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Autore: KENNY1986    12/10/2018    7 recensioni
Questa è la storia dei due gemelli Saga e Kanon, stavolta non inizierò da quando loro sono già Gold Saint, voglio provare a partire da molto prima ovvero dalla loro infanzia. Tutti ne sappiamo ben poco, ma io cercherò di essere credibile e sopratutto più dettagliata nello scriverla. Visto che a quel tempo i due protagonisti andavano d'accordo, e erano anche molto uniti...ovviamente vi saranno anche gli altri futuri Gold Saint, ma in messa vi saranno presenti spiritualmente se così è il termine adatto Aspros e Defteros, che essendo i loro due predecessori avranno un ruolo particolare e importante nella vita dei gemelli. Visto che Kurumada nell'anime ha fatto un po di confusione con tutto il rispetto per il loro creatore, Non so cosa verrà fuori, speriamo bene. Auguro a tutti buona lettura e buon divertimento.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gemini Aspros, Gemini Deuteros, Gemini Kanon, Gemini Saga, Gold Saints
Note: OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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Appena pronti Saga e Kanon raggiunsero la tredicesima casa. In cima alle scalinate videro i loro due maestri in piedi l'uno accanto all'altro che li stavano aspettando. Aspros era a braccia conserte e lo sguardo serio; mentre Defteros le teneva basse. Saga contrariamente al gemello non aveva ancora stretto amicizia con il suo maestro, dato che questo gli faceva paura.

 

Defteros interrompendo quel silenzio imbarazzante avvicinandosi ai nuovi arrivati disse allungando gentilmente il braccio: “Venite la mensa, è da questa parte!” I due gemelli risposero: “Ok!”

Aspros non aprì bocca, aveva ancora lo sguardo serio. Giunti a destinazione, si diressero verso il loro tavolo. Poco dopo venne servita la cena.

 

Saga ogni tanto con la coda dell'occhio guardava il suo maestro, ancora non gli aveva rivolto la parola per timore di farlo arrabbiare. Finito di mangiare, il gruppo si alzò e uscì dalla mensa della tredicesima casa. Defteros si era reso conto che l'allievo di suo fratello aveva qualcosa di strano, dato che era rimasto in silenzio per tutta la cena. Osservò quel suo sguardo severo, ma non riusciva a capirne il motivo. Ad un certo punto gli venne in mente un'idea e disse: “Ehi Kanon, vuoi vedere una cosa pazzesca?” Egli stringendosi nelle spalle rispose: “Va bene!” 

 

Lui disse: “Aspros, noi andiamo da quella parte!” Il fratello rispose: “Ok!” Poi li vide allontanarsi. Rimasti soli lui si voltò verso il suo allievo e questo guardandolo disse con voce tremante: “S... sei arrabbiato con me? Pe... perché oggi non... non ho dato il massimo durante l'allenamento?" "Qu...questa era la prima volta che....che mi capitava di... di ecco allenarmi e fare delle mosse co... così pericolose sono stato una, come si dice, frana, vero?” Egli si mise in ginocchio e rispose: “Certo che no, Saga volevo chiederti scusa per il mio atteggiamento di poco fa, ho esagerato questo devo riconoscerlo. Sappi una cosa io non ce l'ho affatto con te, e per quanto riguarda l'allenamento, oggi sei stato bravo!”

 

Un sorriso comparve sul suo volto. Il piccolo Saga ingoiando la saliva e guardandolo con quei suoi grandi occhi verde smeraldo disse: “Vuoi essere ancora il mio maestro?” Lui accarezzandogli il viso rispose: “Sicuro, ma tu devi promettermi che durante gli allenamenti ti impegnerai moltissimo, e cercherai sempre di dare il massimo. Inoltre dovrai sempre darmi ascolto!”

 

Il suo allievo fece un cenno di approvazione con la testa ma non emise un fiato. Poco lontano due sagome familiari li stavano spiando stando ben nascosti dietro ad un cespuglio, e Kanon disse: “Sembrerebbe che quei due abbiano chiarito tutto!” “Sono così, felice per mio fratello, certo ci hanno portati qui soltanto stamattina, ma finalmente anche lui ha, come posso dire, trovato oltre che un maestro anche un'amico!” Un sorriso gli comparve in volto. Il suo maestro rispose come se avesse sentito quel pensiero: “ Sì è vero, dai andiamo ad aspettarli alla Terza Casa!” Il suo allievo concordò con quelle parole ma non emise un fiato. Poco alla volta anche tra loro stava nascendo una certa complicità.

