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Autore: ELIOTbynight    04/09/2018    2 recensioni
Commissioni, pile di pratiche da sbrigare, telefonate e riunioni strategiche sono troppo spesso in grado di nascondere una cotta che diventa amore. Aprire gli occhi non è facile... ma per fortuna ci sono i colleghi che ci scommettono su.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Baekhyun, Baekhyun, Chanyeol, Chanyeol, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Iniziativa: Questa storia partecipa al “Back to Office” a cura di Fanwriter.it!
Numero Parole: 4.757.
Prompt/Traccia: 16. A ha una cotta segreta per B e la cosa è reciproca, ma nessuno dei due ha il coraggio di farsi avanti. I loro colleghi fanno scommesse clandestine.


Too much work




- È inconcepibile!-
Il caffè nel bicchierino di carta che teneva in mano Chanyeol si mosse, quasi fino al punto di uscire dal bordo e bagnare il pavimento della sala relax. Il ragazzo aveva sobbalzato talmente forte che ebbe il battito accelerato ancora per qualche secondo, prima di sospirare di sollievo.
Si voltò stranito verso la porta, dietro la quale si trovava il corridoio che dava sugli uffici del piano. Con gli occhi strabuzzati e il fiato sospeso, Chanyeol strinse il bicchiere di carta caldo nella mano e si affacciò fuori con cautela: aveva già riconosciuto la voce squillante del capo del reparto spedizioni.
- Come faccio a organizzare la spedizione di tutta quella roba entro oggi? Non ce la farò mai a contattare tutti!- esclamò un piccoletto in giacca e maglioncino, sventolando dei fogli bianchi in faccia a un collega. - Perché hai dato conferma prima di dirlo a me?-
Nonostante si preannunciasse un guaio, Chanyeol sorrise: Baekhyun diceva sempre la sua nel modo più aperto che potesse esserci, anche a costo di ferire i sentimenti altrui. Magari si sarebbe sciolto col tempo, dopotutto era in azienda solo da un paio di mesi, ma il suo ottimo istinto e la sua sincerità si erano da subito rivelati produttivi – e soprattutto la sua personalità aveva colpito Chanyeol fin dal primo momento che aveva messo piede nel suo ufficio.
- Ho dato conferma prima che raddoppiasse la quantità e cambiasse all’improvviso l’indirizzo di consegna.- spiegò pazientemente Jongdae, dopo un sospiro pesante. - Nella mail di conferma mi aveva detto una cosa, ma poi nella pratica me ne sono ritrovato un’altra. Io non ho fatto niente!-
- Stai scherzando?- fece Baekhyun, sporgendo il capo in avanti con fare drammatico e arricciando il naso in una smorfia stranita e sconvolta.
Chanyeol si trattenne dallo scoppiare a ridere a vedere quell’espressione che tanto lo faceva sembrare un bambino, pur essendo un collega di grado superiore al suo. Finì velocemente di bere il caffè e fece rimbalzare il bicchiere dentro il cestino, prima di avvicinarsi con nonchalance.
- Qualcosa non va?- domandò, fingendosi nuovo alla scena.
Baekhyun si girò subito per dargli attenzione, ma quando fece per spiegargli l’inaccettabile imprevisto in cui si era imbattuto, si prese un secondo, solo uno, per guardarlo: Chanyeol indossava la solita camicia bianca che gli fasciava i pettorali, le spalle e i bicipiti in maniera impeccabile; i capelli castani erano liberi e appena arruffati, le mani messe pigramente nelle tasche dei pantaloni neri e infine, a risalire, il primo bottone della camicia era sempre, sempre sciolto, e il collo di Chanyeol era lì, in bella vista, levigato come una scultura.
Baekhyun tentò di pensare in una frazione di secondo a cento ragioni per licenziarsi da quello squallido lavoro, ma davanti agli occhi ne aveva una sola per rimanere a lavorare lì e dovette arrendersi alla consapevolezza che quell’unica ragione bastava e avanzava.
- Hanno cambiato la pratica all’ultimo momento!- sbottò infine, forzandosi ad abbassare gli occhi mentre sbatteva sul suo petto i documenti incriminati.
