Chloe era affacciata all’enorme balconata dell’attico di Lucifer, a fissare le luci della città, una Los Angeles splendente come una gemma, sul cielo che si andava oscurando. Quella vista le era sempre piaciuta, era come osservare quella metropoli sconfinata da una collina e, quando il cielo era limpido, la Luna sembrava vicinissima.
Maze le aveva detto che Lucifer non c’era, e che poteva salire a casa sua, ad attenderlo. Era da Linda, per la solita seduta settimanale… Chloe sospirò, doveva stare calma, doveva metabolizzare quello che aveva appena saputo, quello che sospettava da alcuni giorni e che era divenuto la verità… una verità che faticava ad accettare, che apriva tante domande, che in quel momento la atterriva. Forse solo sua madre sarebbe stata felice di saperlo.
Si passò una mano sul viso, stranamente si sentiva bene, non era più stanca nonostante la giornata di lavoro. Era come se avesse una carica in più. Ma cosa avrebbe dovuto dire a sua figlia, Trixie, l’avrebbe capito? E Dan? Ormai la loro storia era chiusa e finita, ma lui le era rimasto amico e per lei era una persona importante… come avrebbe potuto dirglielo, come avrebbe potuto capire??
Il panico l’assalì, e strinse le mani attorno all’inferriata della balconata… si sentiva così forte, nonostante tutto, non si era mai sentita così, neanche con Trixie… del resto nessuna donna si era mai sentita così. Deglutì a vuoto, forse avrebbe dovuto pregare… pregare Dio, farsi perdonare… Lucifer avrebbe riso se avesse potuto sentire i suoi pensieri!
“Che cosa ho fatto, che cosa abbiamo fatto?” pensò, iniziando a passeggiare nervosamente sulla balconata. Eppure era stata attenta… eppure erano stati attenti. Ma quello che era successo forse andava oltre la loro volontà, non avrebbero mai potuto fermarlo, nessuno l’avrebbe potuto fare, forse solo quel Padre che Lucifer odiava e amava nello stesso tempo.
Si fermò all’angolo, il cielo si stava oscurano, le prime stelle comparivano, il rumore del traffico e le luci della città degli Angeli si riflessero nei suoi occhi spalancati… la città degli Angeli… sembrava un paradosso, uno scherzo del destino. Guardò lontano, poi la sua mano si posò sullo stomaco, e scese appena sotto. Non avrebbe potuto nasconderlo ancora per molto… e non avrebbe potuto opporsi a quella sconvolgente verità.
Non avrebbe potuto fare nulla contro quello che il destino aveva deciso per lei.
Sarebbe diventata la madre del figlio del Diavolo.




NOTA DELL’AUTRICE: ringrazio la mia amica Romina, Angel Of Fire su Efp, che ha letto in anteprima e mi ha dato alcuni suggerimenti utili alla stesura.



Questa storia è stata scritta senza scopo di lucro. Qualsiasi cosa inventata in questa fic sono copyright dell'autrice e pertanto ne è vietata la sua riproduzione totale o parziale sotto ogni sua forma; non ne è ammessa la citazione né qui né altrove, a meno che non sia stata autorizzata tramite permesso scritto della stessa autrice.