26/07/2018
2 recensioniCAPITOLO 1
Benvenuti ^_^ Questa è una storia a cui tengo tanto. In punta di piedi apro la porta del castello Cullen che ospita le vicende di Edward e Bella. Se la storia vi piace vi prego di lasciarmi un messaggio in modo che io possa sapere che vi interessa leggere la continuazione <3 Torno qui dopo non essere più riuscita a sistemare l'account Calla Vavei, ringrazio tutti quelli che mi hanno scritto nell'altro account, siete stati davvero delle persone speciali. Per inconvenienti familiari ho dovuto staccare da tutto ma io La primula bu è tornata, fatemi sapere se volete ancora leggerla e io continuerò con frequenza di pubblicazioni che avevo prima
La Primula Blu
Bella Swan ha 23 anni il giorno in cui vince uno stage in Italia, presso il castello Cullen, che ospiterà per tre week end di aprile la più famosa asta di libri in edizioni rare degli ultimi anni. Affascinata da un'esperienza che la avvicinerà al mondo della letteratura, Bella attraversa l'oceano con l'anziano e misterioso professor Black, responsabile dello stage di Yale, e Alice sua inseparabile amica e collega, vincitrice anche lei dello stage. Edward Cullen, unico erede dei conti Cullen, sta per sposare Victoria, assicurando alla famiglia una successione di sangue nobile. Affascinata dal Conte Cullen, Bella entra nella vita del castello senza sapere chi sia in realtà Edward e quale segreto nasconda, ma soprattutto Bella non sa a chi appartiene la primula che ogni notte trova sul davanzale
Dimenticate l'inverno
Spogliate l'autunno e fate tremate il cuore
Infiammate il tempo di ombre e dolori
Trema il castello, insorge la schiavitù,
è arrivata la primula, la primula blu
CAPITOLO 1
- Eccomi, non muoverti
- Non ti vedo.
- Ma io vedo te...
- Ho paura, potrebbero arrivare da un momento all'altro - Sentii un calore alle mie spalle e il respiro lento di un piacere che non avevo mai conosciuto. Era arrivato alle mie spalle e slegandomi la benda che avevo sugli occhi, mi ritrovai in una stanza piena di candele e velluti, con un pianoforte immerso nella luce fioca
- Aspetta, aspetta... ancora... - Mi sdraiò sul drappo della tenda che mi aveva nascosta. Si distese su di me - Non emettere un fiato, altrimenti sarà finita per noi. Un cigolio che conoscevo bene annunciò l'arrivo del cercatore. I miei occhi rimasero fermi sui suoi, su di me. Non avrei respirato. Non mi sarei mossa. Nessuno ci avrebbe scoperti. Respirava fra i miei seni, scoperti dalla camicia di seta che avevano strappato prima di chiudermi là dentro. Indossava una camicia bianca. Sentivo il freddo della cintura sui miei fianchi scoperti.
Non mi sarei mossa.
Non avrei emesso un fiato
Improvvisamente non sentii più il suo corpo e la stanza intorno a me sembrò dissolversi. Non c'era più la luce dei vecchi candelabri, nè l'onda del fuoco che dal camino infiammava la stanza. Non sentivo più il velluto soffice sotto la mia pelle. Restava solo quel quadro, il quadro di una primula blu, recisa e distesa su un velluto bianco, e quel compasso di metallo che diventava sempre più chiaro... sempre di più... sempre di più...
- Signorina... Signorina, stiamo per arrivare. Dovrebbe allacciare la cintura di sicurezza. Stanno iniziando le manovre per l'atterraggio - Mi svegliai richiamata dalla hostess e mi resi conto che si trattava solo di un sogno. Non avevo mai fatto un sogno così intenso e mi meravigliai per la delusione che stavo provando rendendomi conto che non fosse vero. Non avevo mai provato un'emozione cosi forte. Il calore che sentivo addosso, e fra le mie gambe, mi fece capire che a volte i sogni riescono a tracciare sul nostro corpo piccole vie di fuoco. Mi ricomposi in poco tempo e cercai di guardare fuori dal finestrino.
- Tutto bene, Bella? - il professor Black era il responsabile dei rapporti esteri dell'università e sebbene non fosse la prima volta che andava in Italia, l'idea di partecipare al mese più importante per l'editoria dei collezionisti, non gli aveva fatto chiudere occhio per tutto il viaggio. Mia madre era felice che ci fosse pure lui. Il professor Black aveva l'aria di quel nonno affidabile che ti tiene al sicuro da tutto. Continuava a ripetere che quello sarebbe stato il suo ultimo viaggio accademico e che dopo quel viaggio avrebbe vissuto viaggiando libero in giro per il mondo per cercare di completare la sua collezione. Era pronto a tutto pur di trovare l'edizione del 1776 de Shakespeare Traduit de l'anglis dedie au roi. S trattava di 20 volumi legati in mezza pelle con piatti cartonati rivestiti in carta marmorizzata con titoli in oro al dorso e tagli spruzzati. era un' edizione originale in traduzione francese dell'opera di Shakespeare realizzata da Pierre Letourneur insieme al conte de Catuelan et Fontaine-Malherbe. Il professor Black non faceva che sottolineare che si trattasse della prima traduzione davvero completa degli scritti del drammaturgo inglese apparsa in Francia.
- Hey, hey, ci siamo - Alice tornò dal bagno sistemandosi velocemente nel posto accanto al mio . Senza di lei non sarei mai partita. Era stato cosi esaltante solo pochi mesi prima scoprire della selezione, che avevamo lavorato giorno e notte per essere scelte e ora eravamo lì, sul cielo di Roma a pochi chilometri dal Castello Cullen, che ci avrebbe ospitate per ventisette giorni. Uno stage editoriale e storico, che nella letteratura trovava la sua espressione sublime. Il castello Cullen infatti custodiva uno delle più antiche pietre litografiche del mondo. L'idea di vedere il mondo editoriale così da vicino era assolutamente esaltante. Il programma era intenso. Quindici ragazzi, scelti dalle migliori università del mondo avrebbero passato 27 giorni al castello, prendendo parte a corsi di editoria, tipografia e litografia, nel corso della settimana per poi partecipare nei tre week end alle tre sessioni di asta cui avrebbero preso parte editori, librai e privati, possessori di edizioni rare. Quindici ragazzi, solo quindici ragazzi, e fra loro c'ero anche io finalmente