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Autore: EngelDreamer    22/11/2018    4 recensioni
Non ha mai fatto nulla del genere, Katsuki, per nessuno, specialmente perché ha sempre odiato i gesti d'affetto esagerati o melensi, eppure adesso è lì, in balia di quella pioggia che lui tanto detesta a raccogliere la tempesta fin dentro le ossa, senza pentirsi di nulla, solo per lui.
●BakuDeku - nessun contesto in particolare
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Di pioggia, rimorsi e perdono

{ Non gli chiede scusa, ma l'altro capisce lo stesso }


Piove.
Gocce fresche e cristalline cadono sulla sua pelle glabra e lui rabbrividisce, trema di freddo nel suo maglione nero pece, ma non si muove, rimane lì, in attesa, mentre l'acqua gli bagna i capelli, le guance, i vestiti.
Non ha mai fatto nulla del genere, Katsuki, per nessuno, specialmente perché ha sempre odiato i gesti d'affetto esagerati o melensi, eppure adesso è lì, in balia di quella pioggia che lui tanto detesta a raccogliere la tempesta fin dentro le ossa, senza pentirsi di nulla, solo per lui.
Glielo deve, in fondo. Dopo tutte le cattiverie che gli ha fatto subire una piccola punizione se la merita, spera solo che non sia vana, spera solo di non vedere odio nel suo sguardo.
La porta di quella casa, intanto, lo fissa quasi accusandolo. Di essere un codardo, perché è da venti minuti che è rimasto lì sul pianerottolo senza muoversi. Di essere un idiota, perché non ha mai capito niente, né di se stesso, né di lui, né di quello che erano e avrebbero potuto essere. Di essere uno stronzo alla ricerca di un perdono che non gli è dovuto e che, forse, non gli sarà concesso. Ma ormai è tardi per tornare indietro e Katsuki è comunque troppo testardo per farlo, quindi suona il campanello, attende ancora, quasi trattiene il respiro mentre la pioggia continua a battere sulla sua testa. Poi uno schiocco, la porta che si apre e lui, gli occhi verdi brillanti ed enormi puntati nei suoi con sorpresa, le lentiggini scure a macchiargli la pelle chiara, i riccioli verde bottiglia che gli ricadono soffici sulla fronte e sulle orecchie, le labbra rosse come rose che troppo spesso ultimamente gli hanno invaso i sogni.
-Kacchan...- mormora Izuku, continuando a guardarlo confuso e preoccupato. Katsuki si chiede perché non gli urli addosso, perché non lo spinga, non inveisca contro lui e la sua meschinità, non lo cacci via definitivamente dalla sua vita, ma forse non riesce semplicemente a capire il suo animo delicato e gentile come i fiori di campagna, perché la rabbia, lui, ce l'ha impressa sulla pelle e sul cuore, mentre Izuku probabilmente non sa neanche cosa sia.
-che stai facendo qua? Sei tutto bagnato, entra- gli dice, il tono dolce, un po' stanco, e a Katsuki fa più male questo rispetto a un suo rifiuto. Non lo merita, non si merita tanta benevolenza, non si merita lui.
-Kacchan? Cosa c'è che non-- non ha il tempo di finire che Katsuki fa un passo verso di lui e lo spinge contro il suo petto, stringendogli le braccia intorno alle spalle e piegando appena la testa sopra la sua per chiudersi a riccio sopra il suo corpo minuto. Non gli chiede perdono, non fa uscire un singolo scusa dalle sua labbra, la sua lingua troppo orgogliosa per lasciarsi sfuggire qualcosa, ma quel gesto vale più di una qualsiasi spiegazione ed Izuku capisce, lo ha sempre capito, e Katsuki lo sa perché ricambia il suo abbraccio mentre gli mormora "andiamo dentro, Kacchan. Resti qui per questa notte, mh?" e sorride sul suo petto.
Nella sua anima, intanto, qualcosa si riaggiusta, fiorisce tra le macerie di quel muro di cose non dette e rancore crollato grazie a quell'abbraccio, e Kastuki, finalmente, si sente apposto.


Angolo Autrice

Ehilà! Ennesima nuova katsudeku, perché anche se devo finire di ricontrollare le ultime shot della bakudekupositivity week, ho tre raccolte in corso, una long dimenticata nei meandri della mia pagina e altre fic in work in progress, non posso far a meno di iniziare a scrivere cose nuove. Sono un disastro, lo so gn

Comunque questa piccola cosa che non ha né una trama né un ambientazione ben precisa (potete vederlo come un momento futuro nel canon dove Katsuki chiede scusa ad Izuku per essere stato una piccola merda nei suoi confronti, un noquirk!au, oppure qualsiasi altra cosa che vi venga in mente), è nata dal fatto che volevo scrivere di un Bakugou più fragile e terribilmente pentito e di un Midoriya che, da bravo cuore d'oro qual è, lo acoglie a braccia aperte.

Spero che non mi sia uscita male e che non ci siano troppi errori, in caso bacchettatemi pure ahah

Ringrazio chiunque sia arrivato fino a qui e chi deciderà di lasciarmi il suo parere nelle recensioni^^

A presto,

EngelDreamer

  
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