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Autore: tyler23    15/01/2019    1 recensioni
Sono trascorsi due anni da quando Drew lasciò NY senza una parola, senza una spiegazione, ora è tornato e ha intenzione di riconquistare l'amore di Kat.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lime | Avvertimenti: Furry
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Katie
 
New york - ore 21- 11.01.19– Kary Restaurant - servizio serale
 
Quando finalmente Katie aveva trovato una chef alla quale affidare il suo ristorante, quest’ultima di punto in bianco ha dato le sue dimissioni costringendo Katie a dover tornare a lavoro almeno nel servizio serale del ristorante.
«Buona sera ragazzi, come stiamo andando? »
« Oh Chef Preston non l'aspettavamo stasera.»
« Lo sò che non mi aspettavate, ma eccomi qui. Ho visto che le prenotazioni sono aumentate. Ma poi non devo darvi spiegazioni. Su Su avanti con queste comande»

 Drew Atterrato la mattina stessa e con solo poche ore di sonno addosso era scappato in giro per New York a risolvere problemi e situazioni che non si aspettava, oggi era giorno di chiusura al locale perciò la serata poteva dedicarla a qualcosa di più interessante, ferma l'auto davanti al ristorante "Kary" "prendendo un respiro profondo scende dal auto guardando oltre le vetrine del locale cercando una testa bionda danzare tra i tavoli, non riuscendola a vedere entra scrutando i volti nuovi, una donna gli sorride avvicinandosi

« Buona sera, cerco la proprietaria, può dirgli che Drew la sta cercando? »

Katie  «Jean ma cavolo della miseria sono due volte che mi porti il filetto stracotto ma che hai stasera???»
« Scusa hai ragione il prossimo non lo sbaglio »
«Vediamo. Il contorno per il 4, dove sta?»
«Sì gliela vado a chiamare subito...[...] Chef c'è un signore all'ingresso chiede di lei»
«Ha un nome questo signore?»
«Drew»
Il sangue mi si gela all'ascolto di quel nome. Drew. Non poteva essere lui. Sicuramente sarà il fratello di mia cognata, penso mentre mi pulisco le mani ed esco in sala passo tra i tavoli salutando dei commensali. Però lui si sarebbe fatto chiamare Cooper perché non gli piaceva farsi chiamare per diminutivo. Alzo lo sguardo e me lo trovo lì in mezzo davanti all'ingresso, il mio cuore perde un battito. Cosa diavolo ci fa qui, cosa vuole ora.

«Buonasera, le serviva qualcosa?»

Ma che cavolo dici Kat, che vuoi che gli serva, chiedigli che vuole ma ti devo insegnare tutto, i miei pensieri andavano per conto loro tante cose avevo da dirgli.

«Cosa vuoi?»
Drew Forse avrebbe dovuto girarsi ed andarsene prima ancora che lei lo vedesse, presentarsi così dopo quasi due anni nel pieno di una serata lavorativa non era esattamente una cosa buona, ma lui non era normale, non faceva la cosa giusta ma semplicemente quello che voleva che fosse giusto o sbagliato.
Quando la vede arrivare vestita da chef con l'aria di una che ha appena visto un fantasma comprende a pieno di aver ottenuto ciò che voleva,sorprenderla.

«Ciao Bionda, visto che sono appena arrivato in città ed ho il frigo vuoto volevo mangiare qualcosa di buono e so questo è uno dei locali migliori di New York»

Sorride avvicinandosi appena alla donna, i capelli tenuti si così accuratamente lasciavano il suo viso completamente scoperto, dopo quasi due anni era ancora più bella di quando era andato via.

«E vorrei parlare con te appena sei libera, sei bellissima come la prima volta che ci siamo visti in spiaggia»
Katie  «Bè sì è uno dei migliori locali di NY, ah sei appena tornato. Jennifer abbiamo un tavolo?»

«veramente è tutto pieno in sala ci sarebbe il tavolo vip in cucina»

«Se vuoi c'è il tavolo nella cucina una novità che presto toglierò perché non mi piace.»

Cerco di guardarlo negli occhi il meno possibile, perché sapevo che una volta incrociati gli sguardi avrebbe letto dentro di me come sempre faceva, e si sarebbe accorto di quanto dolore avevo provato quando se ne era andato. Ma la soddisfazione non gliela avrei data.

«Sono passati anni da quel giorno in spiaggia. Non sono più quella ragazzina. Se vuoi seguirmi»

Noto Sawyer avvicinarsi per capire che stava succedendo, ma con un cenno della testa gli faccio segno che tutto era apposto.
Drew  Lo sguardo distaccato nasconde quello che lui sapeva troppo bene, sapeva di averle fatto male troppe volte sopratutto andando Via senza dire nulla ma dopo tutto quello che era successo non sapeva quanto lei lo odiasse


« Il tavolo vip andrà benissimo se mi permetti di rubarti 5 minuti»

Appena si gira la segue notando la persona che cerca conferma di qualcosa.

