Orange Memories
Bellmer
aveva sorriso e l'aveva paragonata ad un piccolo mandarino, fra i
suoi sbuffi e le risate di Nojiko, che l'aveva presa in giro,
ripetendo in un'infantile cantilena “Nami è un mandarino, Nami è
un mandarino!”. Poi era corsa avanti alle altre due, diretta verso
il loro agrumeto, sfuggendo alle ire della sorellina.
Nami
non aveva molto apprezzato e si era imbronciata, abbassando gli occhi
nocciola, nascosti dalla frangetta arancione; Bellmer l'aveva
sollevata in braccio, mentre lei si accoccolava sulle spalle della
madre adottiva, dichiarando: “Non sono
un mandarino!”
“Sì
che lo sei... Sei tonda come un mandarino, hai capelli arancioni come
il frutto... e poi, sei dolce come un mandarino maturo, ma sai essere
acida come quelli ancora acerbi...”
La bimba sorrise stringendola di
più e ridacchiando contro il suo collo.
“Hai
la buccia di un mandarino: la più spessa di tutti i frutti, ma così
delicata che puoi sbucciarlo con le mani...”
Nami
alzò finalmente lo sguardo e guardò sua madre: aveva
un'espressione
furbetta ed aveva preso a fare l'offesa, seppure non fosse più così
infastidita da quel paragone.
“Spiacente, Nami: sei e sarai sempre il mio piccolo mandarino arancione!”
***********
Partecipa al "Rainbow Challenge" col prompt Arancione.
Dedicata ad Alexiel, perchè più la conosco, più mi sembra di conoscere Nami.
Beh, non è che ci sia molto da dire... Se non che adoro Nami e, nonostante io odi le arance ed i mandarini, lei me li ricorda sempr
Nonostante tutto son tornata nuovamente in questo Fandom... Ringrazio chi ha recensito “Why, Un'occhio della testa” e spero di poter un giorno riavere l'ispirazione per scrivere qualcos'altro su questo manga.
Grazie a chi legge, ma soprattutto a chi recensisce!