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Autore: Giulia1098    18/01/2019    2 recensioni
Questo è solo un diario
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non ho idea del perchè io mi stia mettendo a scrivere qui quello che mi passa per la testa, forse dovrei studiare, anzi dovrei decisamente studiare o l'esame di greco non lo passerò mai, non mi aspetto neanche di avere molti lettori, forse, un po' come Manzoni, sto scrivendo per i miei cari venticinque lettori o neanche per loro, forse sto scrivendo solo per me. 
Ciao, mi chiamo Giulia e ho un poblema. 
Ora mi aspetterei il coro generale di "Ciao Giulia" a farmi da eco, ma meglio che non sia così.
Ho 20 anni e in 20 anni mi sono sempre sentita come scelta totalemte per caso, come se nella mia vita qualcuno, non so chi, periodicamente avesse puntato il dito e per puro caso, fossi poi capitata io. 
Come se qualcuno avesse preso il mio nome e avesse deciso che in quel momento, in quel posto, ci fosse bisogno di qualcuno che rivestisse quel dato ruolo, ed il ruolo è stato affidato a me, anche se non ne ho le capacità. 
Essere stata scelta a caso all'inizio sembra bellissimo, principalmente perchè non te ne rendi conto, ma poi piano piano, più tu non capisci perchè ti trovi lì e più ti ci fanno restare, più cominci a comprendere che qualcosa non va, ma non riesci a scendere dalla mensola su cui ti hanno apppoggiata e allora tutto quello che puoi fare è indossare una maschera, una gran bella maschera così almeno puoi fare finta di sapere perfettamente perchè sei lì. 
Ma il problema di indossare una maschera è che passi tutto il tempo a sperare che non ti cada o che, se mai dovesse cadere, nessuno se ne accorga. In effetti è un po' un a piaga, una spada di Damocle che pende sulla testa, e tu sai che il filo prima o poi si spezzerà, speri solo che non faccia troppo male quando cadrà o che almeno non ci sia troppa gente a guardare. 
La gente, so che non dovrebbe interessarmi nulla di quello che pensano gli altri, ma è più forte di me, loro mi hanno messo lì, ricordate? E' naturale che poi io mi concentri su quello che si aspettano da me, o forse sono io che mi aspetto qualcosa da me stessa?
So solo che per ogni traguardo raggiunto l'idea che si forma nella mia testa è che non l'abbia raggiunto per conto mio, ma che in qualche modo la mia strada sia stata resa più facile da questa giuria che puntando il dito avrebbe scelto me. 
Il punto è però che prima o poi qualcuno mi smaschererà, e allora? Cosa farò? Cosa farò quando la roulette del caso smetterà di far cadere la pallina sul mio numero, quando non sarò più nulla? 
Mi trovo in un posto pieno di gente che crede di essere già arrivata nella vita, un gruppo di bambini freschi di liceo, che crede che la vità ormai sia in discesa, e un po' li odio, perchè a guardarli sembra proprio che sia così, e allora perchè per me non lo è? 
Credo proprio che il momento in cui la sorte non sarà più dalla mia parte, sia già avvenuto, da settembre ormai, dal mio passo troppo grande dettato da superbia ed inettitudine, ed ora non importano gli sforzi, la fatica e le lacrime. Io non ho paura di non essere nessuno nel futuro perchè so che non lo sono già. E la cosa peggiore è che questo mi ha già smascherata davanti a tutti, ho paura di una realtà presente, non di qualcosa che deve ancora accadere.
Allora forse sto facendo tutto questo semplicemente perchè,se tutto questo è già accaduto, se mi hanno già smascherata in molti, allora che tutti lo sappiano, così che lo sappia anche io. 
   
 
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