Chanyeol, stupito, prima di analizzarli cercò un parere negli occhi di Jongdae, che si strinse nelle spalle con fare innocente. - Il compratore ha cambiato idea.-
Lo spilungone sospirò e alzò gli occhi al cielo, prima di dare un’occhiata veloce alle pratiche. - Entro oggi è dura … ma secondo me possiamo cavarcela con qualche telefonata in più. Vuoi una mano, Baekhyun?-
A sentirsi chiamare, l’altro sollevò di nuovo lo sguardo, che si fece improvvisamente meno teso. - Mmh? Non devi continuare con quel tuo progetto … ?-
- Quello può aspettare.- rispose Chanyeol, restituendogli una parte della documentazione e ricambiando l’occhiata con un sorriso complice. - Io chiamo in magazzino per la merce, tu invece avvisi Kyungsoo e lo aiuti a organizzare un rimorchio in più, d’accordo?-
L’umore di Baekhyun migliorò in un attimo e la tensione si sciolse del tutto, al punto da fargli ricambiare il sorriso. - Va bene, facciamo in fretta. Il carico deve partire al massimo fra due ore.-
Detto questo, Baekhyun lo precedette a passo spedito per tornare alla sua scrivania, dopo aver battuto il pugno con il suo. Chanyeol salutò Jongdae con un’occhiata rassicurante, prima di lasciarlo tornare dietro al suo computer in segreteria: - Grazie, ci pensiamo noi adesso.-
L’amico annuì e lo vide lasciare a sua volta il corridoio, per poi entrare nel suo ufficio che era sul lato opposto rispetto a quello di Baekhyun.
In quel momento si avvicinò Jongin dal fondo del corridoio, con in mano dei fascicoli da riordinare. Si fermò accanto a Jongdae, con lo stesso sguardo perso nel punto in cui gli altri due erano spariti.
- Una settimana.- fece Jongdae determinato, senza spostare gli occhi dalle porte degli uffici dei suoi due colleghi.
- Una settimana?- ripeté Jongin, stupito. - Io direi almeno un mese.-
- Ma come, non è un po’ tanto?- protestò il primo. - Dopodomani è l’ultimo giorno di lavoro di Luhan e quando ci riuniremo tutti giù nell’atrio per l’aperitivo … -
Jongin lo interruppe con un ghigno, soppesando i suoi fascicoli e procedendo verso l’archivio lì accanto:
- No, Jongdae, non credo proprio. Vanno avanti così da quando Baekhyun è stato assunto e di cose ne sono successe parecchie.-
L’altro aggrottò la fronte ed arricciò le labbra in un’espressione delusa, mentre Jongin finalmente metteva giù quella pila di documenti.
- Cosa ti fa pensare che si daranno una mossa proprio ora?-

Chanyeol stava ancora riprendendo fiato dalla corsa fatta per le scale, quando diede finalmente la fattura e tutti i documenti di circolazione necessari al responsabile di magazzino.
- Grazie.- riuscì a dire, prima di mettere le mani sulle ginocchia e chinarsi in avanti con la schiena, ancora sconvolto dalla corsa.
Kyungsoo alzò lo sguardo dai documenti ed accennò un sorriso: - Nessun problema. Come va, per il resto?-
- Tutto tranquillo … a parte questo imprevisto.-
Il più basso annuì e in quel momento alle sue spalle comparve Sehun, uno dei custodi. - Ehi, avete saputo di Luhan?- chiese rilassato, come al solito senza curarsi di salutare.
Chanyeol si rimise in piedi, allentandosi un po’ il colletto già sbottonato della camicia. - Sì, ci lascia dopodomani. Voi ci siete?-
- Io non posso mancare. Abbiamo ancora tanto da dirci … - commentò Sehun, misterioso e sornione.
Kyungsoo lo guardò storto, ma lo ignorò. - Sì, verrò anch’io.-
Chanyeol annuì soddisfatto e si passò una mano tra i capelli. - Perfetto. Sapete, volevo portare la chitarra … -
- Davvero?- fece ancora Sehun, strabuzzando i suoi piccoli occhi.
- Finalmente ci fai sentire.- aggiunse Kyungsoo, incuriosito a sua volta.
