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Autore: Hunnie_94    27/05/2018    0 recensioni
Essere innamorata del tuo migliore amico non è una cosa facile da nascondere.
Soprattutto se il tuo migliore amico è Kim Jongin, l'unica persona che ti conosce meglio di quanto tu conosca te stessa.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: D.O., D.O., Kai, Kai, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Traduzione | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Note:
Pensavo che non sarei più riuscita ad aggiornare... Sono successe talmente tante cose nella mia vita negli ultimi tempi che anche respirare era diventato difficile.
Diciamo che non è stato un bel periodo per me e la mia famiglia. Ci sono stati un sacco di problemi e non è stato facile uscirne (ancora adesso tiriamo gli strascichi).
Ma non voglio annoiarvi con i miei problemi (e non mi sembra neanche questo il luogo adatto). Quindi bando alle ciance ed ecco qui il nuovo capitolo! 
Enjoy!

 



 
♦  Autore POV

<< J-Jong- >> balbettò Minhee. In quel momento l’eccitazione, il nervosismo e molte sensazioni simili stavano sostituendo tutto il dolore che la ragazza aveva provato fino a quel momento, lasciandola intorpidita.
<< Minhee… >> borbottò jongin, alzandosi immediatamente. Allentò la presa e il suo bagaglio cadde a terra; si avvicinò alla ragazza, abbracciandola.
Lei accumulò tutto il coraggio che le era rimasto e si scrollò di dosso le braccia di Jongin, fissandolo negli occhi. << Perché sei qui? >>, chiese Minhee, non un segno di simpatia nella sua voce.
 
Jongin sentì il suo cuore stringersi e non proferì parola. Per tutto il giorno ne passò di ogni, perdendosi a Pechino perché non riusciva a comunicare con gli autisti di taxi. Era rimasto imbottigliato in un traffico atroce, e un bambino non gli aveva dato tregua per tutto il viaggio in aereo, dato che scalciava costantemente contro il suo sedile. Nella settimana precedente aveva dormito poco e nulla, ragionando se sarebbe dovuto partire per vedere Minhee oppure no.
Aveva finalmente raccolto il coraggio necessario per presentarsi a casa della nonna della ragazza ma, sentendo ora quelle parole da parte della ragazza, pensò che tutta la faccenda fosse un errore e l’ultimo briciolo di coraggio che gli rimase andò in frantumi.
 
<< Vattene >> disse Minhee, trattenendo le lacrime. Non avrebbe pianto,  sicuramente non davanti a lui. Non avrebbe mostrato la sua debolezza.
 
Il ragazzo sospirò, sapendo che tutto fosse un errore. Il suo cuore gli diceva che andava tutto bene, che era una grande idea, ma la sua mente non era d’accordo: non avrebbe mai dovuto salire su quell’aereo.
Prese il suo bagaglio. Sapeva quanto fosse patetico in quel momento. In realtà era rimasto seduto lì fuori per due ore aspettando che Minhee uscisse di casa; stava pianificando di dormire direttamente lì fino a che qualcuno non avesse aperto quella porta e lo avesse trovato lì.
Aveva fatto del suo meglio per bussare alla porta, per suonare il campanello, ma il suo corpo gli aveva impedito di farlo. Le braccia erano inermi, diventavano come noodles ogni volta che cercava di fare qualcosa.
Era rimasto seduto sul gradino della porta per due ore, ragionando su cosa avrebbe dovuto fare. E ora che aveva visto Minhee, non sapeva cosa fare. Tutto ciò per cui si era preparato, tutto ciò che voleva dire e che aveva ripassato nella sua testa, ora era completamente svanito. Non riusciva a pensare logicamente.
 
<< Minhee >>, la chiamò Kyungsoo, << Non lo stai dicendo sul se- >>
<< Ho detto di andare via >>, Minhee stava ancora guardando Jongin. Si potevano facilmente notare le lacrime che stavano per strabordare dagli occhi della ragazza, era meglio per tutti e due se Jongin andava via in quel momento.
 
Senza aggiungere altro, Jongin si allontanò dai suoi amici. Dapprima Kyungsoo esitò, non riusciva a lasciare che tutto ciò accadesse: erano lì, faccia a faccia, come poteva lasciare che Jongin se ne andasse in quel modo? Non doveva far scivolare via così quell’opportunità.
 
