Seguo con lo sguardo l’ombra del suo abito mentre si allontana. Sento un fuoco dentro che mi agita, un ardore totalizzante ed eroico, passionale, che mi scuote le viscere. È così bella … La voglio rivedere. Voglio che sia la mia donna.
Esco di corsa dalla festa. Corro veloce, tutti si voltano a guardarmi.
-Herr Immerwahr … -suo padre e lei si girano. È stupita? Sorride? Sì, quanto sorride …
Stringo la mano a lui, mi offro di accompagnarli per un tratto, discorro con loro di chimica.
È quasi giunta l’ora, tra poco dovrà andarsene. Non voglio sia il suo ultimo sorriso … Le chiedo di rivederci.
Siamo su l’erba, io e lei. È passato del tempo e posso dirlo, la amo.
-Volete sposarmi?
Lei è confusa, la sua mente è un vortice che non accenna a fermarsi.
-Fritz …
Io la guardo fissa, intensamente. Dimmi di sì, dimmi di sì …
-Voglio studiare, Fritz. -silenzio- Voglio laurearmi, essere economicamente indipendente …
Economicamente indipendente? Che serve a una donna esserlo?
-Non ne avrete bisogno, provvederò io a voi …
-Mi dispiace, Fritz, non è ancora tempo … -allunga la mano per accarezzarmi, mi allontano. Non posso sopportarlo.
Mi alzo lento e me ne vado.