L’altro fece più volte sì con la testa. - Devo per forza. Baekhyun, altrimenti, mi tormenterà per il resto dei miei giorni … da quando gliene ho parlato, si è fissato!-
- Già, chissà perché … -
Kyungsoo rivolse a Sehun una seconda occhiataccia, ma prima che potesse avanzare una critica fu interrotto da Baekhyun stesso, che si era affacciato nel gabbiotto fuori dal garage.
- Ce l’abbiamo fatta?- domandò trafelato.
- Baekhyun!- lo chiamò Chanyeol, sorpreso di vederlo. - Non dovevi disturbarti a scendere.-
Quello che di fatto era il suo capo incrociò le braccia al petto, indignato. - Voglio assicurarmi che il lavoro da me gestito sia impeccabile.-
- È tutto ok.- confermò Kyungsoo, sollevando i documenti appena ricevuti, ricevendo in cambio un cenno di approvazione con la testa.
- Ti ho sentito, quando parlavi della chitarra, sai?- esordì infine Baekhyun, dando una gomitata a un confusissimo Chanyeol.
Quest’ultimo sollevò impulsivamente le mani in un gesto di autodifesa: - Cosa, che ho detto?-
- Sei un idiota se pensi di poter lasciare una chitarra a prendere polvere, se la sai suonare bene come mi hai raccontato.-
- E se non avessi voglia di esibirmi davanti a tutti i miei colleghi?- fece Chanyeol con un tono di sfida, abbassandosi appena verso di lui.
Baekhyun si avvicinò a sua volta, con la stessa espressione divertita e competitiva. - E se ti facessi licenziare?- disse anche con lo stesso tono.
- Questo è abuso di potere.-
- Non abuserò del mio potere, se dopodomani suonerai la chitarra per la festa d’addio di Luhan.- concluse Baekhyun con un sorrisetto soddisfatto, prima di salutare gli altri due con un gesto veloce e camminare elegantemente di nuovo verso l’ufficio.
Chanyeol restò a guardarlo per un lungo momento: quando Baekhyun camminava in quel modo, felice di averlo messo a tacere, tendeva sempre a muovere i fianchi in modo un po’ più evidente, mettendo in mostra quei glutei dalla forma perfetta. Bilanciavano perfettamente le spalle piccole e quadrate chiuse nella giacca, per non parlare del collo sottile e-
- Allora, vuoi tornare a lavorare o no?- lo chiamò, girandosi con un sorriso più rilassato del precedente.
Chanyeol lasciò andare un lungo sospiro e solo dopo qualche secondo si accorse che Kyungsoo e Sehun erano rimasti lì tutto il tempo, fermi a osservare la scena. Li fissò imbarazzato e si irrigidì.
- Va bene, allora … torno di là. Grazie ancora!-
- Figurati, adesso corri dal tuo capo!- rispose Sehun, dondolando appena sui piedi con fare innocente, anche se la sua espressione era il completo opposto
Ma Chanyeol quasi non lo sentì e uscì dal gabbiotto per raggiungere Baekhyun. A quel punto, Kyungsoo diede definitivamente una gomitata a Sehun.
- Che c’è?- esclamò quest’ultimo con disappunto.
- Ci devono arrivare da soli.-
Il responsabile del magazzino uscì dal gabbiotto a sua volta ed entrò in un capannone per raggiungere l’autista trovato all’ultimo momento e consegnargli le fatture; Sehun gli stava alle costole.
- Ma non ce la faranno mai, lo sai anche tu! Junmyeon ha scommesso che sarebbe successo lo scorso Natale ed è stata organizzata una festa perfetta, avevo persino pensato alla musica … eppure niente!-
- Forse alla festicciola d’addio di Luhan ci riusciranno, che ne dici?- rispose Kyungsoo.
Sehun scosse la testa e si mise a pensare a voce alta.
