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Autore: civia93    16/07/2009    13 recensioni
Ciao! Questa è la mia prima fanfiction!
Allora, dopo Breaking Dawn sono passati 15 anni, e i nostri eroi continuano a vivere sempre nello stesso posto, evitando di frequentare Forks.
La piccola Nessie è cresciuta ormai, e nonostante si possa tranquillamente definire una donna, preferisce comportarsi da adolescente di 15 anni.
E io qui vi propongo un po' di avventure riguardo proprio la vita di Nessie, che si ritrova a fare i conti con una famiglia di vampiri, un fidanzato licantropo e le classiche cose di un'adolescente di 15 anni.
1° ciclo "Inizio nella nuova scuola": [concluso]
2° ciclo "Vampiro ad Halloween": [concluso]
3° ciclo "Impriting sbagliato": [concluso]
4° ciclo "Christmas time": [concluso]
5° ciclo "Gita in Italia": [concluso]
6° ciclo "Soggiorno dai Volturi": [concluso]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Renesmee Cullen
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Buongiorno!!!!!!
Qui è Civia, in diretta da Roma dove si muore di caldo...
e io mi ritrovo qui seduta alla mia scrivani a postare un nuovo capitolo
dopo un bel po' di tempo....
Eh si, questa volta ci ho messo tempo ad aggiornare...
ma per un'ottima motivazione: ho scritto altri capitoli
e devo dire che sono a buon punto con la storia... =D

