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Autore: OttoNoveTre    15/07/2009    2 recensioni
- E allora
perché sei tornato?-
- Perché Jane
è felice e avrà la vita che ha sempre desiderato.-
- Moriresti per lei?-
Questa volta rispose con
voce sicura.
- Si.-
- E per lei
rinasceresti?-
Come Aro, Marcus e Caius hanno incontrato Alec e Jane e li hanno
accolti nella loro famiglia.
Genere: Avventura, Dark | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alec, Aro, Caius, Jane, Marcus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Precedente alla saga
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Boston

- Aro, ricordami nei prossimi secoli che non accetteremo nessun tipo di proposta di vacanza da te!-
Il fratello sorrise con la solita aria svagata, mentre guardavano dal ponte del vascello, in lontananza, la costa americana.
- Suvvia, Caius, sempre a fare il guastafeste! Non ti eccitano queste nuove scoperte geografiche? Ammetterai che dopo un millennio l’Europa diventa strettina… E poi, che famiglia reale saremmo se non veniamo a dare il benvenuto alla nostra razza nel Nuovo Mondo?-
- Questa è una tua fissazione, fratello. Non sappiamo se vi sia qualcuno simile a noi qui.-
- Se non ve ne fossero basterebbe…far sì che ne appaia qualcuno.- e ammiccò a Caius.
Questo fece segno con la mano di voler allontanare il fratello, poi si mise a guardare di nuovo verso la costa, sempre più vicina.
- E, come al solito, caro Marcus, i tuoi ammonimenti sono sempre i più preziosi.-
Perché lo mettevano sempre in mezzo? I loro bisticci da bambinetti troppo cresciuti…l’immortalità non era sinonimo di saggezza, almeno per quanto riguardava i suoi fratelli.
Posò una mano sulla spalla di Aro.
- Oh, io so che anche tu sei entusiasta del viaggio! Ah, è vero. Caius, il nostro silenzioso fratello mi faceva notare che è quasi l’alba, l'ora giusta per i nostri cappelli. Benedetta la moda di questo secolo, che ci permette di andarcene a spasso alla luce del sole!-
Tutti e tre calcarono in testa i cappelli piumati. Appena in tempo, sbucò dalla cabina il comandante della nave.
- Miei signori, tra poco attraccheremo a Boston. Spero che il viaggio non vi sia stato troppo tedioso, e…-
Qui fece una pausa incerto. Si contorse un attimo le mani prima di continuare.
- E…mi rincresce, ma degli 87 schiavi imbarcati in Africa, ne sono arrivati vivi solamente 49.-
Come se non lo sapessero.
La sete non si può trattenere per un mese.
- Mio buon amico, non vi preoccupate. Evidentemente erano troppo deboli per affrontare la traversata. La nostra non è che una piccola magione, e provvederemo a procurare altra manodopera non appena sbarcati.-
Il comandante, sollevato, si congedò per dare le ultime direttive all’equipaggio.

Sbarcarono poco dopo l’alba nel piccolo porto della città. Un uomo vicino ad una carrozza si diresse verso di loro.
- I signori Aro, Caius e Marcus Volturi? Bene arrivati in Massachussets. Io sono il curatore degli affari di vostro padre in America, George Williamson. Ho procurato una carrozza che vi porti ai vostri possedimenti. Senza alcun dubbio vi sembreranno poca cosa rispetto alla magnificenza italiana…-
Aro lo interruppe con un gesto.
- Signor Williamson, noi scappiamo proprio dai fasti del vecchio mondo. Siamo qui in cerca di novità e di freschezza, in questa giovane terra.-
Il segretario si profuse in un inchino, e li invitò a salire sulla carrozza.
La villa che avevano fatto costruire era poco oltre il centro della cittadina. Era stata il giocattolino di Aro negli ultimi 50 anni. Aveva scelto con cura certosina qualsiasi cosa, dalla tappezzeria alla forma dei cespugli nel giardino. Appena saputo del termine dei lavori, avevano avvisato Williamson che i tre “figli” del proprietario volevano passare qualche mese nella nuova casa. Avevano preso anche una villetta di campagna e alcuni campi, ottima scusa per tenere qualche centinaio di schiavi come approvvigionamento.
Aro passeggiava con aria beata per il giardino, pronunciando a tratti, con voce eccitata, nomi di piante. Pareva dovesse addirittura commuoversi alla vista delle camere da letto, della sala da pranzo e dello studio.
- Marcus, visto che avevo ragione? Sin dal principio ti dicevo che il legno di castagno era il migliore. Guarda che atmosfera!-
Nonostante la stucchevole allegrie del fratello, ammise che la nuova casa era interessante. Atmosfera di nuovo, come Aro sosteneva prima.
Mentre Aro si gloriava con se stesso per la scelta dei vasi del salotto, tornò Williamson.
- Potrete riposarvi del viaggio per stasera. E, se mi consentite, domani sarebbe stato organizzato in vostro onore un piccolo ricevimento ad Harvard. Un benvenuto ai nuovi professori da parte del corpo docente. Se vi è di troppo disturbo posso dire al rettore di rimandare…-
- Ci mancherebbe! Siamo freschi come rose, vero fratelli miei?.-
Caius rispose con un’occhiata scocciata ed un sospiro, Marcus gli toccò nuovamente la spalla.
- Allora avvertite il rettore che domani saremo lieti di essere suoi ospiti.-
- Grazie signori.-
Uscito il segretario, Aro rispose alla silenziosa domanda del fratello.
- Ne abbiamo già discusso, e fare gli insegnanti è la copertura migliore. La festa sarà un ottimo momento per presentare i rispettabili nuovi professori di latino alla comunità. Ma adesso, ditemi se le tende non sono deliziose!-
Marcus e Caius sospirarono all’unisono.

   
 
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