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Autore: alaal    22/09/2018    0 recensioni
Tutto inizia con una banale missione nel passato: consegnare la medicina cardiaca potenziata a Goku. Un lavoro non troppo difficile. Ma durante il viaggio nel tempo, qualcosa va storto. E il passato ancora una volta subirà pesanti ripercussioni, a causa di una visita di un ragazzo del futuro.
Fanfiction su Dragon Ball, liberamente ispirata al manga "Wrong Time" di SelphieSK. Con sostanziali differenze nella trama proposta dal nostro amico, e riletta in chiave moderna.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bulma, Mai, Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I sentimenti tra i Guerrieri Z erano contrastanti. Chi gioiva per l’arrivo di Goku dall’Aldilà e avere salvato suo figlio Gohan, chi si disperava per il sopraggiungere di una nuova minaccia dallo spazio. Ormai non c’era più tempo per tirarsi indietro: una stella scintillante da nord-ovest impegnava gli sguardi di tutti i presenti, tra i quali anche Goku che, scendendo a terra ignorò quasi volutamente Vegeta e Nappa.

“Finalmente potremo capire con chi avremo a che fare” pensò Trunks, osservando con il fiato corto il sopraggiungere di un’altra navicella perfettamente identica a quella dei due Saiyan che stavano combattendo contro i superstiti avversari. Piccolo era quello più esagitato e aveva letteralmente gli occhi fuori dalle orbite dal terrore. Non poteva fare a meno di tenere lo sguardo incollato sulla navicella sferica che, attorniata dalle classiche fiamme di attrito per essere entrata nell’atmosfera terrestre, stava precipitando a folle velocità verso l’altopiano roccioso.

-Kakaroth!- Vegeta esplose in una risata, chiudendo gli occhi e aprendo la bocca e inarcando la testa indietro. Nappa ridacchiò e, stringendo nuovamente un pugno davanti a sé, digrignò i denti e le vene sul suo cranio pelato si inspessirono, pulsando velocemente il sangue a livelli adrenalinici.

-Il traditore finalmente si è fatto vedere!- Goku, passati in rassegna i volti dei due Saiyan belligeranti, girò lo sguardo verso Crilin, che giaceva a terra quasi in fin di vita. Il ragazzo stava sollevando la testa, con estrema difficoltà, e riconobbe il padre di Gohan, sorridendogli a stento.

-Go… Goku… finalmente… sei arrivato…- L’allievo del maestro Muten si guardò ancora attorno, notando con orrore i corpi senza vita di Tenshinhan e di Yamcha. Non riuscì però a trovare quello di Jiaozi, e Nappa intuendo il pensiero del suo nemico gli rispose direttamente con un mezzo sorriso di sfida.

-Se stai cercando il piccoletto, non lo troverai. È esploso, saltato in aria, come i fuochi d’artificio! Peccato per il suo inutile sacrificio, aveva un bel coraggio da leone…- Goku, letteralmente sconvolto nell’avere appreso che Jaozi si fosse suicidato nel vano tentativo di fermare il suo avversario, strabuzzò gli occhi e meccanicamente tornò a guardare Nappa. Come attraversato da migliaia di scariche elettriche in corpo, il padre di Gohan aggrottò le sopracciglia, ringhiò dalla rabbia, strinse i pugni e fletté leggermente le ginocchia, pronto ad attaccare i Saiyan invasori, rei di essere gli esecutori di quell’eccidio. Poi il ragazzo si voltò per un istante, inarcando le sorpacciglia, verso Trunks il quale rimase sorpreso dalla reazione istintiva di Goku.

