LEGACY

Si dice che la luce sia il regalo di addio delle tenebre.
In un susseguirsi infinito di vita e morte dell’oscurità , la luce , somma di tutti i colori , viene così creata per illuminare il sentiero della vita che ci viene proposto davanti , giorno dopo giorno. In un ciclo infinito.
Ma , ogni essere vivente , ogni mammifero , predatore o preda che sia , possiede una parte di questo spettro infinito che è racchiuso in ogni singolo raggio di luce. E ogni parte di questo insieme di colori dona una precisa identità ad ognuno di loro.
Spetta però ad ognuno di essi dare un preciso significato a tutto quello che si incontra durante il cammino.
 
Lo sa bene lui….lo sa fin troppo bene.
 
Da quando ha memoria , giorno dopo giorno , mese dopo mese , anno dopo anno , in un trascorrere eterno di giorno e notte , di stagioni che si rincorrono e di anni che passano  , ha visto il lento trasformarsi della vita.
 
Fuori e dentro di lui.
 
Ricorda bene gli occhi verdi di suo padre. Un umile e ambizioso piccolo predatore. Da cui ha ereditato lo stesso caldo e accogliente colore degli occhi e la sua passione per i sogni , per quanto irraggiungibili potessero essere.
 
“Figliolo , un domani dovrai cavartela da solo e cercare di dare il meglio di te stesso. Il mondo la fuori ti darà tanti problemi  e ci saranno tanti ostacoli per impedirti di raggiungere i tuoi obiettivi. Ma prima di allora , ce ne saranno di cose da fare…ed io farò il possibile per accompagnarti nel percorso della tua vita”
 
Era il suo idolo. E questo è il suo unico ricordo , prima che se ne andasse.
 
Ricorda bene gli occhi del colore del ghiaccio di sua madre. Una dolce e sensibile predatrice che avrebbe fatto di tutto per il suo unico cucciolo. Sarebbe stata disposta anche a sacrificare se stessa per far avere il meglio al suo piccolo. A partire da quella piccola divisa da boy scout , frutto di tanti sacrifici da parte della sua mamma.
 
“Prometto di essere coraggioso, leale, disponibile e affidabile”
 
Lo ripeteva a se stesso ogni volta per lei.Le voleva davvero tanto bene. Non avrebbe mai potuto dimenticare tutto quello che aveva fatto per lui e che ha continuato a fare….nonostante lui si cacciasse di continuo nei guai.
 
Guai che , adesso , lo braccavano e non gli lasciavano mai un attimo di pace.Guai che , avevano gli occhi castani. E un pessimo caratteraccio. E soprattutto la pelliccia del colore della sabbia del deserto africano. Guai che , alla fine , dopotutto , gli insegnarono a sopravvivere e a tirare avanti in quella giungla urbana.
 
“Noi volpi non possiamo semplicemente piangere quando ne abbiamo voglia.Dobbiamo mantenere un sorriso anche quando ci sentiamo spaventati. In questo modo i mammiferi non possono dire cosa stiamo pensando.Solo allora potremo essere degni del soprannome di volpe astuta”
 
E alla fine , fu travolto. Quando credeva di essere padrone della sua vita , eccolo la , il problema dietro l’angolo , l’ostacolo impossibile da arginare. O meglio , quella che si sarebbe dimostrata la sua ancora di salvezza in quell’oceano tempestoso e irrequieto della sua vita.
 
Quella piccola preda dall’immenso cuore , fatta di grigia pelliccia e da due occhi del colore dell’ametista , dall’animo nobile e dall’inarrestabile forza di volontà
 
“Aspetta…so che non mi perdonerai mai. E non ti biasimo. Neanche io mi perdonerei.Sono stata spregevole e irresponsabile…e meschina. Ma i predatori non devono soffrire per colpa mia. Devo rimediare ai miei errori. Ma senza di te non posso farlo. E…una volta finito , puoi tornare ad odiarmi.E a me sta bene. Perché…sono stata un’amica orribile. Ti ho ferito. E tu puoi andartene via , sapendo di avere sempre avuto ragione!”
 
Ma lui non se ne andò più , perché rimase talmente abbagliato da tanta purezza che non volle più lasciarla andare. Perché perderla sarebbe stato il suo più grande errore della vita. E lui di rimorsi e di rimpianti non volle più averne.
 
Promise a se stesso che solo la morte avrebbe potuto dividerli.
 
E così fu.
 
E alla fine di tutto , sul viale dei ricordi , ancora indossava tutti i colori di coloro che lo hanno reso il mammifero che , adesso , percorreva il sentiero della vita , prossimo alla sua fine.
 
“Noi non ci saremo più , ma i nostri ricordi…le nostre idee , continueranno a camminare su altre zampe”
 
La sua fulva pelliccia che tende al grigio e al bianco , i prati verdi che rinsecchiscono , le chiome degli alberi che imbruniscono e la fioca luce del lampione che sovrasta una panchina lungo la stradina , accompagnano i suoi pensieri.  Là dove adesso riposano i suoi cari.
 
E si ricordò di un fatto.
 
Alla fine , dopo tutti questi anni , dopo essere riuscito a realizzare il sogno di colei che gli ha salvato la vita , ha dedicato tutto se stesso per cercare di rendere il mondo un posto migliore.
 
Guardando infine quella luce bianca che illuminava la sua sagoma , il suo pensierò fu rivolto ad essa.
 
“La luce bianca è la somma di tutti i colori. Di tutti i colori che ho incontrato e visto nella mia vita. Se la luce è un regalo di addio delle tenebre , allora io sono un diamante , lavorato sapientemente dal tempo e resistente nei secoli , che raccoglie in se tutto il meglio dei miei cari”
 
E dopo la luce , le tenebre. Il regalo di addio della luce.
 
Figlio amato , amico stimato , collega elogiato e compagno amato.
 
Per tutti , Nick , la volpe astuta dal cuore d’oro.
 
 
ANGOLO DELL’AUTORE

Carissimi lettori e carissime lettrici , eccomi qua di nuovo fra voi!
Era un’eternità che non riuscivo a trovare del tempo da dedicare al forum , per scrivere , leggere o recensire qualcosa…credevate che fossi sparito eh? E invece no…sono ancora qua!
Non vi nascondo che è stato un periodaccio (cambio di lavoro , cambio di casa , cambio di amici…etc etc) ma l’unica cosa che non cambia è la passione che mi lega a voi! :)
 
Che dire…stavolta , ho cambiato del tutto genere e , ispirato a fatti personali recentemente avvenuti , ho provato buttare giù due righe.
 
Spero che vi piaccia.
 
Saluti
 
Enzo