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Autore: la_pazza_di_fantasy    02/11/2018    0 recensioni
La città di Luxor e quella di Ombrax sono sempre state rivali e da molti secoli condividono una specie di pace.. ma cosa accadrebbe se nella città di Luxor si insediassero persone poco propense alla pace? E cosa farebbe Ombrax?
Nove ragazzi, 5 di Luxor e 4 di Ombrax non sanno ancora che toccherà a loro risolvere la situazione e riportare la vera pace.
----prima storia che pubblico, vorrei molto volentieri che chi leggesse questa storia lasciasse anche un commento così che io possa migliorare-----
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fred stava guardando il suo riflesso allo specchio contento che i suoi capelli fossero ancora corti per gli standar degli EDA. Gli arrivavano alle spalle, ma era una lunghezza che molti dei ragazzi di nobili origini portavano, quindi non avrebbe avuto problemi quella sera al ballo al contrario di Gustav i cui capelli arrivavano fino al bacino e con i quali il ragazzo stava lottando da più di mezz’ora.
-ti riconosceranno subito lo sai?- disse il rosso tirandosi indietro il ciuffo che gli cadeva davanti agli occhi.
-lo so mister ho i capelli corti! Ma non è colpa mia visto che non posso nemmeno tagliarmeli i capelli- disse Gustav imprecando contro il bottone della sua giacca celeste che si era infilato nei capelli del povero ragazzo.
-però stai bene- gli disse Fred aiutandolo a sfilare i capelli dal bottone.
-cerca di ballare un po’ e non stare fermo impalato se no avranno ancora più sospetti su dite- disse poi il rosso sorridendo in direzione del collega.
-quello che ballerà sarai solo tu, e poi uno dei due deve tenere la situazione sotto controllo e lo faccio io- disse Gustav guardandosi allo specchio e sbuffando alla sua immagine riflessa. Si sentiva spoglio senza maschera.
Una volta che tutti e due furono pronti uscirono dalla stanza del castello che era stata loro assegnata per cambiarsi e si incamminarono verso il salone dove era in pieno svolgimento la festa. I due ragazzi rimasero sbalorditi da come la sala da ballo era stata addobbata: in una maniera fantastica. Cascate intere di fiori cadevano dai muri della sala e i tavoli, messi ai lati della sala, erano pieni di cibo e bevande sui quali Fred si sarebbe letteralmente buttato a capofitto seguito a ruota da Gustav, ma non potevano visto che i nobili non faceva niente del genere e loro non volevano farsi riconoscere subito. Si lanciarono una piccola occhiata e dopo si separarono cercando di tenere gli occhi più aperti possibili e cercando di non dare nell’occhio. L’impresa fu quasi impossibile per Gustav che non faceva altro che attirare gli sguardi dei presenti per i suoi lunghi capelli nonostante li avesse legati in una coda bassa. Per Fred fu più facile nascondersi in mezzo alla follo, anche perché erano presenti tutti i Ravenlord quindi c’erano parecchie teste rosse in giro. Sperava solo di non essere riconosciuto da uno dei suoi fratelli o, peggio, dai suoi genitori. Doveva parlare il meno possibile e stare il più lontano possibile da loro, e l’unico modo era ballare. Per farlo però gli serviva una compagna, non poteva mica andare da sua sorella e chiederglielo. Lei doveva ballare con Elias. Girò per un po’ nella sala prima di trovare una ragazza che sembrava molto scocciata di essere rimasta da sola e decise di avvicinarsi.
-vuole concedermi questo ballo?- chiese il ragazzo porgendo la mano alla castana che lo guardò stupita.
-certo- rispose poi lei prendendo la mano del rosso e incamminandosi verso la pista per ballare il valzer che stavano suonando i musicisti in quel momento.
 
 
-Tu li vedi El?- chiese Ginny guardandosi intorno mentre ballava il valzer con il principe.
-no… anzi credo di aver appena visto il biondo- disse dopo aver visto un ragazzo con i capelli lunghi biondi che se ne stava in piedi vicino a un tavolo con lo sguardo puntato verso le grandi vetrate della sala che davano sul terrazzo. Ginevra si voltò per guardare nella direzione che stava osservando il biondo e anche lei vide il ragazzo che però non si accorse di loro.
-okay uno trovato, l’altro?- disse dopo un po’ Elias guardandosi sempre intorno.
-forse è il più intelligente fra i due e si sta nascondendo dai nostri occhi?- chiese la ragazza sorridendo e cercando anche lei l’altro EDA. -comunque è carino- e detta quest’ultima frase divenne rossa e si nascose dietro i suoi capelli facendo ridere Elias. Quella ragazza era partita.