-E tu chi saresti, scusa?-

-Te lo spiego io, Kakaroth!- Vegeta aggrottò la fronte e urlò contro Goku, fortemente contrariato per essere stato volutamente ignorato dal suo nemico. Alzò il tono di voce volontariamente per catturare l’attenzione di tutti quanti. -Questo tizio – ed indicò con un dito Trunks, il quale aveva spostato lo sguardo altrove – si stava nascondendo dietro le rocce e ci stava spiando. Poi, quando ci siamo decisi a usare le maniere forti, è comparso proteggendo il nanerottolo!- Gohan, ridendo e festeggiando il ritorno di suo padre sulla Terra, fece un balzo dalla Nuvola D’Oro e si avvicinò a Goku, aprendo le braccia e correndo verso di lui.

-Sei arrivato, papà!-

-NON HO FINITO DI PARLARE!- Vegeta trovò oltremodo oltraggioso l’atteggiamento dei suoi avversari, nonostante fosse ovvio per lui che non avrebbero avuto nessuna possibilità di competere con il Principe dei Saiyan. Nappa, condividendo lo stato d’animo alterato del suo alleato, si ritrovò a correre velocemente verso il terrestre ancora riverso a terra e, non toccando più terra con i piedi, distese le braccia davanti a sé, volando spedito come un jet diretto verso il suo avversario.

-Adesso basta con le chiacchiere! Ti ucciderò per primo, pivello!!- Crilin, vedendosi arrivare nuovamente contro quel bestione tutto muscoli di Nappa, strinse gli occhi e urlò dal terrore, incapace di muoversi e di reagire al pericolo.

-Aiuto, Goku!!- Il Saiyan vestito con la tunica rossa, cosciente del pericolo che stava per accadere al suo amico d’infanzia, si caricò di energia e un’aura semitrasparente si sviluppò attorno al suo corpo. Partì di gran carriera proprio in direzione di Crilin e Nappa, il quale quest’ultimo stava aprendo la bocca e creando un poderoso fascio di luce, potenzialmente minaccioso e pericoloso.

-Non osare toccarlo, pallone gonfiato!!- Trunks osservò il tutto con un certo stupore. Notò inoltre con la coda dell’occhio che Vegeta era sparito dalla sua postazione, per poi ricomparire esattamente proprio dietro a Goku. -Tu non andrai da nessuna parte, Kakaroth!!- gli scagliò un’altra sfera energetica giallastra da dietro le spalle, e l’allievo di Muten fu costretto a fermarsi, girarsi e deviare l’attacco energetico del suo avversario.

Purtroppo, questo avvenimento diede il tempo necessario a Nappa di scaraventare una potentissima onda energetica rossastra dalla sua bocca, colpendo direttamente il povero Crilin. Un’esplosione deflagrò in ogni dove, causando nuovamente il turbinio di un’improvvisa folata di vento che travolse tutti quanti e lo scagliare di numerosi ciottoli di pietra in qualsiasi direzione. Tutti i lottatori osservarono il susseguirsi degli eventi, e Trunks era rimasto letteralmente sconvolto da quello che era appena accaduto: Nappa aveva ucciso Crilin.

Il giovane Saiyan scavò nella memoria, nel tentativo di ricordarsi se il terrestre e futuro marito di C-18 fosse stato in qualche modo implicato tra le vittime dei Saiyan, ma purtroppo Crilin era uno dei pochissimi sopravvissuti alla carneficina compiuta dai due invasori.

-Ah, ah, ah! Molto bene, fuori uno! Chi è il prossimo?- Vegeta plaudì all’azione di Nappa, il quale si pulì le labbra con il dorso della mano destra e, più furioso che mai, si avvicinò nuovamente al campo di battaglia. Non rimase nulla del corpo di Crilin: si era creata una profonda voragine al suo posto.

“Non… non è possibile!” Trunks iniziò a sudare freddo, tutto quello che stava accadendo in quel momento era completamente diverso dal racconto di sua madre Bulma. Anzitutto, Piccolo era ancora vivo e al suo posto era deceduto Crilin. E ora, quella minaccia… Il ragazzo scosse la testa, deglutendo terrorizzato. La storia… la storia stava nuovamente cambiando. Perché non era intervenuto in difesa del terrestre, proprio come aveva fatto con il piccolo Gohan?

