Fandom: The Borgias
Titolo: Like an actor on a stage
Personaggi: Cesare Borgia, nominata Lucrezia Borgia,
Rating: NC15
Note: accenni di incest, se qualcuno li vuole vedere
Note2: post serie ma prima del film conclusivo che secondo Jordan avrebbe dovuto chiudere il tutto
Nota3: come storica dico no ma come semplice fan ... se ne può discutere
Nota4: per il Cow-T di landedifandom, prompt: anticristo, team Opal
Era ben
cosciente di come lo considerassero i suoi nemici.
I primi
tempi Caterina Sforza, soprattutto lei, doveva averlo
considerato un piccolo ostacolo paragonabile a Juan, qualcuno che si
poteva battere facilmente senza eccessivo sforzo. Suo fratello si era
logorato nell’assedio di Forlì non ottenendo nulla
tranne le risate degli avversari e il disprezzo della truppa per non
aver avuto ragione di una donna.
Lui era diverso, era migliore di Juan e lo era sempre stato, aveva
accettato la tonaca per compiacere suo padre ma dopo la morte di Juan
non ne aveva avuto più bisogno, Juan ormai era come
impazzito mentre lui sarebbe stato sempre utile alla famiglia, e a
Lucrezia.
Era sicuro
che mormorassero, i napoletani sicuramente avevano mormorato
e Alfonso aveva certamente sospettato che l’affetto tra lui e
Lucrezia non fosse solamente quello che esisteva tra fratelli ma non
aveva potuto fare niente. Lucrezia era sua, così aveva
deciso e così sarebbe stato, nessuno si sarebbe mai potuto
mettere in mezzo, nessuno sapeva cosa provava per lei e come lei lo
ricambiasse, aveva voluto bene ad Alfonso ma amava lui.
Cesare Borgia sapeva quello che si diceva su di lui per tutta
l’Italia e di come né suo padre né il
re di Francia fossero interessati a far cessare quelle voci, a loro
serviva qualcuno da poter accusare anche se adesso lui e suo padre
avevano il medesimo obbiettivo, la conquista di Milano e
l’imminente conquista di Napoli li aveva avvicinati come mai
era stato prima.
Assassino,
ingannatore, spietato mostro senza cuore, incestuoso amante
della sorella, uccisore del fratello, anticristo.
Questo
mormoravano i governanti d’Italia quando
nell’udire il suo nome tremavano, lo stesso Savonarola non
era stato tenero con lui e ora lo paragonavano
all’anticristo, la rovina d’Italia e della chiesa
che la sua famiglia avrebbe condotto all’abisso. Caterina
Sforza aveva tentato di combatterlo, di annientare la sua famiglia ma
aveva miseramente fallito, lui aveva vinto, l’aveva umiliata
e la signora di Forlì sarebbe rimasta per
l’eternità prigioniera in Vaticano. Gli altri
avevano pagato grazie a Micheletto e ora nessuno di loro avrebbe osato
anche solo tentare qualcosa contro di lui e contro la sua famiglia, lui
aveva una santa missione.
Potevano
anche definirlo anticristo quei nobili arroganti e paurosi ma
lui stava compiendo il suo dovere per il bene della sua famiglia,
quegli stolti non capivano gli obbiettivi della famiglia Borgia, e
quella fama gli faceva comodo, meglio essere temuti che amati
… avrebbe dovuto scrivere al signor Machiavelli quella
frase, al momento dove solo convincere Lucrezia che loro due si
appartenevano e che lei sarebbe stata sua per sempre.
E se questo
lo rendeva l’anticristo … allora lo
sarebbe stato, a costo di bruciare tutta l’Italia pur di
portare alle stelle la gloria della propria famiglia, se dicevano che
suo padre era il diavolo allora era giusto che lui fosse
l’anticristo, degno erede di Satana non era forse
l’anticristo, suo emissario sulla terra?
Su suo
padre fin dall’elezione si erano ammassate voci,
sospetti e dicerie, era giusto che anche lui avesse la sua parte,
Lucrezia era una santa, la sua Lucrezia che aveva preferito uccidere
Alfonso invece che farlo soffrire e Joffré in famiglia non
era mai contato abbastanza: se qualcuno in famiglia doveva impersonare
l’anticristo allora era lui quello adatto, lui, Cesare Borgia
duca di Valentinois, o Valentino come lo chiamavano. Se quello volevano
da lui lo avrebbero avuto, era come un attore su un palcoscenico e
avrebbe interpretato al meglio il suo ruolo.