<< Jongin >>, alla fine Kyungsoo lo chiamò. Jongin si voltò e guardò l’amico. <>, gli disse.
 
Il più piccolo scosse la testa, mostrando un sorrisino. Sebbene sorridesse, c’erano lacrime cristalline a riempirgli gli occhi.
Era passato parecchio tempo da quando Kyungsoo aveva visto Jongin piangere e in quel momento, vedendolo in quelle condizioni, gli si spezzò il cuore. I suoi due migliori amici erano testardi, ignari e profondamente innamorati. Erano stupidi. Voleva solamente che stessero insieme.
 
<< Sto bene, hyung >>, Jongin annuì mentre tirava su col naso.
 
Kyungsoo fissò il suo migliore amico, notando finalmente le borse sotto agli occhi, gli occhi gonfi, il naso rosso e le labbra tremanti. Tutto ciò fece sentire Kyungsoo colpevole, anche se lui non c’entrava nulla.
 
Jongin emise una piccola risatina. << Avrei dovuto immaginare che sarebbe andata così. >>
 
Minhee non voleva più sentire la voce di Jongin, così corse dentro casa, sbattendo forte la porta.
 
<< Devi ammettere i tuoi sentimenti per lei Jongin! Dannazione! >>, imprecò Kyungsoo. Le lacrime di Jongin scesero lungo le sue guance e il più grande si pentì subito delle sue parole. Non doveva essere arrabbiato con Jongin, non era il momento. Doveva confortarlo.
<< Non vuole neanche vedermi >>, rispose lui. << E’ troppo tardi. >>
 
Jongin si voltò, allontanandosi. Kyungsoo sospirò, sapeva che non poteva farci nulla. Quella era casa di Minhee, e lui non poteva far entrare l’amico senza il permesso della ragazza. Ma se non l’avesse lasciato entrare, che razza di migliore amico sarebbe stato?
Quando ebbe finito di battibeccare interiormente, Kyungsoo corse dietro all’amico. Corse veloce, afferrò Jongin per il polso e lo fece girare.
 
<< Ascoltami >>, disse Kyungsoo. << Non puoi arrenderti così, lei ti ama. >>
<< No, non è vero. Non sono niente per lei >>, rispose lui debolmente. << Lasciami solo >>, si liberò il polso e continuò a camminare.
<< Davvero Jongin. Se non sei nulla per lei, allora perché sta piangendo? Eh? Pensaci su. Perché dovrebbe piangere per te se per lei non conti nulla? >>, chiese Kyungsoo. Gemette fra sé, arrendendosi. Non sarebbe più stato il suo Cupido. Se la sarebbero cavati da soli, o forse no.
 
Anche se poteva sembra egoista, Kyungsoo non poteva essere il loro Cupido per sempre. Stava recitando quel ruolo da troppo tempo ormai, ora era tutto affidato al destino. Se quei ragazzi erano destinati a stare insieme, il destino avrebbe giocato le sue carte.
Kyungsoo tornò indietro, senza mai guardarsi indietro per vedere come stava l’amico. Era arrabbiato con Jongin, ed era arrabbiato anche on Minhee. Era seccato per la testardaggine dell’amica ed era irritato per il tempo che Jongin ci aveva messo per capire i suoi sentimenti.
Entrò nella stanza di Minhee e la vide appallottolata in una coperta sul pavimento mentre piangeva, abbracciandosi le ginocchia.
 
<< Minhee! Non di nuovo! >>, urlò lui.
 
Lei, in risposta, singhiozzò più forte di prima. << Non voglio vederlo, mai più. >>
<< Non sopravvivrai se farai così, non farti del male >>, Kyungsoo sospirò.
 
Minhee ignorò tutto quello che Kyungsoo le disse e continuò a piangere con tutta se stessa; il dolore che provava ormai l’aveva intorpidita.
Sì, era testarda. Sì, a volte era un’ingrata. Sì, aveva commesso anche lei degli errori. Ma era soltanto un essere umano. Gli umani facevano cose del genere. Non erano perfetti. Forse era troppo testarda, ma Jongin era il suo primo amore.
Forse aveva dato per scontato qualcosa che non era vera, ma era successo solo perché le sue paure e insicurezze avevano preso il sopravvento. Il dolore era dolore. Non importava cosa, il dolore la fece piangere. Non importava se c’era una ragione buona per farlo oppure no.
 
