter “Giusto… studi teatro quindi queste cose ti piacciono. Il tuo film preferito?
Fallen Angel “I segreti di Brokeback Mountain
The Hunter “Quello con i due cowboy gay?
Fallen Angel “Proprio quello. Il tuo?
The Hunter “Gli Intoccabili
Fallen Angel “Ti piacciono i film d’epoca allora
The Hunter “Suvvia, è un classico! Però guardo volentieri tutti i film di fantascienza
Fallen Angel “Quelli piacciono anche a me, e adoro i musical
The Hunter “Non sono molto amante dei musical. Mi piacciono gli horror però
Fallen Angel “Anche a me! Anche se alcune scene mi spaventano
The Hunter “Beh, potrei offrirti la mia spalla su cui nasconderti
Fallen Angel “Sei un idiota
Fallen Angel “Ma grazie, è un bel gesto
The Hunter “Figurati… e che ne pensi dei film con i supereroi?
Fallen Angel “Li amo. In realtà guardo anche le serie tv su di loro
The Hunter “Abbiamo molto in comune, Cas
Fallen Angel “Lo penso anch’io, Dean
Senza che Castiel se ne accorgesse, passarono a chattare sul web almeno per un’ora, erano quasi le due quando lo salutò, perché non riusciva più a tenere gli occhi aperti. Dean gli augurò la buonanotte e poi chiusero la conversazione; si sdraiò sul suo letto e diede una fugace occhiata alla foto di Michael sul suo comodino. Che cazzo sto facendo?
 
Dean era più che soddisfatto dei risultati che stava ottenendo con Castiel, certo, le cose tra di loro stavano evolvendo davvero lentamente, perché il ragazzo dall’altro lato dello schermo, era un po’ restio ad incontrarlo, ma lo stava lavorando bene, e presto sarebbe ceduto anche lui alle sue avance. Gli bastavano solo un paio di giorni, erano tutto ciò di cui aveva bisogno per farlo cadere ai suoi piedi. Le cose per lui sarebbero divenute ancora più semplici, quando lo avrebbe incontrato, era certo che, restio o no, al suo charme nessuno poteva resistere. Doveva solo continuare a conoscerlo così, a farlo parlare e a farlo aprire, poi avrebbe vinto la sfida senza battere ciglio. O almeno era ciò che credeva lui, ciò di cui era ben convinto.
 
The Hunter “Ti piacciono anche i fumetti?
Fallen Angel “Sì. E i cartoni della Disney, lo ammetto
The Hunter “Sei davvero adorabile.
Fallen Angel “Ora dimmi qualcosa tu. Hai fatto parlare solo me negli ultimi due giorni
The Hunter “Cosa vorresti sapere?
Fallen Angel “I tuoi interessi, le tue passioni… cose del genere
The Hunter “Adoro lo sport, quando ero al liceo giocavo a football, ma non ho continuato. Però mi piace guardare le partite di football e di baseball, amo guidare la mia auto e ascoltare musica rock
Fallen Angel “Anche a me piace il rock!
The Hunter “Mi piacerebbe guidare la mia auto e ascoltare musica con te” – leggendo quelle parole, Castiel arrossì, e non se ne vergognò, ormai aveva capito che Dean a volte ci provava con lui tramite web, e stranamente non gli dava fastidio.
Fallen Angel “Non esagerare…
The Hunter “Mi hai chiesto di essere sincero!
The Hunter “Comunque, oltre a questo, sono anche abbastanza bravo con i motori
Fallen Angel “Sei un meccanico?
The Hunter “Qualche volta è capitato, sai, ho uno zio che ha un’officina
Fallen Angel “Beh, ora so da chi portare l’auto quando si rompe
The Hunter “Hai fatto una battuta, Cas! Allora sei umano anche tu!” – Cas ridacchiò, scuotendo la testa.
Fallen Angel “Sei un idiota
The Hunter “Ti ho fatto ridere?
Fallen Angel “Lo ammetto, sì. Riesci a farmi ridere, ma non montarti la testa!
The Hunter “Sempre felice di strapparti un sorriso, angioletto
Fallen Angel “Smettila…
The Hunter “A malincuore devo lasciarti, ora, devo vedermi con il mio coinquilino in biblioteca per studiare insieme. Il test si avvicina e siamo due capre
Fallen Angel “Fammi sapere come è andata, poi
The Hunter “Aw, ti importa di me, allora?
Fallen Angel “Non montarti la testa, ciao Dean
The Hunter “Ciao Cas
 
