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Autore: lady lina 77    16/07/2009    4 recensioni
Lina Inverse e Gourry Gabriev non sono tipi da appuntamenti romantici. Sono tipi che girano insieme sconfiggendo mostri, derubando banditi e visitando fiere e feste nei vari villaggi che incontrano. Non sono tipi da balli o da altre romanticherie... O no?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gourry Gabriev, Lina Inverse
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una giornata irritante! DECISAMENTE irritante! Lina non avrebbe potuto definirla diversamente. Trovare un gruppo di banditi 'decente' – nel senso che avevano fra la loro refurtiva cose di valore e non pacchianate come la maggior parte dei briganti che incontrava ultimamente – e non poter fregare loro assolutamente nulla. Causa: QUEI giorni, quei dannati giorni che ogni mese le toglievano la magia. Ma perchè???

Certe volte ti invidio Gourry, NON hai cervello ma nemmeno di questi problemi!!!” - esclamò la maga sedendosi sul letto a peso morto, imbronciata all'inverosimile. Era stata costretta a dirgli la causa del suo mancato attacco a quegli uomini, visto che lui si era messo a pensare che avesse uno strano attacco di fifa acuta o che fosse malata, diventando odiosamente apprensivo. Non che amasse sbandierare la cosa ma davvero, non poteva sopportare insieme il ciclo e un Gourry iper-protettivo, anche una maga ha i suoi limiti.

Hei hei, che vuol dire che NON ho un cervello?” - rispose lui di rimando, fissando la misera camera dell'unica locanda dove avevano trovato posto. Fra la sua e quella della maga, sommandole, non si faceva una stanza decente, quel posto cadeva decisamente a pezzi. E le locande migliori erano tutte occupate dai viandanti e dai turisti visto che nel borgo dove si trovavano, era la festa patronale. Bancarelle e venditori animavano le strade e quella sera ci sarebbe stata festa, con tanto di balli e fuochi artificiali. VERI fuochi, non quelli generati dalla magia che, fortunantamente, la sua maga di tanto in tanto non poteva usare. Ed era una fortuna visto l'umore nero di Lina in quella giornata.

Lascia perdere...” - rispose la maga in tono piatto - “non capiresti”. Non aveva davvero voglia di discutere...

Gourry si fece serio serio. “In effetti” - cominciò fissandola intensamente - “una cosa non la capisco davvero! Cioè... insomma... il ciclo non dovrebbe essere una cosa da 'donne'??? Insomma, che anche una bambina ce l'abbia... è quanto mai strano e...”. Non finì la frase. La ciabatta che gli arrivò in mezzo alla fronte aveva fatto DECISAMENTE male!!!

Gourry!!!”. Il tono di Lina ora era cupo. “La prossima volta che ti azzardi a dire una cosa del genere, ti bucherello il sedere a suon di incantesimi!!!”.

Lo spadaccino le fece un sorrisetto impertinente. “NON puoi!!! Non hai la magia!!!”.

Che cos...?”. Lina lo fissò. Gourry riusciva a malapena a trattenersi nello scoppiare a ridere. E alla fine si arrese, ridendo essa stessa. “Tu sei veramente idiota!!!”. Come diavolo faceva a farle risollevare il morale? Sempre!!!

Gourry ridacchiò. “Forse! Ma come idota sono bravissimo a farti ridere e a farti passare il muso lungo”.

Lina gli si avvicinò pensierosa, fino a paraglisi davanti. “Potresti risollevarmi il morale anche con una barzelletta, non ci hai mai pensato? Non è che se non sottolinei ogni volta che sono – e NON lo sono – una ragazzina dal seno piatto fai peccato! Io-sono-una-signorina! Una donna!!! Chiaro il concetto?”.

Gourry divenne pensiroso. “Beh, 'donna' mi sembra un parolone riferito alla tua persona...”.

GOURRY!!!”.

Lo spadaccino sorrise. “Ma dai, il termine 'signorina' te lo concedo! In fondo è una cosa che si dice anche alle bambine...”.

Lina sospirò arresa. “Fuori da camera mia!!! Mi pare che tu una stanza ce l'abbia e che l'abbiamo anche pagata a peso d'oro!!!”.

Sei ancora di umore nero?” - chiese lui.

Lina si avvicinò alla porta e la spalancò, facendogli segno con li occhi di uscire. “Decisamente!”.