“Devono cavarsela da soli” si ritrovò a pensare il figlio di Bulma, quasi nel doversi dare una giustificazione “non potranno mai diventare più forti se decido io delle loro azioni”.

Ma ecco, dal cielo si udì un terribile fischio che fece accapponare la pelle a tutti quanti, seguito poi da un’altra esplosione poco distante. La navicella era finalmente atterrata a qualche chilometro di distanza dal luogo di combattimento. Goku, furioso e indifferente al fracasso che l’abitacolo spaziale aveva creato, scombussolando tutto il circondario, ringhiò dalla collera e si caricò di energia, stringendo i pugni e strabuzzando gli occhi.

-Prima Yamcha… poi Jaozi, Tenshinhan… e infine Crilin…- I muscoli del petto di Goku si gonfiarono a vista d’occhio, causando qualche leggero strappo alla canottiera rossa con il simbolo delle Tartarughe di Mare stampato sulla schiena. Sollevò gli occhi, in preda ad una rabbia mai provata in vita sua e fulminò con lo sguardo Nappa, il quale ridacchiò ancora una volta e si mise in guardia, pronto a proseguire il suo combattimento.

-Che cosa c’è, Kakaroth? Sei dispiaciuto per la morte del tuo amichetto?- Poi strisciò i piedi sul terreno, flettendo le ginocchia in avanti, pronto ad avventarsi nuovamente contro il suo avversario. Vegeta nel frattempo aveva analizzato, tramite il suo scouter, l’identità del viaggiatore che neppure lui aveva previsto. “Livello di combattimento… oh, bene! Molto interessante.” Si permise un mezzo sorriso di autocompiacimento. Un altro Saiyan, dunque.

-Non ti preoccupare, sporco traditore!- proseguì Nappa, ridendo sommessamente. I suoi bulbi oculari erano contornati da una miriade di ramificazioni rossastre, striati di sangue. -Presto lo raggiungerai all’altro mondo!- Goku squadrò il suo avversario con odio. Trunks, un poco più a lato, constatò il rapido progredire del livello di combattimento del Saiyan cresciuto sulla Terra. Era sbalorditivo quanto fosse già potente, e quanto poco gli mancasse per raggiungere il livello di Super Saiyan.

-Tu… tu!!!- Goku gridò dalla rabbia, spaventando addirittura il piccolo Gohan che era nei pressi e non aveva smesso un solo istante di guardarlo con occhi e bocca spalancati. Piccolo si avvicinò velocemente e tirò via il bambino in modo precauzionale, costringendolo a seguirlo e a porsi a debita distanza da suo padre.

-Cos’è quello sguardo minaccioso, moscerino? Hai voglia di morire prima degli altri, eh?-

-Non posso perdonarti per quello che hai fatto! Giuro sui miei compagni caduti che morirai immediatamente!- Frattanto, lo scuoter di Vegeta analizzava con costante aggiornamento il livello di combattimento di Goku. Il Principe dei Saiyan notò con stupore quanto il livello crescesse mano a mano che il tempo passava e i numeri si sviluppassero in modo esponenziale.

-Incredibile… 6500… 7000… 8000…- Sentendo bisbigliare vari numeri il suo alleato, Nappa voltò la testa verso di lui, posizionato un po’ più indietro rispetto al terreno di scontro e, mantenendo il suo atteggiamento beffardo e da spaccone, chiese informazioni sul livello di combattimento di Kakaroth.

-E’ arrivato a 8000, maledizione!- urlò Vegeta dalla rabbia, scatenando un grido di terrore da parte del suo alleato. Nappa spalancò gli occhi e la bocca, stralunato e scioccato nel constatare quanto sentenziato dall’apparecchio elettronico proprio in quell’istante. Non poté comunque controbattere manifestando la sua sorpresa, perché lo scouter di Vegeta continuò a trillare segnalando un’altra potente forza combattiva nei dintorni. Stranamente, il Principe dei Saiyan tornò a parlare sommessamente e a ricomporsi, ignorando per il momento il continuo progredire del potere fisico di Goku.