Ballarono ancora molti balli, loro erano il principe e la sua futura moglie, quindi non potevano permettersi di non ballare, e i due ragazzi erano molto stanchi. Non sapevano per quanto ancora sarebbero resistiti in quella sala a ballare. Per fortuna la madre di Elias li salvò da morte certa per il troppo ballo, chiamando il ragazzo perché un nobile di non si sa quale casata voleva parlare con lui e Ginevra si ritrovò da sola vicino a un tavolo e ne approfittò per mangiare qualcosina. Il ballo le aveva prosciugato tutte le forze. Guardò nella direzione della sua guardia del corpo che non si era ancora accorto che lo stava fissando. Il ragazzo era quasi del tutto poggiato sul tavolo e sembrava odiasse quell’ambiente e tutte le persone che gli stavano intorno e ogni volta che qualcuno lo guardava tendeva a distogliere lo sguardo. Forse, pensò la ragazza, sarebbe stato a suo agio con la maschera e la divisa da EDA e non vestito in quel modo. Sorrise in direzione del ragazzo per poi guardare verso la sala per cercare l’altro ragazzo. Possibile fosse così bravo a nascondersi. Si accorse solo in quel momento che un ragazzo stava venendo verso di lei e si allarmò, cosa voleva? Poi si preoccupò ancora di più quando si accorse dei capelli rossi che il ragazzo aveva. Uno dei suoi fratelli? Sperava proprio di no. Non voleva parlare con loro. La sua ansia si placò quando vide che il ragazzo non stava andando verso di lei, ma verso il tavolo con il cibo. Si calmò e mise su la sua aria indifferente, ma continuò comunque a tenere gli occhi fissi su quel ragazzo, poteva tranquillamente essere l’altro EDA. Fu solo quando il ragazzo le passò accanto che si accorse che era suo fratello, o per meglio dire l’unico fratello che le avesse mai voluto bene veramente: Frederic, quel Frederic che era scomparso quasi cinque anni prima. Si infuriò tanto da dimenticarsi delle buone maniere e prese per un braccio il povero ragazzo che stava per prendere una tartina e lo trascinò sulla terrazza lontano da occhi indiscreti. Una volta fuori lo guardò bene e si accorse che era veramente Fred, anche se era cresciuto dall’ultima volta che l’aveva vista. Sembrava più maturo. Incrociò le braccia sotto al seno e guardo male il ragazzo aspettando che il ragazzo si spiegasse. Dal canto suo Fred era sconvolto. Aveva fatto di tutto per evitare i suoi fratelli che si era totalmente dimenticato della sua sorellina che l’aveva subito riconosciuto. Che cosa poteva fare? Mica poteva dirle di essere un EDA, oppure si? Guardò la ragazza degludendo a vuoto, anche se era più piccola di lui quando si metteva sapeva incutere parecchio timore. Dopo molti minuti di silenzio il ragazzo decise di parlare.
-perché mi hai portato qui?- chiese infatti alla sorella.
-perché voglio delle spiegazioni. Mi hai lasciata da sola da un giorno all’altro quando mi avevi promesso che saremmo scappati insieme! Perché?-
-perché non volevo vederti soffrire. I primi mesi sono stati terribili Ginny. Non credere che io l’abbia fatto per liberarmi di te. Volevo solo che tu vivessi la tua vita nel migliore dei modi e non costretta a rubare per mangiare un po’- disse il rosso sorridendo alla sua sorellina. Nonostante tutta la faccenda con Elias non riusciva a non volerle bene.
-hai davvero rubato?- chiese lei guardando timorosa il ragazzo negli occhi.
-si, ed è stato brutto anche per me. Era l’unico modo che aveva per sopravvivere senza morire di fame-
-e adesso cosa fai? Come sei arrivato qui?- Quelle erano le domande che Fred temeva più di tutte. Cosa doveva fare? Doveva dirle la verità o doveva inventarsi una scusa? Anche se mentirle non gli andava proprio a genio. Mentre stava per dirle una bugia la ragazza lo bloccò:
-non mentirmi, per favore-  e a quelle parole Fred non poté far altro che dirle la verità.
-faccio parte degli EDA-
-COSA? TU CHE COSA?- disse la ragazza sgranando gli occhi, stava per aggiungere altro quando il fratello le coprì la bocca con la mano.
-non gridare per favore, non dovrei nemmeno dirtelo- disse il ragazzo prima di togliere la mano dalla bocca della sorella.