lilly3: ciao tesoro!! cm vanno le vacanze??? si infatti, il caldo di Roma inizia a diventare insopportabile... ultimamente sembra che i diluvi universali siano finiti... meglio per te tesoro: la pioggia devastava ttto e ttti, e tu senza ombrello! XD sisi, il nostro Darko è un bravo ragazzo... almeno lui la dentro.... si ankio sn d'accordo con te, con una libreria così in casa, e ki esce più! mi ci chiuderei ttt il giorno a leggere... mangerei lì, dormirei lì... in pratica vivrei lì.... *__* ma ora basta sognare, torniamo alla triste realtà... -___-''''
pazzerella_92: more!! cia!! ma no dai, io smontare ttt le tue ipotesi??? ma cosa mi vieni mai a dire??? *tipo topo giggio* ma cosa mi dici mai??? XDXDXD ke posso farci?? a volte sono proprio malefica!! =P  no tranqui, nn mi offendo... lo so ke il capitolo precedente era molto noioso -___- mentre lo rileggevo ho detto "qui mi tirano i pomodori addosso...o.o"  fortunatamente poi nn è arrivato nnt ^__^''' ....spero che il nuovo capitolo sia più movimentato e ke nn ti faccia annoiare.... altrimenti ti autorizzo a tirarmi i pomodori! u__u
Sammy Cullen: mia divina Sammy (l'altarino è qs pronto! XD) , davvero ti sei persa??? e le piantine ke ho fatto fare per te??? dove sono finite??? ò__O  te le sei perse, vero?? *me incorcia le braccia, mentre batte con un piede per terra*  Sammy: beh, io veramente.... *all'improvviso arriva Aro* Aro: sisisisi Civia! Sammy si è persa le piantine!! Sammy: zitto tu! +____+  Aro: *non le presta attenzione*  Mentre andava appresso a Marcus, le sono cadute dalla tasca e nn le ha racolte! L'ho vista io!!  Sammy: sei un vampiro morto!! +____+ *Sammy inizia a rincorrere Aro con un forcone e una torcia* Aro: O__O AIUTO!! *inizia a scappare*  Civia: *si batte la testa con una mano* : Ma la finiranno un giorno quei due di litigare??? -____-
mileybest: povera la mia piccola ke ha paura dei tuoni!! ora è ttt finito!! =D  certo xò, nn so se l'afa è meglio della pioggia.... -____-''  si tranqui, lo so il vecchio capitolo era abbastanza statico... cmq vuoi un po' d'azione??? credo di averne messa qnt basta in qst nuovo capitolo.... cmq si, ho msn... se mi dai il tuo contatto ti aggiungo... ^__^
thsere: ti posso capire cara... ankio ho poco senso dell'orientamento.... infatti mi sono fatta fare le piantine apposta XDXD  beh sempre chiusa dentro la stanza sembra sul serio di essere in prigione!! no dai la facciamo girovagare un po' in giro per la casa.... ttt tranquilla.... sola soletta.... poi spunta fuori Felix ke la rapisce o___O  XDXDXD no vvb dai, Felix maniaco nn si può proprio sentire! XD
noe_princi89: carissima!! davvero non te l'aspettavi così la casa?? uao! °0° sono riusciuta a sorprendi!! fantastico, ottimo traguardo!!! =D rubare la chiave??' mi disp, ma nn ci siamo proprio.... per scappare Nessie si inventerà un altro piano ben congegnato.... grz tesoro per gli auguri! =D
TNMEBDMS: more, AUGURI!!! certo un po' (anzi molto... -___-''') in ritardo, ma cm si dice l'importante è il pensiero, no?? ^___^'''  pensa ke caso, siamo nate lo stesso giorno!! cmq, sono contenta ke il proggetto della casa ti sia piaciuto.... mi ci sono messa d'impegno per studiarlo bene in tutti i dettagli! =D spero che il nuovo capitolo ti piaccia....
Nessie93: tesoro, ciao!!! ttt bn??  prima di ttt, Lidy è stata contentissima dei complimenti ed è felice che ti siano piaciute le cartine....  dunque, devo dire che sono contenta che quello che ho scritto sia stato effettivamente ciò che ti aspettavi... davvero ne sono molto felcie ^___^   inoltre posso confermare la tua ipotesi sulla sistemazione delle stanze.... hai ragione mi servirà in futuro, soprattt la palestra speciale che ti ha molto colpito.... Darko è un bravo ragazzo, e di lui ci si può fidare... altro non ti posso dire! =P  invece per quanto riguardo i computer, nn posso dirti nnt, ma ti prometto che nei prossimi capitoli capirai il perchè Nessie non può avvertire i Cullen tramite computer.... cmq sarebbe davvero fantastico se i Cullen avessero msn o facebook!! XDXD
Paretta: oi tranqui amo, nn fa nnt se ti persa 5 capitoli.... nn me la prendo mica sa! =D  e poi se era per gli esami... a proposito, come sono andati??? sicuramente benissimo! =P  ti ringrazio per i complimenti e per gli auguri.... Aro è una volpe in quanto sa cosa vuole e qnd fa di ttt per ottenerla... il punto è a cosa gli servirà Nessie?? ah, qst nn te lo dico!! =P Nessie che imbroglia Jane mi è venuto così spontanea come idea....mentre la palestra mi serve per la storia... in seguito capirai... grazie grazie grazie degli auguri tesoro!!! =D e tu mi raccomando divertiti in vacanza!! ci sentiamo qnd ritorni!!
MeMeMe: ah, allora sei tu GaiaCullen!! e io che ti ringraziata sul forum! XDXDXD sn contenta di trovarti anke qui.... e spero che il nuovo capitolo ti piaccia! =D
Lale loves vampires: eccola la mia Miss Curiosità, che è da un bel po' che nn sentivo!! more, ma ke fine avevi fatto eh??  =D   tua nonna ke rincorre Nessie è fantastica!! anke perchè la nonna di Nessie nn mi sembra tipa da dire "mascalzona" e da andare in giro con una borsetta... ce la immagini Esme, tipo nonnina di cappuccetto rosso???? XDXDXDXD  nooooooooooooo!!! nn ci posso credere!!!!!!!!! ma sul serio sei curiosa di sapere il seguito??? ke novità! °O° XDXDXD goditi il nuovo capitolo, Miss Curiosità!
_Kiarina Cullen_: cara sono contenta che la mia storia ti piaccia.... se ci sarà il lieto fine nn so dirtelo, xò spero almeno che il nuovo capitolo nn ti deluda! =D


e poi un ringraziamento naturalmente alle 187 persone che hanno aggiunto la storia ai preferiti, alle 44 che l'hanno aggiunta alle seguite, e a ki semplicemente la legge. GRAZIE!! =D



Allora, Nessie è ufficialmente una guardia dei Volturi...
ma come l'hanno presa gli altri??? Stiamo un po' a vedere...

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28. Reazioni


-Allora,- mi disse Darko ad un certo punto –cosa vuoi fare adesso?