<< Minhee, ti stai solo torturando se resti qui seduta a piangere. Tu e Jongin dovete accettare entrambi i sentimenti che provate l’uno per l’altra >>, disse Kyungsoo.
<< Lasciami sola >>, rispose lei debolmente.
<< Ok >>, sospirò lui. <>, borbottò Kyungsoo. Si mise a letto e non si preoccupò di cambiarsi i vestiti o farsi una doccia; era prosciugato da tutto quello che era successo.
 
***¤***
 
Jongin gemette tra sé, asciugandosi le lacrime, mentre girovagava per il quartiere. Era completamente perso. Anche se quel quartiere era piccolo, si era perso. Non aveva alcuna idea di dove fosse la casa di Minhee, dato che si era concentrato più sul terreno che dove fosse diretto. Si guardò intorno e rabbrividì. Odiava ammetterlo, ma si era davvero perso. Era in Cina, da solo, non sapendo dove fosse. Probabilmente era la cosa peggiore che gli potesse accadere, dopo quello che gli capitò poco tempo prima.
Il ragazzo udì alcuni passi in lontananza e la sua paura aumentò. Qualcuno avrebbe potuto rapirlo o, peggio ancora, ucciso proprio lì, in quel momento. Cosa stava facendo della sua vita? Il suo corpo si animò e si preparò a difendersi da qualunque cosa. Afferrò saldamente il manico del suo bagaglio, pronto a scagliarlo contro chiunque stesse per attaccarlo. Probabilmente era solo in paranoia, ma meglio non rischiare.
 
<< Jongin? >>, chiamò la figura.
Il ragazzo urlò, saltando dalla paura e agitando quel suo bagaglio in tutte le direzioni.
<< Come fai a conoscermi?! Chi sei?! >>, chiese Jongin, continuando ad urlare.
<< Luhan! Sono Luhan! >>
 
Jongin lasciò cadere la valigia e si mise una mano sul petto, cercando di calmarsi. Ci volle un po’ , ma alla fine il suo battito cardiaco tornò alla normalità.
 
<< Sapevo fossi tu >>, sospirò Luhan. << Stai cercando qualcuno? >>
 
Luhan si ricordò di quando Minhee gli confessò che gli piaceva Jongin. Ancora non riusciva a credere che il Jongin che conosceva lui e quello che conosceva Minhee erano la stessa persona. Ora Jongin era lì, in carne ed ossa.
 
<< Sto cercando una ragazza>>, borbottò Jongin tranquillamente.
Luhan ridacchiò e annuì, consapevole. << Minhee? >>
Gli occhi di Jogin si spalancarono e il cuore iniziò ad agitarsi di nuovo. << La conosci? >>
<< Certo che conosco Minhee, siamo migliori amici e vicini di casa dall’asilo >>, rispose Luhan.
 
Jongin fece un cenno con la testa, ricordando che Minhee una volta gli disse che aveva un gruppo di amici a Pechino, prima di incontrare lui e Kyungsoo. Però non sapeva che uno di quegli amici fosse proprio Luhan.
 
<< Non lo sapevo >>, disse Jongin.
 
Si sedette sul marciapiede e Luhan lo seguì. I due ragazzi stavano in silenzio.
 
<< Dunque, cosa ti porta qui? >>, chiese Luhan, cercando di rompere quel silenzio imbarazzante.
Jongin alzò semplicemente le spalle. << Non è più importante ormai >>, sospirò. Una parte di lui voleva mettersi a piangere, ma un’altra invece voleva smetterla. Stava piangendo da settimane ormai, era ora di finirla.
<< Stiamo forse parlando di Minhee? >>, chiese Luhan.
 
Jongin annuì di nuovo e Luhan gli mise una mano sulla spalla, stringendola un po’.
 
