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Autore: JustBigin45    09/09/2018    9 recensioni
"Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso." (M. Gandhi)
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Poesia stilata con crazy lion.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Mastichi parole mai dette
incastrate in singhiozzi soffocati dal male,
dal dolore che si annida fra le pieghe strette
di un cuore colpito da lama e pugnale.
Raccogli lacrime all'aroma di limone,
sempre celate da un illusorio sorriso,
ingannevole come la tua convinzione
di essere fuori dall'inferno, alle porte del paradiso.
La testa è avvinghiata in una morsa rovente,
che stringe di più con lo scorrere delle notti;
oltre al tuo petto gelido non percepisci più niente,
e tenti di curarlo con sogni e cerotti.
A volte odi delle voci nella tua mente
che ti allontanano da tutto,
dal mondo, dalla gente,
anche da chi ti vuole bene.
Non vorresti ascoltarle, ma sono così forti!
Ti promettono che se ti ferirai,
meglio ti sentirai.
Pensi che, se anche non sei sola,
ti senti tale
e che è così immenso, il tuo male,
che solo il dolore fisico,
forse, lo riuscirà a curare.
Forse ti fai solo dei graffi,
o magari ti spingi più in là,
facendoti dei tagli.
Fa male, ma ciò che provi
non sarà mai peggio
di quello che prima sentivi.
Percepisci il vuoto incolmabile che pervade l'inconscio
e non dà una spiegazione, lascia solo il rimorso
di aver usato armi affilate come antidoto,
che invece di curare annientano e uccidono.
È come sprofondare in un buco nero
cercando di raggiungere la luna e le stelle;
e ti avvicini sempre più al tuo desiderio
lasciando inchiostro rosso sulla pelle.
Per un po’ non senti niente,
se non il sollievo, finalmente!
Hai la testa leggera,
libera da ogni brutto pensiero
e ti dici che, davvero,
hai fatto la cosa giusta.
Molti non capirebbero,
pazza ti considererebbero,
ma te ne freghi.
Non comprenderebbero comunque mai
quanto male stavi
e che, se sei arrivata a questo,
ad apprezzare, per un momento,
l’inchiostro rosso sulla pelle
o anche solo i graffi
è perché null’altro ti aiutava
a sentirti meglio.
Ma poi arriva il senso di colpa,
è come un peso che ti schiaccia, che ti addolora.
Ti fai schifo.
Guardi o senti i tagli o i graffi e ti dici:
“Oh mio Dio,
mi sono fatta violenza.”
Eppure una parte di te sa
che di quel dolore fisico
non riuscirebbe a star senza.
Magari non te ne rendi ancora conto
ma è come una dipendenza.
Il senso di colpa passerà
e il bisogno di rifarlo ritornerà
e così sarà per quanto tempo?
Chissà.
Sei in un circolo vizioso
nel quale in parte vuoi restare,
perché ne hai bisogno.
Trova qualcuno con cui parlare,
un amico, un familiare.
Tra la centinaia, migliaia
di persone che non capiranno,
ce ne saranno alcune
che lo faranno.
Forse ti diranno
che sanno cosa stai passando
perché anche loro hanno
percorso questa tortuosa strada.
Ti abbracceranno,
il tuo pianto asciugheranno,
parole consolanti ti diranno.
Al sicuro sentir ti faranno.
Impedirti di farti male non potranno,
ma a controllare questo bisogno
ti aiuteranno.
A volte le ascolterai.
Altre, anche se non vorrai,
delle loro parole te ne fregherai
perché troppo male starai.
Arriverà un momento
nel quale un’altra parte di te
ti dirà:
“No,
è pericoloso.”
Lo sapevi già,
ma qualcosa di diverso
dentro di te scatterà.
E allora forse, con molta fatica,
facendoti aiutare
da una figura professionale
riuscirai a ricominciare a lottare,
a combattere contro il tuo male.
Non credere che sarà facile,
perché, al contrario,
sarà estremamente difficile.
Avrai giorni nei quali bene starai
e anche per settimane male non ti farai
e fiera di te sarai.
Ce ne saranno altri nei quali crollerai
e tutto a puttane mandar vorrai.
Il bisogno di farti del male sentirai.
Sarà più forte di te,
non potrai farci niente.
Ancora ti ferirai,
non una, non due, non tre
ma infinite volte.
In colpa ti sentirai
e peggio starai.
Come ti dirà chi accanto ti starà
e come lo psicologo capire ti farà
la guarigione è fatta anche di questo
e richiede tempo.
Ma anche se ti sembra impossibile
un giorno, purtroppo forse lontano,
sarai ancora più forte.
Tu capirai che devi farlo per te
e sarà proprio allora
che, anche se sarà dura,
pian piano sconfiggerai il dolore.
Uscirai con difficoltà dalla depressione.
Troverai un motivo per sorridere
anche solo un po’
e, anche se ora non ci credi,
ti libererai per sempre
da quella dipendenza
e dall’inchiostro rosso
sulla pelle.





TANA DI BIGIN

Versi scaturiti da una riflessione riguardo ad un fenomeno sempre più diffuso e al quale, purtroppo, non si dedica la giusta attenzione: l'autolesionismo.
Io e Giulia (crazy lion), con la quale è stata scritta questa poesia, abbiamo voluto dar voce a ciò che spesso resta in una nicchia, pervaso costantemente da un dolore incompreso.

Lo scopo di tale componimento si limita esclusivamente a sensibilizzare più persone possibili riguardo a questo argomento; non intendiamo offendere o mancare di rispetto a tutti coloro che stanno sprofondando nel dolore e ne portano le cicatrici, ma, al contrario, è un modo per dimostrare la nostra vicinanza e comprensione.

Grazie di cuore.

Bigin
  
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