Me lo guardai in una strana maniera: come potevo scegliere di fare qualcosa di mia spontanea volontà nella casa dei Volturi? Ma visto che lui aspettava una risposta, sbuffai ironica. –Beh, sinceramente non lo so. Ma visto che stamattina qualcuno mi ha svegliato presto, vorrei recuperare un po’ di sonno.

Darko rise. –Ok, ok. Scusami. Vuoi che ti accompagno o ti ricordi la strada per il tuo alloggio?

-No no, tranquillo. Me la ricordo. E poi devo iniziare ad orientarmi da sola qui dentro.

Annuì e mi sorrise. Poi si diresse verso la porta d’uscita della biblioteca. –Ci vediamo- e uscì dalla stanza.

Forse fra tutti i vampiri famelici e temibili del corpo di guardia, c’è qualcuno che è l’eccezione alla regola. Darko mi sembrava un tipo apposto, e non ce lo vedevo molto come “zelante servitore di Aro & co.”

Osservai ancora per un po’ l’enorme biblioteca che avevo intorno a me, fermandomi solo un attimo sui titoli dei libri: la maggior parte di questi erano in italiano, ma ce ne erano anche alcuni in inglese, francese e spagnolo. Ce ne erano anche una sezioni di tanti tomi dall’aria molto antica, che avevano dei titoli in una lingua che neanche conoscevo, ma che molto probabilmente doveva essere latino.

Lasciai perdere i libri ed entrai in una delle sale studio: non molto grande, circolare, la sala era quasi totalmente occupata dalla scrivania molto spaziosa, con sopra alcuni libri o meglio dire fascicoli, e un computer della Apple di ultima generazione. Sembrava che la scrivania fosse fatta apposta per la sala, anzi sembrava quasi che la sala fosse fatta apposta per la scrivania. Passai all’altra sala studio, gemella della precedente, e poi me ne uscii da li, tornando alla biblioteca e dirigendomi verso la porta d’uscita. Ne ho abbastanza di libri e cose del genere!

Aprii la porta di scatto ed uscii subito dalla biblioteca. Ma solo quando mi richiusi la porta di ottone alle spalle, mi accorsi di essere al centro dell’attenzioni di una ventina di vampiri vestiti con delle mantelle nere: la sala principale aveva iniziato a riempirsi, e tutte le guardie che si trovavano lì in quel momento smisero all’istante di parlare tra di loro a bassa voce e velocissimi, posarono il loro sguardo su di me. Sembrava di essere a scuola, ma solo in apparenza: a differenza degli sguardi dei miei compagni umani, che erano solo ammirati ed affascinati, questi dei vampiri erano furiosi, sprezzanti, superbi ed altezzosi. Solo due tre erano totalmente indifferenti o solo curiosi, ma erano tutti degli ultimi arrivati.

In quel momento fui colta un po’ dal panico: quei vampiri mi odiavano e io ero li da sola, senza sapere che fare. Quelli avrebbero potuto anche uccidermi, se lo avessero voluto, se io avessi fatto qualcosa di male involontariamente. Inoltre, io ero la nuova arrivata, la mezza-vampira del clan nemico, quella col potere speciale che era riuscita ad imbrogliare Jane, e quella con cui Aro aveva stretto un patto per essere una delle guardie. Insomma, non ero certamente la più amata. E così rimasi lì, impalata a guardarmi in giro, intimorita da tutti quegli sguardi. L’impulso era quello di tornarmene dentro in biblioteca, ma avrei fatto la figura della codarda. Non sapevo che fare.

Ma cosa ti aspettavi? Che la casa fosse sempre deserta come l’hai vista prima durante il giro turistico? Questo era più che vero: prima o poi avrei dovuto affrontare i vampiri del corpo di guardia, e mi ero ben prefissata di non dare mai nell’occhio, o di non farmi mai vedere più debole o inferiore a loro. Così respirai profondamente e iniziai a camminare, a testa alta, guardando dritta davanti a me e cercando di evitare di incontrare gli occhi dei vampiri. Loro continuarono a seguirmi con lo sguardo mentre percorrevo la breve distanza che mi avrebbe portato alla sala d’attesa, e alcuni di loro si spostarono anche per non interferire con la mia traiettoria. Non avevano intenzione di attaccarmi, non erano pronti ad un eventuale scatto: mi evitavano e basta. Evitavano di avere rapporti di alcun tipo con me, ma mi osservavano insistenti.

