Era notte fonda, non riuscivi a vedere nulla tra la boscaglia, ma questo non valeva per lui; i suoi occhi coglievano anche i più piccoli movimenti e il suo naso riusciva a percepire anche gli odori più sottili, concentrato sulla sua preda aspettò il giusto momento e con un balzo la atterrò affondando le sue zanne nel collo della povera creatura.
A quel punto lasciò che la fame prendesse il sopravvento e divorò l'animale in pochi morsi.
Si allontanò dalla carcassa e appoggio la schiena contro il tronco di un albero, adesso che la fame era stata saziata e la sua mente era tornata lucida l'unica cosa che gli importava era ripulire le sue mani e la sua bocca dal sangue.
Ciò che il biondo però non sapeva è che non era solo. Da uno dei rami di un albero non lontano un ragazzo dai capelli corvini stava osservando ogni suo movimento. “Ugh... L'ha mangiato crudo…” Il misterioso giovane balzò giù dal ramo con agilità innaturale avvicinandosi al biondo.
“Ehilà~ Va tutto bene laggiù?” Shizuo aprì gli occhi e balzò indietro per mettere distanza fra loro, fissandolo.
“Cosa vuoi? Vattene!” Izaya si limitò a scuotere la testa e scrollare le spalle per nulla intimidito.
“Sono solo un cittadino preoccupato per il suo prossimo~” Shizuo continuò ad indietreggiare non rendendosi conto che facendo questo era uscito dall'ombra degli alberi, lasciando che un flebile raggio di luna illuminasse la sua figura, permettendo ad Izaya di intravedere le sue fattezze animali: un paio di orecchie canine spuntavano dalle ribelli ciocche bionde e dal bordo dei pantaloni si poteva intravedere qualcos'altro... una coda forse?
Izaya rimase stupito per un attimo
“Sono orecchie da cane quelle?” Shizuo sgranò gli occhi e tornò a nascondersi nell'oscurità.
“No, tornatene a casa!” Izaya si stava facendo sempre più curioso.
“Ma vedi, questa parte della montagna è di mia proprietà, perciò sono già a casa~”
“Allora me ne vado io” Il biondo quasi gli ringhiò contro, dopodiché si girò e cominciò a correre, il corvino lo guardò allontanarsi ghignando
“Non puoi sfuggirmi~” Seguirlo non fu difficile, dopotutto Shizuo stava correndo senza mai cambiare direzione, tutto dritto. Il corvino lo seguì aspettando il momento in cui si sarebbe fermato e a quel punto... Affondò i denti nel suo collo cogliendolo alle spalle, tenendo una mano sui suoi occhi per impedirgli di vedere; cominciò a bere avidamente e ferocemente tenendolo il più fermo possibile, Shizuo era già stanco e non ci volle molto per farlo cadere al suolo incosciente.

IZAYA POV
Mi leccai le labbra, avevo bevuto troppo velocemente per assaporarne il gusto, ma proprio come mi aspettavo il sangue del biondo era delizioso. Lo tirai su muovendomi cautamente per non rischiare di svegliarlo, mi avvicinai al suo collo per leccare il punto in cui i miei canini avevano lacerato la sua carne, non ci volle molto perché questa cominciasse a rimarginarsi, dopodiché mi apprestai a sollevarlo e con un lieve ghigno gli passai un braccio dietro la schiena e uno sotto le braccia, per un normale umano questo mio strano ospite sarebbe stato probabilmente troppo pesante da trasportare, ma non per  me~, mi concentrai un attimo lasciando che grosse ali dall’aspetto simile a quelle di un pipistrello apparissero sulla mia schiena e con un balzo cominciai a volare verso la mia dimora.
Questa non era altro che una vecchia villa dall'aspetto alquanto diroccato all’estero ma accogliente all’interno, nascosta dagli alberi e soggetto di molte storie di fantasmi, in pochi osavano avvicinarsi a questo posto, se non qualche malcapitato e chi già sapeva cosa trovarci.
Entrai da una finestra e mi diressi verso una delle camere per gli ospiti, cosa che di rado avevo, lasciai il biondo sul letto coprendolo con una vecchia ma calda coperta. 
Più lo guardavo e più mi riaffioravano alla mente vecchi e dolorosi ricordi. Lo lasciai lì a riposare e tornai nelle mie stanze, la notte era ancora lunga…

SHIZUO POV
La prima cosa che capii è che mi stavo svegliando, pur non ricordandomi di essere mai andato a dormire, aprii gli occhi aspettandomi che la luce del sole li avrebbe fatti bruciare come solitamente faceva al mattino, ma stranamente la mia stanza era piuttosto ombreggiata.
Mi passai una mano tra i capelli per assicurarmi che quelle noiose parti indesiderate fossero scomparse e cominciai a guardarmi intorno: la stanza era più grande di come la ricordavo, stesso valeva per il letto, lunghe tende nere coprivano le ampie finestre…
(Dove diavolo…) non ci volle molto perché capissi che questa non era la mia stanza, troppo lussuosa per i miei standard, tentai di ricordare ciò che era successo la sera prima, lasciando che qualche immagine riaffiorasse alla mente: il fastidioso ragazzo corvino, il suo viso sorpreso… una reazione che mi aveva lasciato perplesso, molto più abituato a vedere la paura che la sorpresa negli occhi degli altri, poi la fuga e infine il ricordo di essere stato assalito, mi portai di riflesso una mano al collo stupito di non trovarci alcun segno.
Comunque sia andata non avevo alcuna voglia di rimanere in questo posto macabro, mi alzai e mi diressi verso la porta felice di trovarla aperta, non avevo fatto più di dieci passi nel corridoio che il mio udito soprannaturale colse dei suoni, una voce…
“Il mio caro ospite, che so perfettamente in grado di sentirmi, dovrebbe raggiungermi nel salone~” questo sconosciuto già mi stava sui nervi, decisi che era inutile evitare il problema e mi avviai nella direzione da cui la sua voce irritante proveniva...

ok sono un po imbarazzata sono anni che non pubblico niente, questa storia origina da una role fatta con una mia amica Kairy, che ringrazio per il contributo.
Se notate errori o avete critiche costruttive non esitate a comunicarmele.
Spero che la storia possa piacervi
Alla prossima
Maze