NON DOVEVA ESSERE COSì IL PRIMO…
La settimana passò
lentamente ma Kiyo non riuscì più a parlare con Susy:
arrivava al suono della campanella,era la prima ad uscire
alla pausa mensa ed era la prima ad uscire all’uscita da scuola. Kiyo la fissava ed era arrivato ad
un punto: lei era cambiata e stava male. Infatti la
ragazza non sorrideva più…al massimo faceva uno dei suoi sorrisi tristi;non
aveva la sua solita parlantina ma parlava lo stretto necessario oppure annuiva.
Il giovane ragazzo stava cominciando a sentire la mancanza di queste qualità che
caratterizzavano la ragazza.
Doveva fare una cosa…doveva aiutarla o almeno parlargli apertamente.
La campanella suonò.
Come previsto Susy uscì
per prima dalla classe e a gran velocità si dirigeva verso casa sua. Kiyo doveva parlargli…il giorno stesso se era possibile. Si
era deciso.
-credo che tu debba
andare oggi a parlare con Susy!mi manca!-disse Zacth spuntando
da sotto i piedi del ragazzo.
-cavolo Zatch mi hai fatto prendere un colpo!la smetti di fare
così?o non diventerò mai vecchio!-
Urlò il povero Kiyo toccandosi il petto.
-scusa…devi parlargli
però….tra tre giorni finisce la scuola giusto?-
-si…- la scuola finiva…e
se non gli avrebbe parlato al più presto non si sa
quando sarebbe riuscito a parlargli. I suoi partivano spesso durante le
vacanze.
-ci andiamo
oggi ok Kiyo???-chiesse il mamodo speranzoso.
-oggi?...va
bene-disse rassegnato ma tanto era la sua idea quella.
-davvero????o grazie grazie grazie Kiyo!!!-disse Zatch attaccandosi alla gamba del ragazzo.
-ci andiamo adesso!!!-
-cosa???adesso??ma
dobbiamo mangiare!!e staccati!!-
-no!mangiamo fuori!ci
andiamo subito!!-si lagnò il mamodo.
-va bene!va bene!!!ma ora mollami!!!!-
Uscirono dalla classe e si incamminarono verso la strada per andare da Susy.
-allora Zatch…che cosa ti piacerebbe mangiare?-
-tonno pinne gialle!!-disse il bambino convinto.
-ma perché te l’ho
chiesto….-
Dopo qualche minuto trovarono
un piccolo ristorante-pub dove si accomodarono.
-che cosa posso
portavi?-chiese un cameriere tarchiato e con due enormi baffi alla francese
neri quasi grigi…era da ridere.
-io una zuppa di pesce e
un tonno pinne gialle giusto Zatch? Zatch??-
Ma il mamodo non lo stava ascoltando….stava
osservando…anzi no….stava toccando i prosperosi baffi del cameriere che era
divertito per la fortuna di Kiyo.
-WOW…ma sono veri???-chiese ammaliato.
-certo che lo sono
giovanotto,eheh-rise il
cameriere sprezzante.
-lo perdoni!!è un bambino sa com’è no?????.-
-certo si…la vostra
ordinazione arriverà subito….-
-ma Kiyo
assomiglia ad un vecchio tricheco!- urlò divertito Zatch liberandosi dalla stretta e indicando il signore
tarchiato.
-come?...un
tricheco???-il cameriere si arrestò.
Kiyo divenne di pietra e cominciò a sudare freddo
tappando la bocca a Zatch.
-lo scusi!!i bambini!!non sanno cosa dicono!lo perdoni!-
-mia moglie mi aveva
chiamato tricheco prima di lasciarmi e andarsene con un pescivendolo……-ok la
situazione si stava facendo preoccupante….il cameriere aveva un’
aura preoccupante intorno a se….di un bel nero…e i suoi occhi sembravano
aver perso le pupille….