Anche se cercavo di non darlo a vedere la cosa mi infastidiva parecchio e mi metteva in soggezione. Sono sempre stata una ragazza indipendente e sicura di me, ma ora ero in totale difficoltà. Nonostante ciò, continuai imperterrita verso la sala d’attesa, facendo finta di niente.

Una volta attraversato il corridoio, anche questo con alcuni vampiri che andavano verso la sala principale, e che naturalmente mi fissavano e mi evitavano anche loro, salii finalmente sull’ascensore e scesi al secondo piano. Chiusi gli occhi e feci quello che faceva mio padre per calmarsi: si pizzicava la base del naso con il pollice e l’indice. Respirai a bocca aperta.

Già non ce la faccio più. La situazione era ingestibile, le mie azioni completamente insicure, e mi sentivo completamente in trappola. Ovunque andassi c’erano sempre un paio d’occhi che mi fissavano in malo modo. E questo è solo l’inizio.

Ma appena scesa dall’ascensore, accadde l’impensabile: mi ritrovai faccia a faccia con Jane, Alec e Clarissa. Ci mancava solo questa! Gli altri potevano anche evitarmi, ma Jane non lo avrebbe mai fatto: il suo odio verso di me era decisamente superiore rispetto a quello che potevano provare le altre guardie. Non solo mi odiava perché ero la figlia di Edward e Bella, e quindi di conseguenza una Cullen, ma anche perché ero stata una delle poche (insieme a mia madre) che era riuscita ad imbrogliare il suo potere diabolico, sfigurandola di fronte a tutto il corpo di guardia al completo. E in più, una parte di me era assolutamente convinta che Jane ce l’avesse con me anche perché Aro mi aveva voluto tra le sue schiere, e credeva che io fossi diventata la sua nuova prediletta, rubandole il posto.

La sua espressione e il suo sguardo non fecero altro che confermare le mie ipotesi: ridotti ad una fessura, la piccoletta mi fissava con i suoi occhi rosso fuoco, trapassandomi da parte a parte come un coltello affilato; indossava come sempre il suo mantello nero, lungo fino alle caviglie, e stava in una posizione dritta e tesa, rigida e pronta allo stesso tempo, con le mani strette a pugno lungo i fianchi. La prima cosa che pensai fu subito che stava per attaccarmi di nuovo, ma poi non sentii nessun dolore alla testa, e quindi mi rassicurai almeno un po’.

Alla sua destra stava Alec, fiero ed eretto in tutta la sua persona, osservandomi esattamente come gli altri vampiri, tranne per il fatto che sembrava farlo con cautela, come se temesse una mia qualsiasi reazione. Clarissa invece, alla sinistra di Jane, aveva la sua stessa espressione, tranne per il fatto che Jane mi trasmetteva un profondo odio, mentre Clarissa solo una detestabile antipatia: mi osservava in malo modo con i suoi occhi color rosso scarlatto, una smorfia sulla bocca e con le braccia incrociate sul petto. Se non fosse stato per i capelli biondi lunghi oltre la vita e la sua carnagione pallida, era identica ad Aisha.

Osservai solo un attimo Alec e Clarissa, e invece fissai ancora negli occhi Jane: sostenevo il suo sguardo, volevo farle capire che non avevo certamente paura di lei, e che ero pronta ad imbrogliarla anche per una seconda volta. Anche se in verità, il mio obiettivo era anche un altro: perdere tempo, riflettere bene sulla situazione e pensare ad una qualche maniera per uscirne fuori nei migliori dei modi. Peccato che ora come ora non mi stia venendo in mente niente…

Non so bene quanto durò quel silenzio riempito di sguardi, ma ad un certo punto Jane distolse lo sguardo dal mio, e assunse una posizione più rilassata e un portamento più fiero e solenne.

-Guarda un po’ chi si vede…- mormorò, sputando le parole come se fossero veleno.

Mi rilassai un po’, visto che ormai la conversazione era inziata. –Già. Il mondo è piccolo, eh?- e incrociai le braccia.

Jane mi fulminò.  –Senti, senti… ma chi ti credi di essere?