Gourry la fissò pensieroso, prima di avvicinarsi all'uscita. Poi si fermò a guardarla negli occhi, serio. Gli spiaceva vederla così, li avrebbe sistemati volentieri lui per lei quei briganti, ma sapeva che l'orgoglio della maga non aveva bisogno di ciò. Lei aveva bisogno di batterli, da sola, per sentirsi forte come sempre. Il suo aiuto avrebbe solo peggiorato le cose. Certe volte se lo chiedeva il perchè Lina desiderasse sempre conferme circa la sua potenza. Insomma, quanto valeva era davanti agli occhi di tutti!

Senti Lina, ho un'idea per risollevarti il morale!”.

Lina lo guardò scettica. “Hai trovato un modo per farmi sparire il ciclo e una banda di briganti pieni di oro e diamanti da depredare?”.

No!”. Gourry divenne improvvisamente imbarazzato. “Usciamo!” - disse semplicemente. Non sapeva bene come si fosse formata quell'idea nella sua testa ma era uscita dalla sua bocca indipendentemente dalla sua volontà.

Uscire per andare DOVE? Noi siamo sempre in giro Gourry, come mi risolleverebbe il morale una cosa che faccio sempre?” - rispose esasperata la maga.

Gourry si schiarì la voce. “No... Non uscire per 'viaggiare'. Uscire per...” - divenne rosso in viso - “Uscire per fare un giro, così, senza una ragione speciale. Come fanno tutti...”.

Lina lo fissò stupita, poi uno strano, malizioso sorriso, le comparve sulle labbra. “Mi stai chiedendo un appuntamento Gourry? Ti ricordo che pochi istanti fa mi hai definita una bambina...”. Quanto adorava farlo imbarazzare... E vederlo arrossire...

Lo spadaccino divenne rosso paonazzo in viso. “N... nononono, NON è un appuntamento!!! Volevo solo vedere la fiera!!!”.

Lina scoppiò a ridere. “E' un appuntamento!!! E visto che i gentiluomini che chiedono ad una DONNA di uscire, poi le pagano la cena e tutto il necessario per farla divertire, accetto volentieri!!! Ti aspetto alle otto di questa sera davanti alla mia stanza mio caro!!! E adesso...” - lo spinse fuori nel corridoio - “fuori di qui!!! Se non mi riposo un paio d'ore, la mia bellezza eterea finirà con lo sfiorire!”.

Gourry non ebbe modo di replicare. Nel giro di un secondo si ritrovò solo soletto in un corridoio deserto. Sorrise. Aveva un appuntamento? O no? Boh, per il momento l'unica certezza che aveva era che Lina quella sera gli avrebbe fatto spendere un capitale!


***


Ok, forse un po' ragazzina lo era. Sbuffando davanti allo specchio della sua camera, Lina era un po' in ansia. Pochi minuti e sarebbero state le otto. E mille dubbi la assalivano. Certo, fare la parte della spaccona con Gourry era stato facile e divertente, prenderlo in giro e fare la donna vissuta e di mondo anche, ma ora che quello strano 'appuntamento' stava per arrivare... 'Ma NON è un appuntamento, NON è un appuntamento! L'ha detto anche lui, andiamo solo a vedere la fiera! E poi, Gourry lo sapeva che lo stavo prendendo in giro... O no? E se si aspettasse qualcosa da me? Visto che ho detto che era un appuntamento... Magari sarebbe legittimo...'. Scosse la testa. Ma no, era Gourry, che andava a pensare? E poi, mica era un appuntamento quello...

E allora perchè sono nel panico??? E poi, che cavolo mi metto?”. Era strano. Per la prima volta in vita sua, per un appuntamento che NON era un appuntamento, aveva le stesse paranoie di ogni ragazza che si appresta ad uscire con qualcuno. Non sapeva che vestito mettersi!!! Stranamente sapeva, intuiva, che non doveva mettersi i suoi abituali abiti da viaggio. Almeno Gourry avrebbe smesso di dire che era una bambina se almeno si fosse messa qualcosa di più femminile!

Guardò i vestiti che aveva sul letto. Tutto decisamente banale, senza fronzoli e merletti. Non aveva un guardaroba molto fornito in effetti... 'Al diavolo, Lina Inverse sta bene con tutto!!!'.

D'istinto prese un semplice vestitino intero verde sbracciato che le arrivava fino alle ginocchia. Normale, senza pizzi e pomposità, solo un nastrino verde più scuro in seta a stringergli la vita.