-Ecco, questo è interessante…-

-Che cosa, Vegeta? Non tenermi sulle spine!- Trunks capì perfettamente quello che intendeva dire suo padre con quella frase sibillina: un altro avversario si stava avvicinando a piedi, senza particolare fretta, proprio dove si trovavano i Guerrieri Z ed i Saiyan.

“La forza combattiva di quell’individuo è fenomenale” ammise Trunks, guardando alla sua destra oltre le rocce che ancora non erano state sgretolate, direzione da dove arrivava quell’aura. Deglutì, quasi sconvolto nel constatare quanto i guerrieri avversari fossero così potenti in quel periodo storico (e comunque, non molto lontano nel tempo rispetto al suo primo arrivo nel passato). Comprese inoltre quanto l’aura di questo misterioso combattente fosse molto simile a quella di Goku… un Saiyan, senza dubbio. Ma chi era? Il ragazzo del futuro non aveva mai percepito un’aura così densa e quasi completamente carica di oscuri presagi.

-Chiudete il becco, voi due!- Goku era una furia, la sua aura da trasparente era diventata leggermente più rossastra, segno che il Saiyan stava preparando il suo attacco migliore appreso da poco, ovvero il Kaioken. Nappa tornò a scrutare visibilmente più angosciato il suo avversario ma non volle perdere il suo atteggiamento strafottente e da gradasso. Era visibilmente sudato e il labbro superiore tradiva una parvenza di tremore, nonostante le sue spacconate ripetute ad oltranza.

-Ah, che sciocchezza! Sicuramente quell’aggeggio elettronico si sarà rotto, non è possibile che una nullità, uno scarto come te possa essere diventato così forte!-

-Ne vuoi una dimostrazione, grassone?!-

 

Mai tremava visibilmente, la mano che brandiva la pistola non riusciva a stare salda nella sua posizione e il sudore le colava sugli occhi, a rivoli. Le labbra tremavano anch’esse, le urla dei combattenti fuori dalla casa riempivano quell’ambiente apparentemente pacato e lontano chilometri di distanza dal luogo dello scontro.

La ragazza del futuro non aveva mai visto, prima di quel giorno, un Saiyan originale nella sua interezza. Certo, aveva avuto modo di conoscere Trunks ma lui era completamente diverso ed era un mezzo Saiyan, molto più simile ad un essere umano per i suoi modi affabili e gentili. Goku era l’eccezione che confermava la regola, così come Vegeta.

Ma loro non erano quei Saiyan che intendeva lei.

Appuru, Nashi e ora quell’individuo (donna?) erano i Saiyan originali, con la coda di scimmia, la Battle Suite e il rilevatore sull’occhio sinistro. Per un istante, Mai provò un brivido percorrerle la schiena quando vide la persona di fronte a lei avvicinarsi ed uscire dall’ombra della stanza.

-Non ti avvicinare!!- Mai afferrò con decisione il calcio della pistola semiautomatica con entrambe le mani, mantenendo nell’incavo della mano destra la piccola capsula contenente la medicina cardiaca necessaria a curare la malattia di Goku.

Ciò che si vide venire incontro fu qualcosa di particolare: il Saiyan, con la coda slegata rispetto ai suoi compagni che ancora stavano combattendo fuori, era di piccola statura, forse alta un metro e cinquanta circa. Non aveva uno scouter appoggiato all’occhio, indossava una lunga tunica grigia smanicata che le ricadeva fino alle caviglie, degli stivaletti bianchi e un bracciale del medesimo colore al polso destro. I suoi capelli erano corti e scompigliati, neri come le pece, così come il colore dei suoi occhi. Lo sguardo spento, la spaventosa magrezza e le guance incavate del Saiyan donna fecero immediatamente supporre a Mai che la sconosciuta avesse attraversato un difficile periodo o qualcosa di simile.