Decisi di prenderla sul comico. Tanto ormai, peggio di così! –Lo sai benissimo chi sono: Renesmee Cullen. Non dirmi che ti sei già dimenticata di me?

Avanzò di un passo, fulminea e sempre più furiosa. –Non osare minimamente prendermi in giro. Non sei per niente spiritosa.

-Io non voglio essere spiritosa. Sto dicendo solo la verità

All’inizio aprì la bocca per ribattere, e sembrava intenzionata a farlo urlandomi addosso furiosa. Ma poi ci ripensò e tornò indietro. –Sei soltanto una stupida infantile ragazzina- mormorò con disprezzo.

Ah no cara! Tu questo non me lo dici! –Io sarei una ragazzina? Senti chi parla! IO almeno quindici anni li dimostro, tu neanche quelli.

-Non ti permettere di insinuare una cosa del genere: io sono molto più grande, essendo nata prima rispetto a te. E poi tanto, l’aspetto e l’età sono insignificanti per quelli come noi. Contano piuttosto le capacità fisiche e i poteri supplementari.

-Certo. Se non sbaglio il tuo è quello dell’illusione? Si, peccato che non sia molto efficace.

Jane ringhiò e si avvicinò così tanto da riuscire ad alitarmi in faccia. –Ascoltami bene, ragazzina: ieri sei riuscita ad imbrigliarmi per puro caso. La tua è stata solo fortuna, non bravura. Ficcatelo bene in testa: io ti sono superiore in tutti i sensi.

In confronto, Aisha è un angelo. Sbuffai. –Certo certo, credici. Vuoi sapere qual è la verità? La verità è che oltre a mia madre nessuno è mai riuscito ad imbrogliare il tuo mirabolante potere, e visto che adesso si è presentata una tizia, metà vampira che con un banale potere è riuscita ad ingannarti, stai cercando delle patetiche scuse per non perderci la faccia.

Ora Jane era più furiosa che mai. Ci fissavamo in cagnesco, e nessuna delle due era intenzionata a desistere. Mi ero gasata in modo fantastico durante la conversazione, e adesso dentro di me sentivo solo l’eccitazione per essere riuscita a rispondere per le rime a Jane. Da parte sua, lei voleva annientarmi con tutte le sue forze, ma sapeva di non poter alzare un dito contro di me senza prima un consenso di Aro. E inoltre, la faceva imbestialire ancora di più il mio tono e la mancanza di paura nei suoi confronti, piuttosto che le mie stesse parole.

-Rimangiati quello che hai detto- ringhiò a denti stretti.

-NO!- dissi scandendo bene la sillaba.

Jane fece un respiro profondo. –Ti ho detto di rimangiarti quello che hai detto.

-E io ti ho risposto di no- Il mio tono era uguale a quello di quando si cerca di spiegare qualcosa di semplice ad un bambino.

Con la coda dell’occhio vidi i pugni di Jane stringersi fino a far diventare le nocche bianche, la fronte corrugarsi in un’espressione di rabbia e sforzo, e gli occhi ridursi ancora di più ad una piccola e penetrante fessura: era spaventosa.

All’inizio non capii il perché di quel mutamento espressivo, ed arretrai di un passo per osservarla meglio. Mi feci una vaga di idea di quello che stava per succedere quando vidi il viso strafottente della piccola Clarissa e l’espressione preoccupata di Alec. Il dubbio divenne certezza quando sentii Jane smettere di respirare e lanciarmi uno sguardo affilato come un pugnale che deve uccidere: l’illusione di dolore. Sta tentando nuovamente di attaccarmi!

Senza neanche aspettare un minuto, o anche accorgermi che Alec le aveva appoggiato una mano sulla spalla dicendole di calmarsi, afferrai Jane per il collo con una sola mano. La situazione cambiò all’istante: Alec lasciò la spalla della sorella e arretrò di qualche passo, sbigottito dalla mia reazione; Clarissa urlò di rabbia e stupore, saltando ad un lato e acquattandosi in posizione di attacco; Jane rimase basita di fronte alla mia presa sul suo collo, abbandonando la posizione rigida e perdendo la concentrazione. Per quanto mi riguarda, non riuscivo neanche a credere che ero riuscita a fare una cosa del genere, e adesso non sapevo più che fare. Mi ero cacciata in una posizione di stallo: continuare a fare la superiore non mi avrebbe portato altro che nuovi guai con Jane, staccare la presa e correre via non dava certamente l’idea di una che non ha paura, e neanche staccare la presa e chiedere scusa sarebbe stato proficuo. Così rimasi lì, ferma, con la mano che stringeva il suo collo, mentre con tutte le mie forze cercavo di non far vedere che avevo paura della situazione in cui mi ero cacciata.