 

Poco tempo più tardi anche Saga e Aspros arrivarono a destinazione e lui con tono curioso di chi non riesce a farsi gli affari propri, disse: “Tutto bene?” Aspros rispose con tono più sereno: “Sì benissimo, meglio se noi andiamo visto che i nostri allievi devono riposare domani mattina li sveglieremo all'alba!” I due diretti interessati udendo quelle parole rimasero decisamente a bocca aperta. “I nostri maestri devono avere senza alcuna ombra di dubbio qualche rotella fuori posto, o in alternativa sono troppo stanchi, è una cosa da pazzi svegliare due ragazzini di appena undici anni all'alba, è prestissimo!”

 

Defteros rispose: “Andate a dormire, ci vediamo domani buonanotte!” Non appena ebbe detto quella frase lui e Aspros uscirono dalla Terza Casa lasciandoli soli. Kanon si diresse verso la loro stanza. Era stanchissimo e aveva bisogno di riposare, visto che l' indomani sarebbe stata una giornata decisamente molto più faticosa. Il maggiore seguendolo disse: “Fratellino cosa stai facendo?” Lui spogliandosi e prendendo il suo pigiama da sotto il cuscino rispose infilandoselo: “Vado a letto, li hai sentiti anche tu i nostri maestri. Dobbiamo riposarci!”

 

Saga disse parlando per la prima volta al singolare: “Kanon, secondo te io riuscirò a diventare un Saint dfi Gemini? Perché se non dovessi farcela, deluderei il mio maestro e non voglio, sopratutto adesso che finalmente io e lui andiamo d'accordo!” Il minore rispose non avendo fatto troppo caso alla frase: “Sì certo, dobbiamo impegnarci tantissimo e dare sempre ascolto ai nostri maestri, lo hai sentito anche tu quello che ha detto Shion quando stamattina quando ci hanno portati qui al Santuario? Ma adesso per favore dormiamo, ho sonno!” Non appena ebbe detto queste parole si lasciò cadere sul letto e quando toccò il cuscino si addormentò profondamente.

 

Il suo gemello sussurrò accarezzandogli il viso: “ Dormi bene fratellino!” Un piccolo sorriso comparve sul suo volto in segno di risposta.

Nei giorni successivi, Saga e Kanon, su espressivo ordine dei loro maestri, presero l'abitudine anche se con fatica di alzarsi sempre all'alba per allenarsi. Entrambi non potevano certo immaginare che Aspros e Defteros stavano solo fingendo di andare d'accordo, visto che in realtà si odiavano. Un giorno il maestro di Aiolos, ovvero Sisifo l'attuale Saint di Sagitter era alto,  con i capelli corti castano chiari e gli occhi azzurri, anche lui come il suo allievo, aveva una fascia rossa in testa, avvicinandosi a Aspros disse: “Cosa ne pensi se questo pomeriggio facessimo combattere i nostri due allievi l'uno contro l'altro? O è presto?” Egli tenendo entrambe le braccia incrociate al petto e osservando l'allenamento di Saga rispose: “hrm, ok! Ehi Saga vieni qui!” Lui avvicinandosi disse con il fiatone: “ Sì maestro?” Egli rispose: “Oggi pomeriggio, tu combatterai contro Aiolos!” Il suo allievo, incredulo, rispose: “Davvero?” L'altro maestro disse: “Sì!” Aspros rispose: “Adesso torna ad allenarti!”

