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Autore: Federica_97    23/08/2018    4 recensioni
(STORIA COMPLETA)
Con la conclusione del progetto mew, le ragazze hanno continuato a lavorare nel locale che per mesi era stato la loro base segreta. 
Diplomate e con altre vite, hanno fatto un patto: continuare a lavorare lì e tenerlo aperto. 
Strawberry ha alle spalle una relazione con Ryan, non andata bene. Scelto Mark, per passare la vita con lui, parte per Londra... 
Ma la sua storia non è andata bene, tornata in Giappone con un segreto più grande di lei.
Cosa succederebbe se ragazzi si rivedessero dopo mesi dalla partenza di lei? 
''Si voltò a guardarla, senza espressione, senza saper che dire.
"E cosa vuoi? Cosa pensi che possa fare io?" 
Strawberry alzò gli occhi cioccolato per incrociare quelli ghiaccio di lui e non disse nulla.
"Vattene" fece per andare ma la ragazza lo trattene per il polso.
"Ryan io.."
"Cosa!? Torni qui e stravolgi tutto! E adesso cosa vuoi da me!?" 
"Non urlare..." 
"Vattene Strawberry!".
Si richiuse la porta alle spalle, lasciandola da sola nel corridoio del locale che ormai sentiva casa...
Da sola, esattamente come aveva fatto lui. Piangendo rese conto di non aver nessuno''
Curiosi? Leggete e fatemi sapere! 
Un bacio grandissimo a tuttei voi!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aoyama Masaya/Mark Aoyama, Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il volo Londra-Tokyo, era appena atterrato.

Erano le 11.45 del mattino, nessuno sapeva del suo rientro in Giappone...

A dire la verità, poche ore prima, non lo sapeva nemmeno lei. Aveva agito d'impulso, non aveva più nessun motivo per rimanere a Londra, per rimanere con lui.

Nella testa della ragazza ciò che aveva fatto era comprensibile, cercava di giustificarlo. Aveva avuto paura.

Anche lei ne aveva. Aveva lottato contro gli alieni, aveva pronunciato frasi buffe e con buffe conseguenze. Era stata fasciata da un buffo abito rosa, troppo corto per i suoi gusti, ma adesso aveva paura.

Strawberry aveva paura di non farcela.

Prese il suo bagaglio, il quale aveva sperato che non venisse smarrito dagli addetti del l' aeroporto, come era precedentemente successo.

Fece un bel respiro e chiamò il primo taxi disponibile, era sempre così trafficata quella città.

Diede l'indirizzo del caffè mew mew al taxista, e guardava fuori dal finestrino la città scorrere.

Chissà se i ragazzi erano ancora in Giappone, Strawberry non aveva più avuto notizie di Kyle e Ryan... o almeno, Kyle lo aveva sentito un paio di mesi prima, del biondo invece, nessuno traccia.

Pagò la corsa trascinandosi dietro il suo enorme bagaglio, non aveva tralasciato nulla, aveva portato tutto con sé, nemmeno una piccola parte di lei era rimasta a Londra.

Era orario di pranzo, il suonare della campana della chiesa aldilà della strada, glielo ricordò.

Era orario di pranzo ma lei non aveva fame.

Si ritrovò ad osservare la struttura, erano passati solo due mesi da quando aveva lasciato Tokyo e le sue amiche, ma le sembrava così tanto tempo...

“Strawberry??”.

Sobbalzò, riconoscendo la voce.

“Lory? Ma lavorate ancora qui??”. Era sorpresa, ma non ebbe subito una risposta, l'amica l'abbracciò immediatamente.

“Sì, certo, siamo tutte dentro eccetto Pam, in giro per il mondo... ma tu?! Non eri a Londra??”, quasi urlava, era così carina e gentile, non era cambiata nemmeno di una virgola.

Ma poi, pensò, in due mesi quante cose possono cambiare?

Si ritrovò a pensare al motivo per cui era lì: tante, si disse.