Dean aveva davvero un test da superare, ma in biblioteca, mentre studiava, pensava solo a quando avrebbe incontrato Castiel e al modo in cui lo avrebbe sedotto e così vinto la sfida. Era interessante parlare con lui, anche se era maledettamente pessimista, ed era anche molto timido; difficilmente rivelava cose di sé, ma lui sapeva esattamente quali carte giocarsi e in che modo farlo, doveva solo riuscire ad incontrarlo. Quando finalmente riuscì a fare il test e a prendere anche un buon voto, riuscì a pensare bene a un modo per incontrarlo, e in più moriva dalla curiosità di conoscerlo di persona. Non aveva idea di come fosse fisicamente, sperava proprio che fosse un bel ragazzo, perché a giudicare da ciò che aveva scritto era un nerd sfigato che probabilmente era stato tradito da qualcuno; lui conosceva molte tecniche per riparare un cuore spezzato.
The Hunter “Ehi, il test è andato alla grande!
Fallen Angel “Mi fa piacere, Dean.”
The Hunter “Dovremmo festeggiare
Fallen Angel “Vai a bere qualcosa con i tuoi amici
The Hunter “No, pensavo invece…
The Hunter “Ti va di uscire con me, ora che conosciamo meglio?
Fallen Angel “Non saprei…
The Hunter “Su, non farti desiderare, ci sentiamo tramite web da quasi una settimana…
Fallen Angel “Non sai niente su di me, perché mai vorresti uscire con me?
The Hunter “Perché sei adorabile, ti piacciono i film e le serie tv sui supereroi, ami leggere di notte e vorrei venire a guardare un musical con te
The Hunter “Inoltre vorrei davvero ascoltare musica con te nella mia auto mentre guido
The Hunter “Non tutti hanno la fortuna di avere quest’invito dal sottoscritto
Fallen Angel “Ma che onore… Lo faresti davvero?
The Hunter “Se accetti di incontrarmi, sì
Fallen Angel “…”
Fallen Angel: “Ok, quando?”
The Hunter “Quando vuoi, anche stasera, conosco un posto.”
Fallen Angel “Che tipo di posto? Non una discoteca, voglio sperare.”
The Hunter “Non sono tipo da discoteca al primo appuntamento, che ne dici se andiamo in un ristorante poco formale? Ne conosco uno che fa delle bistecche favolose.”
Fallen Angel “Ok, ma niente vino. Sono astemio.”
The Hunter “E sia. Ci vediamo sulla ventiquattresima, mi riconoscerai sicuramente.”
Fallen Angel “Da cosa?”
The Hunter “Perché sarò di una bellezza disarmante.”
Fallen Angel “Per favore, sii serio, mi dici come ti riconosco? Non vorrei fare brutte figure e ritrovarmi spiaccicato al marciapiede.”
The Hunter “D’accordo, okay, indosserò una giacca di pelle nera e una t-shirt di qualche rock band.”
Fallen Angel “Un indizio fantastico, genio, siamo a New York, ci sono milioni di motociclisti che indossano roba del genere, tu mi vuoi vedere davvero morto”
Fallen Angel “Oddio, sei un motociclista forsennato?”
The Hunter “Non tutti con la mia bellezza, e va bene. Un motociclista? No, per carità, ti ho detto che ho un’auto bellissima, te la farò vedere. Tornando a noi. Avrò delle rose? Ti piacciono le rose?”
Fallen Angel “No, mi ricordano un cimitero.”
The Hunter “Cioccolatini? Dai, dovrò avere qualcosa che potrai riconoscere! Odio non poterti mandare mie foto.”
Fallen Angel “Oppure potresti presentarti con un peluche. Sai, non tutti vanno in giro in giacca di pelle con un peluche.”
The Hunter “Okay. Avrai un bel peluche, un orso?”
Fallen Angel “Mi piace. Vada per il peluche orso.”
The Hunter “Perfetto, allora ci vediamo stasera sulla ventiquattresima, alle sette, non fare tardi!”
Fallen Angel “A stasera… ciao”
Appena Castiel si era disconnesso, Dean aveva guardato lo schermo qualche istante vittorioso, ce l’aveva fatta, aveva ceduto, la parte facile era appena finita, chiunque sarebbe stato capace di invitare qualcuno nascosto dietro allo schermo. Adesso avrebbe dovuto dare il meglio di sé nell’arte della seduzione. Non era poi tanto complicato, in fondo, l’aveva fatto milioni di volte, sperava solo che Fallen Angel, alias Castiel cadesse ai suoi piedi come tutti. Quel pomeriggio riuscì a studiare, perché dentro di sé sapeva di aver già la vittoria in pugno, nessun ragazzo poteva resistere al suo charme e quel ragazzo aveva già parlato con lui sul web, doveva essere un vantaggio per lui, no?

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Hola people! 
Did you miss me?
Spero di sì! I'm back! Con una nuova mini-long, ma presto arriverà anche la long, che nella stesura è arrivata al sesto capitolo. Gioite e sperate, prima o poi la scriverò tutta. Abbiate fede, che Chuck mi aiuti. Intanto gustatevi questa nuova mini-long! Vi terrò compagnia nelle prossime settimane, e voi terrete compagnia me, e insieme aspetteremo con ansia la prossima stagione di SPN. Io sono in silenzio stampa per il finale di stagione, già mi manca Dean. çç
Allora, l'idea è nata per caso, guardavo un episodio di Flash e si è aperto uno di quei popup fastidiosi che sponsorizzava un sito di incontri, di cui non ricordo il nome, e mi è venuta l'idea di farli conoscere così. Ovviamente dovevo costruirci qualcosa intorno, così... i personaggi si sono impossessati di me ed è uscita questa cosa. Dean è un vero stronzo qui. Vorrete tutti proteggere Cas da lui, lo so. Però non disperate, che potrebbe cambiare, perchè nessuno resiste agli occhioni di Cas. Il Michael di cui parla Cas non è quello della serie, è che mi piace il nome, tutto qui! Non è l'arcangelo nè della 5 stagione, nè tantomeno quello di questa, che avrei voluto uccidere - e spero che Cas lo faccia fuori una volta per tutte per vendicare suo marito. Spero che seguiate anche questa storiella, e che qualcuno si unisca alla nostra ciurma!
Ci si becca sabato o domenica prossimi, people!
A prestissimo! 
   
 
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