Lo indissò e si pettinò i lunghi capelli rossi con cura. Si sentiva un po' stupida. Era strano prepararsi così per uscire con qualcuno che vedeva praticamente dal mattino alla sera e che l'aveva vista in tutte le occasioni, anche appena sveglia e con le occhiaie! 'Oh, ma io non lo faccio per lui, voglio solo essere presentabile per la fiera!'.

Un sommesso bussare la fece sussultare. Era ora!!! Una strana ansia le attanagliò lo stomaco.

Si avvicinò alla porta e la aprì, trovandosi davanti uno spadaccino lavato, pettinato e vestito elegantemente. Niente di eccezionale, come lei, solo una camicia bianchissima e dei pantaloni blu puliti e di buona fattura.

Gourry la fissò strano. “E' la prima volta che ti vedo con una gonna... Stai... stai bene...”.

Lina arrossì e distolse lo sguardo. La risposta da spaccona per farlo imbarazzare ulteriormente proprio non le veniva in quel momento... Quel posto stava diventando soffocante!!! “Grazie!”. Lo prese per il braccio e lo trascinò vicino alle scale. “Io... io credo che dovremmo uscire! E comunque, oggi scherzavo, NON è un appuntamento! Solo, mi sono vestita così perchè... perchè magari ecco...”. Si stava arrampicando sugli specchi... “perchè magari faccio colpo su qualche commerciante di oggetti magici e riesco a farci scappare l'affare del secolo. Ce ne devono essere di venditori di manufatti di magia nera e bianca a queste fiere...”.

Gourry sorrise. Lo aveva notato che era imbarazzata. “Certo Lina, non è un appuntamento. Stiamo solo andando a cercare qualche buon affare”.

Esatto!” - rispose Lina prendendolo sotto braccio - “Ma ciò non toglie il fatto che questa sera offrirai tutto tu!!!”.

Contrariamente a quanto si sarebbe aspettata, Gourry non le rispose con una battutaccia. “D'accordo madamigella, stasera sarai mia ospite!”.

Nel giro di pochissimi istanti si trovarono sulla via principale del paese. Strapiena di famigliole felici e di chiassosissimi bimbi urlanti... E poi, uomini seduti ai tavoli dei locali a riempirsi di vino e coppiette in giro mano nella mano.

Lina si scostò immediatamente dal braccio di Gourry. Loro NON erano una coppia, quello NON era un appuntamento e quindi non c'era nessunissimo motivo per andarsene in giro a braccetto.

La maga prese a fissare le bancarelle che ornavano la via che portava alla piazza principale, rimanendo delusa. Di oggetti magici non c'era traccia! Solo dolcetti e abiti di terz'ordine, da locandiera. Stracci! 'Però... magari un gelato...'. Alla fine decise di no, altrimenti Gourry avrebbe riniziato con la tiritera che il gelato lo mangiano solo i bambini.

Lo spadaccino la seguiva silenzioso, sotto pensiero. Era così strano passeggiare con Lina vestita 'da ragazza'. Era bella, con quei capelli pettinati e curati e quell'abito che ne sottolineava la vita fine e le curve delicate ed appena accennate... Si trovò quasi ad arrossire nell'osservarla, era... bella. Si stupì di non essersene accorto prima... O forse l'aveva già notato ma aveva fatto finta di nulla, era più semplice far finta che lei fosse solo una ragazzina. Così, era più facile trattenersi dallo stringerla, dal... 'Come vorrei... baciarla'. Si spaventò quasi a quel pensiero. Che gli prendeva??? Lui NON poteva permettersi di far simili congetture, non su Lina! Non aveva voglia di finire sulla luna con un Dragon Slave nelle chiappe... E questa sarebbe stata la sua fine di sicuro se lei avesse saputo quali erano i suoi pensieri in quel momento...

Hei bellezza!”.

Gourry si bloccò a quella voce sconosciuta e maschile che si stava rivolgendo a Lina. La maga era davanti a lui di pochi passi, bloccata nel suo camminare da un bellinbusto moro dagli occhi verdi.

Che ci fai in giro da sola? Ti andrebbe di divertirti un pò con me alla fiera? Magari in un luogo un pò appartato...” - continuò il giovanotto con un sorriso malizioso ed allusivo, mentre una delle sue mani cercava di raggiungere la guancia della maga.

Gli occhi azzurri di Gourry divennero improvvisamente cupi. Come diavolo si permetteva di metterle le mani addosso? Sapeva che Lina avrebbe potuto mandarlo al diavolo benissimo da sola, ma in quel momento, il fastidio che lui stava provando nel vedere un cretino qualunque avvicinarsi troppo alla SUA Lina, gli fece salire il sangue alla testa e lo fece agire prima che la maga potesse reagire in un qualunque modo.

