Serie TV > How I Met Your Mother
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Autore: BraSon    08/08/2018    0 recensioni
Lui l'aveva bruciata, l'aveva marchiata, l'aveva resa sua in modi che lei non pensava neanche possibili e, forse, se non avesse avuto paura di tutto quello fin dall'inizio, forse sarebbe ancora nelle fiamme, nel profondo dei suoi abbracci mentre l'aria intorno a lei si scioglieva.
E, un'altra volta, quella era una cosa che nessun avrebbe mai saputo.
Genere: Angst, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Barney Stinson, Robin Scherbatsky
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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IL RITORNO DELLA LUCE

 

Fortunatamente, Robin era riuscita ad evitare quella conversazione. Tutti si erano dimenticati di ciò che era accaduto nella sala d'aspetto quando Barney e Ted erano finalmente ritornati ad essere fratelli e tutto era tornato alla normalità. Un mese dopo le ossa di Barney erano guarite ed era giunto per lui il momento di usare di nuovo le sue braccia e le sue gambe. Lily, Marshall e Ted facevano i turni per aiutarlo con la sua riabilitazione e Robin si rendeva sapientemente occupata con il lavoro abbastanza da non riuscire neanche a vedere la luce del giorno.

Sì, era codarda, ma se i suoi amici lo notavano, allora erano bravi a non menzionarlo.

Il momento esatto in cui tutti erano ritornati ad essere amici era stato molto felice. Robin non aveva provato nessun imbarazzo con Barney e non c'era stato nessun luccichio in vista.

Lui era tornato ad essere il suo amico Barney e lei ne era stata molto sollevata.

L'errore era stato solo quello: un errore.

Ed ora la sua vita normale era tornata sulla retta via.

Fino a due settimana fa. Due settimane prima, dei luccichii erano stati lanciati in aria.

Aveva deciso di fare una visita a Barney a casa sua dopo aver finito di lavorare. Visto che camminare gli risultava ancora difficile, era bloccato nel suo appartamento, annoiato a morte. Chiamava tutti i suoi amici, in ogni ora del giorno ( e della notte), per lamentarsi e pregarli di farlo divertire. Stava diventando fastidioso per tutti, ma facevano finta di essere felici di sentirlo.

Tutti tranne Robin.

La notte prima, quando l'aveva chiamata all'una di notte, lei gli aveva buttato giù senza grandi cerimonie, dicendogli crudelmente di lasciarla dormire, minacciandolo di andare a casa sua con il suo fucile per sparargli.

La mattina dopo si era sentita una persona orribile, così gli aveva scritto delle scuse mentre aspettava nella sala trucchi. Alla fine della trasmissione, Barney non aveva ancora risposto. Si era sentita ancora peggio e aveva preso il primo taxi che aveva visto fuori dall'edificio per andare da lui.

Era stato Ted ad aprire la porta quando era arrivata. L'aveva salutata dolcemente, dicendole che era andato là presto perché Barney era sembrato lunatico al telefono quando lo aveva chiamato quella mattina per chiedergli come stava.

-Mi diceva che stava bene, ma sembrava Marshall quando esaurisce le sue scorte di zucchero. Ho pensato che deve essere annoiato a morte, così sono venuto qui con la mia collezione dei dvd di Star Wars-

L'aveva lasciata entrare e, come aveva detto, Barney era seduto sul divano davanti all'enorme schermo che lui chiamava televisione, mentre guardava Han Solo congelarsi (beh, era quello che lei pensava stesse succedendo). Per qualcuno che non veniva mai visto senza un abito, il biondo non sembrava così scomodo con la sua maglietta e i jeans.

A Robin sembrava che qualcuno avesse rapito Barney e lo avesse scambiato con una cattiva replica aliena.

Lui l'aveva sgarbatamente ignorata e aveva urlato alla televisione qualcosa di estremamente "Guerre Stellari". Ted aveva sussultato come un sedicenne.

-Oh! Questa scena mi prende sempre!-

Si era rapidamente risistemato accanto a Barney sul divano e i due si erano stretti a braccetto come due ragazzine di fronte ai Backstreet Boys. Robin era completamente invisibile.