“Io... ecco...” borbottava cose incomprensibili. “niente è che... la vita londinese non faceva per me, ecco”.

“Aaah...” fece l'amica. “Andiamo dentro! Saranno tutti felici di vederti!”, non riuscì a proferire parola, Lory la stava già trascinando dentro insieme a quell'ingombrante valigia rosa.

“Ragazze guardate chi c'è!”. Urlò talmente forte che tutti i clienti si voltarono verso di loro. Era ovvio che quel locale non avrebbe mai chiuso per mancanza di clientela. Era sempre strapieno di gente.

La prima ad avvicinarsi fu Paddy, con la sua enorme palla gialla e un set di bicchieri in equilibrio: “Strawberry che bella sorpresa! Mark? Lo hai lasciato fuori? Poverino fallo entrare!”.

“Ti calmi? E' qui da sola”, intervenne Lory.

“E perché!? Tu e Mark vi siete lasciati???”.

Strawberry non rispose, sorridendo soltanto, era così...Paddy!

“La smetti? Vai a servire quei succo di frutta prima che li rovesci a terra, muoviti”

“Come dici?? Io sono una grandissima acrobata, non cadranno mai!”, si imbronciò con Mina, corsa in aiuto delle due ragazze.

“Vai su”, sbuffò portandosi le mani ai fianchi.

Paddy in risposta borbottò qualcosa e sparì a servire i clienti che iniziavano già a lamentarsi.

“Ciao”, disse la ballerina.

“Ciao, Mina”, Strawberry sorrise, stava crescendo pure lei, non aveva più quei ridicoli chignon ai lati della testa, adesso portava una bellissima coda di cavallo alta, almeno a lavoro.

“Come state tutte?”, continuò Strawberry.

“Bene, tutto sommato. Tu? Come mai qui?”.

Fece spallucce. “Non mi piaceva Londra”.

Mina la guardò, la conosceva bene, sentiva che dentro di sé ci fosse qualcosa in più di un “non mi piaceva Londra”.

Si limitò ad annuire semplicemente, senza dire nient'altro.

Erano rimaste lì per qualche minuto di troppo, senza rendersi conto della povera Paddy che si faceva in quattro per servire tutti.

“Ragazze che succede? I clienti si lam... Strawberry???” .

La rossa alzò gli occhi, sorridendo all'espressione sorpresa di Kyle.

“Ciao, Kyle. Scusa è colpa mia”.

“No, tranquilla...”, la scrutò ancora, anche lui pensava che ci fosse qualcosa di diverso in lei. “Come stai principessa?”, dopo qualche secondo, invece, l'abbracciò stringendola forte.

“Bene grazie, tu?”. Anche lei ricambiò l'abbracciò, facendolo diventare più lungo di quello che doveva.

Kyle era sempre stato come un fratello maggiore per lei, gentile e premuroso un po' con tutti.

“Vieni di là in cucina, oggi chiudiamo prima, tra due orette il locale sarà vuoto”, le prese la valigia, da vero gentil uomo. “Ragazze voi continuate, per favore?”, sorride a Mina e Lory che in risposta annuirono. Non potevano dire di no davanti a tanta gentilezza, anche se avrebbero voluto, visto che la loro amica, che non vedevano e sentivano da due mesi, era tornata inspiegabilmente da Londra.

Strawberry entrata in cucina si mise buona buona su uno degli sgabelli, guardando Kyle impastare dolci e cuocerli.

Si guardò intorno, verso il cortile interno, sulle scale... mancava qualcuno lì dentro.

“Non c'è, tornerà stasera. Ha da fare delle commissioni per il locale”, Kyle intuì i pensieri di Strawberry. La stava guardando, aveva l'aria più matura... aveva un qualcosa che fino a due mesi fa non aveva.

“No io... non pensavo a Ryan”.

“Non ho mai detto che mi riferivo a lui, Straw”, sorrise vedendo la ragazza avvampare per la vergogna. “Stai bene? Sembri... diversa, non so”.

