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Autore: lmpaoli94    28/02/2019    3 recensioni
Il giorno della festa degli innamorati era alle porte.
Le coppie si stavano preparando al meglio per passare una notte indimenticabile.
Bunny avrebbe passato la serata con il suo Marzio in uno dei ristoranti più belli della città.
Ami e Taiki invece avevano in programma di passare la serata guardando un film nella loro casa.
Heles e Milena decisero di trascorrere la serata insieme su una collinetta che sovrastava la capitale giapponese, consumando un picnic e godersi la nottata stellata.
E infine, Rea e Yuri passeggiarono per il parco mano nella mano, sempre intenti a litigare tra di loro.
Ma cosa sarebbe successo se una di queste persone avrebbe commesso un reato impunibile?
Che cosa ne sarebbe stato della vita della sua dolce metà?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Coppie: Ami/Taiki, Haruka/Michiru, Rei/Yuichiro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza | Contesto: Nessuna serie
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Tokyo era affollatissima.
Migliaia di coppie mano nella mano stavano vagando per i negozi per passare una serata diversa dalle altre.
Uno di queste coppie era Rea e il suo fidanzato Yuri.
Lei donna di severa e di sani principi.
Lui un burlone bontempone che non riusciva ad essere serio in nessuna occasione.
Ma quando si trattava di fare contenta la sua Rea, riusciva ad essere una persona diversa da quella che era.
«Yuri, hai visto quel giaccone?»
Il vestito in questione era un giubbotto all’ultima moda appena uscito dalla casa di produzione.
«Sì, è veramente bello» fece Yuri cercando di evitare di sbuffare.
Lui odiava andare a giro per i negozi.
Preferiva rimanere tutto il giorno in casa sua o a pulire il tempio del nonno di Rea.
«Accidenti! Ma costa tantissimo!» fece il ragazzo spalancando gli occhi quando ebbe visto il prezzo.
«E che sarà mai?»
«Cosa? Lo sai quanto mi ci vuole per guadagnare una simile cifra? Circa due settimane!»
«Mica ti sto dicendo di comprarmelo» fece Rea indignata.
«Da come lo stavi guardando, mi avevi fatto capire tutt’altro.»
«Lo sai quale è la differenza tra me e te? Che tu non capisci niente, mentre io capisco tutto al volo.»
Nel ricevere una simile risposta, Yuri rimase visibilmente sbigottito.
«Rea, perché mi dici questo?»
«Lo so bene che non sei un uomo ricco. Non c’è bisogno che tu me lo ricordi.»
«Ma io…»
«Avanti, dirigiamoci verso il parco. Forse lì potremmo rimanere in pace» fece Rea allungando il passo e lasciando dietro il suo fidanzato.
 
 
Nel tragitto che Yuri e Rea fecero, la ragazza mora non disse nemmeno una parola.
Yuri non riusciva a capire come mai Rea si comportava in quel modo.
«Rea, che cos’hai? Ti vedo triste e nervosa.»
La ragazza fece un respiro profondo prima di rispondere.
«Yuri… Credo di non essere felice…»
«Cosa?»
«Hai capito bene. Mi sento così… oppressa.»
«Oppressa? Vuoi dire che non ti lascio nessuna libertà?»
«Non lo so… Non credo di provare i sentimenti che tutte le persone provano per la loro dolce metà…»
«E dimmi, cosa dovrei fare per continuare a piacerti?»
Rea fissò intensamente il giovane ragazzo dai lunghi capelli.
«Che cosa vuoi fare, Rea?»
«Toccami.»
«Cosa?»
«Ho detto di toccarmi.»
Yuri prese ad accarezza Rea.
Con la sua mano la toccò dai suoi lisci capelli mori, alle sue gambe.
«Adesso prova a baciarmi» gli ordinò la donna.
Non riuscendo a capire dove Rea volesse andare a parare, Yuri rimase in profondo silenzio rispettando il suo volere.
Iniziò a baciarla con foga e passione.
Proprio come piaceva a lui.
Ma purtroppo Rea non era del suo stesso avviso.
Rimase impassibile e inerme come una statua.
Quel bacio non gli era piaciuto nemmeno un po’.
«Rea, perché sei rimasta ferma?»
«Adesso mi è tutto chiaro…»
«Che cosa ti è chiaro? Non ti capisco. Da quando siamo usciti, ti stai comportando in modo molto strana.»
Rea cominciò inspiegabilmente a piangere.
«Perché… perché adesso piangi?»
«Scusami Yuri, ma devo andare.»
Senza dare una spiegazione plausibile, Rea corse via lontano da Yuri, lasciandolo completamente solo come un cane e completamente scosso dai suoi modio di fare.
 