 

Il diretto interessato non se lo lasciò ripetere una seconda volta e si allontanò, mentre i due adulti continuarono a parlare per mettersi d'accordo riguardo l'orario per il combattimento. Quando l'allenamento terminò, Aspros disse: “Saga, vai a riposarti che oggi pomeriggio dovrai dare il meglio di te!” Egli rispose: “Va bene!” Suo fratello, disse: “Aspros che hai fatto?” Lui rispose: “Oggi pomeriggio Saga e Aiolos combatteranno l'uno contro l'altro; è una sfida che mi ha proposto Sisifo il maestro di Aiolos!” Defteros con tono arrabbiato disse stringendo le nocche: “Cosa? Ma sei diventato matto? I nostri due allievi hanno iniziato da poco ad allenarsi, immagino che tu abbia accettato di far combattere Saga, senza prima prenderti la briga di consultarmi vero?” Il maggiore incrociando le braccia al petto rispose: “Sì e con questo? Non devo mica sempre rendere conto a te di quello che faccio o decido!” Stavano litigando.

Defteros digrignando i denti rispose: “ Sei sempre il solito testone, non cambierai mai!” Poi si allontanò a passo di carica. “Sono talmente in collera con lui che non... non ne ha la ben che minima indea! No dico, per quale diamine di motivo, prima di prendere quella decisione non me ne ha parlato? Gli costava fatica oppure temeva che io rifiutassi? No lui voleva fare di testa propria! Aspros è talmente cocciuto che vorrei gonfiargli il volto a suon di pugni o spedirlo in un'altra dimensione! Quell'idiota!”

 

Durante il pranzo, Defteros si mise seduto a debita distanza dal fratello, non lo degnava di uno sguardo. Saga disse: “A che ora è questo combattimento?” Il suo maestro rispose: “Alle tre! Devi farti valere mi raccomando Aiolos è molto abile!” Defteros, avendone abbastanza, sbattè le posate sul tavolo dal nervoso e alzandosi in piedi disse: “Non ho più fame!” Poi si allontanò. Kanon con voce interrogativa dato che non sapeva cos'era successo rispose: “Cos' ha Defteros? Perchè è arrabbiato?” Il gemello non disse niente, visto che era troppo concentrato su quello che doveva fare il pomeriggio.

 

Shion che aveva assistito alla scena, decise di seguirlo per farsi spiegare cos'era successo tra lui e il fratello. Quando lo trovò appoggiato ad una colonna con le braccia conserte e la testa china disse: “Defteros!” Lui alzando la testa rispose: “Gr...Gran Sacerdote!” Si mise subito in ginocchio in segno di rispetto. Egli avvicinandosi disse: “Alzati in piedi, e dimmi, cos'è successo tra te e Aspros? Non mentire perché si vede lontano un miglio che avete dei problemi!” Lui fece come gli era stato detto e rispose: “Questa mattina Sisifo ha proposto a quel cretino, scusi il termine, di mio fratello, se nel pomeriggio il suo allievo Saga avrebbe lottato contro Aiolos, e logicamente lui ha subito accettato senza chiedermi se ero d'accordo. Questa cosa mi manda in bestia!”

 

Shion appoggiandogli una mano sulla spalla disse: “Defteros, hai ragione nell' essere arrabbiato con tuo fratello. Stavolta lui ha commesso uno sbaglio. Ok Saga è il suo allievo ma prima di prendere una decisione doveva parlarne con te almeno per chiederti cosa ne pensavi e sopratutto se eri d'accordo! Ma non lo ha fatto e adesso tu sei in collera! Ho il vago sospetto che quando siete in presenza dei vostri allievi voi due fate finta di andare d'accordo vero?” Il minore sospirando molto profondamente rispose: “Esatto, secondo lei cosa devo fare?” Shion disse: “Torna con me alla mensa, e mangia qualcosa perché a quanto ho potuto constatare quando ti sei allontanato hai fatto preoccupare il tuo allievo! Povero Kanon c'è rimasto male!” Defteros rispose: “Ok, grazie per avermi ascoltato!”

 

Dopo che ebbe pronunciato questa frase tornarono alla mensa. Qui lui tornò al suo posto e iniziò a mangiare sotto lo sguardo vigile di Kanon, che adesso si sentiva più sereno nel vederlo lì.

Quel pomeriggio, come da accordi, ci fu il combattimento tra i due allievi Saga e Aiolos. Entrambi i maestri li stavano incitando nel dare il meglio di loro stessi. I due avversari e anche amici, andarono nel centro dell'arena e si strinsero la mano augurandosi buona fortuna. Subito dopo iniziarono il combattimento.

