" Quanta vita c'è,
quanta vita insieme a te
tu che ami e
tu che non lo rinfacci mai.."

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Cara mamma

A distanza di 5 anni ho ritrovato delle lettere che avevano scritto i tuoi alunni per te. Le ho lette tutte, tutti che scrivono di quanto avrebbero voluto starti più vicino e di quanto mancherai.
Io non te l'ho mai scritto. Tu che amavi tanto la mia scrittura, amavi vedermi china e pensante sul diario segreto, amavi regalarmi tutti quei libri che mi hanno resa un'inguaribile romantica e sempre più incline alla scrittura.
Sai mamma, adesso non scrivo più.
In questi anni sono cresciuta, sono migliorata, ma non scrivo più.
Non metto più a nudo le mie emozioni, non hanno più colore, non prendono forma. Sono solo sensazioni che rimangono chiuse in me perchè ho imparato a gestirle. E' una cosa buona?
Forse non ti sarebbe piaciuta, ma crescendo ho imparato anche che i figli non ascoltano sempre i genitori e non diventano sempre come loro vorrebbero che diventassero. La cosa che però fa più male è non sapere se sono, almeno quasi, come volevi che io diventassi. 

Sono un osso duro, come te, è difficile che mi mettano i piedi in testa, ma tu arrivavi con più facilità alle mezze misure e ai compromessi. Mi affeziono mamma, come te, ma sbaglio spesso a parlare e non riesco a chiedere scusa. 

Non scrivo più.
L'avresti mai detto che avrei smesso di scrivere? L'ultima volta ho scritto un capitolo del libro che stavi leggendo, e parlava di te. E' stato l'ultimo capitolo scritto, e adesso mi ritrovo a scrivere a te. 

I tuoi alunni della 5A hanno scritto che alcune maestre non hanno dormito la notte, mentre altre hanno pianto come se un rubinetto stesse perdendo.
Un rubinetto che perde si riesce a sistemare, la tua mancanza è tutta un'altra cosa.
E' amarezza, è voglia di tornare indietro, starti accanto, non mancarti mai di rispetto, amarti. Amarti almeno la metà di come ti amo adesso.
Volerti stare accanto come in questo momento ogni giorno fino all'ultimo giorno. Non ti ho mai detto di come mi sono sentita in colpa della tua morte, pensavo fossero stati i miei pensieri negativi e la poca forza che ti ho trasmesso a non farci vincere questa battaglia.
Ma questa non era la nostra battaglia, era la tua, e ricordo che hai deciso di non combatterla più perchè eri stanca, stanca di sentirti un peso ma il peso ce l'hai lasciato con la tua assenza.

Avevo intenzione di scriverti per raccontarti di come sto e di come stanno andando le cose.

Cara mamma

Sto bene.
Papà è fantastico e mi sta vicino.
Gialmud ce la mette tutta per fare del suo meglio.
Sono innamorata di un ragazzo fantastico e tra poco mi laureo.
Ovunque ci sei tu, ovunque c'è la tua mancanza e, per quanto sto bene e le cose vadano bene, niente è come la tua mancanza.

Ti amo e resti sempre la persona più importante della mia vita.

Tua innamorata, Regina.