- No, non funzionerà … ti ricordi quando la scorsa settimana ha piovuto forte? Chanyeol mi ha detto che lui e Baekhyun sono rimasti a lavorare fino a tardi e Baekhyun non aveva l’ombrello. Lo ha accompagnato sotto lo stesso ombrello, prima alla macchina e poi a casa. Era l’occasione perfetta. E lui che cosa fa? Lo lascia sotto casa e se ne va. Ma quanto può essere stupido?-
- Non è così facile, Sehun.- sospirò Kyungsoo, tornando indietro al gabbiotto. - Ma ultimamente li vedo più rilassati e questa potrebbe essere la volta buona.-
Sehun si fermò un po’ più indietro, scuotendo la testa con disapprovazione. - Più quei due si attraggono e meno io vedo speranze che riescano a dichiararsi.-

Ed era proprio vero.
Baekhyun aveva messo gli occhi su Chanyeol fin dal suo primo giorno di lavoro. Le sue competenze erano molto valide e presto aveva fatto carriera, ma se si fosse fatto distrarre troppo dalla dolce e piacevole personalità di Chanyeol, nonché dal suo fisico statuario, forse non ci sarebbe riuscito. Chanyeol aveva l’ufficio proprio di fronte al suo e si occupavano di compiti abbastanza opposti, perciò spesso collaboravano e, grazie alle loro doti che si completavano, riuscivano a portare a termine ogni lavoro senza problemi. Il loro rapporto era cresciuto da zero a mille in poco tempo, ma non erano consapevoli del fatto che in realtà andasse ancora oltre, quasi da non poter essere quantificato.
E se Baekhyun aveva la sensazione ancora vaga e lontana di avere una cotta per Chanyeol e cercava di reprimerla, dal momento che non si sentiva abbastanza forte psicologicamente per accettarlo, Chanyeol sembrava averci fatto i conti presto e bene, al punto da rassegnarsi senza neanche considerare l’idea di essere ricambiato. Lo guardava da lontano, collezionava i suoi sorrisi e faceva tesoro dei suoi pregi, dei suoi interessi, di ogni parte nuova di lui che conosceva, ma il tutto in gran segreto e senza che nulla di tutto ciò fosse condiviso direttamente con lui. Quelle poche volte in cui i loro occhi si incrociavano, qualcosa di grande e spaventoso faceva martellare il loro cuore e non durava mai abbastanza da spingerli a fare quel passo in più.
Oltretutto, da colleghi erano passati presto a considerarsi amici, siccome insieme avevano parlato già di tutto. Si erano sempre sentiti a loro agio insieme e quell’attrazione nascosta spesso era persino ingombrante nel rapporto che avevano consolidato. Ciò non li aiutava a pensare di dichiararsi o a soffermarsi tanto sul semplice fatto che per quell’amico e collega avevano una vera e propria cotta.
Tuttavia, c’era un lato positivo: i loro colleghi si erano accorti di tutto senza difficoltà e ne avevano fatto il drama aziendale.

- Vi ringrazio davvero … spero che anche voi abbiate la possibilità di cogliere occasioni come questa e di realizzarvi nel lavoro. Grazie a tutti!-
Un allegro brindisi si levò dopo le semplici ma sincere parole di Luhan, che quel giorno lasciava la compagnia per cominciare una nuova carriera lavorativa altrove. Sehun gli versò da bere nel bicchiere e non gli si staccò di dosso per tutto il pomeriggio, Junmyeon e Jongdae cercavano di convincere Kyungsoo a provare lo champagne, mentre gli altri conversavano piacevolmente sparsi per tutto l’atrio dell’edificio principale.
- Chanyeol, la chitarra!- esclamò Jongin all’improvviso, e il diretto interessato sobbalzò come suo solito.
Un coro d’incitamento lo fece desistere dal tirarsi indietro e con una scrollata di spalle si arrese, prendendo la chitarra lasciata in custodia dietro il banco della reception e preparandosi a suonarla sulle poltrone della sala d’attesa.
- Non esaltatevi troppo.- tentò di dire, per calmare gli animi e soprattutto per convincere se stesso a non imbarazzarsi. - Non sarà niente di eccezionale.-
Nessuno gli diede ascolto e quando Chanyeol cominciò a suonare, tutti i suoi colleghi si unirono in un canto vivace e liberatorio. Non venne dato peso alla qualità della performance del ragazzo, che si sciolse vedendo che tutti si divertivano … tranne uno, che ammirava Chanyeol dal suo angolino e se ne innamorava ancora di più senza il coraggio di accettarlo del tutto.