<< Non lo sai, vero? >>, Luhan rise piano.
Jongin lo guardò con aria confuso. << Cosa vuoi dire? >>
L’altro ragazzo inspirò profondamente. <>, confessò.
<< Non lo so >>, Jongin sorrise amaramente. << Ma vorrei che me lo dimostrasse. >>
 
Luhan guardò meglio Jongin e notò che il ragazzo non dormiva sicuramente da giorni. Aveva delle borse enormi sotto quegli occhi gonfi. E sembrava anche che stesse per scoppiare a piangere da un momento all’altro.
 
Cercando di cambiare argomento, Luhan si alzò. << Hai un posto dove stare? >>
Jongin scosse la testa, guardando in basso.
Luhan sorrise e fece alzare l’altro, afferrando la sua valigia. << Puoi restare a casa mia finché ne hai bisogno. >>
Gli occhi di Jongin si illuminarono, ringraziando immediatamente Luhan.
 
***¤***
 
Dopo che Jongin si rinfrescò  e mangiò qualcosa con Luhan, i due ragazzi iniziarono ad incastrare tutto quanto. Dopoutto erano amici, e non si vedevano da un po’.
 
<< Balli ancora? >>, chiese Luhan.
Jongin annuì. << Certo che sì. Ballare è una delle cose più incredibili che un essere umano possa mai fare >>, sorrise.
<< Ecco, ed è meglio che tu prosegua Jongin >>, disse Luhan. << Hai del talento. >>
 
Jongin era lusingato. Sentire quelle parole da qualcuno che non fosse il suo istruttore di danza era bello. Sapeva di avere del talento, ma non aveva mai osato dirlo da sé, sarebbe risultato arrogante.
 
<< Ah, hai la ragazza? >>, chiese Jongin, cambiando argomento.
Luhan annuì. << Sì, sempre lei >>, dichiarò. Prese una bottiglietta d’acqua e la bevve in un sorso.
<< Il suo nome è Mayli, giusto? >>, chiese Jongin.
Luhan annuì di nuovo. << Mayli ed io conosciamo Minhee fin dall’infanzia. Siamo tutti buoni amici >>, disse Luhan. << Non posso acora credere che tu conosca Minhee. >>
<< Beh, il mondo è piccolo >>, Jongin mormorò piano.
<< Posso chiederti una cosa? >>, sbottò ad un tratto Luhan.
<< Certo. >>
<< Perché sei a Pechino? >>
 
Non sapeva perché era così curioso, ma Luhan voleva davvero sapere perché Jongin fosse a Pechino. Minhee non aveva intenzione di retare lì per sempre, quindi perché quel ragazzo era lì? Non poteva semplicemente aspettare che Minhee tornasse a Seul?
 
<>, brontolò Jongin.
<< Non potevi aspettare che tornasse a Seul? >>, chiese l’altro ragazzo.
Jongin scosse la testa. << I miei genitori vogliono… che… mi sposi. Non ho avuto scelta. >>
<< Quindi i tuoi sentimenti per Minhee sono forzati? >>, domandò Luhan. Stava iniziando ad essere protettivo. Se a Jongin piaceva Minhee solo perché era costretto a sposarsi con qualcuno, non lo avrebbe mai permesso.
<< I miei sentimenti per Minhee sono veri. Ecco perché non posso sposarmi con chiunque. Se mi sposerò con qualcun’altra, probabilmente mi suiciderò >>, sospirò Jongin.
Luhan annuì, capendo finalmente tutto. << Meglio che andiamo a dormire ora, continueremo a parlare domani . >>
<< Grazie per avermi permesso di stare qui. >>
<< Nessun problema >>, Luhan sorrise. << Sei un amico, non posso lasciarti dormire per strada. >>
 
***¤***
 
Minhee si infilò un pezzo d’uovo in bocca e masticò, leggendo il messaggio che aveva ricevuto da Luhan.
 