Jane mi fissò negli occhi solo per qualche secondo per poi scoppiare in una risata sadica. –Cosa credi di fare? Strangolarmi forse?

Rimasi interdetta di fronte a tale domanda: davvero non capiva il motivo del mio approccio, o lo faceva solo per prendersi gioco di me? Rimasi in silenzio.

Jane continuava a sorridere. –Allora, cosa credi di fare Renesmee? Utilizzare ancora quel tuo potere da strapazzo?

Ok, si sta solo prendendo gioco di me. –Non mi faccio mica imbrogliare da un’illusione, io.

Smise di sorridere, e tornò alla sua espressione gelida e furiosa. –Illusione, eh?- e mi diede uno strattone così violento da farmi quasi cadere all’indietro, se non avessi indietreggiato di qualche passo, mollando però la presa sul suo collo. Ora io e Jane eravamo distanti più di dieci passi.

Jane continuò. -Guarda che il mio potere non è una semplice illusione, è qualcosa di molto più potente.

-Sarà potente quanto di pare, ma è sempre un’illusione che parte a arriva da cervello a cervello. Altrimenti non potrei mai oscurarla e trasmetterla.

Gli occhi di Jane si spalancarono dalla rabbia. –Continui, eh? La tua è stata solo fortuna, come te lo devo dire! Se ci provassi di nuovo, qui adesso, non faresti mai in tempo a toccarmi prima di stramazzare al suolo in preda al dolore incontrollabile.

E aveva anche ragione: potevo aggirare il potere di Jane solo se lei era abbastanza vicina a me; una distanza maggiore e non sarei riuscita a contenere troppo l’illusione oscurata. Ma non volevo dare a quella piccoletta tale consapevolezza. Così scoppiai a ridere beffarda.

-Ancora cerchi storie Jane? Posso imbrogliarti dovunque e ovunque, anche adesso.

-Anche adesso?

Deglutii senza farlo vedere. –Anche adesso.

Il sorrido sadico di Jane ricomparve sul suo volto. –Bene. Vediamo allora se è un vero talento o solo un fuoco di paglia.

Perfetto! Non riuscirai mai a raggiungerla! È troppo distante! Mi sentii perduta quando Jane abbandonò il suo sorriso e riprese l’espressione di prima. Solo allora mi accorsi che Alec se ne stava vicino a Clarissa, che aveva abbandonato da tempo la posizione di attacco, e che i due confabulavano fin troppo in intimità per i miei gusti. Chissà se tra quei due c’è qualcosa… Ma li lasciai perdere all’istante per tornare immediatamente ad osservare Jane, che si stava preparando ad attaccarmi per una seconda volta, e questa volta ero più che certa che mai che avrebbe avuto la sua rivincita. Inoltre iniziavo già a sentire un leggero dolore muscolare e un piccolo mal di testa, ma probabilmente ero stata giusto un po’ condizionata da tutto il resto. Però ugualmente, ero spacciata: Jane si strinse i pugni e respirò per un’ultima volta. Non chiusi gli occhi, ma inizia a tremare.

E fu in quel momento che sentii una voce solenne e potente, alla quale Alec e Clarissa si volsero e si inchinarono. –Piantatela!

Jane perse la concentrazione e io sospirai di sollievo; poi entrambe ci voltammo verso chi aveva parlato e Jane si inchinò da subito, ma io rimasi in piedi impassibile: mi sembrava bizzarro dover la vita e soprattutto la reputazione a Caius, ma se non fosse stato per lui a quest’ora Jane mi avrebbe sicuramente sfottuto e io non l’avrei potuto sopportare. Grazie Caius!