«Katie dammi due minuti in terrazza e poi ti lascio libera premesso.»
Katie «Perfetto te lo farò preparare il tavolo se vuoi mangiare.»

Mi giro camminando verso la sala, prima di entrare in cucina lo sento chiedermi due minuti. Non voleva mangiare, voleva parlare. Faccio un profondo respiro e mi tolgo il grembiule che tenevo legato in vita.

«Will io mi assento per qualche minuto cercate di finire il servizio di stasera e pulite tutto per bene questa volta...vieni passiamo da qui»

Gli dico rivolgendomi a lui, guardo Sawyer

«Sawyer puoi restare qui. Non ci metteremo molto.»

«ma Miss...»

«Sawyer!»

«Va bene.»

Saliamo in terrazza passando da dietro, apro la porta e l'aria fredda mi pizzica la faccia

«Allora ora siamo soli cosa hai da dirmi.»

Incrocio le braccia sotto il seno, nervosa, ansiosa, rabbiosa, curiosa tante emozioni erano dentro di me in questo momento. Faccio un grosso respiro cercando di stare più tranquilla possibile.
Drew Per sua fortuna riesce a rubarle qualche minuto da soli così la segue lungo il passaggio privato, noto l'uomo preoccupato molto probabilmente deve essere il suo secondo. L'aria fredda di New York lo investe nonostante il cappotto pesante, Londra non era molto più calda ma in qualche modo l'aria era meno pesante, la donna si volta serie con le braccia incrociate per difendersi da ciò che potrebbe farle male e questo era una conseguenza che lui doveva aspettarsi.

«Non girerò intorno alle cose cercando di giustificarmi Katie, ho sbagliato a partire senza dirti nulla ma dopo il nostro litigio sinceramente pensavo mi odiassi..»

La voce decisa ma piena di scuse non cercava minimamente di nascondere l'imbarazzo che provava trovandosi dinanzi a lei.

«Prima che tu mi dica di andarmene voglio che tu sappia che sono tornato per parlarti, il locale è una scusa avevo voglia di vederti sul serio Katie.»
Katie  «Non abbiamo mai girato attorno a niente, le cose ce le siamo sempre dette in faccia. Non mi aspetto che tu ora faccia voli pindarici inutili.»

Il tono è serio e i miei occhi sono fissi su di lui, quegli occhi che mi scrutano che entrano dentro e sanno già tutto senza parlare.

«Oh Dio ma davvero hai pensato davvero che ti odiassi?? Cioè era solo un cavolo di litigio quanti ne abbiamo fatti!?!? Le cose si affrontano non si scappa nel nulla, senza spiegazioni senza sapere se si è vivi o morti.»

Cerco di mantenermi calma, non avevo preso le mie gocce questa sera.

«Ma dai avevo questo sentore da quando sei entrato che non volevi ne cenare ne vedere il locale. Ora mi hai visto sto bene, sono andata avanti come sempre mi sono rimboccata le maniche »

Mi tirò su una catenina dove attaccata c'era il suo anello me la tolgo.
«Questo è tuo non ho avuto modo di dartelo allora.»

Faccio un passo verso di lui e gli lascio la catenina sfiordandolo con le dita e torno indietro.
Drew Il tono di voce della donna è così deciso e pungente, freddo ma allo stesso tempo dolce e sofferente, qualcosa per cui lui avrebbe lottato fino a farle tornare quel sorriso di cui si era innamorato quattro anni prima, quel sorriso che sulle spiagge di L.A. gli aveva ridato un motivo per vivere.

«Verissimo ma questa volta è stato diverso Katie, dopo la bruna avevo veramente esagerato anche per me. Mi sono ritrovato spalle al muro e il cuore a pezzi, avevo ferito te ed i bambini, avevo ferito Chris, Liam e sopratutto avevo deluso i miei ideali, avevo bisogno di capire chi ero, chi sono e cosa voglio a quarant 'anni»

Il suo volto cambia, la voce trema sulla fine vedendo al collo l' unica cosa che lui non avrebbe mai immaginato, quel anello che gli aveva donato quando gli aveva giurato amore, lo stesso che lui portava ancora al collo, quello che lei gli aveva regalato dopo il fidanzamento, lo portava al collo come unico simbolo di eterna gratitudine ed amore. Vederlo li gli faceva vibrare il cuore prima di andare nuovamente in pezzi nel momento stesso in cui lei glielo aveva posato sulla mano, alzando gli occhi da quel piccolo dono era ancora più sicuro che non doveva arrendersi

«Non ti sei mai arresa nemmeno quando hai divorziato lo so bene, sei la donna più forte che abbia mai conosciuto e sono stato un idiota a tradirti in quella maniera, questo è tuo e giuro che tornerà a quel dito a costo di saldarlo personalmente kat.»