-sei una delle due guardie. E pensare che io ed El ti stavamo cercando- Fred sorrise anche se sentì una piccola morsa al cuore non appena Ginevra pronunciò il nome del principe.
-avevamo individuato il ragazzo biondo ma non te. Sono così felice di rivederti, anche se sono ancora arrabbiata con te!- disse la ragazza prima di abbracciarlo e sorridere in quell’abbraccio fraterno che tanto le era mancato.
-io l’avevo avvisato che l’avreste riconosciuto subito, ma non mi ha ascoltato- disse Fred pensando a Gustav che stava all’interno della sala. In realtà voleva andare a parlargli dopo aver preso da mangiare, ma Ginevra l’aveva preso in ostaggio.
-non sai quante cose mi sono successe e non sapevo con chi parlare!- disse la ragazza staccandosi dall’abbraccio del fratello.
-immagino, soprattutto del fidanzamento con il principe, non l’avrei mai immaginato- c’era voluto tutto il suo autocontrollo per non far capire alla sorella tutta la sua rabbia.
-infatti, quando mamma e papà mi hanno detto del matrimonio combinato non riuscivo a crederci. In realtà avevo anche un po’ di paura, ma El è dolcissimo ed è stato comprensivo fin da subito. In realtà è come un fratello per me e io sono la sua seconda sorellina- Fred aveva sgranato gli occhi non appena la ragazza aveva detto matrimonio combinato.
-aspetta quindi è stato deciso tutto dai vostri genitori?- chiese il ragazzo per avere la conferma dell’idea che gli era appena saltata in mente. Possibile che El gli avesse detto tutte quelle cose solo per non farlo finire nei guai? Anche se l’aveva fatto per il suo bene poteva tranquillamente parlargli, non farlo arrabbiare. Chissà come si era sentito il suo El in quel periodo.
-si, c’è in realtà da i nostri genitori e da Caroline. Annabel, la madre di Elisa, non voleva tutto ciò- disse la ragazza continuando a sorridere in direzione del fratello che la strinse in un abbraccio protettivo felice che Elias non fosse veramente innamorato della sua sorellina. Dopo poco sentirono la musica cessare e qualcuno parlare anche se i due fratelli non riuscivano a capire bene le parole, quindi si spostarono all’interno della sala. Non appena furono entrati Elias raggiunse la ragazza e Fred fece di tutto per sembrare totalmente indifferente.
-stanno per fare il ballo del reame. Vorrei vedere il ballo della tua famiglia c’è uno dei tuoi fratelli che può ballare con te?- chiese il ragazzo biondo prendendo le mani della ragazza.
-e tu con chi balli? Devi ballare per forza anche tu- disse la ragazza lanciando uno sguardo veloce al fratello visto che non vedeva l’ora di ballare con Fred.
-ballo con mia madre. Allora ballerai?- chiese il biondo sorridendo.
-si- disse la ragazza sorridendo e mettendo il braccio sotto quello di Fred, che fece un lieve inchino al principe, e si incamminarono verso la pista. Non appena anche Elias e Annabel si furono posizionati sulla pista partì la musica. Fred e Ginny si persero nel loro mondo senza pensare minimamente alle persone intorno a loro, ballarono, girarono per tutta la sala. Quando mancava poco alla fine della musica tutti gli altri si erano spostati dalla pista, mentre tutti i Ravenlord continuava a ballare. I due fratelli uscirono dal loro mondo non appena l’ultima nota della musica si perse nella sala si fermarono. Uno difronte all’altra. Era da tanto che non ballavano insieme e si sorrisero a vicenda dopo aver fatto l’inchino finale.
-Ginny io devo andare a cambiarmi, per qualunque cosa sai dove trovarmi- disse  Fred non appena si furono allontanati dalla pista. Ginny gli sorrise e gli lasciò un bacio sulla guancia prima che il ragazzo uscisse dalla sala seguito a ruota da Gustav.
-è stato bellissimo- Ginny si girò in direzione del principe sorridendogli.
-sono stata felice anch’io, anche se avrei preferito ballare un po’ di più con mio fratello- disse dopo la ragazza guardando gli invitati che iniziavano piano piano ad andarsene.
-ma non avevi detto che odiavi i tuoi fratelli?- chiese il ragazzo dopo aver salutato un altro degli ospiti.
-lui no- disse lei ed Elias capì che aveva ballato con il fratello che non vedeva da anni.
-alla fine questa festa ha fatto qualcosa di buono- e Ginny si ritrovò d’accordo con il ragazzo.

 
   
 
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