-credo…credo mi sia passata la fame!e a te Zatch?lo
sapevo anche a te!arrivederci!!!-
E se la svignarono come
due missili.
-congratulazione Zatch!adesso siamo per strada a
stomaco vuoto!bella mossa!!-
-ihih quello aveva dei bei baffoni….-
-ti sembra il momento di
scherzare????- fece la sua faccia da tiranno
Kiyo cercò di calmarsi…era ancora un bambino
dopotutto.
-ok…là c’è un negozio di
panini…ne prendiamo un e poi dritti da Susy…-
-ma io voglio il tonno!-
-e io ho detto che
mangeremo un panino!! E ora fila!-
Si presero i due panini e
cominciarono a mangiarseli mentre cominciarono a
incamminarsi verso la casa di Susy.
-non fare quella faccia!!è colpa tua se non hai mangiato il tuo prezioso tonno!e
poi i panini non sono male-
Zatch aveva il muso lungo ma mangio il panino con
voracità.
Dopo 20
minuti arrivarono nel quartiere di Susy.
Kiyo era timoroso…non aveva mai fatto una cosa del
genere…andare a casa di una ragazza per scusarsi:sentiva
una voce che gli urlava dentro..una voce strana.
Poi si trovarono di
fronte alla casa.
Il ragazzo sentì tremare
le sue gambe e cominciava a sudare freddo.
“ma
che cosa mi sta succedendo!Kiyo fatti forza per l’amor
del cielo!”pensò il ragazzo che cominciava a tremare.
Insieme a Zatch si avvicinò alla porta dove
c’era appeso un cartello:
“Siamo
fuori casa al
momento, torneremo questa sera,baci a tutti! =)”
Kiyo e Zatch rimasero a bocca aperti…come sono fuori???
Poi il mamodo alzò lo sguardo verso l’alto e disse.
-Susy è in casa-affermò semplicemente.
-davvero?come fai a
saperlo?-chiese Kiyo.
-sento il suo odore…-
Meno male che a qualcosa
serve….si disse Kiyo ridendo.
Il ragazzo allungò il
braccio titubante e spinse la porta. Stranamente era aperta.
-c’è nessuno?-chiese togliendosi le scarpe e
prendendo le pantofole che c’erano per gli ospiti alla destra;Zatch fece lo stesso.
-c’è nessuno?Ehy Susy sono
io Kiyo…ci sei?- il ragazzo stava chiamando ma non
gli arrivava nessuna risposta.
-Kiyo?-
-che c’è Zatch?-
-non mi piace questa
situazione…ho un brutto presentimento.-
Il ragazzo lo guardò.
-anche io Zatch…-
-l’odore di Susy proviene da quella parte!-e indicò
le scale che andavano al piano di sopra.
Kiyo cominciò a salire le scale lentamente mentre si
guardava intorno per vedere i quadri di frutta con le smorfie che Susy era
solita disegnare….gli mancavano anche quelle facce
orribile…perché erano orribili davvero…orribili ma gli mancavano.
Arrivati nel piano superiore si diressero alla stanza a destra del corridoio
dove l’odore di Susy era forte.
Kiyo fece segno a Zatch di aspettarlo
li così entrava solo lui.
Alzò la mano lentamente e
alla fine bussò tre volte. Non sentì niente quindi bussò
ancora…non pensava neanche che stava dormendo .bussò ancora finché…
-mamma….voglio stare sola….te
l’ho già detto…no?lasciami qui…sto bene- la voce della ragazza era spenta e di
sicuro non stava bene.
Kiyo aprì la porta leggermente e poi la guardò.
Un attimo dopo la porta
fece un rumore assordante: Kiyo l’aveva fatta
sbattere contro il muro con forza mentre aveva sgranato gli occhi per l’orrenda
sorpresa.
-Kiyo che cosa è successo!perchè
hai….AH!-il mamodo si tappò
la bocca per la paura.