Io credo che tu debba cercarti qualcun'altro per la serata e debba girare al largo!” - disse ringhiando, parandosi fra il ragazzo e la maga.

Il ragazzo moro ridacchiò con disprezzo. “E tu chi saresti? Il fratello maggiore? O il fidanzato?”. Fissò Lina con fare di scherno. “Lascialo perdere bellezza, non lo sai che si dice che i biondi siano slavatini e poco profiqui a letto?”.

La maga divenne rossissima in volto, per l'imbarazzo e soprattutto per la rabbia. Verso il ragazzo sconosciuto e verso Gourry che si stava ergendo a paladino della giustizia senza essere interpellato, con frasi da fatte da romanzo rosa. Si avvicinò al nuovo venuto, allungando la mano verso il suo inguine con fare minaccioso. “Sai 'bellezza', io sono una maga e ho in mente un certo incantesimino che renderebbe anche te poco 'profiquo' a letto! Gira al largo se non vuoi provare l'ebrezza...”.

Il moro non si scompose. “Adoro le ragazze tutto pepe... Mi eccitano” - disse leccandosi con la lingua le labbra.

Lina sorrise freddamente. “E io adoro spedire gli idioti in orbita! FIRE B...”.

Gourry la bloccò all'istante, mettendole una mano sulla bocca, impedendole di finire la formula. Per fortuna Lina era momentaneamente sprovvista dei suoi poteri, ma era meglio non rischiare che la rabbia riuscisse nonostante tutto a far scatenare qualche strano incantesimo esplosivo in mezzo ad una folla festante. La prese con forza per la mano e, dopo aver lanciato uno sguardo pieno di disprezzo al giovane disturbatore, la trascinò fra la folla, scomparendo dagli occhi del ragazzo moro in pochi istanti, senza che lui potesse far nulla.

Vuoi fermarti un attimo???”. Lina si bloccò di scatto, all'ingresso di un vicoletto, dopo diversi minuti. “Si può sapere che ti è preso? Volevo spaventarlo, sai benissimo che non posso usare la magia!!! Ma ci tenevo un minimo a vedere espressioni di terrore sul suo volto!!! Posso cavarmela da sola in situazioni del genere, anche senza magia!!!”.

Gourry sbuffò, allontanandosi di qualche passo da lei. Quando Lina aveva di queste sfuriate, era meglio stare un pò distanti... “Lo so! E ti chiedo scusa. Ma... mi dava fastidio che... che...”. Si impappinò e non riuscì a finire la frase. Già, cosa gli dava fastidio? Che quel ragazzo fosse stato volgare con una 'ragazzina'? O che qualcuno ci avesse provato con la SUA Lina?

La maga lo guardò alcuni istanti interdetta, poi sorrise. Di nuovo, lo stesso malizioso sorriso del pomeriggio... “Sei geloso?”.

No, perchè dovrei?” - ribatté lui sulla difensiva.

Lina non replicò. Ma sorrise, questa volta dolcemente. E lo riprese sotto braccio. Era strano vedere Gourry così protettivo. Oh beh, lo era sempre stato a dire il vero, ma quella sera era diverso. Ed era piacevole... “Coraggio, andiamo alla piazzetta, chissà che così ci evitiamo altri guai! E comunque, per la cronaca, a me gli idioti come il tipo di prima non piacciono!”.

Gourry sospirò. Era sollevato. “Oh beh, ma io devo vegliare comunque su di te, sei ancora una ragazzina alle prime esperienze... Ci vuole qualcuno che sappia come gira il mondo e che ti guidi!”.

Lina scoppiò a ridere. “Ma finiscila 'mangiafemmine'!”.

Anche Gourry scoppiò a ridere e il resto della camminata proseguì in maniera silenziosa e tranquilla. Quando arrivarono nella piazzetta, la gente aveva già iniziato a ballare.

'Meraviglio!' - pensò Lina sarcastica – 'quì ballano lenti'. Si voltò verso Gourry un pò imbarazzata. Non sapeva quanto ne capisse lui di balli, ma era imbarazzante starsene lì in mezzo a tutte quelle coppiette appiccicate...

Rimasero a fissare le persone che danzavano alcuni istanti. Poi...

Lina, vuoi ballare?”.