-Barney dovrebbe fare un po' di esercizio, non fare una patata lessa su un divano che guarda i Gremlins-

Se uno sguardo potesse uccidere, sarebbe stata morta. Ted aveva sbuffato, offeso, come faceva sempre. Barney l'aveva semplicemente fissata come se avesse detto una bestemmia in chiesa.

-Non sono Gremlins, sono Ewoks e non sono nemmeno in questa scena!-

Ted doveva sempre avere ragione, il che era un tratto che lei trovava molto fastidioso, specialmente quando aveva effettivamente ragione. Aveva alzato gli occhi al cielo, sperando di superare il suo imbarazzo e approdare su una spiaggia sicura.

Fortunatamente Barney si era messo in mezzo.

-Però ha ragione. Il film è quasi finito, dammi 25 minuti e poi farò un po' di esercizi-

Ted aveva sospirato, ammettendo la sconfitta, mentre Robin aveva sorriso soddisfatta.

"Alla faccia tua, Mosby!"

Aveva appoggiato la borsa sul divano e aveva deciso di servirsi un drink dalla collezione di scotch di Barney mentre gli altri finivano il film. Venti minuti e tre bicchieri di scotch dopo, il film era finito e Robin era un po' brilla.

-Allora, io torno al lavoro, Barney. Sono sicuro che Robin può aiutarti con i tuoi esercizi quotidiani. Giusto, Robin?-

Lei aveva alzato il bicchiere per affermare e Ted aveva pronunciato le sue ultime parole (Sii forte, amico!), e se n'era andato.

C'era stato uno strano silenzio per circa un minuto prima che Barney si mettesse in piedi senza usare la stampella. Robin si era precipitata al suo fianco più veloce di quanto una ragazza brilla dovrebbe essere in grado di fare.

-Aspetta, cosa stai facendo?-

-Se mi sparerai con il tuo fucile, preferirei starmene in piedi, se non ti disturba-

Aveva sorriso mentre lo diceva, ma Robin era riuscita a vedere la sofferenza nei suoi occhi.

L'aveva, imbarazzata, fatto risedere sul divano, posizionandosi al suo fianco, con le mano sui suoi avambracci.

Barney l'aveva lasciata fare senza dire una parola.

-Mi dispiace per questa notte, lo sai? Non hai letto il mio messaggio?-

Gli occhi del biondo erano sottili mentre rispondeva.

-Tu chiami quella cosa una scusa?-

-Cos'altro dovrebbe essere?- si stava di nuovo infastidendo.

-Hai scritto... cito testualmente - aveva preso il cellulare in mano per leggere il messaggio - "Scusa per stanotte, Barney, ma non avresti dovuto chiamarmi nel bel mezzo della notte. La prossima volta, così, non lo farai. R.S"-

Aveva usato una vocetta acuta per leggerlo, facendola sbuffare.

-Primo: io non parlo così!- Barney aveva alzato gli occhi al cielo -E come ti aspettavi che avrei dovuto reagire alle tre del mattino?- aveva chiesto lei, la sua voce più alta di quanto si aspettava.

"Oddio, stiamo per litigare" aveva pensato.

-Tu...senza minacciarmi con il tuo fucile!- anche il tono di Barney era aumentato, sfidandola.

Tipico. Barney aveva sempre odiato perdere.

-Lo sai, sono brontolona la mattina, perché diavolo avresti dovuto chiamarmi?-

A quel punto Robin stava già urlando, così aveva deciso di alzarsi, mettendosi le mani sui fianchi.

-Avresti potuto semplicemente chiamare Ted-

-Beh, volevo sentire la tua voce, non la sua!-

Anche lui si era alzato, ma le gambe erano diventate molli sotto il suo peso ed era ricaduto sul divano. Aveva lasciato uscire un gemito di rabbia e aveva colpito il bracciolo del divano con i pugni.