 
“Rea… perché? Perché sei fuggita da me?” si continuò a domandare Yuri mentre stava percorrendo la strada di casa.
“Spero almeno di ritrovarti a casa. Voglio sapere… Voglio capire cosa ti sta succedendo, Rea. Solo così posso riuscire a captare le tue reali intenzioni.”
Yuri aveva in mente un sacco di domande ma nessune risposte.
Era profondamente preoccupato.
Finalmente era arrivato nel suo appartamento.
Era molto stanco.
Voleva riposarsi e dimenticare tutto.
Dimenticare quella spiacevole serata.
Cercare di non pensare a lei.
Ma era impossibile.
Era un pensiero ossessivo e Non riusciva a fare altro.
Rimanere solo in quella sua piccola casa non faceva altro che peggiorare la situazione.
“Adesso basta. Devo parlare con lei.”
Quando voleva, Yuri era una persona determinata e vogliosa.
Non poteva permettere che finisse così.
Doveva assolutamente parlare con lei.
E fu così che in quel momento che si gettò fuori di casa per seguirla.
Sapeva che l’avrebbe trovata.
Per lui, Rea non aveva nessun nascondiglio.
Sapeva di trovarla a casa.
Ma una volta arrivato dinanzi alla sua casa, vide con grande sorpresa che la porta d’ingresso era aperta.
Yuri pensò alle cose più disparate.
Da un possibile furto ad una semplice dimenticanza.
Yuri entrò furtivo nella sua casa senza fare il minimo rumore.
Controllò l’intero perimetro.
Dalla cucina al salotto.
Ma sembrava non esserci nessuno.
Fino a quando non sentì delle strane grida provenire dal piano di sopra.
Incuriosito, Yuri andò a controllare.
Il rumore proveniva dalla camera della giovane donna.
Quando aprì la porta socchiusa, lo spettacolo che gli si presentò davanti fu davvero sconvolgente.
Rea era completamente nuda intenta a fare sesso con un altro.
< Rea… >
La voce di Yuri risuonò nelle orecchie di Rea e dell’uomo misterioso come se fosse un macigno.
< Yuri… >
Il giovane e ormai ex fidanzato di Rea era completamente scosso.
Non riusciva a dire niente.
Voleva fuggire.
Scappare da lei senza dire niente.
Ma non poteva non fare nulla.
Doveva fargliela pagare in tutti i modi.
Quel maledetto non poteva rimanere impunito per nessuna ragione.
Yuri, con le lacrime agli occhi, si avvicinò alla ragazza che era intenta a rivestirsi.
< Yuri, te l’avrei voluto dire… >
Senza pensarci due volte, il ragazzo mollò un sonoro ceffone a Rea.
< Ecco perché sei fuggita… Dovevi andare da questo bastardo per farmi cornuto, non è vero? >
< Te l’avrei detto, Yuri… >
< Detto?! Quando me l’avresti detto, eh?! Tu sei solo una sporca e sudicia puttana. >
Yuri gliele disse di tutti i colori, mentre l’amante della donna rimase impassibile a godersi la scena.
< E tu che cos’hai da guardare?! Vattene immediatamente. >
< No. Non la lascerò sola… >
Yuri sembrava quasi fuori controllo.
L’avrebbe ucciso all’istante se solo avesse voluto.
< Come hai detto, scusa? >
< Che non la lascerò sola. >
< Morgan ti prego, vattene > gli consigliò la donna.
< Ma Rea… >
< Vai, ti ho detto. >
< Quest’uomo ti farà del male, Rea. Non posso lasciarti da sola. >
< Questi non sono affari tuoi, Morgan. Riguarda solo me e Yuri. Ti prego, non fartelo ripetere un’altra volta. >
Sconcertato, l’amante della ragazza prese i suoi vestiti e uscì dalla sua casa a testa china.
Yuri e Rea erano rimasti soli.
Soli per parlare.
Soli per acconsentire al tempo di peggiorare la situazione.
   
 
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