La maga sussultò. “NO! Non so ballare”. Era vero, a parte le ballate di Zephilia per la festa della vendemmia autunnale, il resto dell'arte danzatoria era un grosso punto oscuro per lei.

Gourry sorrise. “Se è per questo nemmeno io!”.

Lina lo fissò storto. “E allora perchè me lo chiedi? Ci distruggeremo i piedi e domani poi, chi riesce a ripartire? Poi... non sei obbligato a chiedermi di ballare... Ricordi che questo NON è un appuntamento?!”.

Gourry non le rispose. Ma con un gesto a sorpresa le prese la mano, conducendola al centro della pista da ballo.

Ma...”.

Gourry le strizzò l'occhio. “Balliamo! Non mi sembra così difficile, quasi non si muovono gli altri! Dondolano e basta!”.

Lina divenne bordò. Forse Gourry non si era accorto che, insieme al 'dondolarsi', gli altri si stringevano e abbracciavano anche.

Lo spadaccino le cinse la vita e la strinse a se e Lina, rigida come una scopa, goffamente gli cinse il collo con le spalle. “Io ti odio Gourry” - gli disse al colmo dell'imbarazzo.

Mia nonna mi diceva sempre che tutte le esperienze nuove aiutano a crescere” - esclamò Gourry convinto.

Lina era scettica. “Si, ma non credo che tua nonna, con 'esperienza nuova', intendesse i balli lenti!”.

Oh, si chiama così questo ballo?” - esclamò Gourry sbattendo gli occhioni azzurri.

Lina sbuffò. Gourry era veramente esasperante a volte. “Lascia perdere!!!”.

Ballarono goffamente per una decina di minuti, poi Lina decise che era abbastanza. Questa volta fu lei a prendere Gourry per mano e a ricondurlo senza aspettarsi obiezioni fuori dalla pista da ballo.

Sono stanca!!!”. Era vero. Non della passeggiata, ma di stare in mezzo a quella folla che continuava a fissare lei e Gourry, pensando chissà che... Magari era paranoica, ma era una cosa davvero pesante... Lei e lo spadaccino avevano un rapporto strettissimo, lo sapeva, ma continuando a viaggiare, quel rapporto era solo loro. Nessuno li conosceva davvero visto che si muovevano spessissimo e quindi nessuno era mai riuscito ad intromettersi in quello che era il loro modo di stare insieme. Ma quella sera sembrava tutto diverso, lei e Gourry erano troppo simili alle mille coppiette che affollavano le strade.

Vuoi tornare alla locanda?” - chiese Gourry.

Lina lo guardò in viso e sorrise. “No, voglio solo passeggiare in qualche via meno affollata!”. Tenendogli ancora la mano, lo condusse fuori dalla piazzetta e Gourry non obiettò.

Lei aveva ragione, era tutto talmente strano e conformista quella sera. Lui e Lina non erano da feste e bancarelle e nemmeno da balli... Come li aveva chiamati Lina? Non lo ricordava, ma era stato piacevole tenerla stretta per un pò. 'E in fondo, non è proprio piatta!'.

Arrivarono fino alla via che costeggiava il fiume, finalmente deserta. E ormai era quasi buio, una splendida serata stellata.

Finalmente un pò di sana PACE!!!” - esclamò la maga saltellando seduta sul bordo del ponte.

Giovanotto?”.

Ok, aveva parlato troppo presto... Chi era che rompeva adesso???

Lina e Gourry si voltarono, trovandosi di fronte un'anziana donna che vendeva delle rose tenute ordinatamente in una grossa cesta. Rose rosse, rosa, bianche e gialle. Tutte bellissime e al pieno della fioritura.

Giovanotto!” - insistette la donna - “Comprami una rosa da regalare alla tua bella”.

Io non sono la sua bella!!!” - la interruppe Lina.

La vecchietta ridacchiò. “Siete così una bella coppia! Vi ho notati da lontano. Date l'impressione di essere affaccendati in un appuntamento mooooolto romantico!”.

E no!!! Decisamente, quella non era la serata di Lina. Il loro NON era un dannato appuntamento!!! Ma ci voleva così tanto a capirlo???

Gourry notò la furia montare sul viso di Lina e decise di intervenire per evitare una fine dolorosa a quella vecchietta. “Senta, se le compro una rosa, lei mi promette che poi sparisce in un attimo da quì. Non voglio essere scortese, davvero, ma ne va della sua vita”.

La donna sorrise soddisfatta. Affare fatto!!! “Di che colore vuoi la rosa?”.

