Private lessons? No, thanks!
Prologo
Entrai
frettolosamente in classe, cercando di non attirare troppo l’attenzione del
professore di fisica, appena arrivato a pronunciare il mio nome all’appello.
“Kurata?”
“Piaceeeee...eee...presente!”,
dissi ancora accovacciata dietro un banco.
“Cosa stai
facendo, Kurata?”
“Io…
niente!”, dovevo dirgli qualcosa, ed anche alla svelta. “Mi è caduta
la matita!”, dissi, abbassandomi ancora di più.
“Allora farai
bene a prenderla e temperarla, non voglio che sfortunatamente ti venga
a mancare il materiale necessario per il test di
oggi!”, annunciò soddisfatto, aggiungendo lo sguardo di
chi la sapesse lunga. In fin dei conti quella scusa l'avevo usata solo
una volta!
Un attimo… cos’è che aveva detto? Test?
“Test?”,
replicai senza neppure rendermene conto.
“Certo, test
di fisica, quello che faremo stamattina e che tu hai del tutto rimosso dal
cervello!”
Rimasi
zitta, per una volta ci aveva preso, il tizio occhialuto.
Mi sedetti al mio
posto, vicino ad Aya, sorridendole e supplicandola con gli occhi di aiutarmi.
“Aya, posso
chiederti di sederti qui, vicino alla cattedra?”, domandò il professore.
Mostro
infame che non era altro! Chiamava per nome solo e soltanto lei! Capisco la simpatia me
che diavolo di professore era mai quello? ...il mio.
“Certo!”,
annuì Aya, poi si girò verso di me ed alzò lievemente le spalle.
“E tu
Hayama, siediti vicino a Kurata!”
Cosa?
Possibile che capitassero tutte a me? Qualcuno lassù mi odiava!
Akito prese
le sue cose e raggiunse il mio, il nostro banco.
Il
professore distribuì i test, pregandoci di non leggerli ancora.
“Avete
un’ora a partire da adesso! Buona fortuna!”, proferì per poi andare a sedersi
sulla sua adorata sedia.
E pensare che l'altra volta avesse fosse portato con sé un cuscino
durante la mia interrogazione... che nervi!
Spezzai la matita,
attirano involontariamente l’attenzione del mio compagno di banco.
“Tranquilla
Kurata, le risposte te le passo io!”,
bisbigliò facendomi l'occhiolino. Lo guardai scettica: da
quando lui era capace di rispondere ai quesiti di fisica? Decisi
di fidarmi, o meglio, di vedere come andava avanti la cosa.
Dieci minuti
dopo mi arrivò il foglio con tutte le risposte, le copiai e tranquillamente glielo
restituii.
Tirai un
sospiro di sollievo: meglio scrivere qualcosa che consegnare in bianco, no? Mi rilassai, abbassando la testa sul banco, conscia che avrei dovuto
aspettare un’altra mezz’ora prima di poter essere definita salva. Akito continuava a cancellare e riscrivere:
cose stava combinando?
“Hayama, non
è che stai modificando tutto vero?”, sussurrai.
“No Kurata,
sto trovando un’altra forma per rispondere visto che la mia l’hai copiata tu!”,
mormorò seccato. Aveva ragione. Avevo trascritto integralmente.
“Sicuro?”,
fidarsi è bene, non fidarsi è meglio.
“Non sei
nella posizione di poterti permettere questi dubbi. Hai copiato, punto. Stai
tranquilla che va bene!”, disse sottovoce, curvando le labbra in un sorriso
sghembo.
Controllai l'orologio: mancavano venticinque minuti. Avrei dovuto trovare un
passatempo efficace.
Buon pomeriggio a tutti! Allora, questa volta ho deciso di provare a scrivere una long-fic,
le one-shot cominciavano a satrmi strettei! XD
Così eccomi qui! :D
L'introduzione è tratta dal primo capitolo, anche se non integralmente... ho dovuto ridurre al minimo! Ditemi se è il caso di continuare la sotria oppure no, perchè sono ancora in tempo per fermarmi!
E non mi offenderò se mi direte di darmi all'ippica,
alla fine potrebbe essere anche quella la mia passione segreta! :P
Ringrazio Aya_Black e jessy_luv_thee e coloro che hanno aggiunto le storie tra i preferiti,
oltre a chi le ha soltanto lette!;-)
Mi raccomando, lasciate tanti commenti con le vostre opinioni, ne ho davvero bisogno!^_^ 1baci8....
...bontina...