La vibrazione che nasce dal tocco fugace di lei non fa altro che accendere quel desiderio di stringerla che lui aveva da quando era atterrato, con un passo in avanti le prende la mano baciando e l'interno prima di portarla al cuore dove il teschio d'argento di nascondeva sotto il maglione pesante.

«Non ho mai smesso di averlo con me, nemmeno per un istante, sei e sarai sempre la parte migliore di me Katie tu tiri fuori il buono da me, qualcosa che nessuno sarà mai capace di fare»
Katie «Credevo di sapere quello che volevi, anzi me lo avevi detto tu alle Hawaii che finalmente dopo anni avevi tutto quello che per tanto avevi aspettato, ma evidentemente non era così. »

Sapevo che ridandogli quell'anello lo avrei ferito, ma era una ferita leggera rispetto a quelle profonde che ha lasciato in me. Ho sperato in un suo ritorno per così tanto tempo, da sembrare ridicola agli occhi di chi mi stava attorno. Lo avevo lasciato andare, era quello che mi ero ripetuta per tutti questi anni ma in cuor mio sapevo che stavo solo mentendo a me stessa e quella catenina ne era la prova.

«È stata proprio la mia forza che mi ha permesso di tirarmi su, e di imparare a cavarmela da sola. Ora ho raggiunto un equilibrio tale da stare bene con me stessa,non ho bisogno di qualcuno che mi salvi, ho imparato a salvarmi da sola. »

Le sue parole mi entrano nel profondo, non mi aveva dimenticato quel suo gesto, mi coglie alla sprovvista. Il calore delle sue labbra, la sua mano che stringe la mia. Sento il mio anello sul suo petto e guardo i suoi occhi, le sue parole erano vere e sincere. Era capace a mentire a parole ma i suoi occhi non mi hanno mai mentito.

«Già ma non sono stata in grado di farla restare, nonostante tutti i miei sforzi.»

Stringo leggermente la sua mano nella mia prima di toglierla. E fare qualche passo indietro, stava iniziando a nevicare di nuovo, alzo lo sguardo verso il cielo e sorrido.

«Ora devo chiudere il locale e andare dai bambini e se inizia a nevicare bene non arriverò mai al lago, in più tra poco Sawyer perderá la pazienza non vedendomi più scendere.»
Drew Sapeva benissimo che lei era una donna forte e che non aveva bisogno di essere salvata ma qualcosa in lui era sempre pronto a correre in suo soccorso anche se non serviva.

«E uno dei motivi per cui mi sei sempre piaciuta, sei una donna forte e di carattere e non è stata colpa tua Katie, tu non hai fatto nulla è sempre stata colpa mia e delle cattive amicizie che continuavo a portarmi dietro nonostante sapessi che mi avrebbero procurato solo problemi.»

Il suo dolore era percepibile secondo dopo secondo, vederla stare male per colpa sua era straziante e masochista ma non riusciva a smettere, meritava di essere mandato a quel paese e anche se lei non lo diceva apertamente sapeva che voleva mandarlo via.

«Potrei darti 1000 ragioni ma. Nessuna cambierebbe ciò che ho fatto, posso solo. Chiederti scusa e dirti che sei perfetta ed io un idiota senza precedenti.»

La sua mano scivola via e lui non prova a riprenderla, non sarebbe servito in quel momento, non era quello il luogo né il momento per fare di più.

«Hai ragione ti ho trattenuta anche troppo, grazie per avermi concesso del tempo, spero di rivedeti Katie, abbiamo ancora molte cose da dirci.»

Con in mano la catenina ed il cuore pesante si volta scendendo le scale dalla terrazza.
Katie «Solo 1000? Anche di più direi. Niente potrà cambiare quello che c'è stato, gli anni sono passati siamo cambiati entrambi. New York è così grande nel suo essere piccola che sicuramente ci rincontreremo. Non credo di aver molto altro da dirti. »

Resto immobile dietro di lui lasciandolo andare di sotto, non riuscivo a scendere. Vederlo di spalle andare via mi ha fatto rivenire dei flash che per anni erano rimasti lì chiusi nello scrigno dei ricordi, socchiudo gli occhi prima di riaprirli e Guardo il cielo, i fiocchi si sciolgono sul mio viso. Tutto potevo aspettarmi da questa serata tranne di vedere l'uomo che ha lasciato un segno profondo nella mia vita, e nel mio cuore.

«miss Preston sta bene? »

«Sì Sawyer sto bene, andiamo a casa devo svegliare un piccolo ometto che si fa grande. »

-fine-
  
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