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Autore: SailorV97L    18/07/2018    1 recensioni
Questa breve narrazione parla di Camus del' acquario e Sailor Venus, una delle coppie protagonisti della serie in corso che sto scrivendo: Guardami, sorridimi, Baciami e tienimi con te. Io e te contro ogni distanza ( ancora in corso).
Trama.
La casa dell'Acquario ha visto nascere questo amore tra i due giovani e a quanto pare lo vedrà anche finire..
Marta lascerà il Santuario, come ordinato dalla Dea Athena, o ogni ricordo di esso le verrà rimosso dalla memoria. Nella mente di Camus però, ogni istante passato insieme alla prima ragazza che abbia mai amato e che gli abbia fatto battere il cuore, sarà inciso a caratteri di fuori nella sua memoria.
mi interrompe.
< Oh Camus... Anch'io ti amo!!> dico gettandomi su di lui e facendolo cadere con me per terra.
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Aquarius Camus, Scorpion Milo, Un po' tutti, Virgo Shaka
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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                                              ~ Forse l' amore è proprio questo.



Vederla soffrire in questo modo mi spezza il cuore, per quanto possa essere possibile. Lei, così forte e fragile allo stesso tempo; lei, che darebbe volentieri la sua vita per qualsiasi essere umano; Lei, che per me è un continuo susseguirsi di sorprese ed emozioni, quelle emozioni che mi erano sconosciute fino a qualche tempo fa e che adesso riconosco all'istante nel preciso istante in cui le sento. Emozioni come: la gelosia, sono geloso, geloso di lei che è amata e apprezzata da tutti e solo gli Dei sanno quanto vorrei far fuori tutti coloro che le riservano sguardi languidi e vogliosi di ogni millimetro del suo candido corpo. Quello stesso corpo che sorprendentemente mi sono ritrovato a desiderare anch'io. Adesso se ne sta lì, con gli occhi, azzurri come il cielo, velati dalle lacrime. La notizia di dover lasciare per sempre questo luogo la gettata nello sconforto, non so se è più triste di non rivedere me o di perdere nuovamente suo fratello, Shaka. La osservò da qualche colonna indietro rispetto alla sua posizione, è così bella, mentre i raggi della luna filtrano la sua pelle e illuminano questa meravigliosa creatura chiamata donna, rendendomi indegno di tale visione.
È bellissima, anche con quello sguardo triste, anche se le sue labbra non sono distese nel suo solito sorriso, anche se la indole allegra e spensierata adesso sembra essersi completamente affievolita lasciando il posto ad un'amara atmosfera che già da parecchie ore sovrasta il Santuario. Mi avvicino a lei.
<< Stai bene?.>> chiedo appoggiandomi alla colonna al suo fianco.
<< Dipende che idea hai tu di star bene..>> risponde.
<< Non cambieranno le cose, allontanandoti da me per questi ultimi giorni non cambierai le cose.>> dico.
<< Però può renderle più semplici da affrontare..>> afferma non molto convinta.
<< Non credo. Hai parlato con tuo fratello? >> cambio argomento.
<< A che servirebbe? Tanto tra qualche ora mi dimenticherò di lui. E poi non credo che abbia bisogno di me, né tanto meno di parlarmi. >> dice. È così fredda.
<< Ci hai provato? Che ne puoi sapere tu di cosa pensa o prava lui, magari ti sbagli e gli farebbe piacere parlare con te. >> le suggerisco. Lei per la prima volta mi guarda dritto negli occhi.
<< Sei di molte parole oggi. Comunque rimango della mia opinione, Shaka non ha alcun bisogno di conforto perché la sua sorellina perderà ogni memoria di lui. >> dice.
<< Forse lui no, ma tu si. >> dico con un tono un po' troppo duro.
<< Ma cosa vuoi saperne tu!? >> chiede con un tono più alto.
<< Te lo si legge in faccia a chilometri di distanza. >> dico.
<< Non hai molta esperienza quando si parla di sentimenti Camus.>> dice.
<< Forse hai ragione, ma a quanto ho capito tu non hai esperienza nel ragionare col cervello e forse nemmeno col cuore. Fa come ti pare, non sono affari miei. Notte.>> dico avviandomi verso le mie stanze.
Non mi ferma ed io mi chiudo in camera mia con l'amaro in bocca.


