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Autore: jessthesohodoll    23/10/2018    1 recensioni
"Mickey era li, tuta gialla e tutto il resto, la solita faccia di uno pronto a fregarti, e quello sguardo.
Lo sguardo innamorato che riserbava solo a lui.
Ian era quasi tentato di prendersi a schiaffi. "
Due anni in carcere potevano sembrare un eternità. Almeno finchè qualcuno non torna a trovarti dal tuo passato
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Ian Gallagher, Mickey Milkovich
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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That's the way everyday goes
Every time we have no control
If the sky is pink and white
If the ground is black and yellow
It's the same way you showed me
Nod my head, don't close my eyes
Half way on a slow move
It's the same way you showed me
If you could fly then you'd feel south
Up north's getting cold soon
The way it is, we're on land
So I'm someone to hold true
Keep you cool in this good life
Won't let you down when it's all ruined

Poteva essere benissimo la giornata più brutta della sua vita. Beh, era decisamente il gradino più basso e puzzolente che avesse mai toccato.

Ian passò per la prima vola nel corridoio del carcere con uno sguardo torvo, scrutando tutti da capo a piedi.

Quasi aspettandosi un attacco a sorpresa da qualcuno.

Ormai era così da sempre. Quando nasci, vivi e cammini nel South side ti aspetti quasi che una indefinita belva feroce possa attaccarti da un momento all'altro, anche se quello era il fottuto carcere.

Li le belve erano tre volte più feroci e cattive, e quattro volte più puzzolenti.

Era in questi momenti che pensava a Mickey.

Pensava di aver già mandato tutto al diavolo quanto lui era ancora li, a rompergli le scatole in giro per il South side. Dio quanto si sbagliava.

Ora si che aveva toccato il fondo.

Credeva veramente in quello per cui si era battuto ma, francamente, non credeva che ciò potesse costargli due anni della sua vita.

La porta a soffietto della cella gli si richiuse dietro le spalle. Ecco, era finita.

“Due anni qua dentro saranno un'eternità” pensò Ian.

Nella vita di qualcuno potevano sembrare un inerzia, una cazzata, ma a Ian sembravano una vita intera.
Si guardò intorno velocemente, cercando di carpire il più possibile di quello che lo circondava, e doveva ammettere che la cella era addirittura più piccola di quello che pensava.

C'era a posto a mala pena per un letto a castello.

Non ebbe nemmeno il tempo materiale di aggiustarsi come voleva che porta dietro di lui si riaprì nuovamente.

Di sicuro era quel troglodita del suo futuro compagno di cella. Più muscoli che cervello. Stupido, ingombrante e sgradevole.

Stava già prendendo nota di non abbassare la guardia, ma quello che vide lo lasciò spiazzato.

Mickey.

Mickey era li, tuta gialla e tutto il resto, la solita faccia di uno pronto a fregarti, e quello sguardo.

Lo sguardo innamorato che riserbava solo a lui.

Ian era quasi tentato di prendersi a schiaffi.

Mickey era in Messico, per quello che ne sapeva lui, di sicuro già ai vertici di un piccolo impero criminale, prendendo per il culo tutti quei gringo.

Non era di certo li, in una fredda e inospitale cella di un carcere qualunque di Cicago.

Era di sicuro una allucinazione, magari dovuta al nervosismo, o alla sua malattia.

Ma “l'allucinazione” parlò.

“Ho venduto il cartello per cui stavo lavorando e , in cambio, indovina chi ha potuto scegliere dove venir rinchiuso?”

Era sempre lo stesso. Stupido, e bello da morire.

Ian apprezzò molto i muscoli che aveva messo su, l'evidente tatuaggio nuovo che aveva all'interno dell'avanbraccio e quella nuova sicurezza che lo rendevano ancora più desiderabile.

Ma lo sguardo, era sempre quel dannato sguardo che lo tormantava ogni notte da quando lo aveva lasciato al confine. Quello che sembrava adorare ogni cosa di lui. Quello che non era mai riuscito a trovare in Caleb, o Trevor.

