#Writober
2018 ~ Blue list ~ 7 ottobre:
PWP
«Julian».
Emma
Carstairs non pensava che Julian desiderasse condividere con lei un momento
tanto intimo, quello era un lato segreto e viscerale che in passato non avrebbe
mai associato all’amico d’infanzia, a Jules, ragazzino dall’animo gentile con la
passione per la pittura.
Eppure
era successo. La paura di perderla aveva scardinato la porta ben custodita del
suo cuore e allora, su quella spiaggia deserta, anche la giovane, la più
brillante Shadowhunter della sua generazione, si era lasciata trasportare: aveva
acconsentito a perdersi in quell’intimità inarrestabile come un’onda e profonda
come il cielo che li sovrastava, trapunto di stelle. Ispirata, si era resa conto
di amarlo più della loro luce così distante, rilassante ed essenziale. Dare per
scontato un tale sentimento significava mentire e negare un simile bisogno
voleva dire farsi del male fisico, però erano parabatai: per la legge stavano
trasgredendo parecchio, un amore romantico fra loro era vietato e a lungo andare
avrebbero potuto inconsapevolmente distruggere tutto quello a cui tenevano – i legami familiari, gli amici, la natura
stessa di ciò che rappresentavano. Così come non avrebbero potuto fuggire
dalla realtà e nascondersi per sempre, ricercare un posto in cui farlo senza
sembrare due clandestini in fuga dentro un paese
straniero.
Nonostante
ciò, lei non si era mai sentita più completa di così, adagiata fra le braccia
del suo più grande amore.
«Emma»,
le sussurrava e il suo corpo non poteva fare a meno di vibrare come le corde di
un violino, perché era Julian che la chiamava, specchiandosi nei suoi occhi
color acquamarina riconosceva quel sentimento ardente poiché era anche il
proprio. «Non posso vivere senza di te».
“Io
non vivo se tu muori!”
«Julian…
Va bene. Non trattenerti», replicava, permettendogli ancora una volta di
catturare le sue labbra, di toccarla ovunque volesse con le sue mani d’artista
che parevano plasmarla come creta, di muoversi contro di lei, in lei, fino in
fondo, senza barriere né pudore.
Si
riscopriva donna, Emma, diversamente dalla combattente scavezzacollo che era
abituata a essere, tutta impulsività e adrenalina; nell’intimità si sentiva
decisamente più esposta, sentimentale e malleabile.
Del
resto, percependo quei preziosi momenti come estranianti da una realtà
difficile, solo così erano davvero liberi di baciarsi e di tastarsi, di
eccitarsi, di perdersi in un amplesso urgente e necessario, pelle contro pelle.
Si tormentavano desiderandosi a vicenda, lasciandosi trasportare da un’onda
intensa seguendo il ritmo che era loro più congeniale, perché non potevano farne
a meno, perché ne avevano bisogno, per poter sfogare frustrazioni e sofferenze,
sussurrare parole da innamorati, urlare l’una il nome dell’altro e viceversa
prima di giungere al culmine.
Julian
ed Emma erano due lati della stessa medaglia, vicini e complementari, erano due
puzzle che s’incastravano alla perfezione, erano due stelle in rotta di
collisione: nell’esplosione si salvavano a vicenda.
Lei
lo amava più della luce delle stelle. E così sarebbe stato sempre: nemmeno Emma
poteva vivere senza Julian.
Lui
la considerava il centro del suo mondo, sperando, in cuor suo, che quella non
fosse la loro ultima volta.
Io non vorrei rovinarli, davvero. Ci
sono andata piano in questa pwp introspettiva e metaforica perché per me le
scene Jemma dei libri sono perfette come sono e non potrei mai arrischiarmi a
quei livelli. Cassandra Clare è fantastica quando scrive sui loro sentimenti, io
l’adoro ** ha fatto davvero un ottimo lavoro!
Perciò qui niente sconcezza, sorry
xD
Eppure penso di essere stata brava
perché non ho fatto nemmeno spoiler del secondo libro, così chi ha letto solo
Lady Midnight non ha problemi a capire questo mio omaggio o quello che è
:D
°°°
Iniziativa: “Oh, Darling, Where’ve you been?”;
50 Prompt Table C (50-C)
Prompt: 009.
Starlight
Iniziativa: Challenge “Il fiore si nasconde
nell’erba, ma il vento sparge il suo profumo” indetta dal
forum Torre di
Carta
Prompt: Primula - Non posso
vivere senza di te