C'erano
giorni a Insomnia il cui caldo estivo raggiungeva temperature elevate e
asfissianti e l'unico modo per rinfrescarsi erano le grandi piscine della città
o locali dotati di condizionatori.
Prompto
sorrise, mentre si godeva la morbidezza del letto matrimoniale e l'aria fresca
del condizionatore dell'appartamento di Noctis.
Noctis
era sdraiato vicino a lui con Riku che dormiva beatamente sul suo petto. Il
ragazzo teneva gli occhi chiusi, mentre continuava a canticchiare la
ninnananna, che ormai anche lui sapeva a memoria.
Prompto
vedeva quella scena ogni giorno, eppure il suo cervello ancora gli sussurrava
che era un sogno o che era morto e finito in paradiso.
C'era
troppa felicità in quei piccoli momenti e il suo cuore e il suo cervello non si
erano ancora abituati a quella quantità. Così all’amore incondizionato che
Noctis gli regalava attraverso un semplice gesto e al bacio e nelle gioie che
provava nel essere il padre adottivo di Riku.
Il
biondo sorrise mentre prendeva la sua inseparabile macchina fotografica dal
comodino e assaporava la felicità di trascorrere un pomeriggio afoso al fresco
e insieme alla sua famiglia.
Prompto
scattò una foto per immortalare ancora una volta Noctis e Riku per immortalare
quella felicità e assicurarsi che quella era la realtà e non un semplice sogno,
che scompariva non appena apriva gli occhi.
Il
biondino sentì Noctis mormorare con voce bassa e stanca:- Lascia stare le
fotografie e riposati pure tu con noi.-. Con la punta delle dita accarezza
dolcemente la mano di Prompto, mentre con l'altra teneva saldamente Riku.
Prompto
non se lo fece ripetere due volte.
Mise
sopra il comodino la macchina fotografica e appoggiò con dolcezza la testa
sulla spalla di Noctis, mentre chiudeva gli occhi con sorriso sulle labbra e
godendosi un altro giorno in paradiso.