Caius avanzò verso di noi lentamente, o meglio avanzò verso Jane: nei miei confronti era un po’ riluttante, e mi osservava con disprezzo e anche timore. Probabilmente ha ancora paura di me… 

Sempre accompagnato dalla sua scorta di vampiri, superò da subito Alec e Clarissa, e sovrastò Jane da un lato. –Cosa sta succedendo qui?- chiese con voce roca.

Jane alzò la testa e guardò il suo padrone con riverenza. –Mio signore… non stavamo facendo niente di male…

-Niente di male? Niente di male!?! E allora vuoi spiegarmi l’innocua motivazione per cui stavi per attaccare Renesmee?

Sorrisi compiaciuta. Ogni tanto Caius serve a qualcosa…

Jane, colta alla sprovvista, boccheggiò in cerca di una risposta, ma poi alla fine abbasso lo sguardo avvilita. –Chiedo perdono, mio signore.

Caius la osservò un attimo ma non con disprezzo e delusione, bensì con una composta felicità e un segreto orgoglio. Probabilmente era contento che ci fosse Jane a tenermi testa ed ad ostacolarmi, cosa che dimostrava che io a Caius non andavo sicuramente a genio. Ritiro tutta la benevolenza che avevo verso di lui.

Poi lasciò perdere Jane e si avvicinò a me: quando fu a meno di sessanta centimetri, si fermò e iniziò ad osservarmi sempre con riluttanza e timore. Io sostenevo il suo sguardo, mascherando l’angoscia che potesse ordinare in qualsiasi momento a Jane di attaccarmi. In fin dei conti, mi odiano entrambi!

-Renesmee- proferì Caius con disgusto.

-Caius- dissi io nello stesso modo.

-Allora, ormai sei una delle guardie, dico bene?

Annuii. Purtroppo.

-E allora perché non ti inchini al mio cospetto?

Sbuffai ridendo. –Perché io non mi inchino mai a nessuno: sono troppo orgogliosa per farlo. E poi, tu non sei il mio signore. Quindi, come puoi vedere, non riesco a trovare delle buone motivazione per farlo.

Caius mi osservò inespressivo. Poi tornò vicino a Jane. –Guarda Jane. Guarda che esempio di insolenza e sfrontatezza ci tocca vedere. Questa ragazzina fa ancora la spiritosa, ma non si è resa conto che non è lei a comandare. Ma nonostante ciò, non la si può toccare. È per questo che ti ho fermata Jane: Renesmee è intoccabile.

Rimasi di stucco di fronte ad una tale affermazione. –Intoccabile? IO!?! E perché?

Caius mi fulminò nauseato. –Non lo so, ma Aro ha ordinato così: ha stabilito che tu Renesmee Cullen sei intoccabile per tutto il periodo che starai con noi Volturi. Spero che non sia molto.

-Anch’io- rimarcai.

Caius rise. –Ma come? La nuova prediletta di Aro si lamenta? E come è possibile?

Io rimasi a bocca aperta. Nuova prediletta di Aro? Jane invece mi ringhiò contro, e lo stesso fece Clarissa. Alec si voltò verso Caius. –Cosa intendete dire, mio signore?

-Ma non lo avete ancora capito? La piccola Renesmee Cullen con la sua mediocre abilità è riuscita ad andare in simpatia a mio fratello Aro. Se no perché costringerla a diventare una di noi? Perché darle l’immunità assoluta?

Ora tutti mi fissavano: chi con stupore, chi con fare indagatore, ma soprattutto chi con odio. Io me ne stavo lì, immobile, senza fare niente: ero troppo sconvolta per fare qualcosa. Che Aro avesse qualcosa in mente ne ero sicura, ma la cosa che mi aveva più stupita era che tutti credevano che io ero diventata la sua prediletta. Ecco spiegato lo strano comportamento di tutti gli altri vampiri, ecco spiegata la mia immunità. Ma sul serio sono diventata la nuova prediletta di Aro? All’inizio credevo che fosse una stupida convinzione di Jane, ma ora qualche dubbio mi stava venendo anche a me.

Caius mi stava osservando mentre ero nel dubbio. –Cos’hai Renesmee? Non mi credi? Eppure lo vedi anche tu che Aro ti ha concesso troppo. Se fosse stato per me, non saresti mai entrata a far parte del corpo di guardia e ti avrei fatta uccidere all’istante.