Vide la ragazza pensarci qualche minuti e poi annuire: “sto bene, solo stanca per il viaggio”.

Chiusero il discorso, non voleva forzarla a parlare, avrebbe aspettato che fosse pronta per aprirsi con lui o con le sue amiche.

Il pomeriggio passò in fretta, prima che se ne accorgessero era già sera.

Nonostante tutti i rimproveri di Kyle, Strawberry si diede da fare lo stesso nella pulizia finale del locale. Lo faceva un po' per abitudine, un po' perchè quel lavoro le mancava davvero tanto.

Aveva trascorso lì dentro la sua adolescenza e adesso che aveva quasi vent'anni, nulla sembrava essere cambiato, eccetto che stavano crescendo.

Paddy studiava, era alle superiori, Pam aveva da poco iniziato un nuovo film, Mina non lasciò la danza fino a diventare prima ballerina, Lory studiava diritto all'università ma... tutte erano d'accordo sul fatto che il proprio lavoro non lo avrebbero lasciato.

E Strawberry? Beh, lei aveva provato a studiare medicina a Londra, ma c'era stato un impedimento che le aveva stravolto i piano, qualcosa che aveva avuto da subito tutta la sua attenzione, spingendola a rinunciare anche ai suoi studi.

“La smetti di lavorare?”, l'ennesimo rimprovero di Kyle.

“Dai lasciami fare, sono stata ferma tutto il giorno. Le altre sono andate via, almeno mi rendo utile. Vai a pulire la tua cucina, io penso alla sala”.

Kyle scosse la testa divertito, sempre la solita testarda. Alzò le mani in segno di resa e sparì dietro la porta della cucina.

Strawberry aveva quasi finito, quando la porta principale del salone si spalancò, facendola rabbrividire per il gelido vento di ottobre.

Rimase in silenzio, riconoscendo la sagoma che stava avanzando verso la sua direzione.

Alzò gli occhi per guardare quelli gelidi del ragazzo di fronte a lei.

“Ciao...” mormorò soltanto, quasi ad aver timore della sua stessa voce.

Ryan la fissò, sorpreso, ma senza scomporsi più di tanto, con la sua solita aria indifferente che da sembra lo caratterizzava.

“Che ci fai qui?”, non la salutò, dritto al punto, senza voler sentire altre spiegazioni.

“Io... sono tornata stamattina e...”.

“Quando vai via?”.

Lei abbassò lo sguardo, non era la benvenuta lì dentro, per lui, questo era chiaro.

“Sono tornata per restare...”

“Bene”. La superò, senza degnarla di altri sguardi o parole, sparendo dietro il muro che lo avrebbe condotto alle scale e successivamente alla sua stanza. Dove si sarebbe rintanato, quasi a proteggersi dal mondo intero, sperando che quell'incubo finisse presto.

Era tornata, e allora? Che gli importava a lui.

Lei aveva scelto, mesi prima, lui era rimasto per l'ennesima volta fuori dalle scelte della ragazza. Senza dire parola, soffrendo in silenzio.

L'aveva dimenticata, basta. Era un libro chiuso.

Si stese sul letto, ripassando a mente tutti i momenti insieme i mesi prima.

Poteva realmente dimenticare ciò che era successo tra di loro? I baci, le carezze, l'amore...

Poteva dimenticarsi dell'unica ragazza che gli aveva risvegliato il cuore?

Poteva?...

Probabilmente no.

 

 

 

 

 

CIAO! Sono tornata con una nuova storia... sinceramente ce l'ho in mente da tantissimo tempo ma... non ho mai avuto tempo per scriverla.

Al solito ringrazio in anticipo tutti coloro che hanno letto il capitolo (e i mei deliri) e chi ha commentato per farmi sapere cosa ne pensava...

Secondo voi, qual è il segreto di Strawberry? Perché è tornata da Londra senza Mark?

Via alle supposizioni!

Ci vediamo alla prossima, un bacio grande! <3

P.S. Perdono per gli errori di battuta...

  
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