<< Luhan vuole che andiamo da lui dopo la colazione >>, Minhee avvisò Kyungsoo con la bocca piena di cibo.
Kyungsoo si schermò la faccia con le mani. << Dove sono finite le buone maniere? >>, la rimproverò.
Mihee ridacchiò e continuò a masticare, poi inghiottì. La nonna aveva preparato loro la colazione.
<< Dovremmo tornare a Seul? >>, chiese lei, mangiando un pezzo di pane.
Kyungsoo rise. <>, la prese in giro.
<< Sono seria, Soo. L’ho sognato stanotte >>, disse Minhee, con il tono più serio che avrebbe potuto tirar fuori.
<< E di cosa si trattava? >>, chiese Kyungsoo.
<< Confessavamo i nostri sentimenti >>, Minhee sorrise al solo pensiero e il cuore iniziò a batterle più veloce. << Non penso io possa dimenticarlo >>, sospirò.
<< Allora non farlo. Non ti obbliga nessuno a farlo >>, disse Kyungsoo.
<< Ma- >>
<< Ah ah ah >>, Kyungsoo la indicò.
Lei roteò gli occhi e iniziò a pensare. << Dove pensi sia andato poi ieri sera? Sono stata troppo dura? >>, chiese Minhee all’amico, preoccupata. Dev’essere stata dura per lui.
<< Sì, sei stata mooooolto dura con lui. Probabilmente è già tornato a Seul, lo chiamerò >>, disse lui, notando che la ragazza stava iniziando ad agitarsi. << Perché? Sei preoccupata per lui? >>, le diede un colpetto scherzoso al braccio.
<< Cos- No! >>, Minhee negò immediatamente.
<< Non negare l’amore >>, sogghignò Kyungsoo.
Prima che Minhee potesse protestare, l’amico si era già alzato. << Io vi shippo! >>, gridò Kyungsoo alzando il pugno in aria. Afferrò i piatti e li mise nel lavandino, scappando.<< Shippo la Jonghee! >>, gridava per casa.
<< Ya! Ya! Smettila di far casino! >>, urlò Minhee.
<< Allora ammetti che ti piace ancora >>, Kyungsoo incrociò le braccia.
<>, borbottò lei.
<< Quindi lo ammetti? >>
Minhee sorrise e distolse lo sguardo. Prendendo il suo piatto e mettendolo nel lavandino insieme a quello di Kyungsoo. << Sbrighiamoci e andiamo da Luhan, okay? >>
<< L’hai ammesso! >>, disse felicemente Kyungsoo.
 
***¤***
 
<< Luhan apri! >>, Minhee bussò alla porta. Sentì dei passi dirigersi verso la porta, poi un piccolo clic e la testa di Luhan fece capolino.
<< Oh, siete voi ragazzi. Mayli non è ancora arrivata >>, spiegò Luhan.
<< E Yixing? >>, chiese Minhee.
<< Sta ancora dormendo, c’è Huan con lui >>, rispose il ragazzo.
Minhee ridacchiò. << Huan? >>, aggrottò le sopracciglia.
<< Sì, dormono insieme ultimamente >>, Luhan sorrise,
<< Capisco >>, Minhee continuò a sorridere mentre entrava in casa, insieme a Kyungsoo.
 
Si sedettero sul divano e Minhee guardò Luhan. << Cosa facciamo oggi? >>
Luhan si limitò a scrollare le spalle. << Non lo so, dove vuoi andare? >>
<< Non lo so neanch’io >>, rispose lei.
 
Luhan annuì con la testa, impaziente.
Sapeva che Jongin in quel momento si trovava in bagno, e voleva che quei due chiarissero una volta per tutte. Stava pianificando di chiuderli nella stessa stanza e di non lasciarli uscire finché non avessero messo a posto le cose.
 
<< Kyungsoo, posso prendere in prestito Minhee per un secondo? >>, chiese Luhan.
Kyungsoo fece spallucce. << Sì, certo. >>
 
Luhan prese per mano la ragazza e la portò al piano di sopra. Era come un cane al guinzaglio.
 
<< Che stai facendo? >>, chiese Minhee.
<< Devo parlarti in privato a proposito di… Mayli >>, rispose lui.
Gli occhi della ragazza si ingigantirono per lo shock. << hai rotto con lei? >>
<< Ma no! >>, sbottò immediatamente il ragazzo. << Sta per essere il nostro anniversario e ho bisogno di parlare con te. Non mi sento a mio agio a parlarne anche con Kyungsoo >>, confessò Luhan.
 
Entrarono in camera di Luhan e non c’era più il rumore dell’acqua che scorreva; si sentì sollevato.
Minhee i sedette all’estremità del letto e aspettò che l’amico aprisse bocca, ma non proferì parola.
 
