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Autore: PandaNemoMinerva    05/08/2018    1 recensioni
Ambra dopo il dispetto di Priya, i suoi lunghi capelli non ci sono più, ma non le dispiace.
Sono i capelli di Marlene Dietrich, di quella bellezza particolare ed androgina che ammira segretamente.
Ambra che deve affrontare un intervento per essere più bella,non vuole eppure deve.
Sono i seni gonfi e finti di una bambola fintamente, eternamente giovane, la bellezza di sua madre creata da punture ed interventi fatti in segreto.
Addio, Ambra.
(nell'arco temporale del gioco, la storia si colloca durante l'assenza di Ambra prima della ricomparsa con il nuovo look.
Si tratta di una mia visione personale di ciò che accade nel gioco e delle dinamiche Ambra/mamma, per cui ci sono differenze rispetto al gioco)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Ambra
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Disclaimer: il personaggio di Ambra è di proprietà della Beemoov, e la canzone usata è di Melanie Martinez. Io scrivo per divertimento e senza scopo di lucro.

Sexual, hey girl if you wanna feel sexual   Sensuale, ehi ragazza, se ti vuoi sentire sensuale
You can always call up a professional        Puoi sempre chiamare un professionista
They stick pins in you like a vegetable        Ti infilano spilli addosso come se fossi una verdura (ha ha)

                                                                    
  
Osservi con apprensione non ammessa il borsone aperto sul tuo letto e pieno a metà, una vestaglia di raso spunta mal piegata.
Con un gesto automatico cerchi le soffici lunghezze dei capelli in quella conosciuta azione rilassante, ma non trovi nulla.
Devi risalire un bel po’ per trovare quel che resta dei tuoi capelli biondi.
Ricordi ancora le urla di tua madre alla vista di quel nuovo taglio, gentilmente concesso da Priya.
La sua bella bambina non era più così bella, con quei ciuffi scompigliati ed irregolari, senza più la lunga chioma dalle cento spazzolate a sera e parrucchiere una volta a settimana.
Strepitando, in lacrime, aveva telefonato al parrucchiere per un appuntamento d’urgenza.
Dovevi essere sistemata, rimessa a posto, aggiustata, dovevi tornare la sua bella bambina.
Tu, invece, eri ancora ferma in quel corridoio, il rumore delle forbici che ti riecheggiava nelle orecchie assieme al suono soffice dei tuoi capelli che finivano sul pavimento.
Li adoravi, i tuoi capelli, lucenti e folti, seta tiepida che amavi profumare con olio di rose.
Li amava anche tua mamma, ma per motivi diversi dai tuoi.
Ti eri risvegliata come d’incanto in camera tua, dopo aver passato un numero indefinito di ore dal parrucchiere.
Tua mamma t’aveva squadrata, annuendo.
Eri di nuovo una ragazza elegante e di buona famiglia, non più una sorta di monello scapigliato.
“Però – aveva chiosato massaggiandosi il collo che riempiva di magiche punturine antirughe due volte al mese – con capelli così corti si nota quanto poco seno hai.
Poco femminile.” aveva schioccato la lingua con disapprovazione.
A te, in verità, quei capelli corti non dispiacevano più così tanto, ti ricordavano quelli portati da Marlene Dietrich o da Greta Garbo, le tue eroine in bianco e nero.
Quell’allure androgina, quella femminilità ben diversa da quella tutta curve prosperose ed abitini super femminili inculcata dall’infanzia.
La mattina dopo, ovvero quattro giorni fa, tua mamma era entrata in camera con un sorriso radioso.
“Ambra, ho una bella notizia per te!
Ho trovato una soluzione al problema!”
Ancora assonnata, nel tuo pigiama rosa, avevi pensato magari a delle extension.
“Il dottor Marlow ha accettato di operarti!” aveva trillato col tono di chi ha vinto alla lotteria.
Il dottor Marlow era il chirurgo plastico che la seguiva.
Operarti? E per cosa? I capelli sarebbero ricresciuti col tempo.
“Un bel seno nuovo! Protesi di ultima generazione e tutto il resto.
Avevo pensato di regalartelo per il diploma, ma perché aspettare?
In due settimane tornerai a scuola, così magari pure quei capelli orrendi saranno migliorati.
Vedrai, tesoro, sarai bellissima, attraente e tutti ti vorranno!”
Protesi.
Un seno nuovo.
A sostituzione del tuo, per lei troppo piccolo e troppo poco femminile.
Quando tua mamma era uscita, ti eri tolta di fretta la casacca del pigiama ed il reggiseno, taglia seconda coppa B.
Ti piaceva, il tuo seno, piccolo e sodo, bianco e rosato, difficilmente sarebbe diventato vizzito e cadente, col tempo.
Non ne volevi uno finto e più grande.
Ma, a quanto pareva, non piaceva agli altri.
A tua mamma, a quegli uomini eleganti e ricchi che un giorno ti avrebbero corteggiata per portarti all’altare, che cercavano una bella bambola femminea da portare al braccio.
Avevi provato a parlarne con tua madre, a sfondare invano quel muro di sogni e progetti futuri fatti di sfilate prestigiose e di un costoso abito bianco per un rispettabile e fruttuoso matrimonio, ma era una cosa già stabilita da tempo, una tappa inevitabile come le mestruazioni o il primo giorno di scuola.
Una tappa ch’era stata solo anticipata ma che rimaneva inevitabile.