Baekhyun era in una posizione laterale rispetto agli altri e con il bicchiere di champagne ancora pieno tra le dita. Lo guardava ed ascoltava, mimando anche le parole che conosceva. Era a dir poco incantato: dentro quelle braccia e quelle spalle, ma soprattutto dietro quel tenero sorriso, c’era un uomo straordinario e Baekhyun si rese conto di averlo come collega stretto, ma di volerlo in realtà come molto, molto di più accanto a sé.
Naturalmente, con gli occhi abbelliti da un luccichio di meraviglia come i suoi e con quello sguardo sognante, non fu difficile notarlo e molti intorno a lui se ne resero conto.
Poco dopo la musica finì e partì un rumoroso applauso.
- Sei stato bravissimo.- si complimentò Luhan, finendo di bere il suo champagne.
Il collega mise la chitarra da una parte e ringraziò, abbassando umilmente la testa: - Una dedica al festeggiato.-
- E io?- esordì Baekhyun, sedendosi vicino a un Chanyeol confusissimo. - A me non dedichi una canzone?-
- Solo se poi mi fai concedere un aumento sullo stipendio, capo.- replicò sornione con un ghigno malizioso.
L’altro arrossì e fece una smorfia delusa, mentre Luhan rise. - Mi mancheranno i vostri battibecchi.- disse.
- Vuoi dire i soprusi che subisco ogni giorno da questo gigante!- fece Baekhyun. - Anche se una volta anche il guardiano notturno mi ha fatto arrabbiare … Sai che cosa ha fatto?-
Luhan restò ad ascoltare le disavventure del suo collega, ridendo  spesso, e Chanyeol rimase ad osservarli. Tuttavia, ben presto i suoi occhi furono solo per Baekhyun.
Non aveva mai conosciuto una persona così aperta, solare, che sembrava incarnare tutto ciò che di buono esisteva al mondo. C’era un bagliore speciale nei suoi piccoli occhi, che si abbellivano e diventavano ancora più piccoli quando Baekhyun sorrideva. Ah, quel sorriso … Chanyeol perdeva le parole ogni volta che lo vedeva. Come facevano delle labbra così sottili e delicate a sorridere in un modo così grande e bello? E come diventava tenero quando arricciava il naso mentre rideva? E adesso che Baekhyun se lo stava strofinando appena, Chanyeol si ritrovò a chiedersi anche come facesse ad avere delle mani tanto aggraziate e preziose, ah, chissà come sarebbe stato bello averle a scorrere su di s-
- Chanyeol, hai visto dov’è andato Sehun?-
Lo spilungone scosse velocemente il capo e sollevò lo sguardo verso Luhan, confuso tanto quanto lui.
- Ehm, no, non l’ho visto … -
Indeciso se coprirsi il viso, che quasi sicuramente era diventato rosso di vergogna, Chanyeol sollevò le mani a mezz’aria per un attimo, prima di riabbassarle e infine incrociarle in grembo con timidezza.
- Forse è andato di là … - ipotizzò Baekhyun, alzandosi e procedendo verso la sala riunioni lì vicino.
I tre andarono a vedere e più si avvicinavano, più sentivano varie voci concitate sovrastarsi l’una sull’altra. Quando Luhan, seguito da Baekhyun e Chanyeol, si affacciarono alla porta, assistettero ad una scena alquanto bizzarra.
- Un anno!-
- No, dai, un anno è troppo … -
- Un anno è anche poco, te lo dico io.-
- No, forse sei mesi … hanno poca resistenza, secondo me.-
- Ora che mi ci fai pensare, forse hai ragione.-
- Io non lo so, voglio dire, ci vanno sempre così vicino … non avranno bisogno d’aiuto?-
- Ma sei matto? Ci perdiamo tutto il divertimento!-
- Ragazzi, non state un po’ esagerando?-
- E dai, lasciati andare … Comunque io confermo sei mesi.-
- Io dico un anno. Ci stai?-
- Sì, ci sto. Facciamo centomila?-
- Ci sto anch’io, ma a questo punto alziamo la posta … -
- Duecentomila?-
- Sì, si può fare.-
- No dai, duecentomila è troppo … -
Baekhyun non ci stava capendo nulla. Sapeva solo di avere davanti molti dei suoi colleghi, tutti con un portafogli in mano. Al centro del gruppo c’era Sehun, circondato da Junmyeon, Jongdae e Jongin. Minseok e Kyungsoo erano leggermente in disparte, ma seguivano la discussione senza problemi.
