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Autore: ParoleNelCuore02    03/08/2018    0 recensioni
La Morte, per ossimoro, ama la vita.
Vede anime passare davanti ai suoi occhi anno dopo anno, ma non si lega a nessuna di loro: sa qual è il suo posto.
[...]
Era la prima volta, dall'origine della vita, che succedeva e sarebbe stata anche l'ultima, ne era certa.
La Morte abbassò il cappuccio nero che le copriva il viso e si avvicinò alla sua piccola anima. Posò una mano sulla sua e questi alzò gli occhi verso di lei.
Un mortale vide la Morte e le sorrise.
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La Morte e la sua piccola anima
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La Morte è una creatura solitaria. 
Osserva la vita dal margine di una stanza, dall'angolo di una strada, dall'alto di un tetto. 
La Morte, per ossimoro, ama la vita. 
Vede anime passare davanti ai suoi occhi, anno dopo anno, ma non si lega a nessuna di loro: sa qual è il suo posto. 
Quel giorno, però, la Morte non poté opporsi a ciò che i suoi occhi videro. Quel giorno, per la prima volta, la Morte vide un bambino venire alla luce. 

Inutile dire che la Morte s'innamorò della vita un pochino di più. 

Quel piccolo paffutello dagli occhi scuri divenne la sua unica debolezza e la sua più grande gioia. Lo vide imparare a camminare, pronunciate le prime parole, ridere, giocare. Lo vide uscire e affrontare la vita, i bulli a scuola e le prese in giro. Guardò da un angolo, mentre lo picchiavano a sangue. Guardò, mentre l'uomo che avrebbe dovuto crescerlo si avventata su di lui. Guardò una madre terrorizzata dal marito, abbandonare il figlio per paura. 

Guardò, senza poter fare nulla, perché prendere le loro vite per vendetta sarebbe stato troppo, ne era consapevole. 

La Morte, però, non smise di guardare e di vegliare su quel bambino che, giorno dopo giorno, stava crescendo. 
La Morte fu al suo fianco quando trovò l'amore, quando ebbe dei figli. La Morte rivide la nascita delle vita e le sembrò ancora più bella. 
Certe volte, durante la notte, mentre la sua piccola anima dormiva, la Morte osservava i segni che quel corpo non avrebbe mai dimenticato. Una di quelle notti si ritrovò il volto umido senza capirne il motivo: la Morte non piangeva...o forse sì? Non se l'era mai chiesto... 
Ogni giorno che passava, ogni giorno che la sua piccola anima continuava ad affrontare la vita da sola, la Morte si sentiva sempre più impotente. 
Gli anni passarono e una malattia obbligò la Morte a prendere con sé moglie e figli. Fu in quel momento, quando la sua piccola anima sembrò sul punto di rompersi definitivamente, che la Morte si rivelò. 

Era la prima volta, dall'origine della vita, che succedeva e sarebbe stata anche l'ultima, ne era certa. 

La Morte abbassò il cappuccio nero che le copriva il viso e si avvicinò alla sua piccola anima. Posò una mano sulla sua e questi alzò gli occhi verso di lei. 
Un mortale vide la Morte e le sorrise. 
«Mi chiedevo quando ti saresti fatta viva: è tanto che ti aspetto.» disse con gli occhi lucidi e il viso sereno. 
Per la prima volta, la Morte seppe di poter fare qualcosa: l’unica che solo lei poteva fare.
«Ora sono qui.» sussurrò e avvolse la sua piccola anima nel suo gelido abbraccio.





  
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