I due stavano vedendo
quello che un tempo era Susy:
la ragazza era in mutande e canottiera,era seduta
sul letto inginocchiata mentre trangugiava la bottiglia di alcol che aveva in
mano:aveva 14 anni e ed era ubriaca fradicia.
Senza pensarci due volte,Kiyo andò di corsa dalla ragazza
e gli tolse la bottiglia dalle mani.
-ma che diavolo ti è
preso Susy!!!che cosa stavi combinando si può
sapere??!-
La ragazza non sembrò
neanche tanto sorpresa di vederlo arrivare. La sua unica preoccupazione era quella di riprendersi la bottiglia che Kiyo
aveva ancora tra le mani.
-Kiyo…ridammi la bottiglia…è
mia!-
-no Susy!non puoi
ubriacarti più di così!guardati!!!-
-ahah!con quale diritto mi parli in questo modo Takamine???non ti vergogni?-
-non ti permetterò di
bere!-.
La ragazza stava lottando
contro Kiyo per riprenderla…infatti
non gli importava di quello che pensava lui,ma lei si era buttata contro il
ragazzo per prenderla e lui la scansava per poi buttare di fuori la bottiglia.
La ragazza si afflosciò
tra le braccia del ragazzo piangendo mentre Kiyo
arrossiva sempre di più a quel contatto. Erano in una posizione
dove sembrava che lui la stesse abbracciando.
-perché…?non mi permetti
di parlarti….non mi permetti di esserti amica…non mi
permetti di bere!ma chi ti credi di essere?sei sempre così freddo e distaccato
che non ti accorgi mai di nulla!mai! e poi pretendi di
dare ordini a tutti!!!-la ragazza era fuori di se.
-Susy ma che cosa stai dicendo…io non…-
Il vuoto.
La ragazza si era alzata con il busto e
l’aveva attratto a se prendendo la sua camicia per le mani, facendo si che le
due labbra si incontrarono in un bacio freddo,pieno di dolore,amarezza,delusione,disperazione…ma
pieno di amore…e molta dolcezza; quel bacio che sembrava non terminare mai…. Kiyo le voleva rispondere…era incredibile ma era la verità.ma non poteva…non poteva
farlo…eppure se non lei non l’avrebbe smesso, si sarebbe lasciato trasportare…e
non voleva…non poteva.
Susy si separò dal bacio
e lo fissò con occhi lucidi pronti per nuove lacrime.
-è per
questo che io ti amo tanto Kiyo…. Ma nessuno mi capisce!tu non mi capisci!- la ragazza
si alzò dal letto,prese una giacca qualsiasi sotto
mano e poi uscì di casa anche se in quelle condizioni. Il ragazzo non aveva le
forze per muoversi:ogni singolo muscolo stavano
immobile per la sorpresa di quel suo primo vero bacio di una ragazza. Zatch era rimasto allibito e fissava Kiyo
con sguardo indecifrabile…non doveva finire così.
Susy lo aveva baciato…confessato
tutto ed ora era fuggita. Kiyo
si sentì male e gli venne da piangere. Ma non lo fece…rimase
fermo immobile a fissare la porta dove la ragazza era appena uscita. Dentro la
sua testa aveva solo un pensiero…il bacio della ragazza…lo aveva trovato
bellissimo ma le condizioni non lo facevano apprezzare come doveva; insieme al
quel pensiero la rabbia,la frustrazione,la
disperazione,il dolore,la preoccupazione e la felicità erano le emozioni
dominanti di quel povero ragazzo che ormai era più confuso che mai. Qualcosa stava
cambiando…
Chiedo umilmente perdono a tutte le persone che aspettavano il continuò di questa storia^^spero che non vi
siate stufati di leggerla^^alla prossima e grazie per i vostri commenti^^sono
felice che nuovi lettori/lettrici sia piaciuta questa mia ff^^alla prossima e
grazie per i commenti^^davvero bellissimi^^