Risi. –Com’è dura vivere all’ombra del fratello, eh?

Caius strinse i denti. Sapeva perfettamente che era la verità: nelle decisioni che i Volturi dovevano prendere, di solito era sempre quella di Aro ad avere più peso e più rilevanza, e di conseguenza poi era quella che prevaleva sulle altre; gli altri due contavano qualcosa ma in maniera nettamente minore, solo che a differenza di Marcus che la cosa gli era del tutto indifferente, Caius gli importava molto e detestava questo status delle cose. Tutti se ne erano accorti, e forse anche lo stesso Aro, nonostante Caius non lo ammettesse mai.

Incrociai le braccia e sorrisi beffarda. Meno male che sono intoccabile, altrimenti già ero morta! Caius non ci avrebbe pensato due volte ad uccidermi per quella pericolosa verità che avevo detto, ma non lo poteva fare. Cominciai a vedere il lato positivo di questa nuova immunità: potevo rispondere apertamente a qualsiasi accusa mi si fosse fatta senza doverne pagare le conseguenze, e questo per me valeva più dell’oro. Almeno in questa prigione posso mantenere un po’ di dignità!

Caius sputò per terra allontanandosi impercettibilmente da me. –A quanto pare la nuova prediletta approfitta del suo nuovo ruolo sfottendo gli altri.

Ribattei all’istante. –Non sfotto gli altri, ma rispondo solo ad una provocazione che mi viene fatta da chiunque. E poi non intendo per niente approfittarne anche perché secondo me non è per niente vero.

-Non è vero, eh?- rispose con riluttanza –Non lo conosci per niente mio fratello. Non sai quali e quante manie ha. Non sai cosa gli possa passare nella mente quando vede una nuova fonte di potere, e non sai fino a che punto può spingersi per ottenerla. È capace di servirsi di chiunque e qualunque cosa.

-Ma io a cosa mai potrei servirgli?

Caius rise beffardo. –E cosa ne so io? Aro condivide le sue idee solo quando gli fa comodo; e poi anche se lo sapessi, non te lo direi mai. Comunque se sei tanto curiosa puoi sempre chiederlo a lui: mi ha detto di dirti che ti aspetta davanti ai tuoi alloggi per parlarti.

Annuii. –Ci andrò subito.

Jane ringhiò ancora più forte. Era ovvio: era gelosa che io e il suo padrone avessimo qualcosa da dirci in privato. Quando la gente è stupida…

Caius posò uno sguardo di rimprovero su Jane. –Avanti Jane, calmati. Non costringermi poi a doverti rinchiudere nella prigione perché hai fatto del male a Renesmee, ci rimarrei troppo male- e infine mi guardò con disgusto.

Di tutta risposta io mi misi di lato, per lasciare libero il passaggio verso l’ascensore. Mentre Caius si incamminava con la sua scorta al seguito, Alec e Clarissa lo seguirono subito ma Jane mi rivolse prima uno sguardo ricco di odio e di sfida. –Non credere che solo perché sei intoccabile io non ti attaccherò più. No, ci sarà sempre un’occasione.

Ricambiai lo sguardo. –Sono pronta.

-Stai attenta a te- e scomparve nell’ombra.

Sospirai di sollievo appoggiandomi con le spalle alla parete: finalmente era finita.

Punto della situazione: ero stata costretta a diventare una guardia dei Volturi, grazie ad Aro; ero diventata intoccabile, grazie ad Aro; ero odiata dalla maggior parte delle guardie e da Caius in persona, grazie ad Aro; la mia vita era diventata un inferno, grazie ad Aro. Ma quanto posso detestarlo?



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Mmmmmmmmmmmmmmm.....
Sul serio Nessie è la nuova prediletta di Aro??
E se si, perchè???
Tante domande, a cui troveremo una risposta nel prossimo capitolo...
...o almeno in parte!

Ora, credo che prima della fine di luglio riuscirò a postare un nuovo capitolo...
poi dal 1 al 10 me ne vado in Trentino e il resto del mese invece sto al mare a Ladispoli...
qnd è molto probabile che ad agosto nn posterò...
massimo metterò un capitolo o due...

E adesso me ne vado a pranzare!
Bacio!!!
Alla prossima!!
   
 
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