<< Stai bene? >>, gli chiese.
<< Sì, ho solo dimenticato il mio telefono. Ho pianificato tutto lì sopra, aspetta un attimo >>, disse Luhan alzandosi.
 
Prima che lei potesse protestare, il ragazzo si alzò e chiuse la porta. Minhee sentì un piccolo scatto dall’altra parte e scattò immediatamente in direzione della porta, cercando di aprirla.
 
<< Luhan, cos’hai intenzione di fare? >>, urlò lei.
Luhan si maledisse, sapendo che molto probabilmente lo avrebbe ucciso una volta uscita da lì. << Sto chiudendo la porta? >>
<< Sì, lo so! >>, ulrò di nuovo Minhee. << Ma perché? >>
<< Io- >>
 
Prima che Luhan potesse continuare, udì un forte urlo e poi un altro strillo, ma il secondo sembrò essere di Jongin. Immediatamente scese le scale e trovò Kyungsoo in piedi con gli occhi spalancati.
 
<< Cos’è successo? >>, chiese Kyungsoo, vedendo l’espressione scioccata sul volto di Luhan.
<< Jongin è di sopra con Minhee >>, rispose.
<< Che cosa?! >>, urlò kyungsoo. Stava correndo di sopra per andare da Minhee, ma Luhan lo fermò.
<< Hanno bisogno di parlare >>, disse Luhan.
 
***¤***
 
 << Io-uh... >>, cercò di dire Jongin mentre si copriva il petto con le mani. << S-s-scusa! >>, chiuse la porta del bagno.

Minhee stava lì, scioccata, cercando di capire quello che stava succedendo. Jongin stava a pochi metri da lei, era a casa di Luhan e Luhan l'aveva bloccata nella stessa stanya di Jongin, immaginando che Kyungsoo fosse al piano di sotto sapendo tutto.
la ragazza iniziò a gridare internamente appena realizzò tutto quanto. Provò ad aprire di nuovo la porta, ma era inutile: era chiusa a chiave.

<< Luhan! Fammi uscire o chiamerò Mayli! >>, gridò Minhee.
<< Fai pure! >>, rispose Luhan.
Minhee calciò la porta con forza. << Romperò la porta se non mi fai uscire subito da qui! >>
<< Fallo! >>, rispose Luhan, mettendo alla prova l'amica.

I due ragazzi erano soliti sfidarsi in ogni cosa, quindi Minhee accettò la sfida e calciò la porta con ancora più forza.

<< Non dicevo sul serio! >>, urlò Luhan.
<< Fammi uscire! >>, gridò lei di rimando. << Dov'è Kyungsoo? >>
<< Sono qui >>, disse lui lievemente.
<< Kyungsoo, ci sei dentro anche tu in tutto questo? >>
<< M-mi dispiace, ma tu e Jongin dovete risolvere tutto. Lui deve dirti molte cose e tu non puoi semplicemente ignorarlo per il resto della tua vi- >>
<< Non voglio sentire nulla! Zitto! Zitto! Zitto! >>, gridò la ragazza mentre si copriva le orecchie e batteva i piedi sul pavimento. Si buttò sul letto e iniziò ad urlare contro il cuscino.

Era sdraiata sul letto e guardava il soffitto, pensando ad un modo per uscire da quella situazione. Avrebbe potuto saltare dalla finestra, ma si sarebbe rotta un braccio o una gamba.
Minhee sentì la porta del bagno aprirsi e vide Jongin uscire, più bello di sempre. Fino a quel momento non aveva realizzato quanto quel ragazzo le mancasse; sentì il bisogno di buttarsi nelle sue braccia. Si trattenne dal farlo e si coprì la faccia con il cuscino, ma si accorse che quel cuscino aveva lo stesso profumo di Jongin, così lo gettò da un lato e finì per colpire il ragazzo.
Jongin, che non stava prestando attenzione, si lasciò colpire dal cuscino direttamente in testa, assumendo un'espressione non poco sconvolta sul viso. Minhee si lasciò sfuggire un risolino appena guardò jongin e lui sorrise.

<< Sai che siamo chiusi dentro, vero? >>, gli chiese la ragazza.
Jongin annuì. << Sì, ti ho sentita urlare contro di loro >>, sorrise.