“Porca Puttana” fu l'unica cosa che riuscì a dire. Si sentiva stupido, confuso.

Tirò il fiato. Dopo averlo trattenuto per così tanto tempo non sapeva nemmeno come si faceva.

“Mi sono preso il letto di sotto” disse Mickey con un ghigno “Quindi a te tocca quello di sopra”

Si stese sul letto, tenendo lo sguardo fisso su di lui per tutto il tempo.

Il suo profumo era intossicante, tutto di lui lo era.

Ian si stendette su di lui con naturalezza, come un riflesso incondizionato che il suo corpo non aveva mai dimenticato. Così come non aveva mai dimenticato come bene i loro corpi si incastrassero l'uno con l'altro.

Era come quel pezzo di puzzle che perdi ogni dannata volta e che, quando lo ritrovi, si incastra  perfettamente in quel buco vuoto che aveva lasciato, completando un immagine bellissima.

Lo guardò un ultima volta, dritto negli occhi, e Mickey non smetteva mai di guardarlo come se fosse la cosa più bella e rara del mondo.

Se non l'avesse guardo così era piuttosto sicuro che si sarebbe risvegliato nella sua cella, con un compagno che non era di certo Mickey, in preda al più bel sogno della sua vita.

Unì le loro labbra insieme, ancora un volta. L'universo di Ian si era nuovamente allineato.

Mickey non era ancora evaporato in una bolla di sapone.

Ironia della sorte, vero?  Ian doveva per forza andare in carcere per poter tornare ad essere felice.

Felice come se il cuore gli scoppiasse nel petto.

Così lo baciò, e lo Baciò ancora.

Avrebbero avuto molto tempo per parlare. Nessuno dei due sarebbe andato da nessuna parte.







Jessthesohocorner


HEEELLLOOO FRIENDS

lo so, hiatus così lunghi non ne ho mai avuti. Se permettete do la colpa all'università e al lavoro.

In relaltà mi era prefissata un aggiornamento al mercoledi e uno alla domenica, e più che un hobby mi sentivo quasi costretta (da chi? Direte voi) a caricare aggiornamenti che il mio cervello non riusciva più a produrre.

Ma tanto lo so che prima o poi torno sempre a scrivere.

Aggiungeteci che avevo praticamente smesso di guardare Shamless , e il gioco è fatto. Per noi Gallavich shipper era stata una vera agonia già la sesta e la settimana stagione. Io, ingenua come sono, credevo che potesse cambiare qualcosa in Ian dopo la faccenda del Messico, ma siamo andati sempre peggio e mi sono stancata di guardarlo.


Poi ho visto il post di IG di Cameron e , certo mi dispiace un sacco che se ne sia andato, ma non mi aspettavo assolutamente niente di ecclatante.

Così ho recuperato quello che dovevo sapere su Ian prima del grande evento.

LA GALLAVICH È ENDGAME

Sarà anche stata una fanservice, ma me la sono goduta fino all'ultimo.

Ora si vanno ad aggiungere alla Chair e alla Klaine, nel mio olimpo di OTP endgame.

Ovviamente non credo che questo sia un'addio definitivo. Penso che li rivedremo, almeno quando finirà del tutto al serie.

Per ora pensiamoli felici, innamorati come non mai, mentre passano i due anni migliori della loro vita, paradossalmente in prigione.

Come vedete è previsto un secondo capitolo. Vorrei infatti scrivere anche il punto di vista di Mickey.

E una long su di loro in carcere. Giusto per tornare con il botto.

Poi, tranquilli, sto anche pensando di tornare ad aggiornare almeno le mie Gallavich. Poi ho avuto anche un “ritorno di fiamma” con la Stucky, quindi vorrei anche scrivere di loro

ci vediamo in giro

jess

Song : Pink & White / Frank Ocean
  
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