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Autore: Athorasy Howell    01/11/2018    1 recensioni
Katara si ritrova a pensare a quello che prova per Aang, riconoscendo come in realtà lei sia innamorata di Zuko.
Una Zutara dal taglio romantico e ricca di contrasti.
Dopotutto, a volte, gli opposti si attraggono :)
E' la mia prima fanfiction, quindi spero vi piaccia, ogni recensione è apprezzatissima!!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katara, Zuko
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fuoco e acqua, sole e luna, caldo e freddo.

Katara osservava la scia infuocata che il sole calante rifletteva sul mare calmo di fronte a lei. Erano successe così tante cose in quell’ultimo anno, così tante avventure, così tante sconfitte e altrettante vittorie. Solo pochi mesi prima, lei era l’ultima dominatrice della Tribù dell’Acqua del Sud. Ora invece, era una degli eroi che, assieme all’Avatar, avevano riportato la pace fra le nazioni, sconfiggendo il Signore del fuoco.

Un soffio di brezza marina le accarezzò i capelli castani.

L’Avatar … era cambiato così tanto il suo rapporto con Aang dal loro primo incontro. Prima per lei non era che un amico, una sorta di fratello più piccolo del quale prendersi cura. Ma ora quel bambino era cresciuto ed aveva salvato il mondo, le aveva dichiarato il suo amore per lei e lei lo aveva ricambiato. Ma ora, ora c’era qualcosa in lei che era cambiato. Era come se ciò che provava per lui si fosse mutato in un sentimento ancora più profondo, quasi come un legame di sangue.

Si avvicinò all’acqua lentamente, dove le onde lambivano dolcemente la terra.

Non amava Aang nel modo in cui lui amava lei.

Un brivido fresco le salì lungo la schiena quando l’acqua del mare le cinse le caviglie. Alzò lo sguardo verso il cielo infuocato, osservando le poche nuvole rosa scivolare lente sulle morbide sfumature rosse del tramonto, sempre più lontano, verso il disco dorato del sole, ormai quasi del tutto sommerso dall’orizzonte.

Non aveva mai visto un tramonto come quello dove era cresciuta. Anzi, il sole da loro non splendeva come faceva nella nazione del fuoco. Lì era tutto così caldo, così intenso. Ogni cosa rimandava alla vita, all’ardore delle fiamme ed alla vivacità delle scintille. Il fuoco era un elemento così diverso dall’acqua, ma al tempo stesso così simile: di vitale importanza ma anche potenzialmente letale.

L’oceano stava ormai bagnando l’ultimo intenso raggio di sole, che rendeva il mare un immenso specchio dorato.

Dello stesso colore di quegli occhi che si erano impossessati dei pensieri di Katara per così tanto tempo ormai. Quegli occhi che quando si intrecciavano ai suoi, davano vita a meravigliose danze fra onde e fiamme.

Fuoco e acqua, sole e luna, caldo e freddo.

Lui era un nemico, un traditore della sua stessa patria. Gli aveva dato la caccia per mesi, ferendoli e mettendoli in difficoltà numerose volte. Ogni tanto aveva pensato che era pur sempre un giovane ragazzo e che come loro erano guidati dalla determinazione di completare la loro missione, anche lui doveva essere guidato dalla sua. Ma le sue azioni non avevano lasciato spazio alla compassione nel cuore di Katara. Poi improvvisamente qualcosa in lui era cambiato, ma per ciò che lei vedeva nei suoi occhi, non era riuscita ad accettarlo nel gruppo. Finchè non si accorse, che non doveva limitarsi a vederlo, ma doveva guardarlo. E guardandolo negli occhi, non aveva visto l’odio e la frustrazione che vi ricordava, ma la purezza di un cuore ardente e di un sentimento intenso che l’aveva spiazzata.

Una sagoma camminava poco distante sul bagnasciuga, avvicinandosi a lei. Il vento tiepido giocherellava con le vesti leggere che gli avvolgevano il corpo, facendo danzare i nastri rossi che cingevano la vita. Era un giovane ragazzo, dai capelli castani e la pelle chiara ma non pallida. Quando le fu abbastanza vicino, alzò lo sguardo su di lei. Subito un soffio di luce calda la avvolse, mentre i suoi occhi blu si ricamavano con le pagliuzze dorate di quelli del ragazzo.

Rimasero così per qualche istante, finchè lei fece qualche passo verso di lui, avvicinandosi tanto da sentire il respiro dell’altro. Lentamente le loro dita si intrecciarono, fino a stringersi con intensità. Le loro fronti si toccarono, le loro labbra si sfiorarono.  Un turbinio di emozioni li avvolse.

L’incresparsi delle onde sul pelo dell’acqua, le correnti marine, il candido riflesso della luna sul ghiaccio.

Le fiamme bollenti, le scintille arancioni che scoppiettano nell’aria, il sole intenso sopra la terra dorata.

Non avrebbe mai potuto amare Aang … perché nel suo cuore, quel posto era già occupato. Era stata rapita dalle fiamme eterne che le bruciavano l’anima come un sentimento destinato a non consumarsi mai.

Con un ultimo bagliore, il sole venne inghiottito dall’Oceano.

Improvvisamente, il soffio bruno della notte li avvolse, immergendoli nell’argenteo candore della luna.

Fuoco e acqua, sole e luna, caldo e freddo.

   
 
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