Gourry osservò il suo cestino, poi ne prese una bianca. La più fiorita, con tantissimi petali piccoli e delicati. “Questa andrà benissimo!”.

Lina lo osservò in silenzio pagare la vecchia e poi, quando furono da soli, lo guardò sospettosa. “Capisco che tu volessi sbolognarla, davvero! Però...” - osservò il fiore nelle mani di Gourry - “Perchè bianca? Il bianco è un colore che indica purezza... Non lo avrai scelto perchè davvero mi ritieni una bambina spero...”.

Credeva che Gourry avrebbe risposto con una battuta, ma lo spadaccino la sorprese. Le si avvicinò, finchè i loro visi non furono a pochi centimetri di distanza. Era serio. “Veramente, ho scartato subito il giallo. Mi pare che non abbia un bel significato come colore, nel linguaggio dei fiori. E poi, ho scartato le rose rosse e rosa. Bellissime ma il loro colore si sarebbe perso fra i tuoi capelli”. Staccò il gambo spinoso dal fiore e, delicatamente, mise la rosa fra i capelli rossi fiammanti della maga. “Mentre il bianco... beh, è quello che si riflette meglio fra di essi! Ed infatti...”. Si allontanò lievemente da lei, osservandola col fiore fra i capelli. Poi sorrise. “Infatti avevo ragione!”.

Lina arrossì. La lingua sembrava le si fosse paralizzata nella bocca. Era un momento 'romantico'. Come solo Gourry riusciva a crearne, forse senza nemmeno volerlo. Non riusciva a capire come ci riuscisse, certe volte, a farla sentire così... Non le veniva il termine adatto... Ma sapeva che non c'era nulla di preparato, che ogni gesto di Gourry nei suoi confronti era naturale, senza secondi scopi... Per questo, a differenza degli altri, permetteva SOLO a lui di avvicinarglisi così tanto... Ed era stato bello, pochi istanti prima, averlo a pochi millimetri da lei. Abbassò lo sguardo leggermente imbarazzata. “Grazie...”. Poi lo rialzò, per guardarlo negli occhi. “Sai, stasera... è stata una bella serata. Un pò diversa ma... mi ha fatta stare bene”.

Gourry sorrise e gli si avvicinò ancora, prendendo ad accarezzarle la guancia. “Parli del nostro non-appuntamento?”.

Lina scoppiò a ridere. “Ma in fondo Gourry, chi se ne frega di come si chiama? Appuntamento, giro, passeggiata... E' davvero così importante?”.

Anche Gourry sorrise. “In definitiva... NO!”.

Scoppiarono a ridere insieme. In effetti erano stati abbastanza ridicoli fino a quel momento, continuando ostinatamente a negare l'ovvia verità. Erano usciti insime. Punto. Non c'era altro e non c'era nulla dietro cui nascondersi. Ed erano stati bene.

La mano di Gourry, dalla guancia, scese al collo di Lina, accarezzandolo piano, provocandole strani brividi che mai le era capitato di provare. “Sai Lina... stasera... sei bellissima”.

La maga appoggiò la fronte a quella di Gourry. Improvvisamente l'imbarazzo sembrava scomparso. “Gourry, ma io sono SEMPRE bellissima!”.

Si, è vero” - rispose Gourry in un soffio. L'aria sembrava essersi fermata attorno a loro. “E senti Lina...” - con il dito Gourry tornò sulla guancia della maga, sfregandogliela leggermente - “Se io facessi una cosa scontata per un appuntamento – e so che questo non lo è – ti arrabbieresti?”.

Lina non smise di fissarlo negli occhi. “No! Non mi arrabbierei”.

Gourry non disse più nulla. Un istante dopo le sue labbra erano saldamente appoggiate a quelle della maga. Avidamente, sembravano non aver bramato che quelle, per tutta la sera.

Non la sentì arrabbiarsi, non la sentì respingerlo. Sentì solo le sue esili braccia cingerlo al collo, per farsi più vicina a lui.

Per lunghi istanti rimasero stretti l'uno all'altra, le loro labbra unite. Poi... “Forse come finale di serata è un pò banale Gourry, non credi?” - sussurrò Lina continuando a stringerlo, dopo il bacio.

Gourry ridacchiò, affondando le dita nei capelli rossi della maga. “Non credo! Lo sarebbe se ci fossimo baciati alla fine di un appuntamento. Ma...”. Si guardarono negli occhi.

Ma questo non lo è!” - sussurrò ridacchiando Lina. Prima di baciarlo di nuovo.









  
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