- Che state facendo?- domandò, facendo calare immediatamente il gelo nella stanza.
Tutti lo fissarono e poi distolsero gli occhi, mettendo via i portafogli con discrezione.
- Niente, Baekhyun … assolutamente niente.- rispose Jongdae, rigido come una statua.
Kyungsoo fece un sospiro pesante a vedere come Baekhyun e Chanyeol se la bevvero senza sospettare niente, mentre Luhan tratteneva a stento le risate.

Chanyeol era concentrato sul suo progetto ed aveva appena finito di salvare il suo file di testo, quando il silenzio fu rotto dal saluto di Baekhyun: - Ehilà!-
Alzò gli occhi e sorrise nel vederlo sulla porta, tenendo in mano due bicchieri di carta grandi e fumanti.
- Ciao, hai finito per oggi?- gli chiese, distendendosi sulla sedia.
- Sì, sono dovuto restare un altro po’ … ma gli altri sono già andati a casa.- rispose l’altro, avvicinandosi tranquillo e porgendogli il suo caffè. - E tu, perché non sei già in viaggio verso il weekend?-
Chanyeol si rimise seduto dritto e girò il portatile verso di lui, con un sorriso entusiasta che stonava con la solita stanchezza del venerdì pomeriggio.
- Volevo finire di scrivere una lettera di presentazione per il mio progetto, sai, quello di fare anche spedizioni ai privati … magari per occasioni speciali.- spiegò.
- Ah sì, me ne avevi parlato … - annuì Baekhyun, avvicinando il viso allo schermo con interesse. - Suona bene, spero che piaccia ai piani alti.-
Con orgoglio, Chanyeol chiuse in fretta tutti i programmi aperti e spense il pc. Nel mentre, Baekhyun si era seduto su un angolo della scrivania e si perse a osservare la sua espressione rilassata – bastava vedere quelle guance e quelle fossette e tutto lo stress svaniva, lasciando posto a una gran pace.
Baekhyun non si accorse di essere rimasto a fissarlo con occhi sognanti, finché Chanyeol stesso non lo guardò con fare interrogativo, dunque tornò alla realtà sbattendo rapidamente le palpebre.
- B-Bevi, altrimenti si raffredda.- borbottò, nascondendo parte del viso dietro il proprio bicchiere per bere e arrossendo come un semaforo.
Chanyeol si ricordò all’improvviso di aver appoggiato il caffè sulla scrivania. - Ah sì, certo.- rispose in fretta, con una strana sensazione addosso.
Era come se avesse impiegato tantissimo tempo per spegnere il computer e intanto gli occhi di Baekhyun erano sempre rimasti su di lui senza spostarsi.
Per allontanare quell’imbarazzante pensiero, Chanyeol prese velocemente di nuovo il bicchiere di caffè e prese un gran sorso, ma un secondo dopo sobbalzò sulla sedia con un gemito dolorante tra le labbra chiuse: il caffè era ancora bollente e lui aveva finito per scottarsi, facendo cadere parte della bevanda sulla camicia.
- Attento!- esclamò subito Baekhyun allarmato, scendendo dalla scrivania e girandoci intorno per avvicinarsi. - Sei proprio un imbranato … aspetta, ti aiuto.-
Mettendo giù il proprio caffè, Chanyeol replicò:
- Accidenti, era caldo … non disturbati, Baek-
- Non importa, ormai ci sono!- fece il più basso, che aveva recuperato una salvietta per strofinare via perlomeno gran parte della macchia.
Un istante prima di farlo, però, Baekhyun si rese conto che per allevare il bruciore Chanyeol aveva sbottonato un secondo bottone della camicia. Gli mancò il fiato per un momento, ma per fortuna la macchia di caffè lo aiutava a controllarsi … anche se non era affatto facile, con parte del petto di Chanyeol nudo davanti ai propri occhi.