-Adesso… - sibilò la ragazza del futuro, brandendo la pistola con un vistoso tremore, costringendo il suo avversario a fermarsi a quattro passi da lei – allontanati da Goku e vattene da questa casa.-

Il Saiyan non desistette neppure un istante nel tenere gli occhi vacui su quelli di Mai. La viaggiatrice, con le lacrime che le scendevano rigandole le guance, si spostò lateralmente di qualche passo verso sinistra, proprio in direzione del futon dove Goku era ancora immobile. “Ti prego, fai che non sia troppo tardi...”

-Sei tu che devi andartene.- Mai spalancò gli occhi e balbettò, tremando ancora di più quando ascoltò le prime parole pronunciate dal Saiyan. La voce della donna con la coda di scimmia, così roca e profonda, aveva un sottofondo di disperazione e sconforto. Nell’arco di un secondo, Mai ebbe la sensazione che quella donna avesse pianto fino al suo arrivo.

-Devo curare Goku, lasciami passare!- Il Saiyan non si mosse di un millimetro, la sua presenza spettrale stava terrorizzando la compagna di avventure di Trunks. Fuori, il combattimento stava continuando senza esclusione di colpi. La mente di Mai si proiettò al di fuori di quella stanza, e si figurò con gli occhi dell’immaginazione il proseguimento di quella lotta cruenta. Chi stava per vincere? Chi stava per soccombere? Vegeta, Piccolo e Crilin stavano avendo la meglio? La ragazza non poteva saperlo. Bulma era rimasta al piano di sotto e per qualche strana ragione non si stava avvicinando alla scale per raggiungere la sua alleata.

-Kakaroth non ha bisogno di nessuno. Lo riportiamo nel suo pianeta di origine.- Mai scosse la testa, incredula. Volevano portare via il lottatore più forte del pianeta Terra in condizioni critiche. Forse non erano a conoscenza del suo stato di salute, e la ragazza arrivata dal futuro glielo espresse chiaramente, magari facendo leva sulla malattia sopraggiunta.

-Lo curerò personalmente- rispose asciutta la donna Saiyan. I denti di Mai batterono tra loro a causa della forte tensione accumulatasi in quell’istante. La sua avversaria non sembrava così forte… anzi, sembrava veramente essere male in arnese. Mai avrebbe potuto eventualmente colpirla ad una spalla o ad una gamba, senza necessariamente ucciderla…

Ma la Saiyan avrebbe avuto lo stesso riguardo nei suoi confronti?

-Goku non accetterà mai di andarsene via dalla Terra. Ha… ha la sua famiglia! I suoi amici… la sua casa… qui ha tutto di cui… di cui ha bisogno!- Le argomentazioni un po’ stentate di Mai non diedero il risultato sperato. Improvvisamente, Goku urlò squarciando il silenzio che si era appena creato tra le due donne e la Saiyan, voltandosi improvvisamente verso il malato, fece svolazzare la tunica e si inginocchiò di fianco a lui, afferrando una spugna che era lì accanto all’interno di una bacinella colma d’acqua. La ragazza del futuro non si era accorta della presenza di quegli oggetti, nascosti nell’oscurità, salvo poi identificarli per mezzo del caratteristico rumore dell’acqua raccolta e lo strizzare della spugna.

-Stai tranquillo… ti prego, non urlare… andrà tutto bene… tra poco saremo a casa…- Mai osservò esterrefatta la scena che le si stava ponendo davanti agli occhi: la donna con la coda di scimmia stava tergendo la fronte del lottatore sdraiato nel futon, quasi volesse placare il dolore del Saiyan cresciuto sulla Terra. Con la pistola ancora puntata sulla sconosciuta, Mai urlò, con disperazione: -Non costringermi a ucciderti! Vattene subito!-

   
 
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