-Maledette gambe!-

Le mani di Robin era cadute lungo i suoi fianchi alla vista di Barney, senza che lei ci potesse fare qualcosa.

Aveva preso un profondo respiro e gli si era seduta accanto, accarezzandogli le spalle e le braccia.

Voleva dirgli di essere dispiaciuta, ma quel gesto non andava d'accordo con la sua personalità.

Voleva consolarlo, ma, di nuovo, non era una cosa da lei.

Stava lentamente imparando con Lily al suo fianco, ma non aveva molta fiducia al pensiero di doverlo fare da sola.

-Perché stiamo litigando su questo? Non ce l'ho neanche un fucile- aveva sussurrato nel silenzio.

Con il respiro intrappolato in gola, Barney l'aveva fissata in perfetto silenzio. L'aria era pesante e Robin non sapeva dove guardare.

Aveva concentrato gli occhi sulla sua mano che lo stava ancora accarezzando.

-Voglio dire, ho una pistola, non un fucile. Potrei uccidere un bisonte da tre chilometri di distanza, ma non con un fucile. No, quello non ce l'ho-

Dopo un paio di secondi, Robin aveva preso il coraggio per guardarlo negli occhi.

Barney la stava ancora fissando, con la mascella fermamente serrata. La mora si era chiesta se sarebbe esploso di rabbia e le avrebbe urlato di uscire da casa sua.

Poi, l'ombra si un sorriso era apparsa sulle labbra del biondo, mentre i suoi occhi avevano brillato.

La bocca di Robin aveva seguito il suo esempio. Si erano guardati per un po', prima che Barney iniziasse a ridere.

Robin aveva sentito il suo cuore liberarsi da qualcosa che non si era neanche accorta esistesse e tutto era tornato alla normalità.

-Mi devi ricompensare, Canada-

La risata era ancora nella sua voce, il blu dei suoi occhi era brillante. Robin aveva accettato e l'aveva aiutato ad alzarsi. Era andata là solo per controllarlo, ma immaginava che avrebbe anche potuto aiutarlo a fare la sua riabilitazione ora che si trovava lì.

Solo che le gambe di Barney non erano ancora molto forti ed era caduto su di lei.

La schiena di Robin aveva toccato i cuscini, le mani si erano aggrappate al retro della sua maglietta, i suoi occhi si erano chiusi violentemente.

Aveva sentito la risata di lui come una vibrazione lungo tutto il suo corpo, ancor prima si udirla.

Robin l'aveva guardato.

Doveva guardare, no?

Il sorriso di Barney era una sola linea tentatrice e i suoi occhi erano più scuri tre volte tanto rispetto al normale.

Non aveva il profumo della sua solita colonia, ma di sapone e di doccia appena fatta.

Gli occhi di Robin avevano perso la concentrazione e si erano fissati sulla gola di lui dove era riuscita a vedere un ciuffetto di peli che si era dimenticato di rasare.

La mora si era leccata involontariamente le labbra.

Il respiro di Barney era rimasto intrappolato nell'aria.

-Sei sempre piena di tentazioni, eh, Sherbatsky?-

La sua voce era bassa, proveniva dal profondo del suo corpo. L'aveva fatta tremare.

Con lui, Robin non sapeva mai se stesse giocando o se era serio. Barney era un'enorme enigma e lei ne possedeva solo la metà dei pezzi.

Quando pensava che fosse preoccupato, se ne usciva fuori tutto allegro. A volte era debole come un bambino e altre volte era una forza della natura.

In quell'esatto momento, Barney era l'oceano e Robin aveva lasciato che lui la affogasse nella sua interezza quando le labbra del biondo si erano scontrate con le sue.

Sotto le palpebre chiuse, una bufera di luccichii l'aveva accecata.

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Ed ecco qua il secondo capitolo! Se riesco, ne pubblicherò uno al giorno (o ogni due), ma non prometto niente!

Spero vi sia piaciuto, fatemelo sapere, che mi fa molto piacere. Adoro leggere i vostri pareri e sono sempre una spinta ad andare avanti a scrivere :)

Alla prossima!

  
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