Così, mentre il più alto si asciugava la mano in parte bagnata dal caffè versato, Baekhyun restò chinato su di lui per togliere quella macchia. Non passò molto tempo che sollevò lo sguardo per puro riflesso incondizionato, tuttavia quella distrazione gli fu fatale: Chanyeol aveva i grandi occhi scuri puntati nei suoi e avevano una scintilla dentro che lo rese tremendamente nervoso. Baekhyun si sentì arrossire e la mano che stava strofinando la salvietta sulla camicia dell’altro si fermò a mezz’aria.
Entrambi poterono percepire nell’aria una forte tensione, una tensione che non permetteva loro di respirare e che attutiva tutti i suoni e gli stimoli esterni, una tensione difficile da sopportare e che sentirono il bisogno di rompere il più presto possibile.
Fu così che Chanyeol prese la salvietta dalla mano di Baekhyun e si spostò un po’ indietro sulla sedia con le ruote, abbassando gli occhi timidamente:
- Adesso faccio io, non-non ti preocc-
La frase fu interrotta da un paio di labbra piccole e leggere premute sulle sue. Baekhyun non gli aveva permesso di allontanarsi e si era sentito cedere tutto l’autocontrollo in una volta. Fu un bacio molto breve che tolse il respiro a tutti e due, seguito dalla stessa strana e insopportabile tensione di pochi secondi prima, appesantita da una grande sorpresa e da un fastidioso senso di colpa.
Baekhyun trasalì a realizzare che cosa avesse appena fatto e lo fissò terrorizzato, indietreggiando di colpo.
- Maledizione, scusami, io-io non-
Forse non avrebbe saputo neanche lui come proseguire la frase, forse non avrebbe mai trovato una giustificazione per aver baciato Chanyeol per puro impulso e desiderio, ma di una cosa fu sicuro: quando Chanyeol si alzò in piedi in tutta la sua imponenza e non gli permise di dire un’altra parola con un altro bacio, gli fu immensamente riconoscente.
La dolce e intensa consapevolezza di non essere l’unico a provare attrazione per il suo collega durò un secondo, il tempo di un sospiro, e Baekhyun già abbassava le palpebre languidamente per lasciarsi andare a quello che si preannunciava il bacio della sua vita. Un mugolio accennato e le sue braccia si incrociarono da sole intorno al collo di Chanyeol, il cui entusiasmo era ormai impossibile da trattenere.  L’aveva baciato, Baekhyun l’aveva baciato e ora lo stava baciando lui! Aveva smesso di sperarci da diverse settimane, eppure eccolo lì, ad avvolgere le braccia intorno ai suoi fianchi per stringerlo a sé. La sua reazione fu talmente improvvisa e veloce che, quasi senza accorgersene, aveva spinto Baekhyun contro la parete.
Il bacio si allungò, ma senza particolari sviluppi, dal momento che finora le loro bocche si erano soltanto scontrate in un primo tentativo di conoscersi. Finì presto, poiché a entrambi mancava il fiato nel petto, ma gli sguardi che si scambiarono a quel punto furono molto, molto più rilassati.
Chanyeol fu il primo a sorridere, appoggiando la fronte a quella dell’altro.
- Credevo che non avrei mai potuto farlo … - confessò a voce bassa e profonda.
Baekhyun ridacchiò. - Io invece non avrei mai creduto di volerlo fare … o forse lo volevo talmente tanto da spaventarmi.-
Il cuore di Chanyeol si strinse un poco e le sue grandi mani rassicuranti gli accarezzarono teneramente le spalle.
- Ehi, non sei l’unico.- disse con dolcezza. - Dopotutto, quale stupido tenterebbe di sedurre il proprio capo-reparto?-
Baekhyun si sentì finalmente leggero come una piuma e si mise a ridere con sincerità, strizzando gli occhi prima di regalargli un altro bacio, prontamente ricambiato.
Stavolta la sorpresa era scomparsa e stava lasciando piano piano spazio a una felicità immensa e una maliziosa curiosità. Dopo il primo incontro, le loro labbra si accarezzarono a vicenda con calma, presto seguite dalla lingua, dai denti che lasciarono piccoli morsi e da quei sospiri misti a gemiti che li facevano impazzire.
