To
the end
Perché a tutto
c’è una fine.
[ e tu lo sai meglio di me ]
Perché mi guardi e sorridi.
[ ma quanto vero è
il tuo sorriso Kurata? ]
Mi prendi per mano e mi trascini via con te.
In un posto in cui ci siamo solo io
e te.
Forse è la tua mente.
Forse la mia.
[
dove
mi stai portando? Dove? ]
Cerco con lo sguardo un segnale, un cartello, qualsiasi cosa
possa essermi utile per orientarmi.
Non trovo niente.
[
perché
la tua luce mi acceca
]
È una luce troppo luminosa per continuare a
tenere gli occhi
aperti.
Ed allora li chiudo.
E tu non te ne rendi neppure conto.
Continui ingenuamente ad alimentare il bagliore
che
essa produce.
[ perché?
Perché Kurata? ]
Non capisci che finirai per rovinare tutto ancora una volta?
Non lo capisci?!
A volte credo tu ci prova gusto a vedermi così.
[
in
questo stato ]
Rannicchiato sul mio letto.
Con le cuffie dell’i-pod nelle orecchie.
Con il nostro
dinosauro stretto tra le mani.
Con i ricordi che mi riportano a te.
[ perché ancora una
volta di te è rimasto solo
il ricordo ]
Il ricordo del rombo di una moto ormai troppo lontana per
essere ancora visibile.
[ quella moto che tu odi ]
Il ricordo di qualcosa che il vento ha portato via.
[ quel vento che ti scombina dolcemente
i capelli ]
Il ricordo di quelle gocce di pioggia che bagnavano il mio viso.
[ ma a bagnarle non
era solo
la pioggia
]
Eri tu Kurata.
[
sei tu
Kurata ]
Forse
un giorno ripenserò a tutto ciò ridendo.
Perché magari avrò voltato pagina.
Sorrido.
[ ma chi voglio prendere in giro?
]
La verità è che tu Kurata,
[ maledettissima
Kurata ]
sei arrivata in un bel giorno d’inverno.
Ma tu non eri bianca
e fredda.
Tu eri colorata.
Eri calda.
[ eri diversa ]
Hai portato la primavera, poi l’estate.
Hai giocato con me, ti sei divertita, sai, spero solo anche tu
abbia provato qualcosa.
Perché anche un secondo è tempo.
[ e tutto il mio era tuo ]
E tutto il mio è
tuo.
E sei tornata.
[ come il figliol prodigo
tornò a casa ]
E l’autunno è tornato ad
essere un po’ più caldo.
E l’inverno è tornato ad
essere un po’ meno freddo.
[ ma tu quanto
tempo rimarrai?
]
Quanto tempo passerà prima che ti riveda salire su un aereo
per non so dove con il damerino?
So quali sono le tue
esigenze.
[
ma
so anche quali sono le mie
]
Che dici Kurata?
[ a che gioco stiamo giocando? ]
E una volta finita la partita?
[
quella
partita che non ho il coraggio né la voglia
di
interrompere
]
Dimmi, cosa succederà?
[ cosa? ]
Forse perché anche io
ho ancora voglia di giocare.
[ forse perché
anche io ho ancora voglia
di te ]
E tu?
Ne inizierai un’altra?
Perché alla fine
ho capito dove stiamo andando.
Ho capito dove tu mi stai
portando.
[ to the end ]
Spero che questa one-shot sia di vostro gradimento!
Diciamo che è un po' triste, ma nella vita non si può sempre essere felici... wow, che amarezza!
Passiamo ad argomenti più allegri, che è meglio!^_^
Allora, si tratta dei pensieri di Akito riguardo al suo rapporto con Sana, costretta a viaggiare senza sosta per via del suo lavoro. Ancora una volta, infatti, la nostra giovane attrice è di ritorno a Tokyo, pronta a riprendersi ciò che è suo e a scombussolare la vita del povero Hayama, che da bravo fidanzatino l'aspetta a casa, sempre e comunque innamorato della rossa!:D
Commentate, commentate, commentate!
Ah, dimenticavo una cosa, grazie a tutti quelli che leggono e che hanno aggiunto le mie storie tra i preferiti, in particolare ricordo fandracofiction, littledramy, jennybrava e BlueGin che hanno commentato le mie precedenti one-shot... grazie!! Me orgogliosa che vi siano piaciute!!!^_^
Lasciate tanti COMMENTI, please!!!!!!!!!!! 1baci8...
...bontina....