Se Defteros era presente lo faceva solo perché glielo aveva chiesto Kanon. Durante il combattimento Aspros notò che il suo allievo si stava davvero impegnando al massimo per vincere e questa cosa lo rendeva veramente orgoglioso.

 

Alcune ore più tardi il combattimento giunse al termine con la vittoria di Saga, che stringendo la mano al suo amico disse: “ Complimenti hai combattuto bene!” Lui rispose: “ Grazie anche tu sei stato veramente abile, vieni voglio farti vedere la nona casa! ” Kanon stette per andare a congratularsi con suo fratello, ma questo si allotnanò assieme al suo nuovo migliore amico senza prestargli attenzione. Il minore si strinse nelle spalle. “Certo che Saga avrebbe potuto perlomeno aspettare cinque minuti prima di allontanarsi con... con quel tizio lì! Com'è che si chiama? Ah sì: Aiolos! Lo ha fatto di proposito! È stato cattivo, uffa!” E tornò dal suo maestro che notandolo strano disse: “Tutto ok?” Lui fingendosi tranquillo rispose: “Sì, Saga non mi ha visto quindi si è allotanato con il suo amico, ma non importa mi congratulerò con lui stasera! Quando saremo alla nostra casa!”

 

Il suo maestro fece un cenno di approvazione con la testa. Ma quella sera Kanon, vedendo il gemello rientrare tutto contento, disse: “Ehi Saga!” Lui rispose semplicemente: “Ciao!” Il minore disse con tono allegro: “Congratulazioni oggi sei stato veramente molto bravo!” Egli rispose andando verso il bagno: “Grazie, adesso scusa ma devo andare a farmi una doccia perché Aiolos e il suo maestro hanno invitato me e Aspros a cena fuori!” Kanon con una punta di gelosia nel tono della sua voce disse: “Soltanto voi due?” Il maggiore rispose guardandolo negli occhi: “Sì! Tu resterai al Santuario con Defteros, visto che andate molto d'accordo!” Kanon disse: “In realtà io questa sera volevo stare con te dato che sei mio fratello gemello per festeggiare la tua vittoria di oggi, non con Defteros. Ok lui è il mio maestro però tu sei più importante!” Saga dalla rabbia gli tirò un ceffone che gli fece girare il viso a destra cosa che prima di allora non aveva mai fatto a suo fratello minore e rispose: “ Ti stai comportando come una persona infantile, oltretutto sarebbe stato scortese da parte mia rifiutare l'invito. Adesso devo prepararmi!”

 

Poi si diresse in bagno, sbattendo la porta. Kanon da fuori disse con tono isterico poiché stavano litigando: “Quello che si sta comportando come una persona infantile sei tu non io! Non... non ti riconosco più, sei cambiato!” Una lacrima gli rigò il viso. “Preferisci andare a cena fuori con il tuo amico? D'accordo vai pure, a me non interessa un bel niente! Neanche se torni tardi! Sappi questo: che domani mattina dovrai alzarti lo stesso all'alba per allenarti, non credere di saltare la lezione! Caro il mio stupido Saga!” Dal bagno il fratello rispose: “Come ti pare!” Poi continuò a lavarsi. “ Quell' ipocrita di Kanon, pensavo che fosse felice per me dato che finalmente dopo tanto tempo ho trovato un'amico che per di più ha anche la nostra stessa età, ma invece no, non è felice tutto il contrario, si sta comportando come un bambino piccolo! Non sarò certo io il primo a chiedere scusa, visto che non ho nessuna colpa! Inoltre anche lui poteva benissimo diventare amico di Aiolos, ma non lo ha fatto!”

 

Nelle settimane successive il rapporto tra Saga e Kanon non subì alcun miglioramento, anzi peggiorava notevolmente. Il maggiore appena aveva l'occasione trascorreva del tempo in compagnia di Aiolos, senza coinvolgere anche suo fratello, che se ne rimaneva sempre in disparte. Questo comportamento fece nascere in Kanon una gelosia, e un rancore, molto grande.

   
 
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