Minhee si mise a sedere, guardandosi le mani. Tutto il dolore che aveva provato,tutto quello che era successo. Si dimenticò di tutto quanto, anche del perché era così arrabbiata con Jongin.

<< Minhee, sai che non ho baciato Chohee, vero? >>, chiese lui.
Lei si lamentò e si lasciò cadere di nuovo sul letto, coprendosi il viso con il palmo delle mani. Non voleva sentire nulla.
<< Stava per succedere, ma Chohee mi disse di spostarmi se io... >>, Jongin si interruppe. << Se provavo qualcosa per te. >>
Gli occhi della ragazza iniziarono a riempirsi di lacrime.
<< Minhee i-io non... so...>>, il ragazzo fece una pausa. << E' così difficile per me dirti tutto. >>
Minhee lasciò cadere quelle calde lacrime che le avevano riempito gli occhi, senza rispondere a Jongin. Non aveva nulla da dirgli.
<< Credo che tu mi piaccia >>, disse finalmente lui. Sentiva il suo cuore battere veloce, stava per esplodere.
Minhee provavav le stesse cose, voleva soltanto stare sul letto tutto il giorno a farsi le coccole, ma non era quello il caso. << Bugiardo >>, mormorò fra sé la ragazza. Distolse lo sguardo da quello del ragazzo e pianse ancora.
<< Posso dimostrartelo >>, disse Jongin coraggiosamente.
Minhee scosse la testa. << Come? >>, chiese. Si girò per guardarlo di nuovo in faccia; sorrideva e sembrava determinato.
<< Diventa la mia ragazza >>, disse lui. Si sentì sollevato, era come se il peso che portava da tanto tempo era finalmente sparito.
Minhee, dall'altra parte, stava per morire. proprio lì e proprio in quel momento. Stava veramente succedendo a lei? Era solo un sogno? Era un sogno, vero?
<< FINALMENTE! >>, gridarono Kyungsoo e Luhan dall'altra parte della porta, battendosi il cinque. Minhee era così concentrata su Jongin che si era completamente dimenticata i due amici lì fuori.
<< Ya! Sapete che queste "intercettazioni" sono fastidiose? >>, gli gridò la ragazza. Sentì altre lacrime scendere dalle guance, ma erano lacrime di gioia.
<< Rispondi di sì! >>, urlò Kyungsoo.
<< Dici di sì! Dici di sì! Dici di sì! >>, Luhan e Kyungsoo cantilenavano insieme.
Minhee guardò Jongin, che la osservava di rimando con sguardo serio.
<< Non posso prometterti che non litigheremo. Non posso promettere che non ti farò piangere. Ma posso prometterti che sarò sempre accanto a te per asciugarti le lacrime. >>. Le asciugò il viso con i polpastrelli e le mise un braccio intorno alla spalla.

Minhee lasciòandare tutte le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento e si poggiò sul suo petto, poi avvolse le sue braccia intorno alla vita di Jongin e lui poggiò la sua testa su quella della ragazza.

<< Non devi rispondermi subito, ma sappi che aspetterò la tua risposta >>, disse Jongin.
<< La risposta è sì >>, Minhee rispose immediatamente.

Jongin stava per svenire. Tutte le emozioni si erano mischiate così bene e tutto in quel momento era fantastico. Finalmente, dopo tanto, aveva una ragazza. E per Minhee era come se tutto fosse tornato al proprio posto. C'erano ancora alcune risposte che doveva ottenere, ma sapeva che prima o poi le avrebbe avute. In quel momento, tutto quello che importava era quel ragazzo accanto a lei.
Minhee capì che tutto i dolore che aveva sopportato in quegli anni era valso a qualcosa. Perché alla fine era felice.




 
Note pt.2:
So quello che state pensando: FINALMENTEEEEEEEEE! Stappiamo lo champagne xD
MA BUONGIORNO CARO JONGIN! Era ora!
Con questo voglio voglio avvisarvi che manca soltanto un altro capitolo e infine l'epilogo, poi purtroppo saluteremo questa ff... Ma non voglio rattristare me e voi prima del tempo, quindi basta pensare e ci vediamo al prossimo capitolo!
Besos :)
  
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