 
 
 
Don't be dramatic it's only some plastic      Non essere drammatica, è solo un po' di plastica
No one will love you if you're unattractive  Nessuno ti amerà se non sei attraente

 

E così ti ritrovavi a fissare quella borsa preparata a metà, a cercare i tuoi capelli troppo corti per rilassarti e soffocare il pianto nel tuo vecchio orso di pezza che cacciava sempre via la paura, a fissare all’infinito quel seno piccolo e sodo, bianco e rosato, taglia seconda coppa B, che non avresti visto mai più.
Che fra pochi giorni sarebbe stato inciso, tagliato, mutilato e gonfiato da pesanti protesi finte.
Ma saresti piaciuta, una bella bambola bionda e prosperosa, una modella che i migliori stilisti avrebbero voluto, una bella donna di buona famiglia che uomini prestigiosi e facoltosi sarebbero stati impazienti di sposare.
Ma quel seno grosso e finto sarebbe caduto, avresti dovuto sistemarlo ogni tanto, proprio come tua mamma sistemava il suo quando diceva che sarebbe andata in crociera per due settimane che invece passava bendata e dolorante in una costosa clinica privata.
Avresti fatto lo stesso anche tu, una finta vacanza rilassante in una clinica nascosta al mondo, per tornare da tuo marito di nuovo bella e attraente, i segni del tempo e degli interventi cancellati, levigati e gonfiati.
Nascondendo punti e dolore sotto un abito costoso ad una cena di lavoro, esposta accanto al Rolex.

 
Do you swear you'll stay forever       Giuri che resterai per sempre
Even if her face don't stay together  Anche se la sua faccia cadesse a pezzi
Even if her face don't stay together  Anche se la sua faccia cadesse a pezzi
Oh Mrs. Potato Head tell me            Oh, Sig.ra Testa di Patata, dimmi
Is it true that pain is beauty?            È vero che il dolore è bellezza?

 

 
Addio bellezza androgina alla Marlene Dietrich.
Addio a reggiseni graziosi, ad abiti dalla scollatura profonda.
Benvenuta bellezza da bambola bionda, la protagonista bella e svampita dei film.
Addio, Ambra.
Benvenuta ragazza amata e voluta da tutti, tagliata incollata e ricomposta come una bambola.

 
 
But little girls are learning how to cut and paste   Ma le ragazzine stanno imparando a  tagliare ed incollare. 
And pucker up their lips until they suffocate      E protendere le labbra fino a soffocare
 
Don't be dramatic it's only some plastic      Non essere drammatica, è solo un po' di plastica
No one will love you if you're unattractive  Nessuno ti amerà se non sei attraente


 
§*§*Angolo di Panda§*§*§*
Ciao a voi e bentrovati in questa nuova storia ^.^
Stavolta tocca ad Ambra, un'Ambra che ho sempre immaginato ben diversa dal cliché che ci viene presentato nel gioco.
Ho scelto un momento che trovo cruciale, nel gioco, dove Ambra sperimenta la sua stessa moneta con Priya che le taglia i capelli (anche se per me è bullismo ma sorvoliamo) e prima del cambio d'aspetto.
Un seno nuovo in regalo mi sembra una cosa che potrebbe accadere, nella famiglia di Ambra, così come il ruolo della figlia femmina che, in modo molto antico, tornerà utile per un buon matrimonio fra due famiglie importanti.
Contano le apparenze, la perfezione esteriore, il resto è nulla.
Basti pensare a Nathaniel ed a ciò che succede dietro i muri quando nessuno guarda.
Se lui dev'essere il figlio perfetto, lei dev'essere la bella giovane donna da far sposare e che funge da ornamento al marito.
Ciò che, in effetti, è la mamma di Ambra, ex modella dall'aspetto molto poco naturale.
La canzone Mrs Potato Head di Melanie Martinez ha fatto da cornice e complemento durante tutto il periodo di scrittura, e si riferisce ad un popolare gioco americano, un modellino in plastica di una patata su cui mettere diversi componenti facciali.
Ciò che dovrà fare Ambra dopo il primo intervento; ciò che fa già sua mamma per mantenere la finta giovinezza, in segreto.
Nel secondo capitolo, che ahimè non so quanto arriverà, parlerò del dopo intervento.
Spero che la storia vi sia piaciuta e che vogliate lasciare traccia delle vostre impressioni.
Grazie infinite per aver letto la mia storia e alla prossima,
PandaNemo
 
   
 
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