Baekhyun fece appena in tempo a comprendere veramente di essersi innamorato di Chanyeol a prima vista, mesi prima, che la bocca carnosa e audace dell’altro lo lasciò e si spostò verso il basso, raggiungendo il mento e poi il collo in tanti schiocchi semplici e dolci. La sua fronte andò a riposarsi sulla spalla del più alto mentre riceveva quelle attenzioni e il tutto era semplicemente meraviglioso.
- Non diciamolo agli altri … - sussurrò.
- Perché?- domandò Chanyeol, muovendosi fino a baciargli il collo dall’altro lato.
Baekhyun rise appena. - Perché così c’è più gusto … Aspetta!-
Di colpo allontanò il collega, posando le mani sulle sue spalle, e lo guardò come se avesse appena avuto l’illuminazione del secolo. Chanyeol non poté che fissarlo, incredulo e confuso.
- E se alla festa di Luhan … stessero parlando di noi?-
Chanyeol si trattenne prima di dire che l’argomento non c’entrava nulla, perché in effetti forse c’entrava eccome.
- Dici che … un momento, io avevo detto a Sehun-
I due giunsero all’imbarazzante conclusione nello stesso istante.
- Brutti stronzetti, a scommettere su quanto tempo ci mettevamo noi a … aaah!- esclamò Chanyeol con estremo disappunto, mollando una manata sul muro.
- Ma tu guarda, invece di lavorare complottavano alle nostre spalle.- sbuffò Baekhyun, incrociando le braccia al petto. - Beh, la prossima settimana dovranno sudarselo, lo stipendio.-
- Ben detto.-
I due annuirono insieme con un’espressione severa e indispettita, la quale però non durò più di tre secondi: scoppiarono a ridere di cuore, lasciandosi un po’ travolgere dall’imbarazzo.
- Ci erano arrivati prima di noi … - osservò Baekhyun, ormai senza più rancore.
Chanyeol annuì: - Già.-
Le risate si affievolirono; dietro di esse una scia di tenerezza che restò loro dentro, a far battere allegramente il loro cuore. Si scambiarono un silenzioso sguardo pieno di dolcezza, incanto e meraviglia, e tanto bastò perché Chanyeol si riavvicinasse per baciarlo di nuovo.
Aveva immaginato così tante volte di baciare quelle labbra, di accarezzare quella schiena e di farsi toccare da quelle bellissime mani, e ora le avvertiva salire lungo le braccia muscolose con i palmi aperti, fino a che le unghie non raggiunsero la nuca e si infilarono tra i capelli, scatenando una tempesta di piacevoli brividi. Di scatto Chanyeol ringhiò nel bacio e sollevò Baekhyun per le cosce, fino a farlo sedere sulla cassettiera di ferro lì accanto. Ricominciò a baciargli il volto e il collo elegante, mentre le dita dell’altro formicolarono piacevolmente fino a raggiungere il colletto della camicia per sbottonarla del tutto. Quando poi si sentì toccare i pettorali nudi e percepì i sospiri di Baekhyun nelle orecchie, seppe che non avrebbe più saputo controllarsi.
- Vuoi venire da me?- propose in fretta.
- No … restiamo ancora un po’ … - rispose Baekhyun, reggendosi a lui ed avvolgendo le gambe intorno alla sua vita. - Sai, ho sempre voluto toglierti questa camicia di dosso proprio qui … -
E poi incrociò i suoi occhi con un bagliore languido che l’altro aveva sempre desiderato vedere.
- Proprio seduto qui, Chanyeol.- sibilò con solo un angolo della bocca sollevato.
- Oh, Baekhyun …!-
A quel punto Chanyeol seppe che a casa sua non ci sarebbero arrivati tanto presto, non dopo aver spinto Baekhyun in quel modo contro la cassettiera, baciandolo con molta più energia.




~ Fine ~



*

L'autunno sta arrivando e con esso le challenge di Fanwriter.it. Nuova AU, nuovi prompt... stessa ship. Prima o poi cambierò, lo giuro, ma diciamo che mi serviva un riscaldamento.
Tornerò presto, intanto spero che questa cosina vi sia piaciuta.
Un bacio!

Eliot ;D

   
 
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