Posso finalmente far scendere le lacrime. Non voglio sembrare debole o vulnerabile davanti a lui. Avrei voluto abbracciarlo dirgli ciò che provo ancora una volta, ma sono una codarda e no. Ho saputo far altro che trattarlo pin quel modo freddo e distaccato, come se tutto ciò fosse colpa sua. La verità è che questo ragazzo ha capito ogni cosa di me, è capace di decifrare ogni mia espressione e di capire a fondo ogni senso nascosto nelle mie parole. Mi spaventa e mi imbarazza, quando mi guarda in quel modo, quando sembra che mi stesse studiando mi sento come nuda davanti a lui e mi mette soggezione. Camus dell'Acquario, quest'uomo è capace di scavare a fondo nella tua testa e di conoscere ogni sfaccettatura di te. Vorrei tanto correre da lui e potermi aggrappare a lui per godermi qualche attimo fugace di felicità, ma non posso, sarebbe troppo doloroso, più di quel che è adesso che ho la certezza che domani non saprò nemmeno il suo nome o che aspetto abbia il ragazzo di cui mi sono innamorata. Sento dei passi e mi volto a guardare di chi si tratta, Milo.
<< Anche tu stai da schifo vedo amica mia.>> esordisce.
<< Cosa te lo fa pensare?! >> chiedo. Sorride, ma è un sorriso triste il suo.
<< Hai proprio l'espressione di chi vorrebbe solamente piangere a dirotto tra le braccia dell'uomo che ama, ma non lo fa perché teme di soffrire di più.>> dice.
<< Che intuito..>> dico
<< Nah! Semplicemente hai la sua stessa espressione..>> dice sedendosi sui gradini dell'undicesima casa.
<< A chi ti riferisci? >> chiedo.
<< Ottavia...>> risponde ed io mi siedo accanto a lui.
<< Perché non sei con lui? >> chiede riferendosi a Camus.
<< Diciamo che non l'ho trattato benissimo...>> rispondo, Milo é un mio ottimo amico, forse il migliore, so di poter parlare con lui senza preoccuparmi di nulla.
<< Anche tu! Ma ci odiate per caso!?>> chiede, evidentemente gli è toccato lo stesso trattamento.
<< Milo..non voglio..non voglio dimenticare tutto. Non voglio dimenticare Camus,Shaka, Te e tutti gli altri. >> dico di nuovo  sul punto di piangere.
<< Pensa che noi staremo anche peggio una volta che andrete via... Voi dimenticherete noi, ma noi no. Vi ricorderemo e porteremo con noi il rimorso di non avervi tenuto con noi e di non aver lottato per i nostri sentimenti, perché questi sarebbero andati contro gli ordini di Athena.>> dice.
Non avevo pensato a questo... Oh no! Camus! Ma come ho fatto a trattarlo in questo modo!? Mi alzo di scatto e Milo mi imita. 
Lo abbraccio.
<< Grazie Milo!! Sei il miglior amico che si possa desiderare! Mi mancherai moltissimo...>> dico, lui ricambia il mio abbraccio.
<< Anche tu mi mancherai mia biondissima amica rubacuori! E adesso va da lui e fate pace, ma mi raccomando fate piano, non vorrete urtare la mia pura sensibilità e quella del resto del Sanruario.>> gli do un pugno leggero sul braccio.
<< Sei scemo!? >> dico, lui fa un ghigno e incomincia a scendere le scale.
<< Di a Cam che passo dopo, fate i bravi!! >> dice per poi scendere in fretta le scale.
Entrò senza bussare in camera sua e lo trovo seduto sulla sedia della sua scrivania e scrivere qualcosa. Si accorge di me.
<< Cosa vuoi ?>> chiede.
<< Scusami per prima...ho esagerato...>> dico in imbarazzo.
<< Ok...>> dice per poi alzarsi. Si volta verso di me e lo guardò negli occhi color del ghiaccio.
<< Non puoi cambiare i miei sentimenti...anche se vai via...io continuerò ad amarti.>> dice è noto un leggero rossore sulle sue guance. 
<< Pensi che a me faccia piacere dimenticare!? Io...>>
<< Ti amo!>> mi interrompe.
<< Oh Camus..Ti amo anch'io!!!>> dico gettandomi su di lui e facendolo cadere per terra con me.
<< Non veglio dimenticarti! Non voglio! >> dico. 
<< Mai avrei pensato di potermi innamorare di una ragazza come te...così diversa da me. Eppure due poli opposti come noi sono innamorati l'uno dell'altra.
Non riesco ad immaginarmi senza di te e non voglio pensarci proprio perché mi fa male! E allora mi chiedo: Forse l'amore è proprio questo... L'amore è soffrire per la lontananza di chi ami; l'amore è desiderare egoisticamente di essere la persona più importante per chi ami e di volerla solo per te. L'amore è volere soltanto una cosa: Me e Te insieme per sempre fino a quando non abbandoneremo questo mondo. >> dice facendomi scoppiare in un pianto disperato.
Lo abbraccio così forte che quasi lo soffoco. Si sta così bene tra le sue braccia, è così caldo, nonostante l'appellativo che gli affidano di uomo di ghiaccio. Se penso a noi due mesi fa eravamo distanti anni luce dall'essere come siamo adesso. Era freddo e distaccato con me, ma finalmente adesso siamo insieme, anche solo per qualche ora, ma insieme. Io e il mio Camus, non il cavaliere di Athena, solo Camus un ragazzo stupendo e tutto mio. Restiamo abbracciati a scambiarci teneri baci tutta la notte, fino a quando non si arriva l'ora della partenza, contro voglia ci alziamo. Io vado a finire di preparare le mie cose e lui esce fuori nell'atrio della casa. Poco dopo lo raggiungo coi bagagli e lo vedo chiacchierare con Milo che ha una pessima c'era. Aspettiamo Fish e Setsuna per poi dirigerci all'ingresso del Santuario che sarà per noi la fine di tutto, varcata la soglia il nulla.
Attraverso il grande cancello con le lacrime che non riescono a fermarsi, la mia amica Rea mi tiene vicina anche lei in lacrime. Penso un'ultima volta a Camus...
Sparirai dalla mia testa, ma il mio cuore sarà tuo per sempre, meraviglioso amore mio.





Fine 
   
 
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