Arrossiscono di tramonto le tue guance laddove il vento si racconta sussurrando parole. Ardono i tuoi occhi della luce delle stelle, con le palpebre allungate sulla scia di una cometa. Morbide queste tue labbra, umide, cariche d’attesa, come nuvole leggere che assaporano rugiada. T’aspetti forse un bacio forse un giorno nuovo, e ancora un altro bacio, come pioggia torrenziale. Ed allora io ti bacio, con la fronte verso l’alto e di tramonto arrossisco, sfiorando la tua gota, fintanto che di notte il tuo volto si dipinge.